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Coppia all'estero: Germania e Svizzera

Buongiorno e grazie in anticipo a chi mi risponderà.

La nostra situazione, parlo a nome anche del mio compagno, è un po diversa dal comune e penso anche un po complessa. E' per questo motivo che chiedo aiuto a voi.

1) Il mio caso: Io ho la residenza ancora in Italia. Marzo 2015 decidiamo di trasferirci in Germania, a Sud, per motivi di lavoro del mio compagno. La mia azienda mi trasferisce però nella sede Svizzera, precisamente a Schaffhausen, nel cantone tedesco con un ruolo sempre di impiegata. Faccio il permesso di lavoro G da frontaliera ma ci registriamo entrambi con la residenza fiscale qui in Germania. Prendiamo casa in affitto ad Aprile 2015. E' passato un anno ormai e vista la precarietà del lavoro del mio compagna a Novembre 2015 non avremmo avuto la sicurezza di rimanere ancora perché attendevamo il rinnovo del suo contratto quindi non ci siamo iscritti all'Aire e comunque so che non è obbligatorio entro i 12 mesi. Quindi io mi ritrovo ad avere la residenza domiciliare e fiscale ancora in Italia, quella fiscale qui in Germania e a percepire redditi in Svizzera. Io pago le tasse sul reddito e assicurazione sanitaria privata in Svizzera. Pago anche le tasse sul reddito e altre tasse sociali qui in Germania vista la mia residenza qui.
Abbiamo contattato un commercialista tedesco per capire come dichiarare le tasse per il 2015, (a cui però nella confusione non ho precisato che ho ancora la residenza in Italia), ci ha chiesto, ad entrambi, anche i redditi prodotti in Italia nel 2015 per i mesi da Gennaio a Marzo.

2) il mio compagno: lui invece è un pilota al suo primo impiego qui in Germania ed ha iniziato a Marzo 2015 a lavorare qui per una compagnia aerea tedesca. Lui non ha prodotto altri redditi in Italia per il 2015.

Fatta la premessa e spiegate le situazioni, le mie domande sono:

a) Il mio caso di lavoratrice impiegata frontaliera e il suo di pilota estero seguono le stesse leggi dal punto di vista della dichiarazione dei redditi? O invece sono diverse?

b) Avendo entrambi ancora la residenza in Italia per il 2015 ma avendo lavorato qui per più di 6 mesi dobbiamo dichiarare solo qui in Germania? Se invece prevale la residenza italiana, dobbiamo dichiara qui prima e poi fare un modello unico in Italia dove ci verranno scalate le imposte già pagate in Germania?

c)Nel mio caso visto che è coinvolto un paese al di fuori dell'Unione Europea, valgono le leggi e le convenzioni del paese che mi da il reddito(Svizzera) o quello dove vivo (Germania)?

Grazie mille per la Vostra cordiale risposta
A disposizione per ulteriori chiarimenti
Simona
 

gaia78

Utente
Buongiorno e grazie in anticipo a chi mi risponderà.

La nostra situazione, parlo a nome anche del mio compagno, è un po diversa dal comune e penso anche un po complessa. E' per questo motivo che chiedo aiuto a voi.

1) Il mio caso: Io ho la residenza ancora in Italia. Marzo 2015 decidiamo di trasferirci in Germania, a Sud, per motivi di lavoro del mio compagno. La mia azienda mi trasferisce però nella sede Svizzera, precisamente a Schaffhausen, nel cantone tedesco con un ruolo sempre di impiegata. Faccio il permesso di lavoro G da frontaliera ma ci registriamo entrambi con la residenza fiscale qui in Germania. Prendiamo casa in affitto ad Aprile 2015. E' passato un anno ormai e vista la precarietà del lavoro del mio compagna a Novembre 2015 non avremmo avuto la sicurezza di rimanere ancora perché attendevamo il rinnovo del suo contratto quindi non ci siamo iscritti all'Aire e comunque so che non è obbligatorio entro i 12 mesi. Quindi io mi ritrovo ad avere la residenza domiciliare e fiscale ancora in Italia, quella fiscale qui in Germania e a percepire redditi in Svizzera. Io pago le tasse sul reddito e assicurazione sanitaria privata in Svizzera. Pago anche le tasse sul reddito e altre tasse sociali qui in Germania vista la mia residenza qui.
Abbiamo contattato un commercialista tedesco per capire come dichiarare le tasse per il 2015, (a cui però nella confusione non ho precisato che ho ancora la residenza in Italia), ci ha chiesto, ad entrambi, anche i redditi prodotti in Italia nel 2015 per i mesi da Gennaio a Marzo.

2) il mio compagno: lui invece è un pilota al suo primo impiego qui in Germania ed ha iniziato a Marzo 2015 a lavorare qui per una compagnia aerea tedesca. Lui non ha prodotto altri redditi in Italia per il 2015.

Fatta la premessa e spiegate le situazioni, le mie domande sono:

a) Il mio caso di lavoratrice impiegata frontaliera e il suo di pilota estero seguono le stesse leggi dal punto di vista della dichiarazione dei redditi? O invece sono diverse?

b) Avendo entrambi ancora la residenza in Italia per il 2015 ma avendo lavorato qui per più di 6 mesi dobbiamo dichiarare solo qui in Germania? Se invece prevale la residenza italiana, dobbiamo dichiara qui prima e poi fare un modello unico in Italia dove ci verranno scalate le imposte già pagate in Germania?

c)Nel mio caso visto che è coinvolto un paese al di fuori dell'Unione Europea, valgono le leggi e le convenzioni del paese che mi da il reddito(Svizzera) o quello dove vivo (Germania)?

Grazie mille per la Vostra cordiale risposta
A disposizione per ulteriori chiarimenti
Simona
CIAO SIMO
1)sia per te impiegata frontaliera che per il tuo compagno vige la stessa legge vedi sotto
2)entrambi dovrete dichiarare sia in Germania che in italia e quando farete la diichiarazione dei redditi in Italia maturerete un credito di imposta per le imposte pagate all'estero (Germania) ex art 165 Tuir ok perfetto!!!
3)Valgono le leggi e le convenzioni del paese ove vivi (Germania )essendo tu stata trasferita in Svizzera per ragioni di lavoro
gaia
Attendo ulteriori pareri
 
Gentile signora,
Nei suoi confronti: innanzi tutto si tratta di stabilire dove lei è effettivamente residente, se in Italia ovvero in Germania, ciò in quanto per evitare un aspetto non secondario di una triplice imposizione: in Svizzera, dove lavora effettivamente ed in Italia e Germania dove ogni Nazione ritiene che lei sia realmente residente, si deve applicare l'articolo 4 della Convenzione Italia Germania. Devo inoltre rilevare che per dare una risposta certa, si dovrebbero conoscere le leggi fiscali in Germania, in quanto, secondo le leggi italiane lei è residente in Italia (non si è ancora iscritta all'Aire). Se dall'esame della normativa risultasse residente fiscale solo in Italia, dovrebbe pagare le tasse in Italia ed in Svizzera, con credito imposta Italia. Se invece risultasse residente fiscale in Germania, in Italia non dovrebbe più pagare le tasse avendo applicato il criterio cd. tie breaker rules (criterio a cascata). In questa ipotesi dovrebbe ancora esaminare la convenzione contro le doppie imposizioni tra le Germania e la Svizzera. Da una ricerca sommaria ho potuto desumere quanto segue:
Svizzera - Germania: Imposizione nel luogo di residenza, zona frontaliera di 30 km da entrambi i lati della frontiera, da cui un elenco di distretti. Il protocollo aggiuntivo del 1992 prevede un prelevamento del 4,5% alla fonte a partire dal 01.01.1994 (Il tutto ovviamente da approfondire esaminando attentamente l'articolo 15 di questa convenzione).

Qualora, applicando i criteri, per la determinazione della residenza "a cascata", lei risultasse residente in Italia, dovrebbe corrispondere le imposte in Italia e Svizzera, con credito in Italia. Non si potrebbe applicare l'articolo 15 della Convenzione relativa ai frontalieri Italia - Svizzera.

Quindi, a mio giudizio, aspetto importante di tutta questa storia è quello di stabilire la sua effettiva residenza fiscale, se in Italia o in Germania.

Nei confronti del suo compagno: è un pilota, residente fiscale in Italia, che lavora per compagnia aerea tedesca. Applicando l'articolo 15 della Convenzione Italia Germania: viene precisato che "l'attività dipendente svolta a bordo di ..... areomobili..... sono imponibili nello Stato contraente in cui è situata la sede delle direzione ..... dell'impresa". Quindi la Germania. Non avendo specificato l'esclusività della tassazione, si applica la tassazione concorrente (Germania + Italia con credito imposta Italia).

Saluti.

Luigi Rodella
 

gaia78

Utente
Gentile signora,
Nei suoi confronti: innanzi tutto si tratta di stabilire dove lei è effettivamente residente, se in Italia ovvero in Germania, ciò in quanto per evitare un aspetto non secondario di una triplice imposizione: in Svizzera, dove lavora effettivamente ed in Italia e Germania dove ogni Nazione ritiene che lei sia realmente residente, si deve applicare l'articolo 4 della Convenzione Italia Germania. Devo inoltre rilevare che per dare una risposta certa, si dovrebbero conoscere le leggi fiscali in Germania, in quanto, secondo le leggi italiane lei è residente in Italia (non si è ancora iscritta all'Aire). Se dall'esame della normativa risultasse residente fiscale solo in Italia, dovrebbe pagare le tasse in Italia ed in Svizzera, con credito imposta Italia. Se invece risultasse residente fiscale in Germania, in Italia non dovrebbe più pagare le tasse avendo applicato il criterio cd. tie breaker rules (criterio a cascata). In questa ipotesi dovrebbe ancora esaminare la convenzione contro le doppie imposizioni tra le Germania e la Svizzera. Da una ricerca sommaria ho potuto desumere quanto segue:
Svizzera - Germania: Imposizione nel luogo di residenza, zona frontaliera di 30 km da entrambi i lati della frontiera, da cui un elenco di distretti. Il protocollo aggiuntivo del 1992 prevede un prelevamento del 4,5% alla fonte a partire dal 01.01.1994 (Il tutto ovviamente da approfondire esaminando attentamente l'articolo 15 di questa convenzione).

Qualora, applicando i criteri, per la determinazione della residenza "a cascata", lei risultasse residente in Italia, dovrebbe corrispondere le imposte in Italia e Svizzera, con credito in Italia. Non si potrebbe applicare l'articolo 15 della Convenzione relativa ai frontalieri Italia - Svizzera.

Quindi, a mio giudizio, aspetto importante di tutta questa storia è quello di stabilire la sua effettiva residenza fiscale, se in Italia o in Germania.

Nei confronti del suo compagno: è un pilota, residente fiscale in Italia, che lavora per compagnia aerea tedesca. Applicando l'articolo 15 della Convenzione Italia Germania: viene precisato che "l'attività dipendente svolta a bordo di ..... areomobili..... sono imponibili nello Stato contraente in cui è situata la sede delle direzione ..... dell'impresa". Quindi la Germania. Non avendo specificato l'esclusività della tassazione, si applica la tassazione concorrente (Germania + Italia con credito imposta Italia).

Saluti.

Luigi Rodella
Gentile dott Rodella,
ho una domanda :nel caso in cui la signora SIMONA fosse libera professionista la situazione cambierebbe?
Da vaghi barlumi mi sembra di ricordare che la stessa nel caso specifico sarebbe tenuta ad effettuare la dichiarazione dei redditi in Germania o sbaglio?
E poi quanto alla domanda n 2 del quesito), nel caso specifico, prevale il luogo ove la persona risiede e non ove produce il suo reddito vero?
grazie in anticipo
gaia
 
Gentile signora Gaia,

io purtroppo non seguo il lavoro autonomo; questo è il mio limite. Ho risposta a questo quesito in quanto si trattava di lavoro subordinato.

Vedo che anche lei festeggia il 1 maggio lavorando!

Buona giornata.

Luigi Rodella
 

gaia78

Utente
Gentile signora Gaia,

io purtroppo non seguo il lavoro autonomo; questo è il mio limite. Ho risposta a questo quesito in quanto si trattava di lavoro subordinato.

Vedo che anche lei festeggia il 1 maggio lavorando!

Buona giornata.

Luigi Rodella
Gentmo dott Rodella
grazie per aver partorito il testo sul reddito estero e tassazione
Sicuramente lo acquistero' e ne faro tesoro
un salutone e buon 1 maggio a lei e a tutti i suoi collaboratori
gaia
 
Grazie,

come vede questi quesiti sono una materia viva! Su quest'ultimo, veramente molto interessante, si potrebbe lavorare a lungo, sia per quanto riguarda l'aspetto della signora, che del rispettivo compagno. Per quest'ultimo, voglio inoltre rilevare come la convenzione Italia - Germania sia penalizzante rispetto ad esempio a quella tra Italia ed EAU; dove in caso analogo la tassazione è esclusiva negli Emirati. Credo che comunque sia una materia molto interessante; lei è sicuramente brava, e le auguro le migliori fortune nel lavoro.
Saluti.
Luigi Rodella
 

gaia78

Utente
Gentile signora,
Nei suoi confronti: innanzi tutto si tratta di stabilire dove lei è effettivamente residente, se in Italia ovvero in Germania, ciò in quanto per evitare un aspetto non secondario di una triplice imposizione: in Svizzera, dove lavora effettivamente ed in Italia e Germania dove ogni Nazione ritiene che lei sia realmente residente, si deve applicare l'articolo 4 della Convenzione Italia Germania. Devo inoltre rilevare che per dare una risposta certa, si dovrebbero conoscere le leggi fiscali in Germania, in quanto, secondo le leggi italiane lei è residente in Italia (non si è ancora iscritta all'Aire). Se dall'esame della normativa risultasse residente fiscale solo in Italia, dovrebbe pagare le tasse in Italia ed in Svizzera, con credito imposta Italia. Se invece risultasse residente fiscale in Germania, in Italia non dovrebbe più pagare le tasse avendo applicato il criterio cd. tie breaker rules (criterio a cascata). In questa ipotesi dovrebbe ancora esaminare la convenzione contro le doppie imposizioni tra le Germania e la Svizzera. Da una ricerca sommaria ho potuto desumere quanto segue:
Svizzera - Germania: Imposizione nel luogo di residenza, zona frontaliera di 30 km da entrambi i lati della frontiera, da cui un elenco di distretti. Il protocollo aggiuntivo del 1992 prevede un prelevamento del 4,5% alla fonte a partire dal 01.01.1994 (Il tutto ovviamente da approfondire esaminando attentamente l'articolo 15 di questa convenzione).

Qualora, applicando i criteri, per la determinazione della residenza "a cascata", lei risultasse residente in Italia, dovrebbe corrispondere le imposte in Italia e Svizzera, con credito in Italia. Non si potrebbe applicare l'articolo 15 della Convenzione relativa ai frontalieri Italia - Svizzera.

Quindi, a mio giudizio, aspetto importante di tutta questa storia è quello di stabilire la sua effettiva residenza fiscale, se in Italia o in Germania.

Nei confronti del suo compagno: è un pilota, residente fiscale in Italia, che lavora per compagnia aerea tedesca. Applicando l'articolo 15 della Convenzione Italia Germania: viene precisato che "l'attività dipendente svolta a bordo di ..... areomobili..... sono imponibili nello Stato contraente in cui è situata la sede delle direzione ..... dell'impresa". Quindi la Germania. Non avendo specificato l'esclusività della tassazione, si applica la tassazione concorrente (Germania + Italia con credito imposta Italia).

Saluti.

Luigi Rodella
Tornando al caso in discussione
per quanto concerne la doppia residenza di SIMONA Italia-Germania
l'Ae in numerose circolari ha chiarito come il contribuente che si trasferisce all’estero dopo aver maturato i requisiti per l’applicazione del “worldwide principle” continuerà ad essere assoggettato a tassazione in Italia anche per tutti gli eventuali redditi prodotti dal momento del trasferimento al momento di chiusura del periodo d’imposta
Ai fini della normativa italiana e anche di quella convenzionale, che rinvia, sul punto alle norme interne, non è possibile considerare un soggetto residente limitatamente ad una frazione dell’anno d’imposta.
Qualora le indicazioni contenute nella Convenzione contro le doppie imposizioni non aiutino a risolvere il problema della doppia residenza, all’eventuale doppia imposizione si porrà rimedio applicando le disposizioni convenzionali e interne che disciplinano il credito d’imposta. :)
gaia
 
Sicuramente, in presenza di duplice imposizione, si applica il credito d'imposta. Qui invece si dovrebbe cercare di stabilire la residenza fiscale, se in Germania ovvero in Italia.
Saluti.
l.r.
 
Buongiorno e buon 1 Maggio!
Grazie per avermi risposto in questa giornata.

Preciso che:
- vivo a più di 30 km dal confine e so del 4,5% che mi prelevano e infatti il commercialista tedesco si sta interessando per farmelo avere indietro a rimborso con la dichiarazione. Anche al mio compagno per gli studi che ha fatto qui in DE gli è stato detto che riceverà a rimborso le tasse sul reddito che ha pagato nel 2015.

- la mia residenza in Germania da quel che so è certificata dal fatto che ci siamo andati ad iscrivere al comune entrambi e registrando il contratto di affitto a nome solo del mio compagno (quindi io non risulto ufficialmente anche perché non essendo sposati siamo una coppia di fatto, ma tutti i miei documenti hanno questo indirizzo). Abbiamo un numero di previdenza sociale e delle tasse. In Italia abbiamo ancora intatta la residenza per nascita nella casa dei nostri genitori.
- Mia madre mi ha fatto sapere che al CAF di Milano le hanno detto che visto che non ho tolto la mia residenza milanese non importa dove sono ma devo ancora pagare le tasse in Italia anche di redditi percepiti all'estero e che beneficerò del credito.


Pochi mesi dopo essermi registrata al comune e ricevendo il numero delle tasse ho chiesto cosa avrei dovuto fare in quanto frontaliera, ufficio finanza mi ha mandato un modulo per la dichiarazione dei costi del tragitto e del reddito che percepisco e delle tasse che pago sul reddito in svizzera. L'azienda mi ha fornito i dati e loro hanno registrato il tutto mandandomi da pagare 4 rate all'anno di tasse che già tengono conto (immagino eliminando la doppia imposizione) dell'ammontare svizzero. Quindi ora vorrei capire se il commercialista tedesco ha diritto di chiedermi i redditi italiani o no perché altrimenti se devo dichiarare anche in Italia sarebbe una doppia dichiarazione su una cosa già dichiarata! O magari mi sbaglio io.

Grazie
 
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