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contratto sponsorizzazione

A

alberto.

Ospite
io non volevo contestare il fatto che poi sottobanco in caso di registrazione l'imposta di registro fosse pagata da uno solo dei contraenti..
nn volevo nemmeno contestare il fatto che in caso d'uso fosse il richiedente la registrazione ad accollarsi la spesa..

ho sol detto che in contratto qualsiasi previsione in tal senso non è valida (pr il fisco) stante il fatto che se le parti contraenti presentano volontariamente l'atto per sottoporlo a registrazione l'imposta è dovuta solidalmente da tutte e due art 57 dpr 131/1986
 
A

antonio47

Ospite
è anche difficile che in una situazione di "caso d'uso" ci sia identità di comportamento tra le parti. solitamente si presuppone un inizio di lite o di contestazione ed è pertanto inconsueto che le parti si presentino nello stesso momento a registrare il contratto.
 
A

alberto.

Ospite
al verificarsi del caso d'uso, cosi come previsto dall'art 6, è chi richiede la registrazione l'unico obbligato al pagamento, cosi come previsto dall'art. 57 c. 5
 
A

alberto.

Ospite
si, ma questo era pacifico..
è sulla clausola messa in atto che pone a carico le spese di registrazione dell'atto di una parte sola che si discuteva..
 
A

antonio47

Ospite
come detto prima di pranzo, il settore è da prendere con le molle ma, visto che così fanno seppur in presenza di sicuri controlli ed accertamenti di varia natura, posso pensare che esista una qualche norma che permetta a questi filantropi di includere clausole contrattuali diverse dal previsto.
 
A

alberto.

Ospite
al fisco basta che l'imposta sia pagata..

il problema non si pone quando l'atto è soggetto a tassa fissa..(a meno che l'atto registrato non ne nasconde altro di altro tipo..)
si pone quando per esempio v'è un accertamento di maggior valore.
Ipotesi frequente:
nell'atto di compravendita immobiliare o di azienda si pattuisce che l'imposta di registro è a carico del compratore, ma questo non esclude che per il fisco sia debitore anche il venditore.

tale patto non modifica la posizione delle parti stesse di fronte all'erario, cosicchè nel caso di accertamento di maggior valore il venditore deve impugnare l'avviso di accertamento per non esser debitore della maggiore imposta pretesa dallo stato.
 
A

ats

Ospite
... dovrà rivalersi in sede giudiziale nei confronti dell'acquirente in quanto chiamato in solido dal fisco.
ma la clausola contrattuale è valida a tutti gli effetti, e gli verrà data ragione. o no?
 
A

ats

Ospite
certo, ma cosa c'entra il privilegio dell'erario ...
o non ho capito o stiamo fuorviando ...
comunque ricapitoliamo: non vi è obbligo di registrazione (eccetto che per l'impiegato dell'AdE con il quale ho parlato) per contratti di sponsorizzazione ... ma questa è VIVAMENTE consigliata.
la clausola sopra richiamata da antonio è valida ma non libera da eventuali accertamenti dell'erario.
 
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