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Compatibilità Naspi e lavoro dipendente/occasionale/autonomo

Wallaby

Utente
Buongiorno a tutti!
Vi spiego la mia situazione: ho un contratto di lavoro stagionale in un B&B da marzo a ottobre; è il terzo anno successivo che lavoro per quest'azienda, con questo contratto.
A novembre chiederò la disoccupazione, ma nel frattempo quest'anno inizierò una collaborazione con una (o forse due) altre ditte, per le quali continuerò a lavorare anche dopo novembre. Non ho intenzione di lavorare di nuovo stagionalmente nel 2017, in quanto l'attività con queste altre ditte s'intensificherà dopo che avrò smesso di lavorare nel B&B.

- Che tipo di collaborazione mi consigliate d'instaurare con queste nuove ditte? Meglio pagamento con voucher o prestazione occasionale con ritenuta d'acconto?

- Dobbiamo ancora decidere quanto lavorerò con queste nuove ditte (massimo 3 mattine alla settimana, perché al B&B lavoro tutti i pomeriggi) e quindi quando potrò guadagnare. In che misura questi compensi occasionali incideranno sulla mia disoccupazione a fine anno? Ho capito bene che, fino a 3000€ guadagnati in tutto l'anno, non incidono sulla Naspi, mentre, se oltrepassano tale somma, i compensi ricavati SUCCESSIVAMENTE alla domanda di disoccupazione mi verranno decurtati nella misura dell'80% dalla disoccupazione?

- Un'altra idea che avevo avuto era l'apertura della partita IVA nel regime forfettario. Se decidessi d'aprirla, mi converrebbe farlo ora mentre lavoro come dipendente? Oppure sarebbe meglio esser pagata per ora con voucher o ritenuta d'acconto e poi aprire la partita IVA dopo la domanda di disoccupazione?
In quest'ultimo caso, ho letto che si può anche richiedere la disoccupazione in liquidazione anticipata in quanto incentivo all'impreditorialità.

Vi ringrazio in anticipo per tutto l'aiuto che vorrete darmi!!
 

domenico

Utente
Buongiorno a tutti!
Vi spiego la mia situazione: ho un contratto di lavoro stagionale in un B&B da marzo a ottobre; è il terzo anno successivo che lavoro per quest'azienda, con questo contratto.
A novembre chiederò la disoccupazione, ma nel frattempo quest'anno inizierò una collaborazione con una (o forse due) altre ditte, per le quali continuerò a lavorare anche dopo novembre. Non ho intenzione di lavorare di nuovo stagionalmente nel 2017, in quanto l'attività con queste altre ditte s'intensificherà dopo che avrò smesso di lavorare nel B&B.

- Che tipo di collaborazione mi consigliate d'instaurare con queste nuove ditte? Meglio pagamento con voucher o prestazione occasionale con ritenuta d'acconto?

Ritengo i voucher la soluzione più indicata;



- Dobbiamo ancora decidere quanto lavorerò con queste nuove ditte (massimo 3 mattine alla settimana, perché al B&B lavoro tutti i pomeriggi) e quindi quando potrò guadagnare. In che misura questi compensi occasionali incideranno sulla mia disoccupazione a fine anno? Ho capito bene che, fino a 3000€ guadagnati in tutto l'anno, non incidono sulla Naspi, mentre, se oltrepassano tale somma, i compensi ricavati SUCCESSIVAMENTE alla domanda di disoccupazione mi verranno decurtati nella misura dell'80% dalla disoccupazione?

come è stato detto, i voucher sono cumulabili con la indennità fino ai 3.000 euro, superato quest'ultimo importo è fino a 7.000 euro si ha la riduzione della indennità di disoccupazione pari all'80% del compenso previsto;




- Un'altra idea che avevo avuto era l'apertura della partita IVA nel regime forfettario. Se decidessi d'aprirla, mi converrebbe farlo ora mentre lavoro come dipendente? Oppure sarebbe meglio esser pagata per ora con voucher o ritenuta d'acconto e poi aprire la partita IVA dopo la domanda di disoccupazione?
In quest'ultimo caso, ho letto che si può anche richiedere la disoccupazione in liquidazione anticipata in quanto incentivo all'impreditorialità.

la liquidazione in unica soluzione può essere richiesta anche se la partita iva era preesistente alla data di cessazione del rapporto di lavoro.

Saluti domenico
 

Antonio76

Utente
Buonasera non sono riuscito a trovare nuova discussione. Complimenti per i contributi utilissimi. Spiego la mia situazione. Il 31 gennaio 2017 mi sono dimesso per giusta causa da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ho presentato domanda Naspi che è stata accolta ed attendo accredito somme. Dal 2015 svolgo attività da autonomo con P.Iva ed ho emesso ultima fattura il 31/12/16. Al momento non sto svolgendo attività ed ho comunicato, in fase di domanda, il reddito previsto pari a 0. Nel mese di marzo ho percepito dei pagamenti relativi ad alcune fatture emesse nel 2016. Il dubbio è questo: poiché le certificazioni uniche attestanti i suddetti pagamenti le riceverò nel 2018, costituiranno un reddito per il periodo attuale nel quale non sto svolgendo alcuna attività e mi faranno decadere dalla stato di disoccupato con eventuale restituzione della Naspi stessa? Di fatto nella circolare esplicativa si parla di un reddito di lavoro autonomo non superio ai 4800 euro durante l'anno solare di fruizione della Naspi. Pensate che sussista il problema? Grazie mille per il vostro aiuto.
 

domenico

Utente
Salve Antonio, hai letto correttamente, in caso di eventuale contestazione da parte dell'inps non ti sarà difficile dimostrare che le fatture portano la data dell'anno 2016, direi che puoi stare tranquillo.

Saluti domencio
 

Antonio76

Utente
Grazie della risposta. ancora uno scrupolo. Nella dichiarazione di svolgere attività autonoma con reddito presunto nel 2017 pari a 0 (evidenziata in allegato) naturalmente ci si riferisce al reddito del 2017 presunto alla data della sottoscrizione e non a l'anno precedente immagino. Nel senso che, nel 2016 non ero tenuto ad avere un reddito da lavoro autonomo inferiore a € 4800, essendo occupato con lavoro da dipendente e svolgendo attività di autonomo.
In virtù dei redditi a cui faccio riferimento sopra, conviene presentare la variazione di detto reddito presunto, anche se si riferisce al 2016?
Grazie
 
Ultima modifica:

Antonio76

Utente
Grazie Domenico, speriamo. Solo per completezza di informazione, la richiesta di NASPI è avvenuta il 06/02/17 e mi è stata accolta 3 giorni fa. Nel periodo in oggetto ho svolto solo un'attività di docenza non ancora fatturata (€ 600,00).
A questo punto penso che sia ultimo quesito: secondo te dovevo chiudere la partita iva prima di richiedere la NASPI oppure è sufficiente non svolgere più attività da autonomo a partire dal 1 gennaio 2017 come ho fatto io? Grazie mille
 

domenico

Utente
Antò chiariamo:
se successivamente alla domanda di indennità hai effettuato l'attività indicata, devi comunicare il reddito presunto entro un mese dalla domanda, nella fattispecie il 6 febbraio 2017;

tieni conto, che se questo non avviene si ha la decadenza della Naspi;

da ultimo, non è richiesta la chiusura della partita iva, è compatibile lo svolgimento di attività autonoma fino a un reddito di 4.800 euro, in questo caso l'indennità di disoccupazione si riduce dell'80% del reddito prodotto dall'attività ovvero si decade dalla indennità al superare il limite di cui sopra.

Saluti domenico


 

Antonio76

Utente
Chiarissimo tutto, quindi non ero tenuto ad avere redditi da lavoro autonomo nel 2016 inferiori a 4800 euro vero ai fini della richiesta. Ti spiego e poi concludo veramente: il requisito del reddito da autonomo inferiore a 4800 deve essere rispettato nell'anno solare 2017, quello ossia della richiesta della naspi, e non precedentemente. Grazie
 
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