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Compatibilità Naspi e lavoro dipendente/occasionale/autonomo

Antonio76

Utente
Ciao Domenico, scusa la poca chiarezza e grazie per la risposta. In sintesi il quesito inerente il reddito voleva essere il seguente: seguendo il principio di cassa previsto dall'INPS, si considera reddito quello effettivamente retribuito (nel mio caso, una fattura emessa nel 2016 e corrisposta nel 2017, costituisce reddito il 2017). A rigor di logica, se il pagamento avviene nel periodo di fruizione della NASPI, tale reddito fa cumulo per il raggiungimento del tetto dei 4.800,00. I costi sostenuti nel periodo di NASPI, contribuiscono a determinare il reddito imponibile (compensi percepiti e costi sostenuti). Ma mi chiedo, starà sempre a me l'onere di dimostrare in che periodo avviene ciò? Poichè io non sto svolgendo attività da autonomo, ma ho dei costi che mi saranno fatturati in questi mesi, nel momento in cui mi auguro inizierò un lavoro subordinato, dovrò comunicare io lo stato del reddito a quella data? (ammettiamo che mi assumano dal 1 settembre, dovrò documentare i redditi (compensi - costi) sino al 31/08/17? Grazie come sempre per la collaborazione
 

domenico

Utente
No Antò, non è così.

Come già detto in passato, quel che rileva è l'attività/nuova occupazione, ecc, durante che si percepisce la naspi, non ha alcuna importanza il pagamento della fattura relativa al 2016;

l'inps ha chiarito che la comunicazione del reddito è dovuta quando l'attività è coincidente con la percezione della NASpI.

In caso di contestazione da parte dell'istituto previdenziale, non è difficile dare prova che il pagamento della fattura corrisposta nel 2017 risale a prestazione svolta nell'anno 2016.

Buon proseguimento di giornata.
 

Antonio76

Utente
Salve Domenico, spero tutto bene. A quasi 2 mesi dall'ultimo scambio, ti confermo che INPS segue principio di cassa, indipendentemente dalla data di svolgimento dell'attività. Per "fortuna" avendo dei costi, il reddito sarà comunque negativo (partita iva in perdita) per cui non si porrà il problema. Strano, assurdo ma è così!
Approfitto della tua consulenza per porti un quesito. Laddove un autonomo, prima di svolgere qualsiasi attività nel periodo di percezione della Naspi (nel mio caso quindi dal 1 febbraio 2017), volesse decidere di non fruirne più, è possibile sospenderla? Mi spiego meglio. Intravedendo la possibilità di svolgere attività da autonomo da ora sino a fine anno, per non incorrere nella perdita del beneficio, potrei sospenderla a monte? Nel caso in cui non fosse così, e decidessi di svolgere l'attività, superati i 4800 euro, cosa perderei relativamente alla Naspi, solo le successive mensilità o anche quelle pregresse? Non so se sono stato chiaro. Grazie.
 

domenico

Utente
Si tutto bene Antò, l'impiegato/a può dire ciò che vuole, nella fattispecie la circolare non lascia dubbi, il riferimento è il reddito prodotto nello svolgimento di nuova attività lavorativa in corso di prestazione, punto!;

non sono certo di aver compreso la domanda: non è prevista la sospensione della indennità nel caso specifico ( lavoro autonomo), entro il limite di 4.800 euro la naspi si riduce dell'80% del reddito previsto dalla nuova (ri)occupazione;

superato l'importo di cui sopra, si ha la decadenza dell'indennità dal momento in cui si supera detta soglia;

saluti
 

Antonio76

Utente
Ciao Domenico, spero tutto bene. Ti ringrazio ancora per le delucidazioni della volta precedente, sei stato più preciso di diversi funzionari incontrati!
Volevo sottoporti un quesito relativamente ad una opportunità che mi è stata presentata.
Un consorzio mi chiede di svolgere un'attività autonoma per la quale dovrei fatturare una consulenza ( ricordi io avevo una partita iva che ho comunicato in sede di presentazione NASPI con la dichiarazione che non avrei svolto attività).
L'importo che dovrei fatturare entro fine anno sarebbe superiore ai fatidici 4800 euro, per cui stavo valutando l'ipotesi (non so se possibile) di sospendere volontariamente la NASPI, anche se non mi trovo nella situazione per cui normalmente si sospende (assunzione a tempo determinato o indeterminato che sia).
Secondo te è possibile? Cosa mi consigli di fare? E se decidessi di lavorare e fatturare in un'unica soluzione ad inizio 2018?
Grazie come sempre per aiuto.
 

domenico

Utente
Salve Antonio, si tutto bene grazie.

Nella fattispecie è complicato fornire una qualche risposta, non esiste un suggerimento esclusivo, ritenendo che dovranno essere valutate le eventuali/diverse variabili che potrebbero determinare la scelta, per quanto sopra suggerisco affidarti ad un bravo professionista con sufficiente esperienza nella materia di cui trattasi.

Saluti
 
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