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come usufruire del 50% sulla ristrutturazione

Buona sera a tutti,
Sono stato licenziato a maggio perchè la ditta è chiusa, e sto cercando lavoro, ma attualmente sono in naspi.
Mia moglie invece lavora, e la sua ditta, va a gonfie vele.
Percepisce uno stipendio di 1.600/1.700,00 netti al mese e ha una irpef di 4.100,00 annui.
Io invece incapiente, perchè appunto in naspi.
Vengo al dunque.
Grazie a [argomento delicato], ho qualche immobile, e una buona disponibilità economica.
Con questa liquidità, volevamo comprarci una casa (cointestata tra me e mia moglie) di due piani più il piano terra adibito a locale commerciale.
Quindi ristrutturerei e farei: pian terreno locale commerciale, piano terra e piano primo due trilocali, da affittare o vendere, si vedrà.
Vengo al dunque.
La ristrutturazione mi costerebbe circa 150.000,00 più iva (grosso modo da quello che mi ha detto il mio tecnico), più 6/8% per la spesa del tecnico.
Inizio con le domande:

(1) La ristrutturazione, lavorando solo mia moglie e appunto io in naspi, possiamo recuperare il 50% dell'intera somma ipotizzata (150K+iva)? O mia moglie da sola ha una irpef troppo bassa e recupera il minimo? (e quanto)?

(2) L'iva la si recupera per 50% giusto? Quindi 150K+10%di iva (penso che è al 10 vero, o al 22%?) fa 165.000,00, quindi in 10 anni, recuperiamo 82.500,00. Ovviamente sempre se ci siamo con l'irpef. Sbaglio qualcosa?

(3)I 96.000,00 sono solo per la ristrutturazione giusto? Il 50% di detrazione confermati per il 2018, è un'altra cosa a parte da aggiungere, giusto?

(4) Il 6/8% della cifra relativa alla ristrutturazione, ovvero la parcella del tecnico che segue i lavori, rientra nella cifra detraibile al 50%?

Grazie a chi mi chiarirà un pò le idee.

Saluti.
 
tento di risponderti
1) se il reddito di tua moglie in un anno è troppo basso la quota per tale anno si perde in parte
2) se parli di un locale credo che l'iva sia del 22% per il resto al 10%
3) credo che il tetto sia relativo ad un immobile e quindi al 50%
4) sì
ciao
 
Grazie Giuseppe, molto sintetico e preciso.
Quindi con un'iperf di 4.100,00 annui, dovrei cercare di avere una spesa massima per la ristrutturazione di non oltre gli 82.ooo,oo iva compresa, solo così sfrutterei a massimo la detrazione del 50&.
Se la ristrutturazione mi costa 100.000,00, il 50% dei 18.000,00 eccedenti (9.000,00 per intenderci), non riuscirei a detrarli. Giusto?
Mi piacerebbe sapere bene il fattore iva, se per i due appartamenti sarà al 10%, e al 22% per il locale commerciale al piano terra, dovrò tener ben separate le cose, altrimenti rischio grosso.
P.s. Forse ti è sfuggita una mia domanda, la ripeto, recupero il 50% dell'iva anche? O solo il 50% nel netto dei lavori?
P.s.2 Avendo lavorato fino a maggio e quindi accumulato anche io 2.000,00 di irpef, si può conteggiare per il 2018 vero giuseppe?
E cmq sia, se trovo lavoro nel 2018, 0 2019, essendo cointestatario dell'immobile, un domani potrei incominciare ad accumulare l'irpef e quindi detrarre di più qualora superassi gli 82.000,00 prefissati.
Me lo confermi?
Ovviamente, la pratica si fa a nomi di entrambi.
Grazie ancora Giuseppe.
 
Grazie Giuseppe,
quindi in un ottica di trovare lavoro presto, faccio tutta la ristrutturazione senza lasciare in sospeso niente rispettando i limiti dei tetti massi senza preoccuparmi dei limiti della sola irpef di mia moglie.
Ma con la consapevolezza, che appena "produco" irpef, comincerò a dedurre il resto, sei d'accordo?
P.s. al tal proposito, essendo due case e un locale commerciale che cointesto, cointesterò anche la pratica di ristrutturazione proprio per una detrazione futura, giusto Giuseppe?
Che se non sbaglio, per il 2018, è prevista detrazione anche per gli incapienti come me, ma non ne sono sicuro.
 
credo che tutto sia esatto tranne l'ultimo periodo in quanto ritengo che in assenza di imposta da pagare non vedo cosa si possa detrarre.
ciao
Grazie Giuseppe, molto gentile.
Stamattina sono stato con un mio caro amico avvocato, e mi ha parlato del fatto che, anche se non dovessi trovare lavoro, e l'irpef di mia moglie non fosse sufficiente, il restante rimarrebbe a credito, quindi se io trovassi tra 3 anni per intenderci, i tre anni di detrazione non li perderei, incassandoli dall'anno successivo alla mia nuova assunzione.
Però non è proprio sicuro, lui è un avvocato e non un commercialista.
Grazie
 

Rocco

Utente
Grazie Giuseppe, molto gentile.
Stamattina sono stato con un mio caro amico avvocato, e mi ha parlato del fatto che, anche se non dovessi trovare lavoro, e l'irpef di mia moglie non fosse sufficiente, il restante rimarrebbe a credito, quindi se io trovassi tra 3 anni per intenderci, i tre anni di detrazione non li perderei, incassandoli dall'anno successivo alla mia nuova assunzione.
Però non è proprio sicuro, lui è un avvocato e non un commercialista.
Grazie
La risposta fornita dall'avvocato è errata. Il periodo di fruizione della detrazione è "statico", vale a dire 10 anni a partire dall'anno in cui sono stati effettuati i bonifici per il pagamento dei lavori e i 9 successivi. Ciò significa che se durante questi 10 anni "salti" una o più rate di detrazione perché privo di reddito e quindi non è stata presentata la dichiarazione dei redditi, la/e rata/e saltata/e non potranno essere recuperate.
Aggiungo infine che la manovra di bilancio 2018 dovrebbe prevedere delle novità con riferimento a coloro che sono incapienti.
Saluti.
 
Ciao Rocco e grazie anche a te.
Mi spiace di questa cosa, ma lo immaginavo a dire il vero.
Consigli comunque di cointestare la pratica di ristrutturazione visto che cointestero’ l’immobile, vero Rocco?
Anche in vista di un mio futuro posto di lavoro che mi auguro avvenga presto!
P.s. Nella penultima domanda c’era scritto proprio quello che hai detto tu, e cioè che nel 2018 ci sono novità per gli “incapienti”.
Ma non so niente di più, speriamo bene dai...
Intanto per l’anno prossimo io comunque ristrutturo e faccio tutto nei limiti massimi.
Tipo 96.000,00 per la sola ristrutturazione e mi detraggo il 50%, che con la sola irpef di mia moglie, già sono a cavallo.
L’altro plafond sugli infissi e tetto, lo sfrutto tutto, e quindi infissi nuovi a tutti e tre gli appartamenti (sotto e’ un locale commerciale ma poco conta per la detrazione, funziona come sopra), e tetto nuovo.
Se domani trovo lavoro e aggiungo la mia irpef a quella di mia moglie, detraggo il resto, altrimenti pace!
Ancora un immenso grazie a Rocco e Giuseppe.
 

STUDIOCEL

Utente
E visto che dici "l'irpef di mia moglie non fosse sufficiente, il restante rimarrebbe a credito" sappi che la divisione tra te e tua moglie delle spese e conseguentemente della detrazione adottata il primo anno va mantenuta per i restanti nove, non puoi spostare una spesa e quindi relativa detrazione da tua moglie a te durante gli anni...
 
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