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assicurazione vita familiari a carico

A

alberto

Ospite
Re: per lella

io la detraggo come sempre fatto, se avran da dire si farà contenzioso (prima in autotutela ovvio), in passato han richiesto le ricevute e mai han fatto rilevare sta roba, quindi.. o contestano che la moglie ha entrate in nero per pagare detta polizza o se la moglie è a carico chi vuoi che la paghi? come per le spese mediche, come per le tasse scolastiche ecc ecc.. le paga chi ha reddito no? e chi ha reddito le detrae.. PUNTO! così era e così è, cambino la legge se no..

buon lavoro, mo vado in città.. ciao
 
A

alberto

Ospite
Re: assicurazione vita

Circ. Ministeriale 14 giugno 2001, n. 55/E

In base al comma 2 dell’articolo 13-bis del TUIR è possibile operare la detrazione anche nell’ipotesi in cui i premi siano stati pagati nell’interesse di familiari
fiscalmente a carico.

e fin qui va bene, la norma è questa.

Poi la circ. 55 prosegue con:
La detrazione spetta anche qualora il contribuente (contraente) stipuli e versi i
premi relativi ad un’assicurazione vita per il figlio minorenne (assicurato e beneficiario)

la detrazione spetta ANCHE.. la circolare dice ANCHE non dice SOLO SE..

il requisito del contrante contribuente ed assicurato familiare a carico è richiamato con ANCHE, quindi vuol dire sia nel caso in cui contraente sia il minorenne (cosa che nn era possibile in quanto l'assicurazione nn accettava un minorenne stipulatore di polizza), sia nel caso in cui sia il padre pagante, ti concedo la detrazione, se non avesse voluto concederla avrebbe detto: nel caso dei familiari a carico ti spetta la detrazione SOLO SE contrante è il contribuente e familiare a carico è l'assicurato..

la circ.15/2005 invece prende altra posizione e dice che la detrazione non sussiste in capo al marito per le assicurazioni stipulate dai familiari a carico (che risultin quindi come contraenti), in merito ai premi pagati dal familiare a carico.

io aggiungo..visto che li paga il marito.. li detrae lui..

buon lavoro
 
T

turi

Ospite
Re: Assicurazione vita familiari a carico. Per Alberto

Ciao Alberto,
ho fatto una capatina allo studio (domani ho un incontro con un funzionario dell'AdE di Messina) e non ho resistito alla tentazione di una connessione al sito. Vedo che hai continuato le tue dissertazioni…o imprecazioni (?) nei confronti di chi credi che abbia modificato indirizzo sulla detraibilità degli oneri per assicurazione vita sostenuti nell'interesse di familiari fiscalmente a carico… Ma come vedi non ti risponde nessuno (anzi, no, qualcuna che ha mostrato d'avere una buona dose di coraggio c'è stata, Francesca!) neppure per “interpretare" ciò che hai riportato.
Lella, poi, era impegnata in altre faccende che le impedivano, persino, di commentare il contenuto del testo incollato. Come a dire: fate vobis!
Io, caro Alberto, sul piano giuridico, non posso condividere le tue argomentazioni ed ancora una volta tento di ribadire il mio punto di vista giacché dalle tue considerazioni traggo che trascuri una condizione molto importante ai fini della deducibilità della spesa: la dimostrazione d’averla sostenuta, anche se nell’interesse di un familiare fiscalmente a carico.
Prescindendo dalle considerazioni - personalissime - che ciascuno può fare
sulle indicazioni fornite dall'Amministrazione Finanziaria a proposito della detrazione delle spese di assicurazione sulla vita (stipulate entro il 31.12.2000) sostenute nell'interesse di familiari a carico, la "lettura" delle disposizioni dettate nel merito (e delle quali qualcuna è stata riportata in questo forum) porta alla inequivocabile conclusione che la spesa, dimostrato di "non averla sostenuta" nell'interesse del familiare fiscalmente a carico non è detraibile.
Come si documentano le spese? Quando l'onere è sostenuto per familiari a carico la detrazione o la deduzione spetta al contribuente al quale è intestata la ricevuta della spesa. Se il documento è intestato al figlio, le spese devono essere suddivise al 50% tra i due genitori. Nel caso in cui i genitori intendono ripartire la spesa in misura diversa, devono annotare la percentuale di ripartizione sul documento comprovante la spesa. Ovviamente, se uno dei
due coniugi è fiscalmente a carico dell'altro, quest'ultimo può sempre considerare l'intera spesa sostenuta.
Ora, il documento, così come da te evidenziato (Contraente ed assicurato coincidono con il coniuge del dichiarante), dimostra solo e soltanto che il contribuente che ha sostenuto la spesa non è il dichiarante ma il contraente, coniuge del dichiarante, e tutte le possibili fantasiose supposizioni sull'ipotetica inesistenza di reddito del coniuge del dichiarante, intestataria del documento di spesa, sono irrilevanti. Nel caso in esame chi può dedurre la spesa? Soltanto chi dimostra d'averla sostenuta, anche se nell'interesse del familiare fiscalmente a carico. Il dichiarante può dimostrare d'averla sostenuta? Assolutamente no giacché è il contraente che ha sostenuto la spesa. Per la spesa di cui si discute, e non solo da quest'anno, è previsto che: " La detrazione spetta anche se il premio è sostenuto nell'interesse dei familiari fiscalmente a carico a condizione che («condizione senza la quale non» ) il contribuente/contraente stipuli un contratto in cui figuri come
assicurato il familiare a suo carico, fermo restando il limite complessivo sul quale calcolare la detrazione."
Questo, secondo le interpretazioni fornite dall'Amministrazione Finanziaria (naturale interprete delle disposizioni tributarie), è quanto è stato dettato dal legislatore tributario per la detrazione della spesa in questione.
Secondo il mio parere, la circolare n. 15 non dice niente di nuovo rispetto alle indicazioni fornite con le precedenti Circolari n. 95 del 2000, n. 55 del 2001 e le istruzioni alla compilazione della dichiarazione dei redditi.
Vedi, Alberto, il fatto che prima d'ora tu abbia esibito attestazioni non contestate dall'impiegato dell'ufficio dell'AdE non significa che la spesa fosse detraibile… potrebbe anche significare che lo fosse solo per quell'impiegato e sulla base della sue conoscenze… E tu, meglio di me, sai che il contenzioso tributario, per buona parte, è ascrivibile agli accertamenti effettuati dai detti funzionari.
Spero di non averti annoiato.
Ciao e riguardati.
T.
 
A

alberto

Ospite
Re: Assicurazione vita familiari a carico. Per Alberto

turi, mi spiace ma non son d'accordo.. non è mai stato specificato prima d'ora che il contraente doveva esser il contribuente..
Se il contribuente deve dimostrare di aver sostenuto la spesa, il coniuge deve dimostrare allora di aver il reddito per pagare detta spesa..
mutuo ipotecario cointestato, moglie a carico, marito detrae il 100%.. o sbaglio?

tu la interpreti cosi.. e io no.. se il coniuge dichiarante è l'unico intestatario di reddito e la moglie no, o mi si contesta un reddito alla moglie o se no cosa deve dimostrare il dichiarante.. che paga lui? ovvio.. art. 15 e istruzioni all'unico dicono che son detraibili dal dichiarante le spese sostenute nell'interesse dei familiari a carico senza altri requisiti.

ora e solo ora nel 2005 specificano che deve esser il marito il contraente.. prima no..

ciao
 
A

alberto

Ospite
Re: Assicurazione vita familiari a carico. Per Alberto

e forse nn hai letto bene l'art. di italia oggi che ti misi prima:

"circolare n. 95 del 2000.
In tale contesto, infatti, l’Agenzia delle entrate si è espressa su uno specifico quesito nel quale si chiedeva se contraente e assicurato dovessero essere la stessa persona, anche nel caso di familiare a carico, dal momento che l’assicurazione non accetta come contraente il figlio minore. In pratica, poiché nel caso di figlio minore non è possibile intestare
direttamente la polizza a tale soggetto e dunque ai fini della detrazione verrebbe a mancare il requisito dell’identità tra contraente e assicurato (da cui si deriva che in tutti gli altri casi dei familiari a
carico non si è mai posto il problema di chi fosse il contraente), si è chiesto se la detrazione potesse essere riconosciuta, ottenendo dall’amministrazione risposta affermativa."

l'inciso: "(da cui si deriva che in tutti gli altri casi dei familiari a
carico non si è mai posto il problema di chi fosse il contraente), "

giusto? giusto..
 
A

alberto

Ospite
Re: Assicurazione vita familiari a carico. Per Alberto

"Come si documentano le spese? Quando l'onere è sostenuto per familiari a carico la detrazione o la deduzione spetta al contribuente al quale è intestata la ricevuta della spesa. Se il documento è intestato al figlio, le spese devono essere suddivise al 50% tra i due genitori. Nel caso in cui i genitori intendono ripartire la spesa in misura diversa, devono annotare la percentuale di ripartizione sul documento comprovante la spesa. Ovviamente, se uno dei due coniugi è fiscalmente a carico dell'altro, quest'ultimo può sempre considerare l'intera spesa sostenuta. "

nella circ. 95 il caso affrontato era di figlio minorenne che non poteva intestarsi un contratto, ma cmq..
quanto tu dici è contestabile in quanto per i familiari a carico non serve che la spesa sia intestata al contribuente che non deve dimostrare di avere i propri familiari a suo carico in quanto lo sono proprio perchè non hanno reddito e non posson pagarsi dette spese..
Se la moglie va dal dentista e spende 2000€ il dentista le intesta la ricevuta, non è minorenne, non è richiesto alcuna annotazione (come invece per i figli minorenni a carico) nel documento di chi sostiene la spesa, ed essendo a carico il marito la detrae.. se domani fanno una circolare che detta spesa va intestata al dichiarante? che diciamo? che è sempre stato cosi?
non è questa la ratio della norma..
 
A

alberto

Ospite
Re: Assicurazione inail casalinghe

ehm... l'assicurazione inail casalinghe chi la detrae??? la ricevuta è giocoforza intestata alla moglie.. ma se è casalinga è a carico se no non la pagherebbe in quanto avrebbe reddito..
eppure tra gli oneri deducibili è prevista la detrazione di tale spesa.. la moglie nn ha reddito, non fa dichiarazione e quindi nn la detrae pur sostenendo figurativamente detta spesa e pur avendo un documento a lei intestato.. (cosa ovvia questa in quanto se non ha dichiarazione...nn detrae..)
il marito? non è il contraente, non ha documento a lui intestato..

..se vogliam ragionare per assurdo..

l'unica cosa certa è che i caf si devono attenere alla circolare 15 e pertanto non detrarranno dette polizze contraente ed assicurato moglie a carico, ma solo in virtù di detta circolare in quanto scatterà la sanzione di 516€ per ogni dichiarazione non conforme a tale circolare.

Illuminante di tutto ciò è un articolo di lunedi 09/05/2005 italia oggi..

si, per la serie "non sappiam più cosa inventare"
 
A

alberto

Ospite
Re: contributo ssn assicurazione familiari a carico

circolare 12/06/2002 n. 50 p. 3.5
D.: Si chiede di conoscere se il contributo al servizio sanitario nazionale versato
con il premio di assicurazione di responsabilità civile peri veicoli è deducibile
qualora la spesa sia effettivamente sostenuta dal genitore in riferimento ad una
polizza di assicurazione RCA intestata al figlio fiscalmente a carico.
R.: Ai sensi dell’art. 10, comma 1, lett. e), del Tuir, sono deducibili i contributi
previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge.
Inoltre, lo stesso articolo 10, comma 2, prevede che tali oneri sono deducibili
anche se sono stati sostenuti per le persone indicate nell’art, 433 del codice
civile, se fiscalmente a carico. Ne consegue che anche il contributo al servizio
sanitario nazionale versato con il premio di assicurazione di responsabilità civile
per i veicoli è deducibile qualora la spesa sia effettivamente sostenuta dal
genitore in riferimento ad una polizza di assicurazione RCA intestata al figlio
fiscalmente a carico.

anche qui il contraente non è chi paga il premio.
 
F

Francesca

Ospite
Re: Assicurazione vita familiari a carico. Per Turi

Proprio ora ho letto sul n. 41 del 29 maggio 2005 de l'esperto risponde la questione dibattuta con Alberto sull'assicurazione vita nell'interesse del familiare a carico (pag. 931). Da quello che risponde l'esperto sembrerebbe darti ragione, ossia che la recente circolare 15/E del 20 aprile 2005 ribadisce che la condizione di detraibilità dei premi assicurativi versati a beneficio di familiari fiscalmente a carico, è che il contraente della polizza sia il contribuente, non il familiare a carico e che, quindi, ritiene che i premi versati per contratti di assicurazione in cui contraente ed assicurata è la moglie non sono deducibili. In sostanza quello che dicevi tu se ribadire significa confermare precedenti orientamenti.
Ciao
Francy

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