News Pubblicata il 09/10/2018

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Pensioni e lavoro: cosa dice il DEF

Tra le previsioni del Governo in materia di pensioni e lavoro come risultano "nero su bianco" nel DEF , in attesa della prima bozza della legge di bilancio



La Nota di aggiornamento al DEF - documento di economia e finanza  - sono state tracciate le linee generali delle  misure che si intendono intraprendere nel 2019 per il Governo del paese. La prima bozza della legge di Bilancio 2019 che dovrà realizzare tale visione di insieme  con specifici provvedimenti è attesa per fine Ottobre.

In materia di lavoro e previdenza il Governo   dichiara l'impegno per  alcuni obiettivi fondamentali:

Per  realizzare  tali obiettivi , secondo il Governo "è necessario rivedere il sistema pensionistico in modo da garantire il superamento degli squilibri dell’attuale sistema previdenziale per agevolare il ricambio generazionale e  consentire ai giovani di poter avere accesso al mercato del lavoro". 

Ecco quindi  la priorità di realizzare una riforma pensionistica con la cosiddetta “Quota 100” come somma dell’età anagrafica (62 anni) e contributiva (minimo 38 anni) quale requisito per accedere alle misure previdenziali. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle donne, caratterizzate da una carriera discontinua. Si introdurranno anche misure per integrare le pensioni esistenti al valore della soglia di povertà relativa (di 780 euro mensili), la cd. Pensione di Cittadinanza.

Nella visione del Governo Conte il ricambio generazionale portera anche il vantaggio di  efficientare l’attività sia nel comparto pubblico che in quello privato e di offrire prospettive di occupazione stabile ai giovani, ed è uno strumento di contrasto al fenomeno della bassa natalità in Italia che, se non risolta, comporterà problematiche alla sostenibilità del sistema pensionistico in futuro.

Per sostenere l’occupazione dei giovani, è previsto lo sblocco del turnover nella Pubblica Amministrazione secondo criteri meritocratici. Inoltre per la pubblica amministrazione è previsto in futuro il divieto di contratti a termine.

L'inclusione sociale si dovrebbe realizzare con il REDDITO DI CITTADINANZA che  ha un duplice scopo:

i) sostenere il reddito di chi si trova al di sotto della soglia di povertà relativa (pari a 780 euro mensili);

ii)  aiutare a  rientrare nel mercato del lavoro, attraverso  un percorso formativo vincolante, e dell’obbligo di accettare almeno una delle prime tre proposte di lavoro eque e non lontane dal luogo di residenza del lavoratore.

Per questo è previsto il rafforzamento qualitativo e quantitativo dei  CENTRI PER L'IMPIEGO, nei quali si intendono :

Sarà inoltre dedicata particolare attenzione alla realizzazione del Sistema Informativo Unitario e allo sviluppo di servizi avanzati per le imprese. Nel documento si afferma infatti che "con il Reddito di Cittadinanza, il Governo introduce la Cittadinanza digitale che apre le porte all’innovazione per il singolo cittadino e per il sistema Paese. Il Reddito di Cittadinanza opererà in via completamente digitale, riducendo tempi costi e possibilità di frodi". 

 Una parte delle risorse destinate alla realizzazione delle misure verrà dal sistema previdenziale secondo  "principi che tengano conto di condizioni di equità e solidarietà"ovvero con il taglio delle pensioni piu alte ( per ora si parla di quelle  superiori a 4.500 euro).

Incentivi per le assunzioni sono previsti in riferimento al lavoro femminile. Per  rendere  il lavoro a tempo indeterminato più conveniente rispetto ad altre forme di lavoro,  viene ricordato , in una ampia analisi, che il Decreto Dignità ha già introdotto misure di disincentivo ai contratti a termine e  incentivi all’occupazione giovanile attraverso una riduzione del 50 per cento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro  nel biennio 2019-2020, di lavoratori under 35 che non abbiano avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La riduzione è applicata su base mensile, per un massimo di 36 mesi  e una misura massima di  3.000 euro  annui.  A differenza della misura molto simile istituita dal Governo Gentiloni questo esonero contributivo  non esclude il  lavoro domestico e gli apprendisti . 

Il Nadef ricorda che  il Decreto Dignità ha anche già previsto un parziale ampliamento del contratto telematico di prestazione occasionale in particolare per le imprese del turismo e l'agricoltura.

In tema di MISURE PER LA FAMIGLIA nel DEF 2018-2019  si annuncia una analisi degli attuali   incentivi alla genitorialità, con la rivisitazione di quelli non pienamente efficaci. 

Inoltre si intende favorire  la "costituzione di una rete di centri dedicati (per esempio, asili nido e centri estivi)" e l'introduzione di  una politica fiscale che favorisca le famiglie con figli. 

In tema di SICUREZZA  il Governo  dichiara di voler  modificare il Testo Unico sulla Sicurezza, prevedendo adempimenti semplificati per le PMI ed aumentando le risorse da destinare  ai controlli  sulla corretta applicazione delle normative in materia.

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Fonte: Governo Italiano



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