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Le funzioni di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) hanno con il tempo assunto sempre più rilevanza e centralità nel processo in contrasto al fatto che per moltissimo tempo non se ne sia mai curata una qualificazione ed una spe-
cializzazione.
Cosicché, complice anche la crisi economica che ha attraversato il mondo delle professioni, molti sono i consulenti negli anni iscritti negli elenchi dei tribunali con scarse conoscenze e poche sensibilità degli ambiti in cui si trovano ad operare.
L’autore, con l’abilità e la preparazione riconosciute, anche in questa seconda edizione aggiornata alle disposizioni della c.d. Riforma Cartabia, che giunge a quattro anni dalla prima, è riuscito a compendiare in un testo snello e di facile consultazione tutto il sapere, complesso e diversificato, del Consulente Tecnico.
L’opera, in un quadro di sintesi strutturata con riflessi operativi, analizza le funzioni, gli ambiti processuali, le regole procedimentali, le responsabilità e le pratiche attività del Consulente Tecnico di Ufficio nei diversi momenti dell’incarico; l’analisi è arricchita di esempi, di tabelle esemplificative osservare/fare, di sezioni Faq e normative di riferimento e, al termine di ogni capitolo, dei Focus con i quali l’autore non rinuncia ad approfondimenti monotematici innovativi per contenuti e che rivelano bene il carattere dell’opera: semplice ma non semplicistica.
Insomma tutto quello che un Consulente Tecnico d’Ufficio dovrebbe conoscere della propria attività: dalle norme di riferimento, all’albo ed all’elenco nazionale dei consulenti tecnici, da come svolgere le operazioni di consulenza alla relazione peritale, dai metodi e strategie per lo svolgimento dell’esperimento conciliativo a come richiedere il compenso al giudice fino alle responsabilità nei diversi profili.
Completa il lavoro l’appendice con le maggiori formule per il Consulente Tecnico ed un pratico glossario dei termini in uso.
Paolo Frediani
Geometra libero professionista, svolge attività di consulente, perito ed ausiliario nella pubblica giurisdizione. Dal 1999 è libero docente in corsi di formazione e partecipa, in qualità cultore delle materie, a seminari e convegni. È docente presso la Scuola Superiore della Magistratura e a contratto presso Università di Pisa – Dipartimento Ingegneria Civile e Industriale nel corso di Laurea “Tecniche per le costruzioni civili e la Gestione del Territorio”. È autore di volumi e trattati sulla materia per i maggiori editori italiani. Collabora con quotidiani e portali d’informazione giuridica. In qualità di esperto è componente della Commissione estimo e attività peritali del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
Premessa alla seconda edizione
Premessa alla prima edizione
Capitolo 1 – Il consulente tecnico d’ufficio
1.1 Chi è il CTU
1.2 Finalità della consulenza tecnica d’ufficio
1.3 Obblighi del CTU
1.4 Nomina del CTU
1.5 Astensione e ricusazione del CTU
1.6 Ruolo di pubblico ufficiale
1.7 Attività del CTU
1.8 Albo dei consulenti tecnici dopo la “Riforma Cartabia”
1.9 Processo civile telematico (PCT)
1.10 Attuali criticità nelle funzioni di consulente tecnico
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: La terzietà e l’indipendenza del consulente tecnico d’ufficio
Capitolo 2 – Istituti processuali e regole procedimentali
2.1 Riforma Cartabia
2.2 Principi dell’ordinamento processuale
2.3 Valutazione della consulenza
2.4 I procedimenti del settore civile
2.4.1 Procedimento cautelare
2.4.2 Processo di cognizione
2.4.3 Processo esecutivo
2.4.4 Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite (art. 696-bis c.p.c.)
2.5 Le norme codicistiche
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: Gli obblighi derivanti dal giuramento del consulente
Capitolo 3 – Le attività del consulente tecnico d’ufficio
3.1 Udienza di affidamento dell’incarico
3.2 Fase preparatoria delle operazioni peritali
3.3 Comunicazione delle operazioni peritali
3.4 Sessione di apertura lavori peritali (inizio attività)
3.5 Accesso ai luoghi oggetto d’indagine peritale
3.6 Documenti nelle attività del consulente tecnico
3.7 Processo verbale delle operazioni
3.8 Consulenti di parte ed attività nel loro contraddittorio
3.9 Tentativo di conciliazione
3.10 La relazione peritale
3.11 Chiarimenti e supplemento di consulenza
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: Il principio del contraddittorio e il diritto alla difesa nelle attività del consulente tecnico d’ufficio
Capitolo 4 – Il tentativo di conciliazione
4.1 Funzioni conciliative del consulente tecnico d’ufficio
4.2 Impostazione operativa del tentativo di conciliazione del consulente tecnico d’ufficio: la fase di cognizione e la fase di negoziazione
4.3 Il modello di conciliazione
4.4 I rapporti con i protagonisti del procedimento
4.4.1 I consulenti tecnici di parte
4.4.2 I difensori
4.4.3 Le parti
4.5 L’incontro preparatorio
4.6 L’incontro di conciliazione
4.6.1 Aspetti preliminari ed organizzativi
4.6.2 Le fasi dell’incontro di conciliazione
4.6.2.1 Fase congiunta iniziale (1a fase)
4.6.2.2 Fase separata o individuale (2a fase)
4.6.2.3 Fase congiunta finale (3a fase)
4.6.2.4 La conclusione
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: La conciliazione del CTU nel caso Martini – Impresa I.K.T. costruzioni s.r.l.
Capitolo 5 – I compensi del consulente tecnico d’ufficio
5.1 Tariffe vigenti
5.2 Analisi degli aspetti più rilevanti della norma d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 ‘‘Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia’’
5.2.1 Misura degli onorari (art. 50)
5.2.2 Determinazione degli onorari variabili e aumento di quelli fissi e variabili (art. 51)
5.2.3 Aumento e riduzione degli onorari (art. 52)
5.2.4 Incarichi collegiali (art. 53)
5.2.5 Indennità e spese di viaggio (art. 55)
5.2.6 Spese per l’adempimento dell’incarico (art. 56)
5.2.7 Domanda di liquidazione e decadenza del diritto per testimoni, ausiliari del magistrato e aventi titolo alle trasferte (art. 71)
5.2.8 Opposizione al decreto di pagamento (art. 170)
5.3 Profili applicativi
5.3.1 Cogenza delle tariffe giudiziarie
5.3.2 Scelta del criterio di liquidazione.
5.3.3 Valore di riferimento per l’applicazione delle tabelle allegate al decreto ministeriale n. 182/2002
5.3.4 Applicazione cumulata di tabelle
5.3.5 Importo massimo delle tabelle
5.3.6 Aumento degli onorari
5.3.7 Discrezionalità del giudice nell’applicazione degli onorari variabili
5.3.8 Compenso degli ausiliari esperti
5.3.9 Rapporto tra articoli 11 e 12 delle tabelle allegate al decreto ministeriale n. 182/2002
5.3.10 Compenso nei casi di conciliazione
5.3.11 Compenso nei casi di chiarimenti o di supplemento di consulenza
5.3.12 Onorari a vacazioni
5.3.13 Decreto di liquidazione
5.3.14 Solidarietà del compenso del consulente
5.3.15 Spese del consulente
5.4 Istanza di liquidazione
5.4.1 Premesse
5.4.2 Modello di istanza per liquidazione degli onorari e delle spese
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: L’opposizione alla liquidazione giudiziaria
Capitolo 6 – Le responsabilità del consulente tecnico d’ufficio
6.1 Responsabilità disciplinare
6.2 Responsabilità civile
6.3 Responsabilità penale
• Norme di riferimento
• FAQ
• Il Focus: Le particolari responsabilità del CTU derivanti dalla funzione di pubblico ufficiale
APPENDICE
Formulario
Formula 1 – Istanza di astensione dall’incarico
Formula 2 – Istanza per differimento dell’udienza di conferimento d’incarico
Formula 3 – Istanza per concessione autorizzazioni
Formula 4 – Istanza per chiarimento del quesito
Formula 5 – Istanza per nomina di esperto ausiliario
Formula 6 – Istanza per autorizzazione accesso ai luoghi
Formula 7 – Istanza ai sensi dell’art. 92 disp. att. c.p.c.
Formula 8 – Processo verbale delle operazioni peritali di apertura
Formula 9 – Processo verbale di ripresa delle operazioni peritali
Formula 10 – Discorso di presentazione all’esperimento conciliativo
Formula 11 – Processo verbale di conciliazione (accordo ai sensi della norma art. 696-bis ovvero art. 198 c.p.c.)
Formula 12 – Scrittura di accordo (accordo al di fuori della norma)
Formula 13 – Istanza per la liquidazione di onorari e spese
Formula 14 – Istanza di revoca dell’incarico per avvenuta conciliazione
Glossario
Indice analitico
Nel corso degli ultimi anni il termine “smart working” è entrato prepotentemente nel nostro vocabolario anche se, a differenza di quanto si possa immaginare, le sue origini sono molto più risalenti.
Il Volume, scritto da esperti del settore, è una Guida completa che raccoglie le conoscenze indispensabili in tema di smart working analizzandone, in modo operativo, i profili giuridici e fiscali, ma anche gli aspetti meno esplorati, come quelli relativi al ruolo sindacale, ai profili di sicurezza e la declinazione dello smart working nella pubblica amministrazione.
Dopo una ricostruzione dell’evoluzione di questo istituto, dalle origini al periodo emergenziale, agli accordi di lavoro individuali, vengono passati in rassegna tutti gli aspetti normativi e organizzativi, le opportunità e gli elementi critici, ma anche i profili psicologici per l’impatto che lo smart working ha avuto generando una vera e propria nuova percezione del lavoro.
Flaviano Peluso
Avvocato del Foro di Roma specializzato nell’assistenza alle imprese nonché nel diritto delle nuove tecnologie. Professore a contratto presso l’Università La Sapienza e l’Università della Tuscia. È autore di volumi e numerose pubblicazioni scientifiche in tema di informatica giuridica e diritto del lavoro.
Gabriele Pacifici Nucci
Avvocato cassazionista, svolge la propria attività forense al fianco di imprese. Già legal counselor presso studi legali all’estero, ha ricoperto diversi incarichi di management. Docente a contratto presso l’Università La Sapienza e l’Università di Teramo, è autore di numerosi volumi e scritti scientifici.
Prefazione
Capitolo I – Definizione di smart working e di lavoro agile
di Gabriele Pacifici Nucci
1. Evoluzione normativa prodromica allo smart working
2. La legge introduttiva del lavoro agile, legge 81/2017
3. Lo smart working e il work life balance
4. Smart working emergenziale e post emergenziale
5. Lo smart working in Europa
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Capitolo II – L’organizzazione del lavoro agile
di Sergio Alberto Codella e Francesco Saverio Cavaceppi
1. Gli accordi individuali
2. L’assenza di accordi individuali nel periodo emergenziale
3. La forma
4. Lo spazio dell’autonomia individuale nell’accordo di smart working
5. Gli elementi dell’accordo secondo la legge 81 del 2017 e il Protocollo del 7 dicembre 2021
6. La durata dell’accordo e il preavviso di recesso
7. L’alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali
8. I luoghi
9. Il potere direttivo del datore di lavoro e le condotte che possono dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari
10. Gli strumenti
11. I tempi di riposo del lavoratore e la disconnessione
12. Il controllo della prestazione lavorativa
13. La formazione
14. I diritti sindacali
15. L’“allegato” al contratto di lavoro agile
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Capitolo III – I profili sulla sicurezza nel lavoro agile
di Andrea Giacani
1. Il diritto alla disconnessione
2. L’informativa sulla sicurezza
3. La sorveglianza sanitaria
4. La formazione continua
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Capitolo IV – Contrattazione collettiva e ruolo sindacale nel lavoro da remoto
di Flaviano Peluso
1. Sindacati e controlli a distanza dei lavoratori
2. La privacy nello smart working
3. Workforce analytics e big data per il controllo algoritmico della produttività dei lavoratori
4. Il controllo algoritmico del lavoratore: il caso dei rider
5. L’accordo sindacale di Amazon del 15 settembre 2021
Bibliografia
Capitolo V – Lo smart working nella pubblica amministrazione
di Alessandra Cortese
1. La Riforma Madia e l’introduzione dello smart working nella pubblica amministrazione (legge 124/2015)
2. L’impatto della direttiva 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla prima formulazione della legge 22 maggio 2017, n. 81
3. I principali soggetti coinvolti
4. Tratti principali della sperimentazione
5. Definizione di lavoro agile, contenuti essenziali dell’accordo individuale, trattamento economico e potere di controllo del datore di lavoro
6. La sicurezza sul lavoro e assicurazione per gli infortuni e le malattie professionali
7. Misure organizzative e modalità operative per la sperimentazione di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Capitolo VI – L’evoluzione nella pubblica amministrazione dall’emergenza sanitaria alla contrattazione collettiva
di Alessandra Cortese
1. La dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria e l’introduzione del lavoro agile emergenziale nella Fase Uno
2. Decreto “Cura Italia” e il diritto al lavoro agile: lo smart working quale modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa
3. La riapertura degli uffici tra la Fase Due (4 maggio-14 giugno) e la Fase Tre (15 giugno-7 ottobre)
4. Dal Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale alle novità del decreto Proroghe (aprile 2021)
5. La modalità ordinaria per lo svolgimento del lavoro: dal lavoro agile al lavoro in presenza
6. Misure a tutela dei lavoratori fragili e con particolari patologie
7. Il ruolo della contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego
8. Conclusioni
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Capitolo VII – L’impatto dello smart working sulla salute mentale del lavoratore
di Maria Eva Candia
1. Psicologia e smart working.
1.1. Salute mentale e aspetti prodromici
1.2. Analisi dei benefici e dei rischi del remote working
1.3. L’importanza della socialità lavorativa e l’impatto sulla sfera motivazionale
2. Effetti dello stress sulla salute dei lavoratori
2.1. Cenni sullo stress ed effetti psico-fisici
2.2. Burnout
2.3. Valutazione dello stress da lavoro correlato e strategie di gestione dello stress
3. Strategie e strumenti di prevenzione e intervento per il disagio lavorativo
3.1. Il primo colloquio
3.2. La prevenzione e il sostegno psicologico-relazionali
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Capitolo VIII – Il trattamento economico e fiscale del lavoro agile
di Gabriele Pacifici Nucci
1. Il lavoro agile: aspetti fiscali e previdenziali
2. Rimborso delle utenze e buoni pasto
3. La tassazione del lavoro agile svolta all’estero
3.1. La stabile organizzazione e remote working
Bibliografia
Normativa e altra documentazione
Autori
• Responsabile unico di progetto • Responsabile di fase • Direttore di esecuzione / direttore lavori • Direttore operativo
Tra le novità introdotte dal nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36) una delle più rilevanti riguarda la nuova figura del RUP. Pur mantenendo lo stesso acronimo del pregresso Codice, il RUP da Responsabile Unico del Procedimento diventa Responsabile Unico di Progetto.
Il suo ruolo cambia radicalmente e non coincide più con quello del responsabile del (singolo) procedimento di cui alla legge 241/1990; ora è preposto al coordinamento di tutto l’iter procedimentale dell’appalto: fase di progettazione, fase di programmazione, fase di affidamento, fase di esecuzione. Il RUP è cabina unica di regia a garanzia di un coordinamento centralizzato.
A supportare il RUP si affianca, oltre alla tradizionale figura del Direttore dei lavori/Direttore dell’esecuzione, la nuovissima figura del Responsabile di fase, il quale può essere nominato con il compito di governare la fase dell’affidamento del contratto o le fasi di progettazione, programmazione ed esecuzione.
A gestire quest’ultima fase potremmo, pertanto, trovare sia un Direttore dell’esecuzione, sia un Responsabile di fase. Nulla esclude, poi, che il Responsabile di fase possa anche ricoprire il ruolo di Direttore dell’esecuzione oppure che il RUP svolga la funzione di Direttore dell’esecuzione (per gli appalti nei quali non è obbligatorio nominare un soggetto distinto a cui affidare la direzione dell’esecuzione/dei lavori), facendosi coadiuvare dal responsabile di fase.
Infine, sia il Direttore dell’esecuzione sia il RUP (quando svolge le funzioni di Direttore dell’esecuzione) possono avere alle proprie dipendenze Direttori operativi con funzioni ausiliarie.
In sostanza, potrebbero essere presenti quattro differenti tipologie di responsabili, coinvolti a vario titolo – a volte alternativamente, a volte cumulativamente –, nella gestione delle varie fasi dell’intervento.
Il volume, che vuole offrire un supporto a livello sia teorico che pratico-operativo, è così strutturato: una prima parte in cui sono illustrati i ruoli di Direttori e Responsabili, una seconda parte dedicata alla modulistica.
Salvio Biancardi
Funzionario di primario comune, autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazione.
Premessa
1. Le quattro figure cardine coinvolte nella gestione degli appalti pubblici
1.1 Il responsabile del procedimento nella legge 241/1990
1.2 Il RUP nel codice dei contratti e nell’allegato I.2
1.2.1 Le nuove regole.
1.2.2 La relazione illustrativa
1.2.3 Disciplina di riferimento
1.2.4 Il momento della nomina del responsabile di progetto
1.2.5 L’individuazione del RUP
1.2.6 RUP privo dei requisiti di competenza necessari
1.2.7 Struttura di supporto al RUP
1.2.8 I requisiti professionali necessari per ricoprire il ruolo di RUP
1.2.9 Compiti del RUP
1.2.10 Compiti del RUP comuni a tutti i contratti e le fasi
1.2.11 Compiti del RUP nella fase di affidamento
1.2.12 Compiti del RUP nella fase di esecuzione
1.2.13 Competenze del RUP nel caso di acquisti aggregati, acquisti centralizzati e accordi tra amministrazioni
1.2.14 Pubblicità del nominativo
1.2.15 Piano di formazione del personale
1.2.16 Appalti di lavori con la formula del contraente generale
1.2.17 Centrali di committenza e aggregazione di stazioni appaltanti
1.2.18 RUP e commissione di gara
1.2.19 RUP e conflitto di interessi
1.3 Il responsabile di fase
1.4 Il direttore dell’esecuzione e il direttore dei lavori
1.4.1 RUP e direttore dei lavori
1.4.2 RUP e direttore dell’esecuzione
1.5. Il direttore operativo
1.5.1 Il direttore operativo negli appalti di forniture e servizi
1.5.2 Il direttore operativo negli appalti di lavori
2. Istituti giuridici relativi alla fase di programmazione dell’appalto
2.1 La disciplina recata dall’art. 37 del codice
2.2 L’allegato I.5 del codice riguardante la programmazione
2.2.1 Le definizioni
2.2.2 Contenuti, livello di progettazione minimo, ordine di priorità del programma triennale dei lavori pubblici, dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti
2.2.3 Criteri di inclusione delle opere pubbliche incompiute nei programmi triennali di lavori pubblici e nei relativi elenchi annuali
2.2.4 Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale. Obblighi informativi e di pubblicità
2.2.5 Contenuti e ordine di priorità del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi
2.2.6 L’ordine di priorità da rispettare
2.2.7 Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi. Obblighi informativi e di pubblicità
2.2.8 Mancata redazione del programma
2.2.9 Modifica del programma in corso d’anno
2.2.10 Appalti di forniture e servizi non previsti nel programma
2.2.11 Pubblicazioni relative alle modifiche dei programmi
2.2.12 Modalità di raccordo con la pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento
2.2.13 Disposizioni transitorie e finali
3. Istituti giuridici relativi alla fase di progettazione dell’appalto
3.1 La progettazione
3.1.1 La progettazione di lavori
3.1.2 La progettazione di servizi e forniture
3.1.3 Disciplina comune in materia di progettazione di appalti di lavori, servizi e forniture
3.1.4 Verifica della progettazione per i lavori
4. Istituti giuridici relativi alla fase di affidamento dell’appalto
4.1 Il RUP e la durata della procedura d’appalto. L’affidamento dell’appalto
4.1.1 Durata dei procedimenti di gara
4.1.2 Le fasi della procedura d’appalto
4.2 Il RUP e l’anomalia dell’offerta nel nuovo codice
4.2.1 Offerte anomale
4.2.2 Cosa prevede la relazione illustrativa
4.2.3 Cosa prevede il codice per le procedure nel sopra soglia (art. 110)
4.2.4 Cosa prevede il codice per le procedure nel sotto soglia (art. 54)
4.2.5 Sequenza procedimentale
4.2.6 Chi effettua l’accertamento di anomalia
4.2.7 L’allegato II.2
4.3 Il RUP e la commissione di gara
4.3.1 La commissione giudicatrice
4.3.2 Compiti, poteri e responsabilità della commissione. Regole da rispettare nello svolgimento dei lavori. I verbali di gara
4.3.3 Il principio di pubblicità delle sedute del seggio di gara
4.3.4 Il principio di continuità delle operazioni di gara
4.4 Le decisioni del RUP in merito alle cause di esclusione automatica dell’operatore economico
4.4.1 Cause di esclusione non automatica
4.4.2 L’allegato II.10
4.4.3 Altre disposizioni
4.5 RUP e avvalimento dei requisiti
4.5.1 Le novità principali
4.5.2 I contenuti dell’art. 104
4.5.3 Modalità operative
4.5.4 Dichiarazioni mendaci e verifica dei requisiti
4.5.5 La responsabilità solidale
4.5.6 Esecuzione dell’appalto
4.5.7 Le verifiche del RUP
4.5.8 Albo dei gestori ambientali
4.5.9 Prestazioni svolte esclusivamente dall’offerente
4.5.10 Avvalimento finalizzato a migliorare l’offerta
4.6 RUP e garanzia provvisoria
4.6.1 Esenzione dalla garanzia provvisoria
4.6.2 Le nuove percentuali previste per la garanzia provvisoria
4.6.3 Le modalità di costituzione della garanzia provvisoria
4.6.4 Garanzia mediante cauzione
4.6.5 Garanzia mediante fideiussione
4.6.6 Riduzione della garanzia
4.6.7 Cumulo delle riduzioni e oneri del concorrente per fruire delle riduzioni
4.6.8 Impegno del garante
4.6.9 Altre regole sulla garanzia
4.6.10 Casi di non applicazione delle regole sulla garanzia
4.7 RUP e garanzia definitiva
4.7.1 Rinuncia alla garanzia definitiva nel sotto soglia e nel sopra soglia
4.7.2 Le nuove percentuali previste per la garanzia definitiva
4.7.3 Le modalità di costituzione della garanzia definitiva
4.7.4 Garanzia mediante cauzione
4.7.5 Garanzia mediante fideiussione
4.7.6 Garanzie fideiussorie ed assicurative secondo gli schemi tipo
4.7.7 Garanzie fideiussorie ed assicurative in caso di raggruppamenti
4.7.8 Riduzione della garanzia definitiva
4.7.9 Cumulo delle riduzioni e oneri del concorrente per fruire delle riduzioni
4.7.10 Rischi garantiti
4.7.11 Incameramento della garanzia definitiva
4.7.12 Mancata costituzione della garanzia definitiva
4.7.13 Cessazione degli effetti della garanzia definitiva
4.7.14 Reintegra della garanzia definitiva
4.7.15 Pagamento della rata di saldo
4.7.16 Sostituzione della garanzia definitiva con una ritenuta
4.8 Il RUP e la gestione dell’accesso agli atti negli appalti
4.8.1 Norme procedimentali e processuali in materia di accesso agli atti
4.9 RUP ed incentivi tecnici nel nuovo codice
4.9.1 La disciplina contenuta nell’art. 45
4.9.2 L’elencazione contenuta nell’allegato I.10
4.9.3 La relazione illustrativa
4.9.4 Permane il dubbio se sia incentivabile l’affidamento diretto
4.9.5 Le novità riguardanti gli incentivi tecnici in sintesi
5. Istituti giuridici relativi alla fase esecutiva dell’appalt
5.1 Il RUP e la modifica del contratto in corso di esecuzione
5.2 Il principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale
5.3 I casi di modifica del contratto
5.3.1 La rinegoziazione del contratto
5.3.2 Il quinto d’obbligo
5.3.3 L’opzione di proroga
5.3.4 La proroga tecnica
5.3.5 Autorizzazione del RUP
5.3.6 Pubblicità delle modifiche
5.3.7 Obblighi di comunicazione all’ANAC
5.4 La revisione del prezzo d’appalto
5.5 Il RUP ed il controllo tecnico contabile e amministrativo dell’appalto
5.6 La verifica di conformità e il collaudo
5.7 Risultato negativo del collaudo e risoluzione del contratto
5.8 Penali
5.9 Sospensione dell’esecuzione dell’appalto
5.9.1 Sospensione disposta dal direttore dell’esecuzione
5.9.2 Sospensione disposta dal RUP
5.9.3 Durata della sospensione
5.9.4 Sospensione per cause di forza maggiore
5.9.5 Trascrizione delle contestazioni
5.9.6 Proroga del termine
5.9.7 Ultimazione del contratto
5.9.8 Altre cause di sospensione disposte dalla stazione appaltante
5.9.9 Applicazione delle disposizioni sulla sospensione agli appalti di servizi e forniture
6. Modulistica
Modello n. 1 – Schema di atto di nomina del responsabile del progetto
Modello n. 2 – Schema di atto di nomina del responsabile di fase
Modello n. 3 – Schema di atto di nomina del direttore dell’esecuzione/direttore dei lavori
Modello n. 4 – Schema di atto di nomina del direttore operativo di servizi e forniture/lavori
Modello n. 5 – Richiesta di spiegazioni su anomalia
Modello n. 6 – Lettera di contestazione di penali
Questo libro si presenta come uno strumento di preparazione sulle materie comuni del Concorso del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per 298 Funzionari (218 funzionari a elevata specializzazione tecnica e 80 Funzionari).
Il testo affronta i quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale e di logica:
Tutti i quesiti sono accompagnati dalle soluzioni commentate e forniscono consigli per le tecniche di risoluzione. Nell'ultima parte è presente una sezione dedicata ai quiz situazionali con una prima parte teorica seguita da una selezione di quiz suddivisi per competenze e una selezione di quiz ufficiali.
Nella sezione online raggiungibile seguendo le istruzioni presenti in fondo al libro, sono disponibili: - videolezioni di logica con le tecniche di risoluzione; - simulatore di quiz; - quiz di inglese; - teoria e quiz di informatica.
AUTORE Giuseppe Cotruvo è uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta un'esperienza ultradecennale nell'insegnamento della quizzistica di logica ed èautore di decine di manuali editi da Maggioli.
• Il regime transitorio
• Il nuovo “Responsabile Unico di Progetto”
• Le novità in tutto il ciclo dell'appalto
• Le procedure sotto e sopra soglia
Con il D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023 è stato approvato il nuovo Codice dei contratti pubblici, emanato in attuazione della Legge delega n. 78/2022.
Sia le innovazioni che le discontinuità rispetto al D.Lgs. 50/2016 sono significative e profonde.
Pertanto, questo volume intende essere una GUIDA OPERATIVA, per un primo sicuro orientamento nella complessa e articolata disciplina DEL NUOVO CODICE, privilegiando una descrizione chiara, un linguaggio semplice e un approccio sistematico.
Inoltre, questo nuovo Codice si presenta come il primo testo unico “autoapplicativo” essendo già incorporata nei suoi allegati la normativa di dettaglio di natura regolamentare.
Nel manuale sono incorporati:
• Box di sintesi su cosa cambia
• Il testo integrale del nuovo codice 2023
L’esigenza prioritaria di valorizzare gli appalti pubblici come leva strategica per la ripresa dell’economia, il rilancio degli investimenti e l’attuazione del PNRR, hanno condotto il legislatore ad un radicale mutamento di prospettiva nella regolazione della materia, orientandola verso i nuovi principi del “risultato”, della “fiducia” e dell’“accesso al mercato”.
Il drammatico contesto economico-sociale, indotto prima dalla lunga pandemia e ulteriormente aggravato dal conflitto russo-ucraino, e la ineludibile necessità di garantire un’efficace e tempestiva ripresa, hanno anche richiesto la conversione di molte delle recenti misure emergenziali e transitorie in norme a “regime ordinario” (procedure di affidamento, tempi di espletamento dei procedimenti di aggiudicazione, rinegoziazione e revisione prezzi, soglie degli affidamenti diretti e procedure semplificate, ecc.).
Alessandro Massari
Avvocato specializzato in contrattualistica pubblica, direttore del mensile “Appalti&Contratti” e della rivista internet appaltiecontratti.it
Introduzione
Capitolo I
Genesi e struttura del nuovo codice
1. La genesi del nuovo codice
2. Le linee portanti e le innovazioni più rilevanti del nuovo codice
3. Struttura del nuovo codice
4. Ambito di applicazione
5. Entrata in vigore, regime transitorio, abrogazioni
5.1. Il regime transitorio
5.2. Ulteriori disposizioni
5.3. Abrogazioni
6. Le norme definitorie
7. I settori speciali
8. Il partenariato pubblico-privato
Capitolo II
I nuovi principi generali
1. I nuovi principi generali
2. I “super principi”: risultato, fiducia e accesso al mercato
2.1. Il principio del risultato
2.2. Il principio della fiducia
2.3. Il principio di accesso al mercato
2.4. La natura “fondante” dei primi tre principi
3. Gli altri principi generali
3.1. Principi di buona fede e di tutela dell’affidamento
3.2. Principi di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale. Rapporti con egli enti del Terzo settore
3.3. Principio di auto-organizzazione amministrativa
3.4. Principio di autonomia contrattuale. Divieto di prestazioni d’opera intellettuale a titolo gratuito
3.5. Principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale
3.6. Principi di tassatività delle cause di esclusione e di massima partecipazione
3.7. Principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore
4. Il conflitto di interessi
5. Il rinvio esterno
Capitolo III
Il Responsabile unico di progetto e i responsabili di fase
1. Dal “RUP” ... al “RUP”: il Responsabile unico di progetto
2. Il supporto al RUP
3. La possibilità per il RUP di essere nominato membro/presidente della commissione giudicatrice
4. L’allegato I.2 e le norme di dettaglio
4.1. Nomina del RUP e supporto
4.2. Requisiti di professionalità del RUP per appalti, concessioni di lavori e per servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura
4.3. Requisiti di professionalità del RUP nei contratti di servizi e forniture
4.4. Compiti del RUP comuni a tutti i contratti e le fasi
4.5. Compiti specifici del RUP per la fase dell’affidamento
4.6. Compiti specifici del RUP per la fase dell’esecuzione
4.7. Il RUP negli acquisti aggregati, negli acquisti centralizzati e in caso di accordi tra amministrazioni
Capitolo IV
Le fasi e i tempi della procedura di affidamento e della stipula del contratto
1. Le fasi della procedura di affidamento e i tempi di conclusione delle procedure
2. La “decisione di contrarre”
3. I nuovi termini contingentati per la conclusione delle procedure di affidamento
4. La verifica dei requisiti va disposta prima dell’aggiudicazione
5. L’esecuzione anticipata e l’esecuzione d’urgenza
6. La stipula del contratto
Capitolo V
La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti, la trasparenza e l’accesso agli atti
1. La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti
2. Trasparenza e pubblicità: la centralità della Banca dati nazionale dei contratti pubblici
3. Procedure elettroniche automatizzate e intelligenza artificiale
4. Anagrafe degli operatori economici partecipanti agli appalti
5. Strumenti centralizzati e procedure elettroniche
6. Accesso agli atti
Capitolo VI
Programmazione e progettazione
1. La programmazione
1.1. Programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale
2. Il dibattito pubblico
3. La progettazione
4. La verifica della progettazione
5. L’appalto integrato
6. Gli incentivi tecnici
Capitolo VII
Le procedure sotto soglia
1. Le procedure sotto soglia
2. L’ambito di applicazione e la variabile dell’interesse transfrontaliero
3. Il principio di rotazione
4. Le procedure sotto soglia: la stabilizzazione delle soglie e della disciplina “emergenziale”
4.1. La posizione critica dell’ANAC
4.2. L’affidamento diretto e il conflitto di interessi nel comunicato del Presidente ANAC dell’11 gennaio 2023
5. Le procedure sotto soglia delle imprese pubbliche operanti nei “settori speciali”
6. La disciplina di dettaglio dell’allegato II.1: le indagini di mercato
7. La disciplina di dettaglio dell’allegato II.1: gli elenchi aperti
8. La commissione giudicatrice e il ruolo del RUP
9. La semplificazione nella verifica dei requisiti
10. Le garanzie negli appalti sotto soglia
11. L’esclusione automatica delle offerte anomale
11.1. L’allegato II.2 e i “Metodi di calcolo della soglia di anomalia per l’esclusione automatica delle offerte”
12. Termini dilatori e stipula del contratto
Capitolo VIII
Istituti e clausole comuni nelle procedure di aggiudicazione
1. Istituti e clausole comuni nelle procedure di aggiudicazione
2. Appalti esclusi nei settori ordinari
3. Le clausole sociali e i criteri ambientali minimi
3.1. Le clausole sociali
3.2. I criteri ambientali minimi
4. Suddivisione in lotti
5. L’accordo quadro
6. La clausola di revisione prezzi
7. Contratti riservati
Capitolo IX
I soggetti: le stazioni appaltanti e gli operatori economici
1. Le stazioni appaltanti
1.1. Aggregazione e centralizzazione delle committenze
1.2. Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza
1.3. Appalti che coinvolgono stazioni appaltanti di Stati membri diversi
2. Gli operatori economici
2.1. Operatori economici per l’affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria
2.2. Consorzi non necessari
2.3. Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di operatori economici
2.3.1. La disciplina del RTI dopo la sentenza CGUE, sez. IV, 28 aprile 2022, C-642/20
Capitolo X
Le procedure di scelta del contraente nei settori ordinari
1. Le procedure di scelta del contraente nei settori ordinari
1.1. L’equiparazione delle procedure e i presupposti per le “procedure flessibili”
1.2. Le offerte inammissibili
1.3. Le altre modifiche
2. La procedura aperta
3. La procedura ristretta
4. La procedura competitiva con negoziazione
5. Il dialogo competitivo
6. Partenariato per l’innovazione
7. La procedura negoziata senza pubblicazione di un bando
7.1. Le procedure negoziate senza bando “emergenziali” e le ragioni della mancata conferma
7.2. Le consultazioni preliminari di mercato
Capitolo XI
Lo svolgimento delle procedure
1. Lo svolgimento delle procedure
2. Gli atti preparatori
2.1. Consultazioni preliminari di mercato
2.2. Specifiche tecniche ed etichettature
2.3. Avvisi di pre-informazione
2.4. Documenti di gara
3. I bandi, gli avvisi e gli inviti
3.1. Bandi e avvisi: contenuti e modalità di redazione
3.2. Pubblicazione a livello europeo
3.3. Pubblicazione a livello nazionale
3.4. L’avviso volontario per la trasparenza preventiva
3.5. Disponibilità digitale dei documenti di gara
3.6. Inviti ai candidati
3.7. Informazione ai candidati e agli offerenti
4. La documentazione dell’offerente e i termini per la presentazione delle domande e delle offerte
4.1. Domande, documento di gara unico europeo, offerte
5. Fissazione dei termini per la presentazione delle domande e delle offerte
6. La commissione di gara
7. I requisiti di ordine generale
7.1. Profili generali e innovativi
7.2. Cause di esclusione automatica
7.3. Cause di esclusione non automatica
7.4. Disciplina dell’esclusione
7.5. Cause di esclusione di partecipanti a raggruppamenti
7.6. L’illecito professionale
7.7. La verifica del possesso dei requisiti
7.8. Requisiti di ordine speciale
7.9. Requisiti di partecipazione a procedure di lavori di rilevante importo
8. Soccorso istruttorio
9. Impegni dell’operatore economico
10. Avvalimento
11. Le garanzie per la partecipazione alla procedura
11.1. La garanzia provvisoria nelle procedure sotto soglia
12. La selezione delle offerte
12.1. Principi generali in materia di selezione
12.2. Criteri di aggiudicazione
12.3. Reputazione dell’impresa
13. Offerte anomale
14. La post-informazione
14.1. Avvisi relativi agli appalti aggiudicati
14.2. Relazioni uniche sulle procedure di aggiudicazione degli appalti
Capitolo XII
L’esecuzione dell’appalto
1. L’esecuzione dell’appalto
2. Direzione dei lavori e dell’esecuzione dei contratti
3. Controllo tecnico contabile e amministrativo
4. Collaudo e verifica di conformità
5. Garanzie definitive
5.1. Garanzie per l’esecuzione di lavori di particolare valore
6. Subappalto
7. Le modifiche dei contratti in corso di esecuzione
8. La sospensione dell’esecuzione
9. La risoluzione del contratto
10. Il recesso
11. Esecuzione o completamento di lavori, servizi o forniture nel caso di procedura di insolvenza o di impedimento alla prosecuzione dell’affidamento con l’esecutore designato
12. Anticipazione, modalità e termini di pagamento del corrispettivo
13. Penali e premi di accelerazione
Capitolo XIII
Appalti di servizi sociali
1. Appalti di servizi sociali e assimilati
2. Servizi alla persona
3. Gli appalti riservati
4. Servizi di ristorazione
4.1. I servizi sostitutivi di mensa
Capitolo XIV
Contenzioso e ANAC
1. Le modifiche al codice del processo amministrativo
2. I rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale
2.1. L’accordo bonario per i lavori
2.2. L’accordo bonario per servizi e forniture
2.3. La transazione
2.4. L’arbitrato
2.4.1. La Camera arbitrale presso l’ANAC
2.5. Il Collegio consultivo tecnico
2.6. Il precontenzioso ANAC
3. L’Autorità nazionale anticorruzione
4. Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e struttura tecnica di missione
Codice dei contratti pubblici
D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36
LIBRO I - DEI PRINCIPI, DELLA DIGITALIZZAZIONE, DELLA PROGRAMMAZIONE, DELLA PROGETTAZIONE
dall'art. 1 all'art. 47
LIBRO II - DELL’APPALTO
dall'art. 48 all'art. 140
LIBRO III - DELL’APPALTO NEI SETTORI SPECIALI
dall'art. 141 all'art. 173
LIBRO IV - DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO E DELLE CONCESSIONI
dall'art. 174 all'art. 208
LIBRO V - DEL CONTENZIOSO E DELL’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
dall'art. 209 all'art. 229
ALLEGATI
Allegato I.1 – Definizioni dei soggetti, dei contratti, delle procedure e degli strumenti
Allegato I.2 – Attività del RUP
Allegato I.3 – Termini delle procedure di appalto e di concessione
Allegato I.4 – Imposta di bollo relativa alla stipulazione del contratto
Allegato I.5 – Elementi per la programmazione dei lavori e dei servizi. Schemi tipo
Allegato I.6 – Dibattito pubblico obbligatorio
Allegato I.7 – Contenuti minimi del quadro esigenziale, del documento di fattibilità delle alternative progettuali, del documento di indirizzo della progettazione, del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del progetto esecutivo
Allegato I.8 – Verifica preventiva dell’interesse archeologico
Allegato I.9 – Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni
Allegato I.10 – Attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure
Allegato I.11 – Disposizioni relative all’organizzazione, alle competenze, alle regole di funzionamento, nonché alle ulteriori attribuzioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici
Allegato I.12 – Opere di urbanizzazione a scomputo del contributo di costruzione
Allegato I.13 – Determinazione dei parametri per la progettazione
Allegato I.14 – Criteri di formazione ed aggiornamento dei prezzari regionali
Allegato II.1 – Elenchi degli operatori economici e indagini di mercato per gli affidamenti di contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea
Allegato II.2 – Metodi di calcolo della soglia di anomalia per l’esclusione automatica delle offerte
Allegato II.3 – Soggetti con disabilità o svantaggiati cui può essere riservata la partecipazione ad appalti
Allegato II.4 – Qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza
Allegato II.5 – Specifiche tecniche ed etichettature
Allegato II.6 – Informazioni in avvisi e bandi
Allegato II.7 – Caratteristiche relative alla pubblicazione
Allegato II.8 – Rapporti di prova, certificazioni delle qualità, mezzi di prova, registro on line dei certificati e costi del ciclo vita
Allegato II.9 – Informazioni contenute negli inviti ai candidati
Allegato II.10 – Violazioni gravi degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali
Allegato II.11 – Registri professionali o commerciali per operatori economici di altri Stati membri (allegato XI direttiva 2014/24/UE)
Allegato II.12 – Sistema di qualificazione e requisiti per gli esecutori di lavori. Requisiti per la partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi di ingegneria e architettura
Allegato II.13 – Certificazioni e marchi rilevanti ai fini della riduzione della garanzia
Allegato II.14 – Direzione dei lavori e direzione dell’esecuzione dei contratti. Modalità di svolgimento delle attività della fase esecutiva. Collaudo e verifica di conformità
Allegato II.15 – Criteri per la determinazione dei costi per gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche
Allegato II.16 – Informazioni a livello europeo relative alla modifica di contratti in corso di esecuzione
Allegato II.17 – Servizi sostitutivi di mensa
Allegato II.18 – Qualificazione dei soggetti, progettazione e collaudo nel settore dei beni culturali
Allegato II.19 – Servizi di ricerca e sviluppo
Allegato II.20 – Appalti e procedure nel settore difesa e sicurezza
Allegato IV.1 – Informazioni da inserire nei bandi di concessione di cui all’articolo 182
Allegato V.1 – Compensi degli arbitri
Allegato V.2 – Modalità di costituzione del Collegio consultivo tecnico
Allegato V.3 – Modalità di formazione della Cabina di regia
Il presente testo, approfondendo sia il lato economico sia quello tecnico, vuole essere una vera e propria guida operativa per chiunque voglia trasformare la propria realtà in un’azienda ecosostenibile, associando il proprio brand al concetto di “sostenibilità”, producendo ricchezza, valore e, dunque, utile.
Il volume vuole fornire una sistematizzazione degli strumenti e delle iniziative attualmente disponibili per portare le imprese a bordo dell’agenda della sostenibilità e spingere i piccoli e medi imprenditori ad adottare modelli di business più responsabili dal punto vista ambientale, sociale e di governance, senza dimenticare le barriere principali alla transizione sostenibile delle aziende, legate a fattori istituzionali ma anche organizzativi e individuali: mancanza di competenze interne, di risorse finanziarie, di strumenti dedicati alle PMI, limiti burocratici, carenza della domanda dei consumatori.
Per tali motivi questa guida ha il suo punto di partenza nel Bilancio di sostenibilità come strumento a disposizione dell’imprenditore, indirizzato a tutti gli stakeholder e utilizzato per la rendicontazione delle performance di sostenibilità, che permette alle aziende di affermare la propria missione e i valori perseguiti, di riconoscere e misurare le prestazioni e i miglioramenti economici, ambientali, sociali e di governance e, di conseguenza, fissare obiettivi e sviluppare strategie efficienti ed efficaci nel- la gestione dell’organizzazione e del cambiamento.
La competitività delle aziende dipenderà sempre più dalla loro capacità di generare valore, di limitare l’uso di risorse e il consumo di energia, di evitare impatti negativi e di massimizzare gli effetti positivi, continuando a creare posti di lavoro, prodotti e servizi di alta qualità e sostenibili.
Obiettivo del libro è dunque aiutare le aziende a costruire una solida “reputation”, attuando le migliori pratiche e perseguendo processi ben pianificati che agevolano il percorso di crescita in tale ottica.
Monica Peta
Commercialista, Revisore Legale, PhD, componente della Commissione Reporting di Sostenibilità CNDCEC, è autore di pubblicazioni e docente di Corsi e Master universitari sulla rendicontazione e bilanci di sostenibilità.
Fabrizio Santori
Funzionario pubblico, esperto di Modelli di simulazione aziendali e di business game, docente di strategia d’impresa ed imprenditoria agricola professionale e di Master Agribusiness.
Alessandro Botti
Avvocato e docente universitario, esperto in diritto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, è Presidente del Consiglio direttivo di Ambiente Mare Italia, ETS.
Gabriele Felici
Commercialista, Revisore Legale, Partner di Bernoni Grant Thornton, è componente della commissione di Sostenibilità “Asseverazione e Certificazione” CNDCEC, docente della Scuola di Polizia Economica-Finanziaria della G.d.F.
Valerio Valla
Fondatore e Ceo di Studio Valla, consulente in pianificazione strategica di programmi comunitari e fondi strutturali, docente presso il Centro Studi enti locali di economia dell’Università di Pisa.
Premessa
Parte I
RENDICONTAZIONE SOCIETARIA DI SOSTENIBILITÀ E ANALISI DELLA DOPPIA MATERIALITÀ (di Monica Peta)
Introduzione
1 La responsabilità sociale dell’impresa, Corporate Social Responsability, “CSR”
1.1 La “Corporate Social Responsability” e la definizione di sostenibilità: origini ed evoluzione storica
1.2 I principi entrano nella norma: direttiva (EU) 254/14: “Non Financial Reporting Disclosure”, “NFRD”, o “DNF”
1.3 Il framework normativo internazionale e nazionale
1.4 L’acronimo “ESG”: l’Agenda 2030
1.5 Il target 12.6 della rendicontazione di sostenibilità
1.6 La direttiva europea (UE) 2022/2464, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea il 16 dicembre 2022, “CSRD”
1.6.1 L’ampliamento della platea delle imprese
1.6.2 PMI e principio di proporzionalità: casi specifici
1.6.3 La rendicontazione degli “ intangibili” e il principio di digitalizzazione
1.6.4 L’Assurance
1.6.5 “G”, governance e compliance
1.6.6 La supervisione e l’enforcement, i tempi attuativi della direttiva
2 La rendicontazione di sostenibilità
2.1 CSR, accounting e accountability
2.2 Impact accouting e valore per l’impresa e gli stakeholder
2.2.1 Cinque dimensioni degli impatti delle imprese
2.2.2 Impatto ambientale
2.2.3 Impatto sociale
2.2.4 Impatto governance
2.3 I principi di rendicontazione della sostenibilità
2.3.1 I principi generali di rendicontazione europea nella CSRD
2.3.2 I contenuti degli ESRS dell’EFRAG
2.4 La Taxnomy Regulation UE n. 825/2020 : “mandatory” vs “voluntary use”
2.4.1 I sei obiettivi ambientali della Green Taxnomy, art. 9
2.4.2 I principi ESRS “Environmental”
2.5 La comprehensive corporate reporting societaria
2.6 L’ESRS 1: i requisiti di informativa e principio di interconnessione con il bilancio
2.6.1 I principi generali della CSRD
2.6.2 L’obiettivo di migliorare le informazioni
2.6.3 Il confronto ESRS vs GRI
2.6.4 Il passaggio dalla DNF “AS IS” alla CSRD “TO BE”
3 Il bilancio di sostenibilità
3.1 I principi generali e le fasi per la redazione del bilancio di sostenibilità
3.1.1 Gli obiettivi ESG o “strategic goal”: esempi
3.1.2 Identificazione degli stakeholder
3.1.3 “Stakeholder mapping”
3.1.4 Questioni di materialità, rischi ed opportunità: ESRS1 e ESRS2
3.1.5 L’analisi e la valutazione della qualità della Doppia materialità
3.1.6 Il principio di materialità negli standard setter
3.1.7 La Doppia materialità e la gestione degli adeguati flussi informativi
3.1.8 Target operativi e KPI
3.1.9 Disclosure e relazione sulla gestione societaria
3.2 La rendicontazione sostenibile per le piccole e medie imprese
3.3 La revisione e l’attestazione di conformità della rendicontazione societaria di sostenibilità
3.4 Reasonable assurance, gradualità e specializzazione del revisore
3.5 I bilanci OIC verso l’informativa sostenibile
3.5.1 Gli effetti dei cambiamenti climatici sul bilancio OIC e la gestione del rischio
3.5.2 Le incertezze significative e l’adeguata informativa
3.5.3 La perdita di valore, l’OIC 9
3.5.4 Adeguata informativa e relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c.
3.6 Al banco di prova i nuovi principi: semplificazioni e criticità
3.6.1 Due diligence e dialogo con gli stakeholder: la direttiva europea (CSDD), i principi ESRS e le Linee guida dell’OCSE
3.7 IFRS S1 e IFRS S2, governance e clima nell’informativa finanziaria di sostenibilità aziendale
Parte II
LA SOSTENIBILITÀ NEL RAPPORTO BANCA E IMPRESA (di Gabriele Felici)
4 La sostenibilità nel sistema bancario, gli orientamenti EBA, il valore d’azienda e la finanza per lo sviluppo sostenibile
Introduzione
4.1 La rendicontazione di sostenibilità e la determinazione del valore creato
4.1.1 L’integrazione delle informazioni finanziarie e non finanziarie
4.1.1.1 Environment, Social, Governance (ESG): verso un nuovo equilibrio
4.1.1.2 Il quadro internazionale ed europeo vigente, gli sviluppi della disciplina europea
4.1.1.3 L’informativa sulla sostenibilità ESG, la rendicontazione (tra obbligo ed opportunità) ed i relativi standard
4.1.1.4 ESG, da tecnica di comunicazione a strategia di sostenibilità
4.1.1.5 La sostenibilità nei rapporti tra banca e impresa
4.1.2 Sostenibilità, creazione del valore e valutazione d’azienda
4.1.2.1 La creazione di valore condiviso (CSV), dalla compliance alla strategia
4.1.2.2 Il bilancio di sostenibilità e la componente economica
4.1.2.3 Il valore e la creazione di valore nelle aziende
4.1.2.4 Il Sustainable Business Model (SBM)
4.1.2.5 La valutazione d’azienda e l’ESG score (uno studio italiano)
4.2 Sostenibilità e adeguati assetti gestionali, l’approccio prospettico (forward looking) e la sostenibilità aziendale
4.2.1 Assetti organizzativi dell’impresa
4.2.2 L’adeguatezza degli assetti organizzativo, amministrativo e contabile nel nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
4.2.2.1 La gestione d’impresa, il nuovo concetto e la definizione di crisi
4.2.2.2 La definizione funzionale degli adeguati assetti gestionali, i segnali e le segnalazioni quali nuovi strumenti di allerta
4.2.3 Sostenibilità ESG, l’integrazione negli assetti gestionali e nel sistema bancario
4.2.3.1 Assetti gestionali e sostenibilità ESG
4.2.3.2 Gli orientamenti EBA e l’integrazione ESG
4.3 Le linee guida EBA in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti
4.3.1 Gli sviluppi regolamentari in ambito bancario relativi ai fattori ESG
4.3.2 Gli adeguati assetti gestionali e gli orientamenti EBA in ambito ESG
4.3.2.1 Il necessario approccio prospettico (forward looking) nelle nuove regole bancarie
4.3.2.2 Gli orientamenti EBA, oggetto e ambito di applicazione
4.3.2.3 Cultura e governance del rischio di credito, la capacità attuale e prospettica di rimborso del debito
4.3.2.4 Procedure per la concessione di prestiti, analisi finanziaria, di sensibilità, di BM e di strategia
4.3.2.5 Gli adeguati assetti gestionali necessari per un corretto rapporto con le banche
4.3.3 Integrazione di rischi e fattori ESG nel sistema bancario: la roadmap EBA sulla finanza sostenibile
4.4 Cenni di finanza sostenibile
4.4.1 La finanza per lo sviluppo sostenibile, definizione, scopo e ambito
4.4.2 Lo sviluppo della finanza sostenibile in Europa
4.4.3 Gli investimenti sostenibili e responsabili, strategie, quadro quantitativo e considerazioni di policy
4.4.4 Gli strumenti a disposizione, la convenienza, le prospettive e il punto di vista delle aziende
Parte III
INCENTIVI EUROPEI ALLA SOSTENIBILITÀ (di Valerio Valla)
5 Finanziamenti europei sulla sostenibilità
Introduzione
5.1 Il bilancio dell’Unione europea
5.2 QFP e Next Generation EU
5.2.1 QFP
5.2.2 Next Generation EU
5.3 Programme for environment and climate action (LIFE)
5.3.1 Nature & Biodiversity - Standard Action Projects (SAP) (LIFE-2023-SAP-NAT)
5.3.2 Circular Economy, resources from Waste, Air, Water, Soil, Noise, Chemicals, Bauhaus
5.3.3 Supporting the clean energy transition of European businesses
5.4 Horizon Europe
5.4.1 TRANSFORMATIONS-01-09: The role of social economy in addressing social exclusion, providing quality jobs and greater sustainability
5.4.2 BIODIV-01-5: Transformative action of policy mixes, governance and digitalisation addressing biodiversity loss
5.5 Just Transition Fund (JTF)
5.5.1 PSLF-PROJECTS
5.6 Fondi Strutturali e Programmazione 21-27
5.6.1 FESR Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde
5.6.2 PN FESR FSE+ METRO+ e città medie SUD
5.7 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
5.7.1 Principio Do No Significant Harm (DNSH)
5.7.2 Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica
Parte IV
IL RUOLO DELLA SOCIETÀ CIVILE PER LA VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ AZIENDALE (di Alessandro Botti)
6 Sviluppo sostenibile, bilancio di sostenibilità e ruolo dei portatori di interesse
6.1 Evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile e il coinvolgimento del mondo produttivo e della società civile
6.1.1 Nascita del principio dello sviluppo sostenibile
6.1.2 Dal Global Compact ai criteri ESG: il mondo imprenditoriale chiamato al cambiamento
6.2 La sostenibilità dell’impresa come leva di competitività e riconoscimento del valore sociale della produzione
6.2.1 Dalla sostenibilità ambientale alla sostenibilità sociale ed economica
6.2.2 La visione dei consumatori sulla sostenibilità
6.2.3 La sostenibilità d’impresa come motore di cambiamento del rapporto tra l’azienda e i suoi clienti e partner
6.3 La direttiva CSRD: un nuovo patto sociale
6.3.1 L’emergenza planetaria e le ragioni di un nuovo impegno per il mondo della produzione
6.3.2 Dallo Shareholder capitalism allo Stakeholder capitalism: i “portatori d’interessi” protagonisti
6.3.3 Ampliamento delle aziende coinvolte e dei potenziali beneficiari: il bilancio di sostenibilità in continua evoluzione asseconda il dialogo sociale con gli stakeholder
6.3.4 La misurazione degli impatti ambientali
6.3.4.1 L’impronta ambientale e l’impronta di carbonio
6.3.5 Il GRI come misuratore degli standard di rendicontazione della sostenibilità aziendale
6.3.5.1 I nuovi standard europei per la rendicontazione di sostenibilità
6.3.5.2 L’utilizzo improprio degli SDGs all’interno del report integrato di sostenibilità
6.4 Essere o apparire: il greenwashing
6.4.1 Nascita e progressiva intensificazione della strategia di comunicazione
6.4.2 Linee guida e regole degli Organismi di controllo in Italia
6.4.3 Esperienze di legislazione sul fenomeno del greenwashing
6.4.4 La pronuncia giudiziale sul greenwashing di un Tribunale italiano: la sentenza Miko
6.4.5 Diffusione di nuovi fenomeni
Parte V
AZIONI PRATICHE PER UN’AZIENDA ECOSOSTENIBILE (di Fabrizio Santori)
7 Proposte di strumenti operativi per le aziende
Introduzione
7.1 Fattori della sostenibilità e come si misurano
7.2 La sostenibilità come tema strategico per le imprese
7.3 Quali vantaggi nell’investire in sostenibilità?
7.4 Quali minacce si possono evitare nell’investire in sostenibilità?
7.4.1 Metodi utili per valutare sistematicamente le minacce e le opportunità
7.5 Quali rischi nel perseguire la sostenibilità?
7.6 La tua azienda è sostenibile?
7.7 Il report o bilancio di sostenibilità
7.8 Azioni pratiche per la sostenibilità della catena di fornitura
7.9 Sette passi concreti per diventare un’azienda green
8 Il modello formativo Green Management Game
8.1 La formazione come primo passo per una cultura aziendale sostenibile
8.2 Perché questo modello: il caso “Pensione Italia”
8.3 Obiettivi del modello
8.4 Che cosa simula il modello?
8.5 Come si sviluppa la simulazione
8.6 Cosa si vince nella simulazione?
8.7 Il Foglio di Decisione
8.8 Come l’imprenditore ecosostenibile gestisce la produzione, i fornitori, le risorse umane e il marketing
8.9 Il Rapporto di Gestione
9 Fattori critici del modello di sostenibilità
Conclusioni – Illuminare la via delle imprese verso la sostenibilità
Il manuale ha lo scopo di fornire un’ottima preparazione a coloro che si apprestano ad affrontare il complesso e impegnativo iter del Concorso per dirigenti scolastici.
Il testo è strutturato sulla base della bibliografia contenuta nei Quadri di riferimento concorsuali e della più recente legislazione scolastica con particolare riferimento alle riforme in atto (esami di stato, sostegno, istituti professionali), al fine di approfondire gli argomenti relativi a tutte le fasi concorsuali.
Le tematiche affrontate sono:
- sistemi formativi e ordinamenti degli studi in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea;
- gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche (PTOF, RAV, PdM);
- organizzazione e responsabilità del personale scolastico, funzioni e competenze del dirigente scolastico;
- sicurezza sul lavoro, accesso agli atti e tutela della privacy;
- organizzazione degli ambienti di apprendimento, valutazione e uso dei nuovi linguaggi multimediali; inclusione scolastica;
- relazioni e comunicazioni nell’istituzione scolastica e gestione delle problematiche;
- conduzione delle organizzazioni complesse e strategie di direzione;
- uso di apparecchiature e applicazioni multimediali;
- competenze linguistiche.
Tutti gli argomenti prevedono una specifica trattazione delle competenze e del ruolo del dirigente scolastico.
Il testo affronta i temi connessi alla conoscenza e alle competenze del dirigente scolastico previste dalla vigente normativa con riferimento ai mutati contesti della dirigenza pubblica a seguito della riforma Madia.
L’ultima parte contiene:
- l’analisi di un caso per far esercitare le abilità di problem solving in relazione alle situazioni concrete;
- alcune simulazioni per la prova preselettiva.
Nella sezione online collegata al libro sono previsti eventuali aggiornamenti normativi.
Rosanna Calvino
Docente di discipline giuridiche ed economiche, specializzata nell’attività didattica del sostegno. Ha svolto numerosi incarichi nello staff di dirigenza scolastica.
Ha collaborato con Enti Pubblici per la stesura di interventi di miglioramento dell’attività di gestione dell’istituzione scolastica e dell’offerta formativa, di monitoraggio e valutazione nella scuola dell’autonomia, per il rafforzamento delle performance dirigenziali e di raccordo efficace tra scuola e lavoro.
Autrice di numerose pubblicazioni di legislazione scolastica e metodologie didattiche.
Gianluca Dradi
Ha svolto per 22 anni la professione di avvocato, attualmente è dirigente scolastico e formatore. Ha all’attivo diverse pubblicazioni in materia di diritto scolastico.
PARTE PRIMA Unione europea, programmi e politiche, i sistemi formativi e gli ordinamenti scolastici nei Paesi dell’UE e in Italia con particolare riferimento alle riforme ordinamentali
Capitolo 1 La dimensione europea della scuola
1. Le politiche sull’istruzione dell’Unione europea
2. Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 2006 sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente
3. Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 22 maggio 2018
4. Il nuovo programma dell’UE nell’ambito dell’istruzione e formazione
5. L’integrazione dei sistemi educativi europei
6. Il Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche
7. Il sistema integrato europeo di trasferimento dei crediti
8. Europass
9. Riflessi dell’EQF in Italia
10. Fondi strutturali
11. I sistemi scolastici dei paesi dell’Unione europea
Capitolo 2 Il sistema scolastico italiano e le riforme in atto
1. L’evoluzione storica della scuola italiana
2. La Costituzione italiana e la scuola
3. La stagione riformistica della scuola
4. La riforma Moratti
5. La riforma Gelmini
6. Legge 107/2015. Riforma del Sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti
6.1 La legge 107/2015 e l’autonomia scolastica
6.2 Organico dell’autonomia
6.3 Rimodulazione del monte ore, apertura estiva delle istituzioni scolastiche
6.4 Formazione delle classi
6.5 Il piano dell’offerta formativa triennale
6.6 Il piano straordinario di assunzioni
6.7 Supplenze per gli iscritti in prima fascia delle graduatorie di circolo e d’istituto
6.8 Periodo di prova
6.9 Il Comitato di valutazione
6.10 Carta elettronica per l’aggiornamento dei docenti
6.11 Formazione in servizio obbligatoria
6.12 Supplenze fino a 10 giorni
6.13 Il limite di 36 mesi per i contratti delle supplenze non è retroattivo
6.14 Risorse economiche per il potenziamento della valutazione a favore dell’INVALSI
6.15 Lo staff del dirigente scolastico
6.16 School bonus e detrazioni IRPEF per le iscrizioni alle scuole paritarie
6.17 Finanziamento dei percorsi formativi
6.18 Le scuole innovative
6.19 L’istruzione per gli adulti
6.20 Le attività e gli insegnamenti di potenziamento dell’offerta formativa indicati come prioritari
6.21 Alternanza scuola-lavoro
6.22 Istruzione tecnica superiore
6.23 A mensa alimenti a km zero e da agricoltura bio
6.24 Chi usa edifici è responsabile
6.25 Competenze del dirigente scolastico
6.26 Sistema di valutazione dell’operato del dirigente scolastico
6.27 Personale scolastico in posizione di comando o altro
6.28 Portale unico dei dati della scuola
6.29 Interventi in materia amministrativo-contabile
6.30 Piano straordinario di verifica dei requisiti della parità scolastica
6.31 Piano nazionale per la scuola digitale
6.32 Didattica laboratoriale
6.33 Deleghe, deroghe e abrogazioni
6.34 Il profilo dirigenziale del dirigente scolastico alla luce della riforma della legge n. 107/2015
Capitolo 3 Gli ordinamenti didattici
1. Gli ordinamenti didattici
1.1 La scuola dell’infanzia
1.2 Il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni
1.3 La scuola primaria
1.4 La scuola secondaria di primo grado
1.5 La scuola secondaria di secondo grado
1.5.1 I licei
1.5.2 Gli istituti tecnici
1.5.3 Gli istituti professionali
2. Le scuole private
3. Le scuole pareggiate
4. Modalità di formazione delle classi
5. Le competenze degli enti locali nel settore dell’istruzione
6. Alternanza scuola-lavoro
7. Istruzione tecnica superiore
Capitolo 4 Indicazioni Nazionali e Linee Guida degli ordinamenti scolastici
1. Il riordino della scuola dell’infanzia e della scuola del primo ciclo
2. Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012
3. Le Indicazioni nazionali e il curricolo dell’istruzione secondaria di secondo grado
3.1 Le Indicazioni nazionali per i licei
3.2 Le Linee guida per gli istituti tecnici
3.3 Le Linee guida per gli istituti professionali
4. Il riordino dei Centri per l’istruzione degli adulti
5. Istruzione per adulti, lifelong learning e i compiti del dirigente scolastico
PARTE SECONDA Gestione dell’istituzione scolastica, predisposizione del POF nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche in rapporto alle esigenze formative
Capitolo 1 L’autonomia scolastica
1. Il processo di decentramento dell’amministrazione del MIUR
2. Autonomia scolastica
3. L’autonomia didattica
4. Gli organi tecnici di supporto all’autonomia scolastica
5. L’autonomia finanziaria
6. Il ruolo del dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia
Capitolo 2 Gli strumenti di gestione dell’autonomia scolastica
1. Gli strumenti dell’autonomia
2. Piano dell’offerta formativa
2.1 Dal POF annuale al POF triennale
3. Il curricolo della scuola e la progettazione scolastica
4. Il piano annuale delle attività dei docenti e del personale ATA
5. Il Programma finanziario
6. La Carta dei servizi scolastici
Capitolo 3 La governance delle istituzioni scolastiche
1. Gli organi di autogoverno
2. Il Consiglio superiore della pubblica istruzione
3. Organi collegiali
4. Il Consiglio di classe
5. Il Collegio dei docenti
6. Funzioni e compiti del Collegio dei docenti
7. Il Consiglio di circolo o di istituto
8. Funzioni e compiti del Consiglio d’istituto
9. Giunta esecutiva del Consiglio d’istituto
10. Comitato tecnico-scientifico
11. Dipartimenti
12. Le assemblee dei genitori e degli studenti
13. Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti
14. Le elezioni degli organi collegiali
PARTE TERZA Area giuridica, amministrativa, finanziaria
Capitolo 1 Disciplina giuridica del personale scolastico
1. Inquadramento normativo
2. La contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici
3. Stato giuridico del personale scolastico
4. Le fonti di regolamentazione delle professionalità operanti nella scuola
5. Profilo professionale e stato giuridico del personale docente
6. La libertà dell’insegnamento
7. La funzione del docente
8. Regime di incompatibilità, divieti e responsabilità
9. Il profilo professionale del dirigente scolastico e stato giuridico
10. Reclutamento e cessazione del rapporto di lavoro del dirigente scolastico
11. I profili professionali del personale ATA
12. Personale ATA – AREA D
Il volume offre un quadro completo e aggiornato sui principi e le norme sulla contabilità dello Stato e, in particolare, sulla contabilità delle istituzioni scolastiche.
Nella prima parte il testo illustra gli elementi essenziali della contabilità dello Stato, aggiornati con la normativa vigente.
Nella seconda parte approfondisce la contabilità delle istituzioni scolastiche in tutti i suoi aspetti:
- programmazione finanziaria delle istituzioni scolastiche;
- redazione e gestione del programma annuale;
- servizio di cassa e scritture contabili obbligatorie;
- rendicontazione.
Segue un utile esempio pratico sulla costruzione del programma annuale suddiviso nelle varie fasi di costruzione.
Nella terza parte viene infine trattata l’attività negoziale delle Istituzioni scolastiche anche alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023).
Il testo è arricchito da schemi grafici ed esemplificazioni pratiche, risultando così un utile strumento per lo studio e la comprensione della materia contabile.
Il volume si presenta quindi come uno strumento agevole, aggiornato e completo per la preparazione per i concorsi per DS e DSGA, ma anche per coloro che già svolgono la funzione di DS e DSGA e che vogliono completare la preparazione per una migliore conoscenza della materia.
Nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro, sono presenti 3 videolezioni di approfondimento sulla normativa di riferimento, a cura dell’autrice.
Maria Rosaria Tosiani, Laureata in economia e commercio ed abilitata alla professione di dottore commercialista, è DSGA in una scuola a Bologna. Autrice di articoli e pubblicazioni su tematiche fiscali e amministrativo-contabili connesse al mondo della scuola. Collabora con riviste e svolge compiti di relatrice ed esperta in corsi di formazione per il personale scolastico.
Premessa
PARTE PRIMA
LA CONTABILITÀ PUBBLICA E IL BILANCIO DELLO STATO
Capitolo 1
Definizione e fonti della contabilità pubblica
1.1. Le fonti normative della contabilità pubblica
Capitolo 2
Il bilancio dello Stato in generale
2.1. Definizione
2.2. Funzione del bilancio
2.3. Anno finanziario ed esercizio finanziario
2.4. Tipi di bilancio
2.5. Requisiti del bilancio: i principi del bilancio pubblico
Capitolo 3
La costruzione del bilancio dello Stato e l’art. 81 della Costituzione
3.1. La copertura finanziaria delle leggi
3.2. I mezzi di copertura finanziaria
3.3. Le clausole di salvaguardia
Capitolo 4
Il ciclo della programmazione di finanza pubblica
4.1. La programmazione economica e finanziaria e i suoi strumenti
4.2. Dal DEF al bilancio di previsione
4.2.1. Il DEF
4.2.2. La NADEF
4.2.3. La legge di bilancio
4.3. Classificazione delle entrate e delle spese
4.4. Fondi di riserva e fondi speciali
Capitolo 5
La gestione del bilancio
5.1. La gestione finanziaria
5.2. Il sistema di finanziamento delle amministrazioni pubbliche
5.3. Strumenti di finanza innovativa per la realizzazione di investimenti pubblici – Il project finance
5.4. Le entrate e il loro regime giuridico
5.5. Le spese e il loro regime giuridico
5.6. La gestione dei residui
5.6.1. Residui attivi
5.6.2. Residui passivi
5.6.3. Perenzione e prescrizione amministrative
5.7. Le contabilità ordinarie e speciali
5.7.1. Le contabilità ordinarie
5.7.2. Il Funzionario delegato
5.7.3. La rendicontazione
5.7.4. Le contabilità speciali
5.7.5. La rendicontazione delle contabilità speciali
5.7.6. Gli accordi di programma
Capitolo 6
Il servizio di tesoreria
6.1. L’attività della Tesoreria
6.2. La Tesoreria nazionale: funzioni e obiettivi
6.3. La riscossione delle entrate
6.4. Il pagamento delle spese
6.5. L’anticipazione di tesoreria
6.6. La custodia di titoli e valori
6.7. La tesoreria decentrata
6.8. Sistemi informativi connessi alla gestione del servizio di tesoreria
6.8.1. SIOPE
6.8.2. SIPA
Capitolo 7
L’assestamento del bilancio
7.1. L’assestamento del bilancio
Capitolo 8
Il rendiconto generale dello Stato
8.1. Articolazione del rendiconto
8.2. Documenti
8.3. L’esame e l’approvazione del rendiconto
Capitolo 9
I rendiconti speciali: i conti amministrativi e i conti giudiziari
9.1. L’agente contabile
9.2. Il dovere di rendicontazione: il conto amministrativo ed il conto giudiziale
9.3. La responsabilità contabile
PARTE SECONDA
LA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
Capitolo 1
La programmazione finanziaria delle istituzioni scolastiche
Premessa
1.1. Il PTOF e la programmazione finanziaria
1.2. L’attività progettuale
1.3. Deliberazione del progetto e quantificazione della spesa
1.4. La programmazione strategica
Capitolo 2
La redazione del programma annuale
2.1. Le caratteristiche del programma annuale
2.2. Quali sono i principi contabili a cui deve uniformarsi il programma annuale
2.3. La distinzione tra anno finanziario ed esercizio finanziario
2.4. La struttura del programma annuale
2.5. I contributi volontari delle famiglie
2.6. Mutui
2.7. La classificazione delle spese
2.8. La formazione del programma annuale
2.9. La gestione delle attività economiche
2.10. Il riepilogo per conti economici
2.11. Approvazione del programma annuale
2.12. La relazione illustrativa
2.13. Il parere dei revisori dei conti
2.14. L’esercizio provvisorio
Capitolo 3
La gestione del programma annuale
3.1. La gestione del programma annuale
3.2. Le fasi di accertamento delle entrate
3.3. Le reversali d’incasso
3.4. La fase d’assunzione degli impegni di spesa
3.5. I mandati di pagamento
3.6. Pagamenti con carta di credito
3.7. Il piano dei conti
3.8. Le partite di giro
3.9. Gestione del fondo economale per le minute spese
3.10. Gestione del fondo di riserva
3.11. Le variazioni al programma annuale
3.11.1. Le variazioni al programma annuale che possono essere effettuate direttamente dal dirigente scolastico
3.11.2. Le variazioni al programma annuale che richiedono la deliberazione del Consiglio d’istituto
3.11.3. L’assestamento del programma annuale
Capitolo 4
Il servizio di cassa e le scritture contabili obbligatorie
4.1. Il servizio di cassa
4.2. Le scritture contabili obbligatorie
4.2.1. Il giornale di cassa
4.2.2. Il partitario delle entrate
4.2.3. Il partitario delle spese
4.2.4. Registro conto corrente postale
4.2.5. Il registro delle fatture
4.3. Modalità della tenuta dei registri contabili
Capitolo 5
La rendicontazione
5.1. Il conto consuntivo
5.1.1. Il conto finanziario (o conto consuntivo)
5.1.2. Il conto patrimoniale – modello K
5.1.3. Gli allegati al conto consuntivo
5.1.4. Il rendiconto di progetto/attività – modello I
5.1.5. La situazione amministrativa definitiva – modello J
5.1.6. Elenco dei residui attivi e passivi – modello L
5.1.7. Il prospetto spese per il personale – modello M
5.1.8. Il riepilogo per tipologia di spesa – modello N
5.2. Formazione del conto consuntivo
5.3. Approvazione del conto consuntivo
5.4. Relazione al conto consuntivo
5.5. Il parere dei revisori
Capitolo 6
Esemplificazione pratica: la costruzione del programma annuale
6.1. 1° step: determinazione avanzo di amministrazione
6.2. 2° step: il DS e il DSGA determinano l’entità delle entrate riportandole
nella prima parte del modello A
6.3. 3° step: determinazione fondo di riserva pari ad un importo massimo non superiore al 10% dell’importo del contributo MIM per il funzionamento
6.4. 4° step: il DSGA compila le schede illustrative finanziarie (Modello B) dei Progetti/Attività individuati
6.5. 5° step: DS e DSGA, sulla base dei dati relativi ai Totali delle Spese, calcolati all’interno dei Modelli B dei diversi progetti/attività gestiti, compilano la seconda parte – sezione Spese del Modello A
6.6. Step successivi
PARTE TERZA
I BENI E I CONTRATTI PUBBLICI
Capitolo 1
I beni dello Stato e delle pubbliche amministrazioni
1.1. I beni e le principali distinzioni
1.2. I beni pubblici e le principali distinzioni
1.2.1. I beni demaniali
1.2.2. Il regime giuridico dei beni demaniali
1.2.3. I beni patrimoniali
Capitolo 2
L’amministrazione dei beni pubblici
2.1. I beni inventariabili
2.2. La valorizzazione dei beni
2.3. Relativamente agli atti di utilizzo
Capitolo 3
Il patrimonio delle istituzioni scolastiche
3.1. I beni delle istituzioni scolastiche
3.1.1. Beni inventariabili
3.1.2. Beni non inventariabili
3.2. Soggetti responsabili
3.3. Gestione dei beni
3.3.1. Gestione dei beni inventariabili
Capitolo 4
L’attività negoziale delle istituzioni scolastiche
4.1. L’autonomia contrattuale delle istituzioni scolastiche
4.2. Quali sono i limiti dell’attività contrattuale delle istituzioni scolastiche
4.3. L’applicazione alle istituzioni scolastiche del codice dei contratti pubblici
4.4. Le fasi della procedura ad evidenza pubblica
4.5. La ripartizione della competenza in materia negoziale tra il dirigente scolastico e il Consiglio d’istituto
4.6. La programmazione degli acquisti
4.7. Che cosa acquistare e quando acquistare
4.8. Determinazione del valore del contratto
4.9. Come scegliere le ditte fornitrici
4.10. Le procedure di scelta del contraente
4.11. La forma che possono assumere i contratti delle istituzioni scolastiche
4.12. La digitalizzazione delle procedure di aggiudicazione
4.13. Una particolare tipologia di contratti: i contratti con esperti es
Il volume è un ottimo strumento di preparazione per tutte le prove del concorso per 189 Ispettori logistico-gestionali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, aperto ai diplomati.
Il manuale contiene tutte le materie oggetto delle prove di selezione previste dal bando, ovvero:
- elementi di Diritto amministrativo;
- elementi di Diritto costituzionale;
- elementi di Contabilità di stato.
- elementi di Scienza delle finanze;
- elementi di Diritto privato;
- ordinamento del Ministero dell'interno, con particolare riferimento al Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Nella sezione online raggiungibile seguendo le istruzioni presenti in fondo al libro, sono disponibili:
- simulatore di quiz;
- quiz di inglese;
- teoria e quiz di informatica.
AUTORI
Luigi Tramontano Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa.
Stefano Bertuzzi Avvocato, specializzato in diritto amministrativo, autore e curatore di testi giuridici.
Gianluca Cottarelli Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con studi legali di ambito nazionale ed internazionale e con Formez PA.
Il Manuale è una guida completa per chi intende intraprendere l’attività di amministratore di condominio e per gli amministratori professionisti, che già affrontano le complesse e molteplici questioni immobiliari e condominiali.
La prima parte si sofferma su alcuni principi fondamentali in materia di proprietà, di comproprietà e di diritti reali. Successivamente, viene trattato il regolamento condominiale, passando poi alla disamina delle parti, degli impianti e dei servizi comuni, con la relativa contabilizzazione e ripartizione delle spese, senza trascurare gli aspetti della contrattualistica e i riflessi fiscali della gestione condominiale.
La quinta parte è dedicata al funzionamento dell’assemblea e al ruolo, ai poteri e alle responsabilità dell’amministratore di condominio.
Il libro prende poi in esame i rapporti del condominio con i terzi e quelli tra singoli condomini, con le inevitabili controversie che ne derivano, per la soluzione delle quali vengono illustrate le tecniche di risoluzione dei conflitti, imposte per legge.
Il volume è stato altresì aggiornato con la vigente normativa in tema, tra gli altri, di:
› assemblea telematica;
› Riforma del Processo Codice di Procedura Civile e forme di risoluzione alternativa delle controversie (c.d. Riforma Cartabia - D.Lgs. 149/2022);
› superbonus e bonus edilizi;
› misure antincendio;
› equo compenso per le professioni non organizzate in ordini e collegi (legge 49/2023);
› potabilità delle acque (D.Lgs. 18/2023).
Nell’apposito spazio online, è infine disponibile una raccolta di formule personalizzabili, utilissime per redigere i più importanti atti della pratica condominiale.
Silvio Rezzonico
È stato avvocato in Milano e autore di diversi libri e saggi in materia di diritto immobiliare. Ha collaborato con il Gruppo 24 Ore, con Maggioli Editore e con l’Università degli studi di Firenze. Da ultimo è stato anche docente presso l’Università degli studi telematica E-campus.
Matteo Rezzonico
Avvocato cassazionista e pubblicista in Milano, è autore di numerose pubblicazioni di diritto immobiliare ed edilizio. In particolare, collabora con il Gruppo 24 Ore (Norme e Tributi, Esperto risponde e Consulente immobiliare) e con Giuffrè Editore (portale condominio e locazioni). Presidente della FNA, Federazione Nazionale degli Amministratori Immobiliari e Vicepresidente della Confappi, Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare, per conto della quale riveste anche il ruolo di Presidente della sede provinciale di Milano e di componente della Commissione Legale Nazionale di FNA – Confappi.
Luca Rezzonico
Avvocato in Milano. Si occupa di diritto immobiliare ed è coautore di diverse pubblicazioni in materia.
Parte prima
Proprietà e diritti reali in condominio
1 Proprietà immobiliare
1.1. Contenuto ed estensione del diritto di proprietà
1.2. Proprietà fondiaria e proprietà edilizia
1.3. Le pertinenze immobiliari
1.4. Limiti e obblighi del proprietario
1.4.1. Accesso al fondo
Natura del diritto di accesso
Necessità dell’accesso
Pagamento dell’indennità
L’accesso al fondo in condominio
1.4.2. Divieto degli atti emulativi
Intenzione di nuocere
Assenza di utilità
Atti emulativi e abuso del diritto
Rimedi contro gli atti emulativi
1.4.3. Immissioni intollerabili
Disciplina e caratteri delle immissioni
Liceità e normale tollerabilità delle immissioni
Immissioni acustiche
Normativa speciale
Valori assoluti e criterio comparativo
Immissioni da attività produttive
Immissioni e tutela della persona
Inquinamento elettromagnetico
Immissioni in condominio (rinvio al paragrafo 8.14)
1.5. L’accessione
1.5.1. Nozione
1.5.2. Deroghe al principio dell’accessione
1.5.3. Fattispecie di accessione
1.5.4. Occupazione di porzione di fondo attiguo o accessione invertita
1.6. Sottosuolo e spazio aereo
Sottosuolo
Spazio sovrastante il suolo
1.7. Proprietà superficiaria
1.7.1. Tipicità del diritto di superficie
1.7.2. Proprietà separata e proprietà superficiaria
1.7.3. La costituzione negoziale o convenzionale
1.7.4. La costituzione per usucapione
1.7.5. L’estinzione del diritto di superficie
1.7.6. Diritto di superficie e condominio
1.7.6.1. Cenni sul riscatto del diritto di superficie nei condomini di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
1.8. Proprietà edilizia e distanze legali
1.8.1. Presupposti applicativi dell’art. 873 c.c.
1.8.2. Distanze tra costruzioni e distanze dalle vedute
1.8.3. Le distanze legali in condominio (rinvio al paragrafo 8.13)
1.9. La responsabilità extracontrattuale del proprietario
Responsabilità da custodia
Responsabilità da rovina di edificio
1.10. Le azioni a difesa della proprietà
2 Comproprietà o comunione
2.1. Comproprietà o comunione
2.2. Elementi essenziali e disciplina della comunione
2.2.1. Comunione ordinaria e comunione ereditaria
2.2.2. Comunione legale tra coniugi
2.2.3. Comunione e società
2.3. Il condominio come comunione speciale
2.3.1. Le fattispecie di quasi condominio
2.3.1.1. Il condominio minimo
2.3.1.2. Il supercondominio prima della riforma del 2012
2.3.1.3. Il supercondominio dopo la riforma del 2012
L’assemblea supercondominiale
L’impugnazione della delibera supercondominiale
2.3.1.4. La multiproprietà condominiale
2.3.1.5. I complessi consortili
2.4. Il condominio parziale
2.5. Casi dubbi di condominialità
2.5.1. Gli edifici divisi da un muro verticale
2.5.2. I posti barca e i beni indisponibili
2.5.3. Le spiagge in concessione
2.6. Il godimento delle cose comuni
Il limite della destinazione della cosa
Il pari godimento degli altri partecipanti
Uso turnario
Uso frazionato
Uso indiretto e uso del conduttore
2.7. L’indivisibilità delle parti comuni nella comunione e nel condominio
3 Diritti reali di godimento
3.1. Servitù
3.1.1. Caratteri delle servitù
Predialità
Contiguità
3.1.1.1. Appartenenza dei fondi a proprietà diverse e servitù reciproche
3.1.1.2. Utilità per il fondo dominante e peso per il fondo servente
3.1.1.3. Permanenza
3.1.1.4. Indivisibilità
3.1.2. Servitù volontarie e servitù coattive
Servitù volontarie
Servitù coattive
3.1.3. Esercizio delle servitù
Chiusura del fondo
Opere sul fondo servente
3.1.4. Servitù e condominio
Servitù a favore e a carico delle parti comuni
Servitù a favore e a carico delle proprietà individuali
Passaggio coattivo e portatori di handicap
Regolamento di condominio e costituzione di servitù
Casistica giurisprudenziale
La servitù di parcheggio in condominio
3.1.5. Azioni a difesa delle servitù
3.2. Usufrutto
3.2.1. Disciplina comune dell’usufrutto, uso e abitazione
3.2.2. L’usufrutto in condominio
3.2.2.1. Il cosiddetto uso esclusivo e perpetuo delle parti comuni in condominio
3.2.2.2. Oneri a carico dell’usufruttuario e oneri a carico del proprietario
3.3. Azioni a difesa dell’usufrutto
3.4. Possesso
3.4.1. Possesso e detenzione
3.4.2. Atti di tolleranza
3.4.3. Interversione del possesso
3.4.4. Compossesso e condominio
3.5. Usucapione
Profili soggettivi
Profili oggettivi
3.5.1. Usucapione ventennale
Il possesso ad usucapionem
L’interversione del possesso
L’interversione del possesso delle parti comuni in condominio
Tempo del possesso
Natura dichiarativa della sentenza di usucapione
Rinuncia all’usucapione
Parte seconda
Condominio e regolamento condominiale
4 Costituzione, organizzazione e vicende modificative del condominio
4.1. La costituzione del condominio
4.1.1. La costituzione del condominio nelle cooperative a contributo erariale
4.2. Struttura e organizzazione del condominio: assemblea e amministratore
4.2.1. L’assemblea
I poteri decisionali
I poteri in tema di manutenzioni straordinarie e di innovazioni
I diritti intangibili dei singoli condomini
4.2.2. L’amministratore
4.3. Scioglimento e trasformazione del condominio originario in condomini autonomi
4.3.1. Scioglimento del condominio e divisione
4.3.2. La nozione di autonomia negli edifici e il cosiddetto subcondominio dei box
L’autonomia degli edifici
Il cosiddetto subcondominio dei box
4.3.3. La procedura di scioglimento del condominio originario e l’azione giudiziaria ex art. 61 disp. att. c.c.
4.4. Perimento dell’edificio condominiale
Perimento totale
Perimento parziale
5 Regolamento condominiale
5.1. Regolamento condominiale: contrattuale e assembleare
L’interpretazione del regolamento condominiale
La trascrizione del regolamento presso le associazioni della proprietà
L’impugnazione della delibera di approvazione del regolamento assembleare
5.2. Regolamento e godimento delle proprietà esclusive
Uso delle proprietà esclusive
Bed & breakfast
Affittacamere
Locazioni turistiche
Affitti brevi
Attività medico-ambulatoriale in condominio
5.3. L’opponibilità dei vincoli regolamentari di destinazione
5.4. La destinazione alberghiera in condominio e i cosiddetti “condhotel”
5.5. Requisiti di forma del regolamento condominiale
Forma scritta
L’inserimento del regolamento nel registro dei verbali assembleari
5.6. Regolamento e inderogabilità della normativa condominiale
5.7. Regolamento contrattuale e clausole vessatorie o abusive
5.8. Formazione e modifica del regolamento condominiale
Modifiche del regolamento contrattuale
Modifiche del regolamento assembleare
5.9. Regolamento condominiale e trascrizione
Il novellato art. 2659 c.c
Opponibilità delle trascrizioni
5.10. Violazioni del regolamento e multa condominiale
5.11. Regolamento e tabelle millesimali
5.12. Regolamento e tenuta di animali
5.13. “Disposizioni condominiali” dei regolamenti comunali
Targa dell’amministratore
Decoro e pulizia dei marciapiedi fronteggianti la proprietà
Parcheggio di biciclette in corti o cortili
Installazione di antenne radiotelevisive
Installazione di ascensori in cortile
Giochi dei bambini nelle parti comuni
Lotta alla nidificazione dei piccioni
Locale per la raccolta dei rifiuti
Parte terza
Parti comuni, impianti comuni e proprietà individuali
6 Parti comuni
6.1. La presunzione di comunione
Titolo contrario alla presunzione
