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File Excel per il calcolo imposte (IRES e IRAP) delle società di capitali e per la precompilazione automatica dei quadri più complessi del modello di dichiarazione Redditi Società di Capitali 2019 e IRAP 2019.
Il presente file Excel riproduce fedelmente i quadri principali del Modello Redditi SC 2019 e del Modello IRAP 2019 (per facilitarne l’utilizzo il file rispecchia anche la grafica del modello ministeriale).
L’obiettivo del file è costituire un supporto operativo per effettuare il calcolo delle imposte (IRES e IRAP) per le società di capitali e per consentire la compilazione dei quadri più complessi della dichiarazione (vengono tralasciati unicamente i quadri puramente compilativi e quelli meno utilizzati).
Il file è dotato di alcuni tabelle di supporto (es. dettaglio analitico variazioni fiscali RF, gestione agevolazioni super e iper ammortamento, test del ROL per gli interessi, test società non operative, test società in perdita sistematica, deduzione irap spese personale, conteggio incentivo ACE, calcolo cuneo fiscale ecc.) che consentono la precompilazione automatica di molti righi della dichiarazione.
A compilazione ultimata è possibile stampare un modello di dichiarazione fac-simile, che potrà essere facilmente ricopiato nel modello ministeriale ufficiale.
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il file richiede Microsoft Excel 2007 (o successivi) o equivalente.
Il file gestisce la compilazione dei seguenti quadri:
per MODELLO REDDITI SC:
per il MODELLO IRAP:
Più in dettaglio:
La determinazione dell’IRAP avviene separatamente con fogli dedicati. Il file gestisce il calcolo del valore della produzione (con una quadratura rispetto al bilancio CEE), il dettaglio delle variazioni in aumento o in diminuzione (con tabella di dettaglio analitica), le deduzioni per il costo del personale (cuneo fiscale) e precompila i quadri del modello, automatizzando i collegamenti necessari con il modello Unico.
Anche per l’IRAP viene effettuato il conteggio degli acconti dovuti (con o senza rateazione, con o senza maggiorazione 0,4%).
File Excel per il calcolo del risparmio fiscale derivante dalla nuova definizione agevolata delle liti fiscali pendenti alla data del 1° gennaio 2023, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge L. 197/2022, Art. 1 commi 186-205).
Aggiornato con la proroga al 30 settembre 2023 disposta dal DL del 30.03.2023 n. 34 e aggiornato calendario versamenti (Provvedimento AdE del 05.07.2023).
Più precisamente, la definizione si applica alle controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio 2023 e per le quali alla data di presentazione della domanda di definizione il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva.
Il file consente di valutare i benefici della nuova rottamazione delle liti pendenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, ed elabora il prospetto dei versamenti.
La definizione vale per le liti ove la costituzione in giudizio di primo grado sia avvenuta entro il 01.01.2023 e consente di avere lo uno sconto variabile sull’ammontare del tributo dovuto oltre che allo stralcio delle sanzioni e interessi.
La definizione è possibile fino al 30.09.2023 (termine prorogato in luogo del 30.06), presentando apposita istanza.
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2010 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice).
Per le operazioni da effettuare a partire dal 1° marzo 2017, gli esportatori abituali che intendono acquistare o importare senza applicazione dell’IVA debbono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione d’intento nel nuovo modello ministeriale. In particolare in base alla nuova dichiarazione occorre specificare se la stessa è da riferirsi ad una singola operazione o ad un ammontare di operazioni previsto.
Viene pertanto meno la possibilità di indicare la validità della dichiarazione di intento su un periodo temporale.
Il file Excel consente di ripartire il plafond disponibile tra i diversi fornitori (in base alle previsioni di fornitura), monitorandone poi il consumo nel corso dell’anno.
Si facilita così la gestione e si evita il rischio di splafonamento.
File excel per il per il conteggio della super deduzione al 110% (nuovo patent box) dei costi di ricerca e sviluppo delle privative industriali.
L'art. 6 del DL 21.10.2021 n. 146 convertito, come modificato dall'art. 1 co. 10 della L. 30.12.2021 n. 234, ha previsto la sostituzione del Patent box con una nuova opzione per la maggiore deducibilità dei costi di ricerca e sviluppo su determinati beni immateriali nella misura del 110% (c.d. "super deduzione").
Risultano agevolabili il software protetto da copyright, i brevetti industriali e i disegni e modelli.
Possibilità di “recapture” dei costi sostenuti negli 8 anni precedenti (meccanismo premiale).
L’utilizzo del file presuppone una adeguata competenza fiscale da parte dell’utente.
Il file richiede Microsoft Excel 2010 (o successivi).
Guida sugli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits e ai rimborsi spese 2023, eBook in pdf di 190 pagine + allegati.
Aggiornato con il D.L. 4 maggio 2023, n. 48 (c.d. Decreto lavoro), convertito con la Legge 3 luglio 2023, n. 85.
Contiene le Tabelle Aci 2023.
Il lavoro si struttura in due sezioni fondamentali: l’una dedicata ai fringe benefits corrisposti a dipendenti e amministratori e l’altra ai rimborsi spese erogati a dipendenti e collaboratori di varia natura (amministratori, lavoratori autonomi anche occasionali, titolari di altri redditi di lavoro autonomo).
Nella prima sezione viene offerta una panoramica ricca ed esaustiva delle diverse tipologie di fringe benefits erogabili ai dipendenti e agli amministratori aziendali. Notevole risalto viene dato anche ai flexible benefits che stanno ricoprendo un ruolo sempre più strategico nell’ambito delle politiche aziendali di welfare finalizzate a migliorare il benessere dei dipendenti.
Il punto di osservazione adottato è duplice, quello del soggetto beneficiario e quello, contrapposto, del soggetto erogante.
Viene destinata un’attenzione puntuale agli aspetti di natura fiscale e previdenziale, oltre che ai documenti giustificativi richiesti con riferimento a ciascuna tipologia di benefit in natura.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, dalle tabelle ACI, da esempi applicativi articolati e, da ultimo, da un utile foglio di calcolo del fringe benefit spettante al dipendente o collaboratore per l’uso promiscuo dell’auto.
Nella seconda sezione una trattazione approfondita e a tutto tondo è riservata agli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese percepiti dai dipendenti e collaboratori, anche a titolo occasionale, di un’impresa o ente e di uno studio professionale, nonché dagli artisti e professionisti, dai soggetti titolari
di altri di reddito di lavoro autonomo e dagli sportivi dilettantistici.
Sono esaminate nello specifico le differenti modalità di erogazione dei rimborsi spese con numerosi e variegati esempi a supporto.
Un adeguato spazio è destinato ai documenti giustificativi da utilizzare a corredo delle spese oggetto di rimborso.
Allegati:
PRIMA PARTE: I FRINGE BENEFITS
1. Generalità sui fringe benefits
1.1 La definizione di fringe benefits
1.2 Il corretto inquadramento fiscale in capo al percettore
1.3 La quantificazione in denaro del fringe benefit
1.4 Il criterio generale del valore normale
1.5 Gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori e il fringe benefit
1.6 Le regole generali sulle auto aziendali
1.7 La franchigia di € 258,23
1.7.1 L’innalzamento della franchigia a € 516,46 per gli anni 2020 e 2021
1.7.2 L’innalzamento della franchigia a € 3.000,00 per gli anni 2022 e 2023
2. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per il dipendente
2.1 I sistemi di pagamento dei fringe benefits da parte del dipendente
2.2 I fringe benefits dal punto di vista del lavoratore
2.3 I fringe benefits dal punto di vista del datore di lavoro
3. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per l’amministratore
3.1 Il sistema di pagamento dei fringe benefits da parte dell’amministratore
3.2 I fringe benefits dal punto di vista dell’amministratore
3.3 I fringe benefits dal punto vista della società o ente
4. I documenti giustificativi
5. Generalità sui flexible benefits
5.1 Il welfare aziendale e il welfare sostitutivo
5.2 I flexible benefits
5.3 L’accordo collettivo alla base del welfare
5.4 I soggetti beneficiari del welfare
5.5 I piani di welfare
5.6 Le modalità di erogazione dei benefits ai dipendenti
5.7 La sostituibilità dei premi di risultato con il welfare aziendale
6. Gli aspetti fiscali dei flexible benefits
6.1 L’imponibilità IRPEF/INPS dei flexible benefit per il lavoratore
6.2 La deducibilità IRPEF/IRES dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.3 La deducibilità IRAP dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.4 La detraibilità dell’IVA sull’acquisto dei flexible benefits
7. I documenti giustificativi dei flexible benefits
Esemplificazioni
1. Auto aziendali
2. Prestiti
3. Fabbricati
4. Buoni pasto
5. Cellulare
6. Benefits sostitutivi del premio monetario (welfare aziendale)
Allegati
SECONDA PARTE: I RIMBORSI SPESE
1. Generalità sui rimborsi spese
1.1 La definizione di rimborso spese
1.2 La trasferta e l’ambito comunale
1.3 La residenza anagrafica
1.4 La sede di lavoro
1.5 I tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.6 Le caratteristiche dei tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.7 Le tabelle ACI
1.8 Il calcolo del rimborso chilometrico
1.9 L’utilizzo delle tabelle ACI in caso di auto aziendali concesse in uso promiscuo al lavoratore
1.10 La distinzione tra spese documentate e non documentate
2. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese
2.1 Il dipendente, il collaboratore a progetto e il co.co.co.
2.2 L’amministratore
2.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
2.4 Il lavoratore autonomo occasionale
2.5 Il professionista e l’artista
3. I documenti giustificativi
3.1 Il dipendente
3.2 L’amministratore
3.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
3.4 Il lavoratore autonomo occasionale
3.5 Il professionista e l’artista
4. La lettera di incarico
4.1 Il dipendente
4.2 L’amministratore
4.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
4.4 Il lavoratore autonomo occasionale
4.5 Il professionista e l’artista
Esempi
Allegati
Il foglio di calcolo excel RAVVEDIMENTO OPEROSO 2023 (versione 1.0 del 20 dicembre 2022) si presenta aggiornato con le novità normative e con il nuovo tasso di interesse legale pari al 5,00% a far data dal 01/01/2023, previsto dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 13 dicembre 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 292 del 15 dicembre 2022, che modifica la misura del saggio degli interessi legali di cui all'articolo 1284 codice civile.
Aggiornato a seguito della pubblicazione della Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 12 del 1 marzo 2023 e con la Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 18/e del 28 aprile 2023 in vigore dal 03/07/2023.
Note operative:
L'applicativo excel RAVVEDIMENTO OPEROSO 2023 è lo strumento operativo, pratico ed irrinunciabile, per determinare gli importi dovuti nei casi di versamento tardivo di imposte, tramite l'istituto del ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997 nr. 472).
Realizzato da un professionista per le esigenze operative dello studio e delle aziende, è concepito in maniera intuitiva e di semplice utilizzo anche per gli operatori meno esperti in Excel.
La versione 2023 è arricchita di diverse ed importanti novità funzionali:
Il contenuto di molti campi è selezionabile con l'ausilio di menù a tendina, che evita la possibilità di errore da parte dell'operatore.
Il Tool è fornito con la sezione "Codici Tributo" preimpostata con i codici di più frequente utilizzo. La sezione è comunque implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.).
Il Tool è strutturato in sei sezioni:
E' possibile navigare tra le varie sezioni del Tool utilizzando i link (pulsanti) posti nella parte alta di ciascuna sezione.
Il Tool è fornito con la sezione "Codici Tributo" preimpostata con i codici di più frequente utilizzo.
La sezione è comunque implementabile/modificabile dall'utente in tutte quelle circostanze in cui tale operazione si rendesse necessaria (istituzione di nuovi codici tributo, soppressione o modifica di codici preesistenti, etc.). Si raccomanda, ad ogni modifica di codice tributo, di avviare la macro "Aggiorna ARCHIVIO C.T." attivabile tramite apposito pulsante posto in alto a sinistra della sezione (tale operazione è indispensabile per rendere fruibili le variazioni apportate sia per il calcolo del ravvedimento che per la stampa del modello F24).
Per ciascun codice tributo è indispensabile, per il completo funzionamento del Tool, inserire nell'apposita riga anche i corrispondenti codici tributo per sanzioni ed interessi (questi ultimi liddove versati separatamente dall'imposta principale).
La sezione dedicata ai Codici Tributo accoglie separatamente i codici tributo per Imposte da quelli per Sanzioni e per Interessi (per il corretto caricamento di nuovi codici tributo utilizzare i tasti funzionali in alto nell'apposita sezione).
Una particolare attenzione va rivolta nel caricare quei codici tributo della sezione ENTI LOCALI per i quali la normativa prevede che l'importo delle sanzioni ed interessi vanno corrisposti utilizzando il solo codice tributo per imposta (IMU e TASI ad esempio). In tal caso è sufficiente non compilare le due colonne (codici correlati) "sanzioni" ed "interessi" in corrispondenza del codice tributo per imposte.
È possibile (non obbligatorio per la funzionalità del Tool) caricare in questa sezione di archivio i nominativi dei contribuenti per i quali si richiede il calcolo del ravvedimento e la stampa del relativo modello F24.
Inserire i dati richiesti nelle caselle con sfondo verde.
Il foglio di calcolo è dotato di numerosi controlli di congruità che prevengono anomalie tipo: “Errata digitazione codice tributo” – “Anomala, incongrua o errata indicazione delle date”.
Le anomalie riscontrate sono immediatamente evidenziate con segnalazione di errore in prossimità della cella ove esso è riscontrato.
Fintanto che le anomalie non vengono rimosse, il calcolo del ravvedimento non viene fornito.
Il calcolo del ravvedimento non viene visualizzato, inoltre, in caso di compilazione di riga incompleta (presenza di solo codice tributo o di solo importo).
Foglio di calcolo in excel per la determinazione degli importi dovuti a titolo di regolarizzazione spontanea “Ravvedimento operoso”.
Utile strumento operativo, pratico ed irrinunciabile, per determinare gli importi dovuti nei casi di versamento tardivo di imposte, tramite l'istituto del ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 18 dicembre 1997 nr. 472).
Realizzato da un professionista per le esigenze operative dello studio e delle aziende, è concepito in maniera intuitiva e di semplice utilizzo anche per gli operatori meno esperti in Excel, il file consente la stampa del Modello F24 su formato ministeriale.
Modello di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali, con relative istruzioni.
Aggiornato con Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 25.07.2023 al fine di adeguare il modello dichiarativo al quadro normativo attuale e ai recenti chiarimenti interpretativi (da ultimo con la circolare n. 19/E del 6 luglio 2023 sul trattamento del “legato di genere”).
Il nuovo modello deve essere utilizzato dal 27.10.2023 (fino al 26.10.2023 è possibile utilizzare il modello precedente Dichiarazione di successione - Modello 4)
La dichiarazione va presentata esclusivamente in via telematica tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate:
La trasmissione telematica del modello di dichiarazione può essere effettuata dal singolo contribuente anche per il tramite di un ufficio dell’Agenzia delle entrate.
ATTENZIONE: La presentazione cartacea del modello (conforme a quello approvato) è consentita in via eccezionale unicamente ai residenti all’estero, se impossibilitati alla trasmissione telematica. Il modello deve essere inviato all’ufficio incaricato della lavorazione, tramite raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti con certezza la data di spedizione e si considera presentato il giorno in cuiviene consegnato all’ufficio postale.
In allegato:
L’applicativo consente la verifica dei requisiti ed esegue il calcolo automatico per la determinazione del credito di imposta per il consumo aziendale di energia elettrica e gas naturale.
Aggiornato con le disposizioni dell'art. 4 del D.L. 34/2023 (nuovo decreto energia), concernente l'estensione del credito di imposta per l'energia e il gas al secondo trimestre 2023.
Con il calcolo viene fornito la simulazione grafica dell’F24 con i codici tributo da utilizzare in compensazione, nonché le indicazioni per l’eventuale cessione del credito.
Per la verifica dei requisiti delle aziende energivore sono presenti anche un modulo per il calcolo dell’iVAL, gli elenchi dei settori di cui agli allegati 1 e 3 delle Linee Guida CE, e gli elenchi delle aziende a forte consumo di energia redatti dal Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi (non funziona con Mac / OpenOffice);
per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
___________________________________
Lo schema dei requisiti e delle agevolazioni trattate sono rappresentati nelle tabelle seguenti:
Approvvigionamento |
Requisiti soggettivi |
Requisito di onerosità |
Agevolazione |
|||||
I trimestre 2022
|
II trimestre 2022
|
III trimestre 2022
|
Ottobre - Novembre - Dicembre 2022
|
I trimestre 2023
|
||||
Impresa energivora |
Acquista energia elettrica |
Opera nei settori indicati dall'Allegato 3 delle linee guida CE |
Variazione del costo medio del kWh superiore al 30% |
Credito di imposta del 20% sulla spesa energetica
|
Credito di imposta del 25% sulla spesa energetica |
Credito di imposta del 25% sulla spesa energetica
|
Credito di imposta del 40% sulla spesa energetica
|
Credito di imposta del 45% sulla spesa energetica
|
E' ricompresa negli elenchi CSEA del 2013 e del 2014
|
||||||||
Produce e autoconsuma energia elettrica
|
Opera nei settori indicati dall'Allegato 3 delle linee guida CE
oppure Opera nei settori indicati dall'Allegato 5 delle linee guida CE e possiede un IVAL non inferiore al 20%
|
Variazione del costo medio dei combustibili utilizzati per la produzione di energia superiore al 30%
|
-
|
Credito di imposta del 25% sui kWh prodotti e autoconsumati, valorizzati al PUN del II trimestre 2022
|
Credito di imposta del 25% sui kWh prodotti e autoconsumati, valorizzati al PUN del III trimestre 2022
|
Credito di imposta del 40% sui kWh prodotti e autoconsumati, valorizzati al PUN di Ottobre - Novembre e distintamente Dicembre 2022
|
Credito di imposta del 45% sui kWh prodotti e autoconsumati, valorizzati al PUN del I trimestre 2023
|
|
E' ricompresa negli elenchi CSEA del 2013 e del 2014
|
Approvvigionamento |
Requisiti soggettivi |
Requisito di onerosità |
Agevolazione |
|||||
I trimestre 2022
|
II trimestre 2022
|
III trimestre 2022 | Ottobre - Novembre - Dicembre 2022 | I trimestre 2023 | ||||
Impresa non energivora
|
Acquista energia elettrica
|
Dotata di contatore di potenza pari o superiore
a 16,5 kWh (I-II-III trim. 2022) a 4,5 KWh (IV trim. 2022 e I trim. 2023) |
Variazione del costo medio del kWh superiore al 30%
|
-
|
Credito di imposta del 15% sulla spesa energetica
|
Credito di imposta del 15% sulla spesa energetica
|
Credito di imposta del 30% sulla spesa energetica
|
Credito di imposta del 35% sulla spesa energetica
|
Approvvigionamento |
Requisiti soggettivi |
Requisito di onerosità |
Agevolazione |
|||||
I trimestre 2022
|
II trimestre 2022
|
III trimestre 2022 | Ottobre - Novembre - Dicembre 2022 | I trimestre 2023 | ||||
Impresa gasivora
|
Acquista gas naturale
|
Opera nei settori indicati dall'Allegato 1 del DM 547/2021 e ha consumato nel I trim. 2022 (I trim. 2023) un volume almeno pari a 0,25 GWh
|
Variazione prezzo medio di riferimento del MI-GAS superiore al 30%
|
Credito di imposta del 10% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 25% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 25% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 40% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 45% sui consumi non termoelettrici
|
Impresa non gasivora
|
Nessun requisito specifico
|
-
|
Credito di imposta del 25% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 25% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 40% sui consumi non termoelettrici
|
Credito di imposta del 45% sui consumi non termoelettrici
|
L'art. 322 della Legge di Bilancio per il 2023 (l. 197/2022), rinnovando il contenuto dell'art. 8 del D.L. 70/2011, dà la possibilità - ai titolari di mutuo ipotecario a tasso variabile - di chiederne la rinegoziazione, passando all'applicazione di un tasso fisso determinato con criteri di legge, nonché di ottenere una rimodulazione della durata.
I requisiti per la rinegoziazione sono i seguenti:
E' possibile, inoltre, ottenere l'allungamento della durata residua per un massimo di ulteriori 5 anni, a condizione che la durata residua complessiva non risulti superiore a 25 anni.
Il tasso fisso applicato alla rinegoziazione deve essere calcolato come somma delle seguenti componenti:
L’applicativo verifica le condizioni per la richiesta di rinegoziazione del mutuo a tasso variabile e l’allungamento del piano di restituzione, mediante l’inserimento dei dati contrattuali principali del mutuo originario ed alcune altre informazioni; viene rinvenuto, direttamente online, il parametro IRS per il calcolo del nuovo tasso fisso a cui assoggettare il mutuo rinegoziato.
Successivamente, in maniera automatica viene:
Il foglio di calcolo è progettato per funzionare con Microsoft® Excel® dalla versione 2007 in poi; per il corretto funzionamento del foglio di calcolo è necessario che le Macro siano abilitate e che lo zoom sia impostato al 100%.
ATTENZIONE: Per l'utilizzo del foglio excel, al primo avvio è richiesto un codice di sblocco che verrà inviato via email (si consiglia di controllare eventualmente anche lo spam).
Riforma della giustizia tributaria: analisi e riflessioni sulle recenti modifiche introdotte dall'art. 18 del D.L. n. 75/2023 (in G.U. n. 144 del 22 giugno 2023).
Approfondimento gratuito in pdf di 17 pagine.
La Legge n. 130/2022 (pubblicata in G.U. n. 204 dell’01.09.2022, in vigore dal 16.09.2022) ha dato definitivamente il via alla riforma della giustizia tributaria e del processo tributario, così rendendo più efficace l'applicazione delle regole fiscali, riducendo il contenzioso tributario e dando più fiducia al sistema giustizia da parte degli operatori economici.
Molti sono i cambiamenti introdotti dalla riforma, tutti basati sull’idea di rifondare la giustizia tributaria e affidarla ad una magistratura specializzata e a tempo pieno (i cui ranghi sono ancora sguarniti), il che contribuirà, certamente, a un miglioramento del livello delle pronunce, nel loro impianto e nell’approfondimento, sempre necessario per poter creare le condizioni per la scrittura di precedenti in grado di delineare indirizzi giurisprudenziali meno oscillanti e idonei a contribuire alla certezza del diritto.
Tuttavia, il “cantiere” deve ritersi ancora aperto, perché proprio il conseguimento del suddetto risultato, impone nuove e ulteriori valutazioni, oltre che modifiche atte a rafforzare i diritti in gioco e a tutelare le garanzie dei contribuenti.
A tale scopo, il Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale (Disegno di Legge A.C. 1038 del 23/03/2023 in discussione alla Camera dei Deputati) ha già previsto alcune iniziali modifiche di riforma del sistema tributario, ma molte altre sono certamente ancora auspicabili.
Allo stesso modo, da ultimo, con l’art. 18 del D.L. n. 75 del 22 giugno 2023, rubricato “misure in materia di giustizia tributaria”, sono state introdotte ulteriori modifiche sia alla L. n. 130/2022 che al D.lgs. n. 545/1992, con ciò modificandosi ulteriormente l’assetto ordinamentale della magistratura tributaria, di cui meglio si preciserà nel prosieguo dell'approfondimento.