Entro il 30 settembre (2 ottobre per quest'anno visto che il 30 è sabato) occorre inviate il Modello 730/2023.
Ci si chiede però anche quando arriveranno i rimborsi delle tasse, se spettanti, per i dipendenti e i pensionati che utilizzano questo modello. Vediamo il dettaglio.
730/2023: quando arrivano i rimborsi?
Il mese di luglio 2023 segna l'inizio dei rimborsi o trattenute per i dipendenti, mentre il mese di agosto/settembre è la data da tenere a mente per i pensionati.
Nel dettaglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico, a partire dal mese di luglio:
- devono effettuare i rimborsi relativi all’Irpef e alla cedolare secca,
- o trattenere le somme o le rate (se è stata richiesta la rateizzazione), dovute a titolo di saldo e primo acconto relativi all’Irpef e alla cedolare secca, di addizionali regionale e comunale all’Irpef, di acconto del 20 per cento su taluni redditi soggetti a tassazione separata, di acconto all’addizionale comunale all’Irpef.
Attenzione al fatto che, il sostituto d’imposta non esegue il versamento del debito o il rimborso del credito di ogni singola imposta o addizionale se l’importo che risulta dalla dichiarazione è uguale o inferiore a 12 euro.
Occorre sottolineare che, per i pensionati queste operazioni sono effettuate a partire dal mese di agosto o di settembre (anche se è stata richiesta la rateizzazione).
Si specifica che, se la retribuzione erogata nel mese è insufficiente, la parte residua, maggiorata dell’interesse previsto per le ipotesi di incapienza, sarà trattenuta nei mesi successivi fino alla fine del periodo d’imposta.
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730/2023: i pagamenti
Nel mese di novembre verrà effettuata la trattenuta delle somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto relativo all’Irpef e alla cedolare secca.
Occorre sottolineare che, se il contribuente vuole che la seconda o unica rata di acconto relativo all’Irpef e alla cedolare secca:
- sia trattenuta in misura minore rispetto a quanto indicato nel prospetto di liquidazione (perché, ad esempio, ha sostenuto molte spese detraibili e ritiene che le imposte dovute nell’anno successivo dovrebbero ridursi)
- oppure che non sia effettuata,
deve comunicarlo per iscritto al sostituto d’imposta entro il 10 ottobre, indicando, sotto la propria responsabilità, l’importo che eventualmente ritiene dovuto.
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