Il valore normale scaturisce dalla moltiplicazione tra i moltiplicatori e la rendita catastale rivalutata del 5 per cento; se l’immobile non è ancora stato iscritto nel Catasto edilizio urbano, la rendita sarà quella stabilità dall’articolo 12, del Decreto Legge numero 70 del 1988.
Il decreto ministeriale del 14 Dicembre 1991, ha stabilito i seguenti coefficienti moltiplicatori:
- 50, in caso di immobile compreso nella categoria catastale D (opifici) o nella categoria A/10 (uffici);
- 34, se l’unità immobiliare viene ricompresa nella categoria C/1 (negozi);
- 100, nei restanti casi.
Il costo fiscalmente riconosciuto viene ottenuto dalla differenza tra il valore contabile dell’immobile, indicato nel libro inventario o nel registro dei beni ammortizzabili, ed il relativo fondo ammortamento al 31 Dicembre 2007.