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CHE COS'È LA MONETA ELETTRONICA

Che cos'è la moneta elettronica

Quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività

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L'e-book  Quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività (ebook della Collana i Pratici di recente pubblicazione)  non ha la presunzione di fornire un’informativa completa delle regole e dei processi che sono alla base della “rappresentazione digitale di valore o di diritti” e che aleggiano nel cuore dell’evoluzione ma ha la pretesa di districarsi in fenomeni complessi, dal linguaggio tecnico che sintetizzano una “rivoluzione in atto” i cui contenuti legali-economico–patrimoniali-finanziari impattano sia sul mondo reale (o meglio semi-reale) in cui viviamo tutti i giorni,  sia sul mondo completamente virtuale, quando i due mondi interloquiscono o meglio, quando siamo noi a interloquire attraverso i due mondi e, soprattutto, quando decidiamo di operare nella “dimensione virtuale” per cogliere le affascinanti ma insidiose nuove opportunità.

L’evoluzione storica segnata dalla moneta - intesa come moderno strumento di pagamento - è curiosa quanto “stratificata”: dalla crosta terrestre si estraeva il metallo utilizzato per coniare le prime monete; per le prime banconote si iniziò a utilizzare, invece, la carta prodotta dalla cellulosa degli alberi presenti sulla superficie terrestre e, quindi, nella troposfera; infine, la moneta digitale composta di quei dati che popolano la cosiddetta infosfera, ovvero quella calotta del ciberspazio in cui il reale (i mass media classici) si mescola al virtuale (Internet e le telecomunicazioni digitali).

Non v’è dubbio che l’avvento di Internet abbia rivoluzionato il nostro vivere. Si è notevolmente amplificata la capacità di comunicazione, ognuno di noi è continuamente connesso a livello globale e istantaneo.

Tutti i settori hanno registrato una fortissima accelerazione e, contestualmente, sono cambiate le regole che ne disciplinano il funzionamento. Basti pensare al settore dell’e-commerce e a quello finanziario.

L’avvento di Bitcoin & company ha ulteriormente contribuito a quella che viene definita ormai una svolta epocale. L’utilizzo che sinora si è fatto delle cosiddette criptovalute è maggiormente orientato al conseguimento di obiettivi illeciti, in primis, di riciclaggio di proventi di attività illecite.

Il cyberlaundering ha attecchito, forte dell’opportunità che la rete offre di nascondere la provenienza illecita di denaro, beni e utilità frutto di attività illecite. Così, masse di denaro contante vengono continuamente trasformate in bit digitali che vengono trasferiti verso paesi off-shore, nel più fitto anonimato.

A livello transnazionale, sul fronte della prevenzione e del contrasto di tale fenomeno si registrano risultati certamente significativi, portati a segno sia dalle forze di polizia che dalle autorità istituzionalmente preposte alla costruzione di un adeguato impianto normativo di un fenomeno nuovo, rispetto al quale -evidentemente- non ci siamo mostrati immediatamente pronti. 

Nel volume Quadro evolutivo della moneta elettronica, delle valute digitali e delle cripto attività, si vuole offrire al lettore un approfondimento documentato e puntuale del fenomeno delle valute digitali e delle cripto attività, nella consapevolezza che “l’inverno delle criptovalute” apre a una stagione nuova, quella in cui l’incedere della smaterializzazione del denaro porterà - auspicabilmente - all’Euro digitale.

Del resto, come sosteneva Churchill: “prima siamo noi a dare forma agli edifici, poi sono questi a dare forma a noi”. Parole che declinate al fenomeno in questione significano che la rivoluzione tecnologica che l’uomo ha intrapreso negli ultimi lustri, inevitabilmente sta trasformando la società e, quindi, noi stessi, generando nuove esigenze, nuovi fenomeni e, altrettanto inevitabilmente, nuove regole. 

A cura del dott. Giuseppe Miceli, gli autori: dott. Vincenzo Di Legge e dott. Massimo Ferracci

Segue un breve estratto del volume, che ci consente di fare una prima analisi sulla moneta elettronica e sulle caratteristiche e peculiarità delle valute virtuali

1) Le caratteristiche della moneta elettronica

Nel ricondurre l’asse dell’analisi verso la generale moneta elettronica, tanto richiamata ancorché dallo stesso Satoshi Nakamoto, osserviamo che nel “linguaggio parlato”, accomuniamo la moneta elettronica a tutto ciò che non è moneta fisica e che vive digitalmente: purtroppo, formalmente, non è così, quindi dovremmo, più propriamente, parlare di valuta digitale e vediamo perché. 

Innanzi tutto la “codificata” moneta elettronica ha proprie peculiarità, con caratteristiche oggettive e soggettive, (queste ultime intese come soggetti a cui è riservata con esclusività l’emissione). Il TUB (Testo Unico Bancario) all’Articolo 114-bis stabilisce, infatti, che “L’emissione di moneta elettronica è riservata alle banche e agli istituti di moneta elettronica e che possono emettere moneta elettronica, nel rispetto delle disposizioni ad essi applicabili, la Banca centrale europea, le banche centrali comunitarie, lo Stato italiano e gli altri Stati comunitari, le pubbliche amministrazioni statali, regionali e locali, nonché Poste Italiane”. 

Dalla definizione di moneta elettronica in termini oggettivi invece, si rileva che il valore monetario è rappresentato da un credito nei confronti dell'emittente e che tale credito è memorizzato su un dispositivo elettronico, emesso previa ricezione di fondi di valore non inferiore al valore monetario emesso e accettato come mezzo di pagamento da soggetti diversi dall'emittente; ne consegue che: 

  • stiamo contrapponendo nature diverse: il valore monetario della moneta elettronica si contrappone al valore digitale della valuta virtuale (vedasi le conclusioni del capitolo precedente)
  • stiamo contrapponendo la natura di due tipologie di debitori diversi e, quindi, due soggetti obbligati che garantiscono il credito in oggetto: al credito nei confronti dell’emittente - rappresentato dalle banche e dagli istituti di moneta elettronica – ancorché memorizzato su un dispositivo elettronico caratteristico appunto della moneta elettronica, contrapponiamo il credito nei confronti di un “sistema” composto di regole proprie che risponde, nella sostanza,  alla legge della domanda e dell’offerta;
  • stiamo contrapponendo l’”oggetto” rappresentato  dalla “ricezione di fondi per una quantità e a un valore unitario equivalente e quindi complessivo non inferiore al valore monetario emesso e accettato come mezzo di pagamento da soggetti diversi dall'emittente",  contro  un altro “oggetto” rappresentato dalla ricezione di una valuta il cui controvalore non è necessariamente legato a una valuta legalmente istituita o comunque che non possiede lo status giuridico di valuta o moneta  ma è altresì accettata, di fatto e di diritto, da persone fisiche o giuridiche, come mezzo di scambio e contestualmente  può essere trasferita, memorizzata e scambiata digitalmente.
Leggi l'e-book completo: Quadro evolutivo della moneta elettronica (eBook 2023)

2) Le valute virtuali: caratteristiche

Nel mondo delle valute virtuali è usuale rappresentare il contenuto in senso “negativo”, estrinsecamente residuale, ovvero al contrario, per cui, andiamo a definire ciò che non è, lasciando uno spazio nel rappresentare ciò che altro potrebbe essere. Applicando questa logica possiamo affermare che le “valute virtuali e, in particolare, le criptovalute:

  1. Non sonoMoneta elettronica”, come definita dalla Direttiva sulla moneta elettronica EMD2;
  2. Non sono“Fondi”, come definiti dalla Direttiva sui servizi di pagamento PSD2 (EU 2015/2366);
  3. Non sono“Depositi” o “altri fondi rimborsabili” (come definiti nell’art. 4 della CRR);
  4. Non sono“Strumenti a spendibilità limitata”; (quindi non “moneta elettronica” ai sensi della EMD2);
  5. Non sono Valute di gioco, utilizzate all’interno di piattaforme dedicate (considerando 10 AMLD5);
  6. Non sonoMonete locali” e complementari” (considerando 10 AMLD5).
  7. Non è una “moneta scritturale” che viene emessa dalle banche commerciali e depositata sotto forma elettronica nei conti bancari e nei conti postali;

 ma sono, una rappresentazione digitale di valore.

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3) Le peculiarità delle valute virtuali

Le valute virtuali fanno parte della più ampia famiglia delle “valute digitali” che, nella funzione di monete” virtuali, hanno diverse caratteristiche comuni, in base all’analisi eseguita nella sezione “3.3”; esse rappresentano principalmente, il denaro che noi spendiamo sulla rete in virtù della riservata natura assolutamente digitale. Ma anche se le valute virtuali hanno diverse analogie rispetto al normale denaro, esse non hanno un equivalente fisico del mondo reale e soprattutto le valute virtuali non rappresentano come la moneta di conto come l’euro un debito che si è accollato l’autorità sovranazionale nel suo bilancio verso noi stessi, una autorità che per definizione non può fallire e in quanto tale è capace di garantirla.

Come per le valute a corso legale (valute fiat) emesse dalle rispettive autorità (esempio l’euro, il dollaro, la sterlina, etc.), è nostra facoltà trasferire le valute virtuali o scambiarle con altre valute, oppure di voler spenderle per acquistare beni e servizi in negozi fisici e online. Le valute virtuali, quindi, non sono, è vero, moneta a corso legale ma, non per questo sono vietate; questo, ci permette di utilizzarle facendo interagire il mondo reale con il mondo virtuale ma pur sempre nel rispetto del principio della legalità.

Un’altra caratteristica delle valute virtuali ancorché singolare rispetto alle valute a corso legale è “l’aterritorialità”, infatti le valute virtuali non sono arginate in confini geografici e non fanno parte di uno stato estero in quanto non hanno territorio.

Nello specifico, per quanto riguarda le criptovalute, esse fanno parte della grande famiglia delle valute digitali. Anche esse sono utilizzate come mezzo di scambio e la loro affidabilità è fondata sulla crittografia. Le criptovalute funzionano con una propria blockchain, indipendente, e possono essere, nello specifico, minate, ovvero ricavabili attraverso l’elaborazione dei dati tramite computer. Traducendo il tutto in termini operativi, per cui, l’accettazione reciproca tra compratore e venditore si fonda su algoritmi che ne assicurano la credibilità in quanto la crittografia ne infonde la sicurezza perché nello scambio nessun elemento può essere modificato o interrotto da terze parti.

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4) Quadro evolutivo della moneta elettronica: indice

1. Premessa
2. La sintesi
3. La genesi
3.1 Premessa
3.2 Il principio della scarsità
3.3 Il principio della validazione dei blocchi
3.4 I principi della moneta
3.4.1 La valuta virtuale come mezzo di scambio
3.4.2 La valuta virtuale come unità di conto
3.4.3 La valuta virtuale come riserva di valore
3.4.4 Conclusioni
4. L’analisi
4.1 Le caratteristiche della moneta elettronica
4.2 Le valute virtuali: caratteristiche
4.2.1 Le peculiarita delle valute virtuali
4.2.2 I modelli delle valute virtuali quale moneta virtuale
4.2.3 Gli “attori” e i fruitori del sistema bitcoin
4.2.4 Gli “attori” e i fruitori del bitcoin
4.2.5 Le caratteristiche funzionali delle valute virtuali
4.3 L’esecuzione delle transazioni con la blockchain
4.3.1 Premessa
4.3.2 I coin e le ico “inizial coin offering”
4.4 La rappresentazione delle cripto-attività
4.4.1 La forma delle monete virtuali - i token
4.4.2 La graduazione squisitamente economica dei token
4.5 I token e la loro fungibilità
4.5.1 I token non fungibili -gli nft “non fungible token”
4.5.2 Gli NFT nel loro ambiente: il metaverso
4.6 Le cripto-attività
4.7 Considerazioni
5. I rischi
5.1 Premessa
5.2 Le comunicazioni di Banca d’Italia
6. La tecnologia
6.1. DLT /blockchain
6.2. La tecnologia blockchain
6.3. Tipologie di DLT
6.4. DLT - sintesi
6.5. Gli obiettivi delle tecnologie DLT/Blockchain
6.6. Le caratteristiche della DLT/Blockchain
6.7 Le transazioni su DLT
7. Il mercato
8. Gli operatori
8.1 La funzione degli exchange /operatori in valute virtuali
8.2 Gli exchange domestici: gli operatori di valute virtuali (O.V.V)
8.3 L’ iscrizione nella sezione speciale del registro
8.4 Il registrio degli operatori professionali tenuto dall’OAM
8.5 L’avviamento del nuova sezione del registro
8.6 I compiti dell’OAM connessi all’iscrizione
8.7 Chi deve iscriversi nella sezione speciale del registro dei cambiavalute
8.8 Obblighi specifici dei prestatori di servizi
8.9 Le comunicazioni all’OAM degli operatori relative ai propri clienti
9. La vigilanza
9.1 La vigilanza della Banca d’Italia
9.2 La vigilanza dell’OAM
9.3 La vigilanza della CONSOB
9.4 Il controllo della guardia di finanza e delle forze di polizia
10. Le norme vigenti
10.1. Le norme connesse: la gestione dei dati
10.2: La normativa antiriciclaggio e il finanziamento al terrorismo
10.2.1. Premessa
10.2.2. Natura del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo
10.2.3 La direttiva antiriciclaggio
10.2.4. Il decreto antiriciclaggio
10.2.5. Le comunicazioni UIF concernenti le Valute Virtuali
10.2.6 Le linee guida concernenti l’applicazione FATF-GAFI.ORG
10.2.7 Presidi e procedure aziendali
10.2.8 Sanzioni
10.3. Le norme attuali: le norme tributarie
10.3.1. Premessa
10.3.2. La genesi fiscale
10.3.3. Le norme fiscali applicate
10.4 Le norme attuali connesse – la validazione temporale
10.5 Norme contabili
11. Norme a venire: le regolamentazioni europee
11.1. La strategia in materia di finanza digitale
11.2. La proposta europea – MiCAR - delle criptoattività
11.2.1 Premessa
11.2.2. Contenuto della proposta
11.2.3 La prossima moneta elettronica – gli EMT
11.3 Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo ad un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia di registro distribuito
11.3.1 Premessa
11.3.2 Base giuridica
11.4. L’euro digitale
11.4.1 La premessa
11.4.2 L’obiettivo
11.4.3 Il connubio
11.4.4 L’impiego
11.4.5 Il paragone
11.4.6. I tempi di implementazione
11.4.7 Alcuni aspetti significativi collaterali
12. Considerazioni finali
13. Le definizioni

ALTRE DEFINIZIONI SINTETICHE


 

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