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REDDITO DI CITTADINANZA E PENSIONI, TUTTE LE NOVITÀ

Reddito di cittadinanza e pensioni, tutte le novità

I dettagli su Quota 100, pensioni e Reddito di cittadinanza con il decreto-legge 4-2019 in Gazzetta Ufficiale il 28 gennaio 2019 .

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Il decreto legge per la realizzazione del Reddito di Cittadinanza e Quota 100 è stato pubblicato in Gazzetta ed è in vigore dal  29 gennaio 2019.

Il decreto è suddivisto in due parti:

  • Titolo 1  sulla realizzazione del Reddito di Cittadinanza e
  • Titolo 2 sulla riforma previdenziale:  Quota 100, ma anche altre norme sulle pensioni come proroga Opzione donna e APE sociale,  pace contributiva, riscatto laurea agevolato.

Si ricorda che il decreto-legge essendo , in teoria , un provvedimento dettato da motivi di necessità e urgenza decadrà   dopo  60 giorni  e per la conversione in Legge è  necessario anche  il passaggio in Parlamento   con la discussione e il voto  delle Camere, che potrebbe portare ulteriori modifiche. L'esame inizia in questi giorni  in Commissione al Senato. 

Le principali novità rispetto alla bozza precedente  riguardano:

  • una clausola di salvaguardia anche  sulla spesa previdenziale  con monitoraggi INPS bimestrali nel primo anno e la previsione di eventuali  tagli compensativi al Ministero del lavoro, in caso di sforamento 
  • La pensione di cittadinanza andrà erogata ai soggetti da 67 anni in su e non più 65
  • Per i cittadini stranieri si conferma che il reddito di cittadinanza sarà erogato , oltre che ai cittadini italiani e dell'Unione Europea, anche agli  extracomunitari con permesso di soggiorno e residenti continuativamente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi.

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1) Reddito di cittadinanza: requisiti, agevolazioni , procedura e sanzioni

Il Reddito di cittadinanza sarà in vigore da aprile 2019 (cio significa che se l'attuazione pratica dovesse ritardare  i beneficiari avranno comunque diritto agli arretrati a partire da questa data) viene definito  misura di politica attiva e di contrasto alla povertà  e "costituisce il livello essenziale delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili" (4,6 miliardi secondo l'ultima bozza del decreto).

E' prevista infatti una cd. clausola di salvaguardia,  che  prevede che:  "in caso di esaurimento delle risorse disponibili  la compatibilità finanziaria è ristabilita con la rimodulazione dell'ammontare del beneficio". Cio significa che in quel caso gli importi  potrebbero  essere rivisti al ribasso, in base alle richieste che perverranno.

 Vediamo  i requisiti e le caratteristiche economiche:

  • importo massimo 780 euro per il nucleo familiare con 1 componente. Sono compresi 280 euro a titolo di contributo per chi è in affitto oppure  150 per chi ha un mutuo prima casa attivo). Chi ha un piccolo reddito riceverà un integrazione che gli consenta di arrivare a questa quota.  Non può essere inferiore a 480 euro . 
  • Il RDC è esente da tassazione IRPEF
  • durata massima 36 mesi, con verifica della permanenza dei requisiti dopo i primi 18 e un mese di interruzione tra i due periodi.
  • soglia di  reddito per il diritto fissata  a 9360 euro di ISEE,  con   patrimonio immobiliare inferiore a 30 mila euro,  e disponibilita finanziaria sotto i 6 mila euro (per una famiglia con 1 componente, si aggiungono 2000 euro per ogni componente ulteriore fino a un massimo di 10mila euro.  Il massimale si incrementa di 1000 euro per ogni figlio oltre il 2° e di 5000 per  ogni componente con disabilità).
  • valore del reddito familiare inferiore  a 6000 euro annui da  moltiplicare (per componenti oltre il 1°) dello 0,4  per i  maggiorenni e 0,2 per minorenni   fino a un massimo di 2,1. Eventuali componenti  della famiglia in stato detentivo non vengono considerati .
  • nessun componente familiare puo essere intestatario di  autoveicoli immatricolati da meno di 6 mesi  superiori a 1600cc o moto oltre i 250cc., né di imbarcazioni da diporto
  • Per i cittadini di età pari o superiore a 67 anni la misura viene denominata Pensione di cittadinanza e  la soglia del reddito familiare da moltiplicare per il coefficente familiare è incrementata a 7560 euro. 
  • Il reddito di cittadinanza è compatibile con la NAsPI e con altri strumenti di sostegno al reddito .
  • Non hanno diritto al RDC i nuclei in cui un componente sia disoccupato per dimissioni volontarie nei 12 mesi precedenti (salvo dimissioni per giusta causa)
  • Ai beneficiari di RDC  engono anche estese le tariffe elettriche e gas agevolate .
  • E' fatto divieto di utilizzare le risorse per il gioco d'azzardo.
  • In caso di variazione delle condizioni occupazionali della famiglia , ciò va comunicato entro 30 giorni all'INPS  ma il RDC viene erogato comunque per 2 mensilità successive.

In Conferenza Stampa il Ministro del lavoro ha affermato che l'importo dovrà essere speso interamente nel mese, pena la cancellazione del credito. 

Gli obblighi per il cittadino

  • I componenti della famiglia maggiorenni hanno obbligo di firma della immediata disponibilità al lavoro presso il Centro per l'impiego  che offrira 3 opportunità di lavoro  (la prima entro i 100 km di distanza, entro sei mesi di percezione del reddito, mentre dopo 12 mesi di percezione in  assenza di offerte la distanza massima sale a 250 km e anche oltre se si tratta della terza opportunità) . Dopo la terza offerta in caso di rifiuto il contributo viene sospeso. Questo obbligo non sussiste per i percettori di Pensione di Cittadinanza. Sono  esonerati   da quest'obbligo i componenti che si prendono cura di minori fino a tre anni  e i  disabili
  • obbligo di  fornire prestazioni di lavoro socialmente utile  gratuito per 8 ore la settimana
  • In casi di disagio sociale va firmato anche il Patto di inclusione  con i servizi sociali del proprio Comune (come per il REI) per assicurare il rispetto di condizioni collaterali (ad esempio la frequenza scolastica per i minori della famiglia o  percorsi di riabilitazione in caso di dipendenza da sostanze).

Agevolazioni per le aziende

  • In caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato di una beneficiario di RDC è previsto lo sgravio contributivo per l'importo pari alla differenza tra  le 18 mensilità totali e quelle già fruite dal beneficiario, non inferiore a 5 mensilità di RDC, (6 in caso di assunzione di donne o soggetti svantaggiati)  , con divieto di licenziamento per i 24 mesi successivi.  L'agevolazione  viene suddivisa a metà in caso di "mediazione" da parte di una agenzia per il lavoro  che avrà diritto all'altra metà. Lo sgravio massimo mensile sarà pari a 780 euro.
  • l'azienda è tenuta ad offrire al lavoratore percorsi formativi personalizzati e in linea con la situazione economica nel territorio.

Sanzioni

Si prevede in caso di dichiarazioni false, con dolo,  in merito  al reddito o a patrimoni  nella procedura di richiesta del beneficio,   la reclusione da 2 a 6 anni e il divieto di chiedere nuovamente il RDC  per i successivi 10 anni, oltre alla decadenza dal beneficio.

Viene prevista la stessa pena anche per chi collabora con il beneficiario  per favorire l'illegittima fruizione del RDC.

L'omessa comunicazione della variazione di reddito o patrimonio entro 15 giorni è punita con la reclusione da 1 a 3 anni.

Si decade dal beneficio del reddito di cittadinanza in caso di: 

  • mancata dichiarazione di disponibilità al lavoro
  • mancata firma del patto di inclusione sociale 
  • svolgimento di  altre attività di lavoro dipendente o autonomo senza comunicazione preventiva

Per la mancata partecipazione alle misure di formazione o riqualificazione al lavoro viene decurtata una mensilità del beneficio per le prime due assenze e alla terza si decade dal beneficio.

2) Quota 100: caratteristiche e finestre di erogazione degli assegni

Il  nuovo pensionamento anticipato con Quota 100, che interessa  i lavoratori che intendono andare in pensione  con 62 anni di età e 38 di contributi versati,  parte da aprile  2019. Il requisito dei 38 anni puo essere conseguito anche  attraverso il cumulo dei periodi assicurativi in gestioni previdenziali diverse.

Nn sono previste penalizzazioni  sull'importo degli assegni ma ovviamente  queste pensioni saranno piu basse (fino a circa il 20%, a seconda del numero di anni di anticipo effettivo) rispetto alla pensione di vecchiaia che si maturerebbe continuando a lavorare e versare i contributi fino a 67 anni, cinque anni in più. 

Quella su Quota 100 è una norma sperimentale di durata triennale (dal  2022 si intende regolamentare  l'introduzione di Quota 41 come limite per il pensionamento anticipato per tutte le categorie).

Per chi va in pensione con Quota 100 sarà vietato il cumulo con redditi da lavoro  fino alla pensione di vecchiaia, ad eccezione di quelli  da lavoro autonomo occasionale per un massimo di 5mila euro annui.

Non potranno richiederlo i lavoratori che hanno già scelto l'isopensione (Legge Fornero) cioè l'anticipo pensionistico fino a 7 anni supportato da versamenti contributivi dell'azienda.

Si confermano le seguenti date di  erogazione:
  • 1 aprile 2019 per chi ha raggiunto  i requisiti al 31.12.2018 (lavoratori privati) e poi ogni 3 mesi dal momento di  raggiungimento dei requisiti
  • 1° Agosto 2019 per chi raggiunge i requisiti alla data di   entrata in vigore del decreto (lavoratori pubblici) e poi ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti
  • 1° settembre,  con l’inizio dell’anno scolastico,  per i lavoratori Scuola ed Afam
Per tutti i pensionati pubblici (non solo quota 100) c'è possibilità di avere  una parte del TFS,  fino a 30.000 euro, in anticipo rispetto ai tempi ordinari con finanziamento a carico dello Stato per il 95% dei costi.

La misura  dovrebbe richiedere per il 2019 quasi 4 miliardi  e sarà sotto lo stretto controllo dei conti da parte della Commissione europea . Con questa riforma , tenendo conto anche degli altri ampliamenti (Opzione donna e Ape sociale ) la spesa previdenziale crescerà sensibilmente rispetto ai 291 miliardi già previsti  per il triennio, e dipenderà  ovviamente  anche dalle  effettive percentuali di adesione dei lavoratori in possesso dei requisiti.

3) Il calendario previsto e l'erogazione del Reddito di Cittadinanza

Per la realizzazione  del Reddito di Cittadinanza  (gestione delle domande, controlli preventivi dei requisiti economici,  offerte di lavoro e percorsi formativi a carico dei Centri per l'Impiego e ANPAL, gestione delle agevolazioni ai datori di lavoro e delle misure di sostegno da parte di comuni),    il decreto richiede l'emanazione di diversi decreti e circolari attuative .

Dal punto di vista tecnico è prevista   la realizzazione di due nuove piattaforme telematiche: una denominata SIUPL  per il coordinamento dei Centri per l'impiego,  e una, SIUSS,  per il coordinamento dei Comuni. 

 Per l'erogazione è prevista una apposita  carta  di acquisto digitale RDC emanata da SOGEI (tramite Poste italiane) La carta permettera prelievi di contante fino a 100 euro  mensili parametrati alla scala di equivalenza, per ciascun beneficiario.

Le tappe  per le richieste dei cittadini dovrebbero essere le seguenti :

  1. Da marzo 2019 possibilità di richiesta con domanda telematica o di persona alle Poste   o presso i Caf  convenzionati con INPS
  2. Entro 5 giorni  verifica dei  requisiti  da parte dell'INPS , che puo avere accesso a questo fine alle banche dati dell'anagrafe tributaria, del  Pubblico Registro automobilistico e altre amministrazioni pubbliche .
  3. Dal 1 aprile 2019 maturazione del diritto per chi possiede i requisiti 
  4. Dal 1 maggio 2019, entro 30 giorni,   stipula del patto personalizzato presso un Centro per l'impiego o Agenzia per il lavoro . 
  5. Sempre dal 1 maggio 2019 i Comuni  dovranno convocare i beneficiari del RDC per le 8 ore di lavori di pubblica utilità da svolgere gratuitamente e per la firma del Patto per l'iclusione sociale .

Contemporaneamente le imprese che hanno posti di lavoro disponibili potranno comunicare il loro interesse  sulla piattaforma telematica dedicata al RDC  per cui in caso di assunzione dei soggetti beneficiari di Reddito di Cittadinanza  otterranno  lo sgravio contributivo previsto .

Su altri  temi specifici visita la sezione in continuo aggiornamento dedicata al Lavoro

4) Opzione Donna -TFS - Pace contributiva - Riscatto laurea agevolato

Il decreto si occupa anche di altri aspetti  in materia previdenziale. Vediamo in sintesi tutte le novità.

OPZIONE DONNA

Riguardo il  pensionamento anticipato per le donne introdotto dal D.lgs. N. 180 1997 che potra essere richiesto anche nel 2019  da lavoratrici con anzianità contributiva pari o  superiore a 35 anni e :

  • con 58 anni di età se  dipendenti 
  • con 59 anni di età se autonome,   

va ricordato che questo regime prevede anche ampie finestre di decorrenza cioè l'assegno pensionistico viene erogato dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome. 

Viene prorogata di un anno la sperimentazione dell'indennità per anticipo pensionistico detto APE SOCIALE, a carico dello Stato,  per i lavoratori che abbiano compiuto di 63 anni  e almeno 30 anni di contributi versati e si trovino  in condizioni svantaggiate  (disoccupati, invalidi, o che assistono un familiare disabile ). Per gli addetti a mansioni gravose o usuranti il requisito richiesto è di 36 anni.

Per le donne invece il requisito contributivo è ridotto  di 12 mesi per ogni figlio con un massimo di 2 anni.

PACE CONTRIBUTIVA

Si tratta della possibilità i versare eventuali contributi mancanti all'INPS per il periodo  dal 1° gennaio 1996 e fino a 5 anni con un massimo di 60 versamenti mensili di importo non inferiore ai 30 euro, senza interessi né sanzioni.  Le somme saranno detraibili ai fini Irpef  per il  50%. Il versamento potrà essere effettuato anche dalle imprese destinando a questo fine i premi di produttività spettanti al lavoratore, quindi con   deducibilità dal reddito d’impresa.

AGEVOLAZIONI FISCALI PER USCITE ANTICIPATE E ASSUNZIONI

Per favorire il ricambio  generazionale le aziende avranno la possibilità di  finanziare con i Fondi bilaterali l’uscita anticipata   fino a tre anni   rispetto a Quota 100 (per i lavoratori che oggi hanno 59 anni e 35 di contributi), in presenza di una nuova assunzione  per ogni lavoratore in uscita. 

RISCATTO LAUREA AGEVOLATO

Viene introdotta la possibilità di  riscattare gli anni di studio in forma agevolata per chi ha meno di 45 anni . In particolare il riscatto costerà per tutti una quota fissa di 5.241,30 euro  per ogni anno di studio, con un risparmio di piu del 50%  . La norma è stabile cioè non ha scadenza  ma ha alcuni paletti per l'applicazione:

  •  è riservata a chi non ha ancora compiuto i 45 anni ;
  • in secondo luogo non sono agevolabili periodi  soggetti al metodo di calcolo pensionistico retributivo ma solo contributivo. Per i periodi a cavallo dei due sistemi si potrà agevolare solo la parte successiva al 1 gennaio 1996.
  • possono essere riscattati gli anni del corso di laurea e di dottorato di ricerca non coperto da contribuzione, se nello stesso periodo sono stati versati contributi obbligatori per motivi di lavoro il periodo non è riscattabile 
  • non è applicabile per la nuova pensione anticipata Quota 100.

Va sottolineato che questo tipo di riscatto del periodo di studi per la laurea non  aumenta l'importo dell'assegno pensionistico ma è valido solo per raggiungere il requisito contributivo richiesto per l'accesso.

Inoltre come per le altre forme di riscallo della laurea il massimo di annualità riscattabili è quello definito dal corso legale degli studi (ad es. 5 per giurisprudenza) e non quelli effettivamente utilizzati dal singolo studente.

BLOCCHI ADEGUAMENTO ETA' PENSIONE-SPERANZA DI VITA

Il provvedimento prevede anche il blocco all’aumento di 5 mesi del requisito per la normale pensione anticipata, che resta dunque di 42 anni e 10 mesi (un anno in meno per le donne), indipendentemente dall’età. Per l'errogazione effettiva pero è prevista una finestra ritardata di tre mesi.

Stesso meccanismo per i lavoratori «precoci»,  che potranno ancora andare in pensione dopo 41 anni di contributi,  e non 41 anni e 5 mesi, più la «finestra» di tre mesi.

Questa sospensione del meccanismo previsto dalla Legge Fornero non è stabile ma ha, per ora ,   una durata di 7 anni, dal 2019 al 2026.

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Decreto legge 4-2019 Reddito di cittadinanza e Quota 100
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