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Situazione molto intricata

waver

Utente
Ciao cri_cri,

t'assicuro che la so quasi a memoria ormai :dead:

Come ho scritto prima, e' un problema legato al fatto di non aver dichiarato niente in Italia; non avrei dovuto comunque pagare niente in Italia proprio grazie alla doppia imposizione e al fatto che l'imposta calcolata dall'Italia sarebbe stata interamente coperta dalle tasse gia' pagate alla fonte. In altre parole, il Lussemburgo si e' gia' tenuto tutto quello che l'Italia avrebbe potuto chiedermi. Il Belgio, dove in effetti si e' svolta l'attivita' e che avrebbe potuto chiedere qualcosa, ad oggi non ha chiesto niente.

Ma il nodo secondo me e' sull'assenza della dichiarazione perche' mediante quella e' possibile avere il credito di imposta e non pagare niente in Italia, come recita il comma 8.

L'avevo detto che era intricata, eh... :rolleyes:
 

waver

Utente
Eh ce le avessi le ferie le farei! :D

Cmq sono piu' che altro curioso, quel che succede succede, non e' che posso farci molto alla fine.
 

Diego.M

Utente
Ciao Waver,

come ti hanno già fatto notare, l'articolo 4 dela convenzione contro le doppie imposizioni (se redatta secondo il modello standard) potrebbe risolvere il tuo problema.

Ho letto velocemente la descrizione della tua situazione e non mi sembra che tu abbia affermato di avere un'abitazione permanente in Italia.
Ho notato che hai scritto di avere un'auto in Italia.

Se NON hai avuto per oltre 182 giorni in un anno solare un'abitazione permanente in Italia, in base alla convenzione contro le doppie imposizioni (art. 4, punto 2, lettera a), sei residente solamente nello Stato in cui hai l'abitazione permanente e non devi pagare in Italia tasse sul reddito percepito in Belgio e Lussemburgo (se ricorrono le condizioni dell'art. 15 della convenzione).
L'ideale (per te) sarebbe che tu fossi residente in Italia in un'abitazione non di tua proprietà, ma locata e con contratto di locazione in essere per meno di 183 giorni nell'anno solare. Potresti ragionevolmente affermare di aver dimenticato di spostare la tua residenza da un luogo in cui chiaramente ti era impossibile avere dimora abituale.

Se sei o sei stato proprietario di un'abitazione in Italia, ma non la potevi utilizzare perché inagibile o concessa in locazione, tale abitazione non è da considerare. Immagino tu abbia avuto un'abitazione permanente (va bene anche se presa in locazione) in Belgio e/o Lussemburgo per almeno 183 giorni in un anno.

Per informazioni più dettagliate, puoi consultare l'OCSE "COMMENTARIES ON THE ARTICLES OF THE MODEL TAX CONVENTION".

Tutto quanto detto sopra, vale anche se non sei iscritto all'AIRE, perché la convenzione ha la precedenza sulle disposizioni del TUIR (secondo varie sentenze - una volta tanto, non ne ho trovate di alcune volte a favore di un principio e di altre volte a favore del contrario di quel principio)

...facci sapere... se le indicazioni sopra ti saranno molto, molto utili, e se mai passerò dal Belgio o dal Lussemburgo, una birra offerta da te la meriterei :)

Ciao
 
Ultima modifica:

waver

Utente
Ciao Diego,

prima di tutto grazie per la risposta e in quanto alla birra nessun problema, se passi da ste parti qui in Belgio c'e' da perderci la testa per quante ce ne sono :)

Non ho un'abitazione di proprieta' in Italia, ma ne ho una permanente; sono ancora fiscalmente domiciliato nella casa dei miei genitori. Posseggo esclusivamente un'auto immatricolata nel 2009. In Belgio ho regolare contratto di locazione dal 2011, nella stessa casa dove sono adesso.

L'articolo 15 della convenzione si dovrebbe comunque applicare, questi sono i casi:

Belgio e Lux:
"Fatte salve le disposizioni degli articoli 16, 18 e 19 i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente (me in Belgio) riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato (in Belgio), a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato contraente (il Lussemburgo). Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato" Che e' ovviamente valida al contrario, cioe' scambiando Belgio e Lussemburgo.

Stessa cosa se ci metto l'Italia e il Belgio.
"Fatte salve le disposizioni degli articoli 16, 18 e 19 i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente (me in Italia) riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato (in Italia), a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato contraente (il Belgio). Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato".

Ma NON se ci metto Italia e Lussemburgo, perche in effetti l'attivita' viene svolta in Belgio che non e' ne' Italia ne' Lux.
"Fatte salve le disposizioni degli articoli 16, 18 e 19 i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente (me in Italia) riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato (in Italia), a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato contraente (il Lussemburgo). Se l'attività è quivi svolta (no, e' svolta in Belgio), le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato".

Per quel che riguarda le condizioni del punto 2 sono tutte verificate per quel che riguarda Belgio e Lux, ma logicamente non tutte sono vere se si considera Italia e Lux (non ho vissuto in Lux per piu' di 183 giorni, tanto per dirne una).

Se hai qualche link a qualche sentenza la leggo volentieri; poi quando sara' tutto risolto daro' consulenze a pagamento su questo tema al 99% degli italiani che vivono qui, molti dei quali lavorano nelle istituzioni ma che comunque ignorano completamente il fatto che in un'Europa unita ci siano ancora trabocchetti come l'AIRE.
 

Diego.M

Utente
Waver,
non vorrei complicare la situazione, ma devo farti notare qualcosa. Magari il punto in questione ti è già chiaro, ma preferisco evidenziarlo.

L'articolo 15 della convenzione, al punto 1, recita "...soltanto in detto Stato,..." e poi "...in questo altro Stato".
Il "soltanto" scompare.
Lo evidenzio perchè, se non sei residente fiscalmente in Belgio (secondo l'art. 4 della convenzione), ma lo sei in Italia, la convenzione non ti esenta dal dover dichiarare in Italia i tuoi redditi da lavoro dipendente in Lussemburgo e in Belgio.

Prima di ogni altra cosa, devi analizzare la tua situazione e stabilire dove è la tua residenza fiscale.
Ti anticipo che, per quanto ricordo, per il TUIR sei residente fiscalmente in Italia anche se hai mangiato pasta una volta in vita tua o se tifi per la nazionale italiana, in qualunque sport (okay... sto esagerando).
Secondo l'art. 4 della convenzione sei non residente in Italia in base a condizioni meno restrittive, e non cita l'AIRE.

Il fatto che risulti ancora residente nella casa dei tuoi genitori influenza molto la situazione. E' ragionevole che loro tengano a disposizione per te una parte della casa, fosse anche una stanza. Allora, per stabilire la tua residenza, si andrebbero a considerare i tuoi legami familiari (non hai moglie o figli in Italia, vero?) e in seconda battuta, se necessario, i tuoi interessi economici.
Mi sembra che tu sia residente fiscalmente in Belgio (forse), ma che sembri molto residente in Italia!

Non ho sottomano riferimenti alle sentenze che avevo visto. L'AdE aveva pubblicato una guida. Se cerchi con Google "guida estero" la trovi come quarto risultato... ma la prima frase del primo paragrafo ti individua come residente in Italia.

Più ci penso e più mi convinco: devi utilizzare l'art. 4 della convenzione.
Se non per detto articolo, tu saresti obbligato a pagare in Italia le imposte sul reddito ovunque prodotto. (...per questo è una convenzione "per evitare le doppie imposizioni"!)

Non hai visti d'ingresso e uscita per Italia e Belgio, quindi metti da parte quanto prova che hai trascorso almeno 183 giorni all'anno lontano dall'Italia, anche in stati esteri diversi tra di loro.

Guarda che il Consolato ha 6 mesi di tempo per comunicare al tuo Comune di residenza la tua richiesta di iscrizione all'AIRE (ma spesso lo fanno entro un paio di giorni). Il tuo Comune ti cancellerà dalla popolazione residente a partire dalla data in cui riceveranno la comunicazione dal Consolato (non dalla data in cui tu presenti domanda in Consolato). Insomma, non aspettare gennaio 2015.
Potresti anche ottenerla dalla data in cui ti rechi in Comune a presentare la domanda di iscrizione all'AIRE, ma siamo oltre il 30 giugno, quindi non cambierebbe molto ai fini di 2014 e 2015.

Ultima cosa: le tabelle per i redditi convenzionali non si applicano per chi lavora per un'azienda estera all'estero. Si applicano nel caso di lavoratori italiani che hanno un contratto di lavoro in Italia e vengono inviati all'estero.
Se dovrai dichiarare il reddito estero in Italia, l'imposta la pagherai sulla tua retribuzione reale (a meno dell'imposta già versata all'estero).
 
Ultima modifica:

waver

Utente
Ciao Diego,

grazie ancora per le precisazioni.

Non lo legami affettivi (a parte amici e genitori) in Italia e non ho ne moglie ne figli.

Se leggi i miei messaggi precedenti vedrai che in realta' ero gia' giunto alla conclusione di poter essere considerato fiscalmente residente in Italia; diciamo che questo e' il caso peggiore e che gia' non avere l'AIRE rende difficile provare il contrario. Se poi ci consideriamo anche l'auto e il conto corrente intestati a me, e' difficile provare il contrario, in effetti. Pero' e' anche vero che a prescindere da leggi e definizioni varie, la mia vita si svolge interamente in Belgio (casa, lavoro, amici e tutto il resto). L'Italia e' un posto dove vado a fare un po' di vacanze ogni tanto e niente piu'.

La mia permanenza in Belgio per piu' di 183 giorni (quindi in Italia per meno di 183) e' palese e strettamente legata al lavoro, quindi allo stipendio; avevo un contratto di lavoro come impiegato e prestavo servizio come consulente da un cliente con sede a Bruxelles. Tutto cio' e' documentato, visto che esiste anche un contratto tra il cliente e la mia azienda, con tanto di timesheets mensili in cui si conteggiano le ore prestate come consulente (il cliente pagava la mia azienda in base ai giorni in cui ero presente in ufficio). Ho compilato la dichiarazione dei redditi in Belgio su consiglio di un avvocato proprio per questo motivo; a tutti gli effetti il Belgio avrebbe avuto ogni diritto di chiedermi la differenza sulle tasse, visto che mi dava lavoro, sanita' e servizi; chiaramente ho anche una carta di identita' belga, pur ovviamente non avendo la cittadinanza.

Ad ogni modo credo che, come dicevo prima, mi convenga prepararmi al caso peggiore, cioe' all'essere considerato fiscalmente residente in Italia e che quindi debba considerare di aver omesso di fare la dichiarazione in Italia e di dover pagare in Italia la differenza e le eventuali sanzioni.

Quindi, assumendo di dover pagare qualcosa, vorrei capire quanto. Le domande salienti sono quindi:

1) ho ancora diritto al credito di imposta o cmq posso considerare "scalate" le tasse gia' pagate in Lux? In tal caso devo calcolare:

a) (lordo_lux - tasse_previdenza_lux - ritenute_lavoro_dipendente_lux) / aliquota_italia

b) (lordo_lux / aliquota_italia) - tasse_previdenza_lux - ritenute_lavoro_dipendente_lux

Immagino nell'aliquota italiana vada considerato sia INPS che IRPEF, giusto?

2) il nuovo commercialista sostiene che debba usare le tabelle per la retribuzione convenzionale, il che renderebbe il dovuto in Italia gia' coperto da quello che ho gia' pagato. Non sono sicuro che questo sia corretto, in effetti.

Per quel che riguarda invece il 2013 e il 2014 non dovrebbero esserci problemi in quando faro' la dichiarazione per entrambi gi anni. Non lavoro piu' con il Lussemburgo ma lavoro invece con un'azienda belga, sempre a Bruxelles. Secondo il commercialista (sia che usi o che non usi le tabelle) essendo le tasse belghe ampiamente piu' alte di quelle italiane, non ci sara' molto da pagare.

Per il 2015 faro' questa benedetta iscrizione; da quel che ho letto in giro conta il giorno in cui tu fai la richiesta, non quando diventa effettiva. Se ci sono degli scostamenti temporali dovuti a ritardi che non sono sotto il mio controllo, non mi sembra corretto che debba rimetterci io, no?
 
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Diego.M

Utente
Ciao Waver,

...la convenzione non indica auto e conto corrente come primo indicatore della residenza fiscale.

1) Immagino esista una convenzione per evitare la doppia imposizione anche tra Italia e Lussemburgo, quindi puoi detrarre quanto hai pagato lì.
Dovrai pagare anche le sanzioni dovute al fatto che hai omesso di dichiarare per tempo tali redditi.

2) Credo non debbano essere usate le tabelle menzionate, ma aspetta un altro parere da qualcuno diverso da me.

3) Cerca con Google "aire decorrenza isctrizione" ed apri uno qualunque dei siti di Comuni o del Ministero. Avrai conferma del momento da cui decorre l'iscrizione.

Ciao!
 

Diego.M

Utente
Grazie Waver. Non conoscevo queste disposizioni.

Se lo stato estero in cui si lavora o il contratto di lavoro all'estero non prevede categorie quali operaio, quadro, dirigente, sai come si fa a determinare quale fascia di reddito applicare?
 
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