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Pensione di cittadinanza ne ha veramente diritto?

l'ISEE deve basarsi su dichiarazioni formalmente presentate, quindi ad oggi quella del 2018. Tuttavia se la situazione attuale REALE dista oltre il 25% da quella utilizzata per il dichiarativo, andrebbe inserita. Il rischio è effettivamente che li richiedano indietro. I controlli adesso sono stati sospesi, come accennavo sopra, causa CODIV-19.
INPS e CAAF si rimbalzano le responsabilità.
I miei approfondimenti confermano che nel DSU 2020 non esiste alcun campo dove inserire i redditi da pensione percepiti nel 2019/2020, l'anno di riferimento rimane comunque il 2018 e CAAF ribadisce la correttezza del modello presentato.
Nel quadro FC4 redditi e trattamenti da dichiarare a fini isee del DSU leggo:
i particolari redditi e trattamenti da indicare sono riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU. Gli altri redditi e trattamenti sono rilevati direttamente presso l'INPS e l'Agenzia delle Entrate.
Mi sembra evidente che ci deve essere un'attività da parte di INPS e Agenzia Entrate di ricognizione ed indagine per gli altri redditi.

Per la cosiddetta, passatemi il termine "integrazione", si può utilizzare il MODELLO SOSTITUTIVO (MODELLO MS) – DSU ISEE CORRENTE , dove le istruzioni recitano il seguente testo:

Ordinariamente l’ISEE fa riferimento ai redditi percepiti nel secondo anno solare precedente la DSU. In alcune situazioni, in presenza di rilevanti variazioni del reddito ovvero a seguito di eventi avversi (ad esempio, la perdita del posto di lavoro l’interruzione di un trattamento previdenziale, assistenziale e indennitario), tali redditi non riflettono la reale situazione economica del nucleo familiare.
Nelle ipotesi di una variazione della situazione lavorativa o di una interruzione dei trattamenti di uno dei componenti ovvero di una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente viene data pertanto la possibilità di calcolare un ISEE corrente. Tale indicatore si basa sui redditi degli ultimi dodici mesi (anche solo degli ultimi due mesi in caso di componente per il quale si è verificata un’interruzione dei trattamenti non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF ovvero di lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa).


  1. in presenza di rilevanti variazioni del reddito ovvero a seguito di eventi avversi Si parla di eventi avversi, per cui ragionevolmente direi non positivi pertanto questo 25% sembra imputabile ad un peggioramento della situazione attuale, si cita per esempio la perdita del lavoro. Per l'appunto il CAAF me lo aveva anticipato, mi aveva detto che l'ISEE corrente si dichiara solo quando la situazione corrente peggiora di almeno il 25% ma non in caso di migliorie.
  2. viene data pertanto la possibilità di calcolare un ISEE corrente. Sembra un'opzione non un obbligo, se per il fisco la questione fosse peggiorativa non avrebbero lasciato la scelta ma imposto l'obbligo di presentare questa dichiarazione integrativa.
Aggiungo che nel modello esteso di RDC/PDC, sia sr181 che sr182, non c'e' alcun campo dove inserire i redditi da pensione, si fa riferimento sempre a forme di lavoro autonome o di altra natura, non esiste nemmeno un campo note per ulteriori dichiarazioni... insomma sembra un modello concepito specificatamente per il lavoratore/disoccupato ma non per il pensionato.

Cosa ne pensate? La parola a voi esperti.
 
Ultima modifica:

AFK

Utente
Ho avuto modo anch'io di consultare altri CAF e di intercettare velocemente la stessa INPS, ma senza i dettagli (date e numeri) è difficile essere precisi.
Il commento che segue pertanto è l'interpretazione della normativa a parere di chi scrive. L'unico punto su cui CAF e INPS sono certi e concordano è il fatto che al momento tutti gli obblighi connessi alle comunicazioni sui redditi e pensioni di cittadinanza sono sospesi fino al 31.05.2020 causa covid-19, salvo ulteriori proroghe. Pertanto la situazione attuale può proseguire fino a tale data, perché è come se fossimo fermi ancora a febbraio 2020.
Per quanto riguarda la situazione a prescindere dal COVID, invece, sull'obbligo di comunicazione sembra esistere un "vuoto" normativo relativo alla "pensione" di cittadinanza a cui fanno fatica a rispondere con certezza. Più precisamente, mentre esiste l'obbligo di comunicazione di migliorie patrimoniali (immobili e beni durevoli) per entrambi reddito e pensione di cittadinanza, le migliorie reddituali sono legate solo
* ad nuova posizione lavorativa (che si collega al reddito di cittadinanza) da comunicarsi con modulo esteso SR181 o
* "all'acquisizione del possesso di somme o valori superiori alle soglie di cui all'art. 2 c.1 lett b) n. 3 (ossia "un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo") a seguito di donazione, successione o vincite".
Poiché il caso specifico della "pensione di reversibilità" non è espressamente contemplato al momento né nella normativa, né nelle circolari esplicative dell'INPS, a parere di molti non esisterebbe obbligo (ma facoltà) di comunicazione della variazione intervenuta e pertanto non determinerebbe la perdita del beneficio. Non condivido a pieno questa interpretazione, perché piuttosto rischiosa, ma ciò esclusivamente a parere di chi scrive.
La soluzione migliore pertanto, sempre a parere di chi scrive, sarebbe scrivere tramite proprio codice di accesso a "INPS risponde" sul portale dell'Istituto la fattispecie concreta (completa della sequenza esatta delle DATE di inoltro della domanda di pensione di cittadinanza, del riconoscimento della pensione di reversibilità, degli importi mensili che tutte le pensioni comportano) e porre la domanda su come comportarsi e sull'eventuale decadenza del beneficio. Si può fare anche tramite call center, ma non seguirei questa strada perché verba volant scripta manent. Il parere dell'INPS a quel punto sarà vincolante (in caso di perdita del beneficio) e/o tutelante (in caso di contestazioni future) per chi lo riceve.
Il modello da compilare nel caso sarebbe comunque il modello esteso SR181 (questo su indicazione dell'INPS).
Ciò che però le consigliavo inizialmente, al di là di tutta questa "analisi" normativa, è di provare a fare la simulazione isee ordinario con il nuovo reddito (vecchia pensione + reversibilità) e verificare quale sarebbe il risultato per vedere se effettivamente stiamo parlando di valori non significativi (simulatore ISEE senza valore legale).
Con le informazioni a disposizione non posso fare di più.
 

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