Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Limiti di spesa

hd68

Utente
Buongiorno a tutti, ho letto un po velocemente il decreto del mise riguardo all'ecobonus 110%. Parla dei limiti di spesa con una tabella che dà un massimo di spesa per i lavori di € 800 al mq. per abitazioni unifamiliari e comunque un massimo di € 96.000 di spesa totale concessa. Specifica cappotto termico, impianto di riscaldamento, climatizzazione, infissi, schermature solari ecc. ma non fa riferimento all'impianto fotovoltaico che come sappiamo ha un tetto spesa di € 48.000. Qualcuno sa dirmi se la spesa del fotovoltaico deve rientrare anch'essa nei € 96.000, o visto che è un lavoro trainato si può aggiungere in più ai € 96.000 naturalmente sempre detraibili? Perché se non fosse così sarebbero agevolati solo i condomini, che se anche gli hanno abbassato i tetti di spesa per singolo intervento nel complesso essendo in molti riescono a rientrarci bene. Mentre io e molti come me che con un'abitazione unifamiliare fra rivestimento tetto, pareti, caldaie, climatizzatori, e infissi sono già arrivato a € 96.000 ed il fotovoltaico non riesco a farlo. Mi potete chiarire questa cosa. Grazie e buona giornata a tutti.
 
Buongiorno,
il limite di spesa di 96.000 € del c.d. bonus casa, con un'aliquota di detrazione del 50%, determina un limite di detrazione ammissibile di 48.000 €.
Se posso permettermi, Le suggerisco di prestare attenzione alla differenza tra la "detrazione max ammissibile" e la "spesa max ammissibile".

Nell'ambito del c.d. superbonus, detrazione fiscale al 110%, nel caso delle u.i. unifamiliari funzionalmente indipendenti (sia per i servizi, sia per quanto riguarda l'ingresso), gli importi di spesa max ammissibile per gli interventi principali (o trainanti) sono i seguenti:
a) 50.000 € per isolamento termico (se l'imp. di riscaldamento è già presente allo stato attuale);
b) 30.000 € per sostituzione imp. di riscaldamento ed eventuali pannelli solari (se l'imp. di riscaldamento è già presente allo stato attuale);
c) 96.000 € per interventi di riduzione del rischio sismico.
Qualora gli interventi sopra citati fossero eseguiti contemporaneamente i limiti di spesa potranno essere sommati. Si potrebbe arrivare fino ad un limite di spesa di 176.000 €

Interventi secondari (o trainati)
Nel caso in cui si intenda effettuare almeno uno dei suddetti interventi è consentita anche l'installazione di pannelli fotovoltaici per una spesa max di 48.000 € (con il limite di spesa di 2.400 € per ogni kW) ed eventuale installazione di sistemi di accumulo.
Inoltre nel caso in cui sia realizzato almeno l'intervento a) oppure il b), si potrebbe includere anche la sostituzione dei serramenti, schermature solari, etc..
Anche in questi casi le spese degli interventi secondari possono essere sommate alle spese degli interventi principali.

Per quanto riguarda i massimali specifici di costo (Art.3, Comma 2 e Allegato I del Decreto requisiti eff. energ.) sono dei parametri unitari di costo ben diversi dai limiti di spesa.
 

hd68

Utente
Buonasera sign. Giuseppe, grazie per le precisazioni. Ho visto nell'altra risposta del compenso professionisti che non può pagarli l'impresa. Indipendentemente da questo aspetto che ha fatto bene a sottolineare e che approfondirò, quello che mi chiedo è questo e non riesco a trovare risposta: mettiamo che per esempio l'impresa possa pagare anche tutti i professionisti per permessi, progetti, asseverazioni, ecc. e per i lavori che ho richiesto di fare nell'ambito dell'edilizia, cioè isolamento termico delle pareti, del tetto e di tutto ciò che ne deriva, il costo è di € 47.000 più IVA, escluso il costo di tutti i professionisti e di tutta la documentazione necessaria e che è circa di € 8.000, costo che è inserito nel preventivo per un totale di circa € 55.000 più IVA. Ora è questo che chiedo: questi € 8.000 li posso sommare ai 50.000 del limite di spesa to visto che sono legati all'impresa devo rinunciare a qualcosa per farli stare in questi € 50.000. Se poi come dice lei non può l'impresa e dovessi chiamarli io, hanno un limite di spesa o devono rientrare nei limiti degli interventi? E di quali? Il progetto comprende tutti i lavori, così come il direttore lavori, o le asseverazioni. I lavori che verranno eseguiti saranno molti e molte aziende dovranno intervenire, ed ogni professionista avrà comunque un ruolo per ogni azienda. Grazie buonasera.
 
Buonasera hd68,
il tecnico progettista e direttore lavori, coordinatore sicurezza, etc., riveste un ruolo importante durante tutto il percorso che inzia dal progetto e, dopo successive fasi, si conclude quasi sempre con la SCA (Segnalazione Certificata di Agibilità).
In ognuna di queste fasi il tecnico professionista deve, con diligenza e scrupolo, condurre il proprio incarico nell'interesse del proprio del committente (il proprietario dell'u.i. o edificio). Per semplificare si può dire che riveste il ruolo dell'avvocato del proprio cliente in contrapposizione con l'impresa che esegue i lavori.
Privo di un tecnico di sua fiducia il proprietario della u.i. non ha i mezzi, non ha le conoscenze tecniche adeguate per indicare o, in alcuni casi, per imporre la scelta giusta dell'esecuzione delle opere, dei materiali, etc., nonché il rispetto di una lunga serie di norme fra cui, prima fra tutte, quelle della sicurezza in cantiere.
Permettere all'impresa di gestire tutta "l'operazione" di un progetto e di un cantiere è una scelta davvero azzardata. (utilizzo questo termine per motivi di buona educazione).
Per tutto il "percorso" tecnico progettuale e le numerose asseverazioni richieste dalla normativa del c.d. superbonus il tecnico deve necessariamente essere un soggetto di fiducia del proprietario della u.i. (il committente), perché, in caso di futuri controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate o dell'Enea, l'unico a perdere il beneficio fiscale sarà il committente.
 
Hd68, mi permetto di sottoporre alla sua attenzione alcuni articoli del codice deontologico del CNA (Consiglio Nazionale Architetti).
Art. 6
(Indipendenza)
1.Nell’esercizio dell’attività professionale il Professionista ha il dovere di conservare la propria autonomia di giudizio, tecnica e intellettuale, e di difenderla da condizionamenti di qualunque natura.
Art. 31
(Conflitto di interessi)
1. Il Professionista è tenuto ad astenersi dal prestare attività professionale quando abbia, per conto proprio, di terzi o di soggetti che esercitano attività nella medesima aggregazione professionale un interesse in conflitto con quello di un committente o che possa condizionare il corretto svolgimento dell’incarico.

Art. 32
(Interferenza tra interessi economici e professione)
1. Costituisce indebita interferenza tra interessi economici e professione, rilevante ai sensi degli artt. 5 e 6, il comportamento del Professionista che stabilisce con imprese e società patti attinenti i servizi da queste ultime rese a favore del proprio committente.
 
Per quanto riguarda l'esempio dell'intervento di realizzazione di un cappotto esterno per una u.i. unifamiliare, entro il limite max di spesa ammissibile di 50.000 € devono essere incluse le spese relative all'onorario tecnico professionale. Nel caso la spesa complessiva fosse eccedente tale importo, la differenza dovrà essere pagata dal committente. Purtroppo non conosco un altro modo possibile per risolvere la questione.
 

hd68

Utente
Buongiorno. Più che chiaro e sono d'accordo su tutto ciò che mi ha esposto. Il problema si pone perché per motivi di salute al momento non lavoro e non posso permettermi neanche la spesa di € 1. Quindi a rischio mio se trovo l'impresa che mi fa tutto senza farmi spendere niente sono obbligato ad accettare anche se corro dei rischi. Per questo motivo sto cercando di capire queste spese dei professionisti in che modo spalmarle a costo di aggiungere il sisma bonus per alzare il limite e questi costi spalmarli nell'insieme. Perché comunque sono costi che rientrano nel 110% e visto che sono obbligato a usufruire dello sconto in fattura o la cessione, sicuramente non trovo professionisti che accetteranno questa agevolazione ma vorranno essere pagati al momento, cosa che per me è impossibile. Non so come andrà a finire, comunque per sfruttare al meglio il fotovoltaico con le pompe di calore i lavori inizieranno a primavera dato che questa cosa è partita dal 1 luglio ma per approvare il decreto e dare le indicazioni sulle cessioni siamo arrivati a fine settembre e i lavori non voglio farli d'inverno.
 
Buongiorno,
per quanto ha scritto sopra mi permetto di consigliarLe la cessione del credito ad una banca (o istituto finzanziario, etc.).
La legge 77/2020, c. d. superbonus, consente anche la cessione del credito in 3 fasi successive:
1° fase: cessione parziale del credito quando i lavori sono realizzati almeno al 30%;
2° fase: cessione parziale del credito con lavori realizzati almeno al 60%;
3°fase: cessione del credoito rimanente al completamento dei lavori.
In questo modo sarà Lei, il proprietario, insieme al suo professionista che gestirete l'intero percorso economico e tecnico di progetto e di cantiere.
In corrispondenza di ognuna delle 3 fasi Lei, in prima persona, pagherà sia il tecnico sia l'impresa.
A mio modesto parere, questo è il modo migliore di procedere soprattutto per le persone che in questo periodo sono più in difficoltà.
A differenza dell'impresa che, per usare un eufemismo, "potrebbe avere interessi differenti da quelli del committente", soltanto il Suo tecnico di fiducia potrà fare in modo che i costi finali non lievitino oltre i massimali di spesa .
 
Alto