Buongiorno, ci riprovo - col mio primo post avevo scritto:
IVA: L'utente parla di accordo fra le parti del 2021 relativo ad una fattura del 2020 - ergo il problema della mancata riscossione si ha nel 2021 - se è un accordo fra le parti, bisogna vedere (ex art. 26 dpr 633/72) se è spirato il termine di un anno, nel qual caso l'iva è perduta e la nota credito sarà complessivamente di € 180,00 a chiusura del cliente. Se non è spirato il termine di un anno, l'accredito sarà identico alla fattura ma simmetricamente di segno opposto.
CONTABILITA': ribadisco il mio pensiero, la sopravvenienza è un evento straordinario qui si parla di accordo fra le parti e bisognerebbe conoscere di più... io propendo per la perdita su crediti e, in questo caso bisogna verificare se è stato istituito il FONDO RISCHI SU CREDITI (quello generico che si alimenta con l'accantonamento dello 0,50% annuale sulla massa dei clienti commerciali, deducibile fiscalmente) o il FONDO SVALUTAZIONE CREDITI (è specifico x singolo cliente e non è deducibile fiscalmente). Se il FONDO RISCHI SU CREDITI/FONDO SVALUTAZIONE CREDITI non copre l'ammontare del credito la differenza x me è una perdita netta su crediti.
Se i fondi coprono l'ammontare del credito avremo:
FONDO RISCHI SU CREDITI - c'è l'utilizzo, quindi viene decurtato il fondo che diminuisce per l'importo del credito non riscosso, fiscalmente non succede nulla.
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI - c'è utilizzo, quindi il fondo viene azzerato, siccome l'accantonamento è stato indeducibile fiscalmente verrà rilevata una sopravvenienza attiva non tassabile pari alla perdita su crediti, quindi:
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI @ CLIENTE € 180,00 (utilizzo fondo x perdita su crediti)
PERDITA SU CREDITI @ SOPRAVVENIENZA ATTIVA NON TASSABILE € 180,00 (recupero accantonamento fondo indeducibile)