Riferimento: Giroconto ratei
e quindi? certo , però il secondo punto dice: sl fine di rispettare il criterio di competenza è necessario calcolare il costo per le ferie maturate in favore dei dipendenti e NON ANCORA LIQUIDATE o fruite, il computo a RATEO ferie è basato sui seguenti elementi:
1) nr dei gg di ferie spettanti maturati alla data del bilancio
1) costo giornaliero dell'impresa, retrib. lorda e controb. sociali
Ciao Saura, non ci si rilegge da un bel po'... Non potevo, quindi, non venire a salutare una mammina che vedo ammirare il suo pargoletto, direi quasi commossa, nella sua fase di crescita...
Godili questi “giorni”, che sono i migliori anni della vita...
Che i tuoi giorni felici possano crescere nel tempo...
Non posso evitare di esprimere il mio punto di vista...
E' prassi molto diffusa rilevare tra tra i “ratei passivi” anche il rateo di ferie non godute, il r.o.l.
Io non credo, tuttavia, che al bilancio possa attribuirsi la connotazione di bilancio che non rappresenta in modo veritiero e corretto la reale situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa...
Pur senza scomodare il p.c. n. 19, il costo per ferie maturate e non godute matura nell'esercizio mensilmente ed è, quindi, di competenza dell'esercizio per l'intero ammontare; non deriva, ossia dalla scomposizione del valore tra 2 esercizi contigui...
E' da preferire quindi - è corretto ed in linea con le indicazioni che provengono dal p.c. n. 19 - al conto “ratei passivi” il conto transitorio “partite passive da liquidare” o “debiti per costi maturati da liquidare” (io uso questi) da rappresentare nel bilancio nella voce “altri debiti”.
Per i ratei di 14.ma mensilità (è una mensilità aggiuntiva anche questa ma è una componente di costo comune a 2 esercizi contigui) mancando la coincidenza tra esercizio sociale e periodo di liquidazione del diritto maturato, io credo che sia più corretto rilevare il correlativo debito tra i "ratei passivi"...
Un caro saluto.
T.