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Dubbi su cessione abitazione a familiare

Wernher Von Braun

Utente Registrato
Riferimento: Dubbi su cessione abitazione a familiare

ma perchè contratto scritto quando il comodato può essere verbale..
e autocertificazione, ora di cosa, che non ha pezze giustificative..
e ormai ora, ci vive la nonna..
per me non può far piu niente, cmq..
Contratto scritto come mezzo di prova (tra gli altri) per dimostrare che quell'immobile è l'abitazione principale del fratello.
Se non ha altri documenti giustificativi va da sè che non riuscirà a dare tale dimostrazione.
Ora ci abita la nonna, ma forse nel 2006 (ora si presentano le dichiarazioni pro 2006) no, ma non ho letto in dettaglio tutti i post.
PS Ma la nonna non rientra forse tra i parenti entro il 3° grado e affini entro il 4° grado (non ci ho mai capito niente di parentele, ma dovrebbe essere un parente di 2° grado)?
 
A

alberto

Ospite
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bastava la comunicazione di cessione del fabbricato
il comodato può benissimo essere verbale
 

paco

Utente
Riferimento: Dubbi su cessione abitazione a familiare

Intanto ringrazio tutti per i vostri preziosi interventi.
Dalle vostre considerazioni, sembra ormai chiaro che l’autocertificazione da sola non è sufficiente.
Quindi è forse il caso, come consigliato da Karl, di segnalare l’abitazione come “seconda casa” (anche se chiaramente mi rode un po’).
In tal caso, premesso che io vivo e risiedo nella casa di proprietà di mia moglie, secondo voi nel quadro B è da utilizzarsi un codice 2 o un codice 9 ?
Il dubbio nasce dal fatto che dalle simulazioni sw che ho fatto, ho notato che:
- con il codice 2 l’IRPEF viene calcolata aumentando la rendita dell’abitazione di 1/3 (pari a circa 330 euro);
- con il codice 9 si pagano invece circa 250 euro

Direi che è notevolmente differente e sulle istruzioni del 730 non sono riportati esempi per il codice 9.

Ancora grazie
paco
 

Wernher Von Braun

Utente Registrato
Riferimento: Dubbi su cessione abitazione a familiare

bastava la comunicazione di cessione del fabbricato
il comodato può benissimo essere verbale
In assenza dello spostamento della residenza anagrafica non credo che la semplice comunicazione sia sufficiente, in sede di eventuale accertamento, a dimostrare che l'immobile è adibito ad abitazione principale.
Servono altre prove: soprattutto le utenze domestiche, poi se c'è anche un contratto scritto tanto meglio (avere delle prove in più non fa mai male).
 

Wernher Von Braun

Utente Registrato
Riferimento: Dubbi su cessione abitazione a familiare

Intanto ringrazio tutti per i vostri preziosi interventi.
Dalle vostre considerazioni, sembra ormai chiaro che l’autocertificazione da sola non è sufficiente.
Quindi è forse il caso, come consigliato da Karl, di segnalare l’abitazione come “seconda casa” (anche se chiaramente mi rode un po’).
In tal caso, premesso che io vivo e risiedo nella casa di proprietà di mia moglie, secondo voi nel quadro B è da utilizzarsi un codice 2 o un codice 9 ?
Il dubbio nasce dal fatto che dalle simulazioni sw che ho fatto, ho notato che:
- con il codice 2 l’IRPEF viene calcolata aumentando la rendita dell’abitazione di 1/3 (pari a circa 330 euro);
- con il codice 9 si pagano invece circa 250 euro

Direi che è notevolmente differente e sulle istruzioni del 730 non sono riportati esempi per il codice 9.

Ancora grazie
paco
E' un cane che si morde la coda: se non riesci a dimostrare che in quella casa ci abitava tuo fratello, si presume che ci abitassi tu (tanto che le utenze sono a te intestate).
Quindi dovresti applicare al maggiorazione di 1/3 come immobile a disposizione (in pratica una seconda casa - codice 2).
 
A

alberto

Ospite
Riferimento: Dubbi su cessione abitazione a familiare

bastava comunicare forse allora la residenza in comune?
cmq la dichiarazione di cessione fabbricato E' obbligatoria; in essa indico che l'immobile è ceduto a titolo abitativo in comodato.
per il comodato non serve la forma scritta ne è necessaria ai fini di prova, la prova discende dall'uso che se ne fa dell'immobile e come viene concesso lo stesso.
il codice civile è chiaro e anche le risoluzioni del fisco in merito.
poteva intestarsi le utenze ma per esempio, per avere diritto alle tariffe residenziali doveva portar la residenza..

non si può avere tutto, quindi ..
 
A

alberto

Ospite
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E' un cane che si morde la coda: se non riesci a dimostrare che in quella casa ci abitava tuo fratello, si presume che ci abitassi tu (tanto che le utenze sono a te intestate).
Quindi dovresti applicare al maggiorazione di 1/3 come immobile a disposizione (in pratica una seconda casa - codice 2).
se si presume che ci abitasse lui, perchè dovrebbe aumentare la rendita di un terzo? è la sua abitazione principale..
ma non dovrebbe cosi anche per lui risultare nei registri anagrafici del comune?
 

Wernher Von Braun

Utente Registrato
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se si presume che ci abitasse lui, perchè dovrebbe aumentare la rendita di un terzo? è la sua abitazione principale..
ma non dovrebbe cosi anche per lui risultare nei registri anagrafici del comune?
Per lui diventerebbe la classica seconda casa, dove trascorre i week end, si incontra con l'amante, ecc.
 
A

alberto

Ospite
Riferimento: Dubbi su cessione abitazione a familiare

un conto è tenerla a disposizione un conto è abitarci.. tu prima hai detto che "si presume ci abitassi tu".. se ci abita è un conto, se la tiene a disposizione è un altro..

potrebbe fare ora per allora un contratto di comodato scritto col fratello con data vecchia, essendo scritto ha l'obbligo di registrarlo all'ade in ritardo e pagare la sanzione del 24%.
poi quel che sarà sarà

ps: però non ha senso, per risparmiare poca imposta irpef ne paga di piu di registro e bolli..

quindi, ma lassa perde per l'amor del cielo
 
Ultima modifica di un moderatore:

Wernher Von Braun

Utente Registrato
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un conto è tenerla a disposizione un conto è abitarci.. tu prima hai detto che "si presume ci abitassi tu".. se ci abita è un conto, se la tiene a disposizione è un altro..

potrebbe fare ora per allora un contratto di comodato scritto col fratello con data vecchia, essendo scritto ha l'obbligo di registrarlo all'ade in ritardo e pagare la sanzione del 24%.

poi quel che sarà sarà
Un immobile tenuto a disposizione può anche essere utilizzato, non è mica detto che debba rimanere inabitato.
Il contratto di comodato poi non basta, in quanto serve anche l'iscrizione anagrafica.
 
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