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Donazione con vendita quota

deddo001

Utente
Buonasera e grazie in anticipo dei preziosi consigli.
mia madre ancora in vita vorrebbe vendermi una casa alla metà del valore per poi girare la somma a mia sorella. Questo perche questa casa di fatto è da anni usata da me e così ne disporrei completamente anche in termini di oneri. Non essendo così possibile, pensavo all’ipotesi che lei donasse a me e a mia sorella e che poi quest’ultima successivamente (o meglio contestualmente) vendesse a me la sua quota. Si può fare ? Grazie ancora.
 

Salvato

Utente
Esattamente come dice Studiocel: Donazione ai due figli e contestuale Vendita della quota spettante a tua sorella.
Nessuna vendita a metà del valore dell'immobile che comporterebbe una serie di problemi tra cui quelli di: vendita simulata, evasione fiscale, accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate.
 

Camillo75

Utente
Donazione ad entrambi e vendita dall'una all'altro, come già scritto. Soluzione classica, con l'inconveniente però di rendere quasi incommerciabile il bene per 20 anni (mentre la sorella prende soldi "buoni").

Se vi fossero denari in capo alla madre, la madre potrebbe donare con atto notarile al figlio i soldi (50) e con quei soldi e con altri soldi propri (ipotesi, altri 50) il figlio compra casa. Nell'atto la madre dice: i secondi 50 che mi devi dalli a tua sorella per liberalità da parte mia. Liberalità esente da imposta. E i figlio si trova una provenienza vendita (visto che la donazione del denaro è un atto precedente, non soggetto a pubblicità).

Questi casi sono trattati nel mio libro Vi lascio in pace che trovate su Amazon (fine dello spot).

Se non vi fossero i soldi in capo alla madre, soluzione più garibaldina e non è detto esente da problemi fiscali (quindi grande alert): vendita a 100, di cui 50 a titolo di liberalità collegata alla figlia e 50 alla madre dilazionati. Poi con scrittura separata la madre rinuncia al pagamento. Attenzione perché il fisco potrebbe andare a cercare il pagamento dei 50 e se non li trova, scardinare la regola del prezzo-valore sulla vendita.

Soluzione ulteriore, preferibile rispetto alla precedente: vendita al figlio a 50, tutti attribuiti alla figlia per liberalità collegata, esente (come sopra). Carta trilatera privata per dare atto che la vendita è tale per 50, ma che essendo il valore 100, per la differenza la cessione è a titolo di liberalità indiretta in favore del figlio. Questa carta sarebbe l'assicurazione della sorella nel caso in cui il fratello un domani dovesse dimenticarsi di aver preso anche lui i suoi 50. Forse a conti fatti questa sarebbe la soluzione migliore. Il figlio chiede prima casa, paga il 2% sulla rendita (che assumo essere inferiore ai 50; altrimenti comunque si deve pagare l'imposta sulla rendita) e si ritrova una provenienza pulita. La sorella si trova i soldi senza spese.
 

Salvato

Utente
Donazione ad entrambi e vendita dall'una all'altro, come già scritto. Soluzione classica, con l'inconveniente però di rendere quasi incommerciabile il bene per 20 anni (mentre la sorella prende soldi "buoni").....
Ma questo varrebbe se vi fosse lesione della quota di legittima (e nell'ipotesi che la donante-madre sia ancora in vita) con conseguente azione di riduzione nei confronti del donatario-fratello. Ma qui i figli sono solo due che ricevono una pari quota di immobile. Non vedo lesione di diritti. Riguardo la commerciabilità dell'immobile esso può già essere alienato dopo 5 anni se si è goduti dell'agevolazione prima casa.
 

deddo001

Utente
Il solo fatto che esista una provenienza donativa, a prescindere dalla realtà della lesione, rende il bene poco commerciabile.
Grazie a tutti veramente. Ma non mi è chiaro questo aspetto della commerciabilità: fatta la donazione alle sue uniche figlie, nel momento in cui una vende all’altra la sua quota non si rientra in una compravendita classica ? (Nb non si tratta di prima casa/ si tratta di una seconda casa al mare che uso quasi solo io e per questo, ante mortem, mia madre per giustizia nei confronti di mia sorella dice: anticipiamo l’eredità, dai la metà a tua sorella e ti gestisci gli oneri da proprietaria. )
 
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