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Cosa devo chiedere nel preventivo se voglio guadagnare 2750 euro puliti

2750 netti/mese con 450 euro/mese di spese in fattura diventano?

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Ciao a tutti,
Vorrei un piccolo aiuto per stendere un preventivo. Sono disoccupato e mi sto impratichendo come web designer ma esistono diverse denominazioni per il lavoro di cui mi occupo io (programmatore, agenzia di comunicazione web, ecc…) anche se in fondo faccio una sola cosa:
programmi e siti internet
Vi pongo il quesito:
Supponete che io voglia guadagnare in 1 anno di lavoro, al netto di tutte le spese (commercialista, tasse, imposte, ecc...), 33000 euro (in pratica 2750 euro/mese) poi ipotizzate che debba fare un lavoro in cui io abbia necessità di acquistare delle apparecchiature hardware per un valore di 400 euro + iva. A questa ultima cifra aggiungete 50 euro iva inclusa di spese non scaricabili.
Sulla base di quanto detto, in preventivo al cliente, quale cifra dovrei chiedere per raggiungere l’utile sopraindicato? Mi spiegate il calcolo forfettario che dovrei fare?
Ho già aperto questa discussione in un altro forum ma mi hanno trattato male, non mi hanno risposto e mi hanno detto di rivolgermi ad un commercialista. Spero di essere più fortunato questa volta. Come ho già detto io vorrei impostare un calcolo che mi aiuti a mettere in relazione le seguenti variabili:
1.spese scaricabili
2.spese non scaricabili (si possono anche trascurare se complicano eccessivamente la questione)
3.fatturato
4.utile netto
A presto e grazie
Gianni
 

MrDike

Utente
Gentile utente,

ho letto la Sua discussione sull'altro forum e non posso che condividere le doglianze rappresentate dai colleghi.

Tenga presente che conosco molto bene i forum che trattano d'informatica, essendo una materia che studio da quasi 24 anni e che non è diventata la mia attività principale per motivi che non sto a spiegare qui.

Conosco pertanto lo spirito d'iniziativa e di collaborazione che in genere esiste tra gli informatici (quelli veri), tuttavia la materia fiscale e tributaria non necessariamente contempla le medesime regole.

Dai suoi post ho inoltre notato la Sua più totale confusione in materia di imposte (dirette ed indirette), tenuto altresì conto che la "consulenza del lavoro", come da Lei definita, si occupa essenzialmente della gestione del personale dipendente per conto di piccole, medie e/o grandi imprese (gestione risorse umane), mentre un commercialista è un professionista abilitato competente in questioni economico-aziendali quali commercio, finanza, lavoro, fisco, ragioneria, management.

Al momento, posso solo dirLe che, se il Suo fatturato dovesse aggirarsi su quella cifra (ovvero più di Euro 33.000), non mi preoccuperei più di tanto delle spese correlate alla sua produzione o dei meccanismi (id est, la c.d. formuletta da Lei richiesta) che si adoperano per giungere all'utile preventivato.
 
Gentile utente,

ho letto la Sua discussione sull'altro forum e non posso che condividere le doglianze rappresentate dai colleghi.

Tenga presente che conosco molto bene i forum che trattano d'informatica, essendo una materia che studio da quasi 24 anni e che non è diventata la mia attività principale per motivi che non sto a spiegare qui.

Conosco pertanto lo spirito d'iniziativa e di collaborazione che in genere esiste tra gli informatici (quelli veri), tuttavia la materia fiscale e tributaria non necessariamente contempla le medesime regole.

Dai suoi post ho inoltre notato la Sua più totale confusione in materia di imposte (dirette ed indirette), tenuto altresì conto che la "consulenza del lavoro", come da Lei definita, si occupa essenzialmente della gestione del personale dipendente per conto di piccole, medie e/o grandi imprese (gestione risorse umane), mentre un commercialista è un professionista abilitato competente in questioni economico-aziendali quali commercio, finanza, lavoro, fisco, ragioneria, management.

Al momento, posso solo dirLe che, se il Suo fatturato dovesse aggirarsi su quella cifra (ovvero più di Euro 33.000), non mi preoccuperei più di tanto delle spese correlate alla sua produzione o dei meccanismi (id est, la c.d. formuletta da Lei richiesta) che si adoperano per giungere all'utile preventivato.
Però sulla base della sua esperienza un'indicazione di massima dovrebbe essere in grado di darmela. Se andassi da un commercialista mi risponderebbe in 5 minuti e lei è un commercialista, dico bene? Io non parlo di 33000 euro di fatturato perché se non vado errato quest'ultimo comprende oltre che l'utile anche le imposte e le spese, giusto?

Un amico che è meno preparato di lei mi ha detto di considerare il 50%, cioè se voglio guadagnare 100 euro devo chiederne 200 sommando a queste 200 tutte le spese. Sempre l'amico ma che non è nè un informatico e nè un commercialista, tantomeno un matematico bensì un meccanico mi ha consigliato questo calcolo:

Spese scaricabili al netto dell'iva: S1;
Spese non scaricabili già ivate: S2;
Utile: U;
Fatturato: F;
Imposte dirette, indirette, ecc...: I = U*S/(1-S) = U assumendo S = 0.5;
IVA = (S1+S2+U)*1.22
F = S1+S2+U+IVA+I
Per guadagnare U devo chiedere F in fattura.

Lei mi parla di spese dirette e indirette ma a me poco importa, mi basta sapere la somma delle 2 poi se lei riesce a fare un calcolo più raffinato sono qui per questo.
 

MrDike

Utente
Se andassi da un commercialista mi risponderebbe in 5 minuti
Lei crede? :rolleyes:

Un amico che è meno preparato di lei mi ha detto di considerare il 50%, cioè se voglio guadagnare 100 euro devo chiederne 200 sommando a queste 200 tutte le spese. Sempre l'amico ma che non è nè un informatico e nè un commercialista, tantomeno un matematico bensì un meccanico mi ha consigliato questo calcolo:

Spese scaricabili al netto dell'iva: S1;
Spese non scaricabili già ivate: S2;
Utile: U;
Fatturato: F;
Imposte dirette, indirette, ecc...: I = U*S/(1-S) = U assumendo S = 0.5;
IVA = (S1+S2+U)*1.22
F = S1+S2+U+IVA+I
Per guadagnare U devo chiedere F in fattura.

Lei mi parla di spese dirette e indirette ma a me poco importa, mi basta sapere la somma delle 2 poi se lei riesce a fare un calcolo più raffinato sono qui per questo.
Il meccanico? Perchè non l'idraulico o l'elettricista? :dead:

Ma per favore...

Ad ogni buon conto, questa è un buona mini-guida per iniziare, anche se andrebbe corretta e migliorata per taluni aspetti.
 
Lei crede? :rolleyes:



Il meccanico? Perchè non l'idraulico o l'elettricista? :dead:

Ma per favore...

Ad ogni buon conto, questa è un buona mini-guida per iniziare, anche se andrebbe corretta e migliorata per taluni aspetti.
Evvai! Ecco quello che cercavo!

Comunque c'è una cosa che non capisco:

L'impatto dell'IRAP è del 3,9% (ma ogni regione può aumentarla fino ad un punto max) del valore della produzione netta; in linea di massima: reddito prodotto - costi relativi alla produzione (ad esclusione del personale) - deduzione forfettaria (pari a 9.500 Euro fino a 180.759 Euro di fatturato annuo).
Non capisco da dove salti fuori questo 9500 euro...

Cosa non ti convince di questo articolo?

Le percentuali che leggo sono corrette o da aggiornare?

Io, una cosa che vedo mancare, sono le nuove tasse sulla proprietà e sulla spazzatura.

Direi comunque che c'è già parecchia carne al fuoco e tutto quello che mi serve per imbastire il mio programmino!

Mille grazie MrDike!

Anni luce meglio rispetto all'altro forum! Waww!!!
 
Ultima modifica di un moderatore:
Grazie MrDike, ho letto con attenzione la discussione e devo ammettere che è stata fatta con grande attenzione. Era esattamente quello che cercavo. Ho però delle domande che vorrei farti:
1.Se il fatturato fosse maggiore di 180759 euro come si calcola la percentuale IRAP?
2.Se il fatturato fosse minore di 9500 euro la quota di IRAP sarebbe nulla?
3.Qual’è la quota minima di INPS, IRAP ed IRPEF?
4.La percentuale del 3.9% e i limiti di 9500 euro / 180759 euro valgono anche per la Lombardia?
5.I contributi INAIL per i web designer lombardi è di 100 euro + iva?
6.Nell’ultima pagina, quando l’autore illustra la procedura del calcolo, e fa l’ipotesi di 36000 euro di fatturato li intende iva inclusa oppure no? A mio avviso considera il fatturato al netto dell’iva perché questa spesa già la si conosce, è pari al 22% e nel caso del web designer la paga il cliente sotto la forma di ritenuta d’acconto dopo aver ricevuto dal progettista la fattura. La domanda però mi sorge spontanea perché io con la parola fatturato con cui discutevo con un mio amico artigiano è al lordo dell’iva.
 

MrDike

Utente
Rispondo, per ora, circa il presupposto dell'IRAP.

E' noto come il presupposto dell'IRAP sia la capacità contributiva derivante dalla potenzialità economica espressa dall'apparato produttivo esistente.

L'elemento organizzativo, necessario ai fini dell'imposizione IRAP, è connaturato alla nozione d'impresa, mentre è possibile ipotizzare un'attività professionale svolta in assenza di organizzazione di capitali o lavoro altrui.

Gli elementi di organizzazione vanno individuati nell'esistenza di una struttura costituita da mezzi e/o lavoro altrui (organizzazione), le cui peculiari qualità le consentano di rendere in tutto o in parte la stessa prestazione ovvero svolgere la medesima attività, a prescindere dalla attività lavorativa personale del professionista o del titolare d'impresa.

Ne deriva così che, ai fini IRAP, rileva la presenza di un'organizzazione d'impresa e questa non è data dal coordinamento e dall'organizzazione più o meno complessa di cui è capace il professionista per migliorare o rendere più agevole lo svolgimento del proprio lavoro, ma da quella organizzazione, autonoma rispetto al lavoro professionale, capace di spersonalizzare l'attività svolta e di fornire come struttura a sé stante quella prestazione professionale che connota l'attività professionale tipica del professionista.

Pertanto, una volta appurata l'assenza di elementi organizzativi, l'imposta non va applicata (quesiti 1 e 2).
 
Grazie per la risposta ma c’è una questione che non capisco. Se l'IRAP è funzione del reddito del professionista e si paga quando esiste un'organizzazione di capitali o lavoro altrui che contribuisce all'espletamento della sua attività lavorativa, che non riguarda le mansioni da lui eseguite e che sono necessarie per la fornitura del servizio al cliente allora perché egli non deve pagare quest'imposta quando si avvale delle web farm per realizzare le strutture hardware di supporto al portale? Anche quando il web designer fornisce al provider il server questo è sempre e comunque messo in rete grazie ad una struttura che lui stesso gestisce e monitora giornalmente. Diverso è il caso del programmatore che fornisce un software senza chiavi di licenza di aziende terze, infatti per fare questo egli ha solo bisogno di un computer e di un IDE gratuito. Qui la questione mi è più chiara.
 
Ultima modifica:

MrDike

Utente
Grazie per la risposta ma c’è una questione che non capisco. Se l'IRAP è funzione del reddito del professionista e si paga quando esiste un'organizzazione di capitali o lavoro altrui che contribuisce all'espletamento della sua attività lavorativa e non riguarda le mansioni da lui eseguite e che sono necessarie per la fornitura del servizio al cliente allora perché noi Web Designer non dobbiamo pagare questa imposta quando ci avvalliamo delle Web Farm per realizzare la struttura hardware di supporto al portale. Anche quando forniamo al provider il server questo e sempre e comunque messo in rete grazie ad una struttura che lui stesso gestisce e monitora giornalmente. Diverso è il caso del programmatore che fornisce un software senza chiavi di licenza di aziende terze infatti per fare questo egli ha solo bisogno di un computer e di un IDE gratuito. Qui la questione mi è più chiara.
Chi fornisce, ad esempio, un servizio di hosting per la pubblicazione di siti web è soggetto terzo rispetto al web designer che realizza il sito richiesto, pertanto non vi è alcuna autonoma organizzazione.
 
Chi fornisce, ad esempio, un servizio di hosting per la pubblicazione di siti web è soggetto terzo rispetto al web designer che realizza il sito richiesto, pertanto non vi è alcuna autonoma organizzazione.
Si, è sensato quello che scrivi però quell'autore sembra che sia web designer e la paghi. Molto strano.

Risolto il problema dell'IRAP resta il problema dell'INPS di cui sono certo che esista un minimo intorno alle 3000/4000 euro perché mi venne confermato da un commercialista qualche anno fa a cui feci qualche domanda sull'argomento. Dico bene?
 
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