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Cessione crediti a familiare

guest777

Utente
Un familiare ha svolto lavori di ristrutturazione che hanno generato detrazioni fiscali al 50%. Ha, ora, esaurito la capienza per portare in detrazione le spese, e vorrebbe cederne una parte ad un familiare attraverso la cessione del credito (chiedendo asseverazione e visto di conformità). Come confermato dall'Agenzia delle Entrate (https://www.fiscooggi.it/posta/utilizzo-credito-dimposta), il familiare che riceverà i crediti non potrà portare in detrazione detti crediti nella propria dichiarazione dei redditi, ma potrà utilizzare la quota annua del credito acquistato esclusivamente utilizzandolo in compensazione tramite F24. Il problema è che questo familiare è un lavoratore dipendente con sostituto d'imposta, quindi non ha F24 propri da presentare, risultando generalmente a credito nella propria dichiarazione dei redditi. Ci chiedevamo, quindi, come eventualmente possa lui riuscire a recuperare questo credito acquistato?

Una soluzione non troppo "ordinaria" che vorrebbe sottoporre al CAF sarebbe quella di presentare l'anno prossimo un Modello Redditi PF con indicazione di nr. 1 giorni di lavoro dipendente, invece dei 365 corretti. Si genererebbe così un debito per restituzione della detrazione lavoro dipendente riconosciuta durante l'anno, che riverserebbe tramite F24 con compensazione del credito acquistato. Successivamente farebbe una dichiarazione dei redditi correttiva, indicando il corretto numero di giorni di lavoro dipendente e indicando di aver già saldato il risultato della precedente dichiarazione, richiedendo a rimborso quanto dovuto.

Secondo voi sarebbe possibile un comportamento del genere? O come potrebbe altrimenti smaltire la quota annuale del credito acquistato? Non mi sembra corretto che il credito possa essere acquistato da qualsiasi partita IVA a compensazione delle proprie imposte, mentre un lavoratore dipendente si veda negata questa possibilità...
 

guest777

Utente
...o semplicemente versare degli acconti 4033/4034 con compensazione e recuperarli poi in dichiarazione.
Si può fare liberamente durante L'anno senza prima indicarli nel 730? Ci sono limiti di importo? Sai magari anche in che rigo indicarli nel 730?
Non vorrei che poi venisse visto come un "abuso" per usare il credito che altrimenti andrebbe perso...
 

guest777

Utente
Giusto per aggiornamento, il CAF non si è espresso sulla correttezza di quanto io ho proposto perché hanno riferito che mancano documenti di prassi che ammettano o escludono tale comportamento per la frizione del credito. Hanno detto che tecnicamente possono farlo (prima dichiarazione senza detrazioni con restituzione compensata dal credito acquisito e seconda dichiarazione a credito per recupero detrazioni) ma non escludono che successivamente l'ade non possa avanzare problemi.

Per quanto riguarda il pagamento di acconti loro dicono di non averlo mai fatto e sono più restii.

Se qualcuno avesse altre idee, suggerimenti o conoscenze sulla correttezza o meno delle 2 ipotesi, vi ringrazio.
 

gaia78

Utente
Giusto per aggiornamento, il CAF non si è espresso sulla correttezza di quanto io ho proposto perché hanno riferito che mancano documenti di prassi che ammettano o escludono tale comportamento per la frizione del credito. Hanno detto che tecnicamente possono farlo (prima dichiarazione senza detrazioni con restituzione compensata dal credito acquisito e seconda dichiarazione a credito per recupero detrazioni) ma non escludono che successivamente l'ade non possa avanzare problemi.

Per quanto riguarda il pagamento di acconti loro dicono di non averlo mai fatto e sono più restii.

Se qualcuno avesse altre idee, suggerimenti o conoscenze sulla correttezza o meno delle 2 ipotesi, vi ringrazio.
La butto li: compensazione diretta del credito d imposta da bonus ceduto con contributi previdenziali del familiare dipendente ai sensi e per effetto del Decreto Leg.vo n 241 del 9 luglio 1997 articolo 17..
saluti a tutti
m.g.
 

guest777

Utente
Quindi secondo voi nulla? Mi sembra assurdo che pur pagando le tasse (e non potendo evaderle per via del sostituto, a differenza di altri lavoratori), si possano perdere ingenti somme per cui si avrebbe teoricamente "capienza". Se fosse possibile comunicare al datore l'esistenza del credito e chiedendo di tenerne conto nei versamenti mensili, sarebbero risolti tutti i problemi. Personalmente mi sembra un'ingiutizia, e non vedo rispettato il principio di uguaglianza di cui all'art 3 cost. Pago esattamente le stesse tasse, solo con altra modalità. Perché essere penalizzato?
 
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