Un familiare ha svolto lavori di ristrutturazione che hanno generato detrazioni fiscali al 50%. Ha, ora, esaurito la capienza per portare in detrazione le spese, e vorrebbe cederne una parte ad un familiare attraverso la cessione del credito (chiedendo asseverazione e visto di conformità). Come confermato dall'Agenzia delle Entrate (https://www.fiscooggi.it/posta/utilizzo-credito-dimposta), il familiare che riceverà i crediti non potrà portare in detrazione detti crediti nella propria dichiarazione dei redditi, ma potrà utilizzare la quota annua del credito acquistato esclusivamente utilizzandolo in compensazione tramite F24. Il problema è che questo familiare è un lavoratore dipendente con sostituto d'imposta, quindi non ha F24 propri da presentare, risultando generalmente a credito nella propria dichiarazione dei redditi. Ci chiedevamo, quindi, come eventualmente possa lui riuscire a recuperare questo credito acquistato?
Una soluzione non troppo "ordinaria" che vorrebbe sottoporre al CAF sarebbe quella di presentare l'anno prossimo un Modello Redditi PF con indicazione di nr. 1 giorni di lavoro dipendente, invece dei 365 corretti. Si genererebbe così un debito per restituzione della detrazione lavoro dipendente riconosciuta durante l'anno, che riverserebbe tramite F24 con compensazione del credito acquistato. Successivamente farebbe una dichiarazione dei redditi correttiva, indicando il corretto numero di giorni di lavoro dipendente e indicando di aver già saldato il risultato della precedente dichiarazione, richiedendo a rimborso quanto dovuto.
Secondo voi sarebbe possibile un comportamento del genere? O come potrebbe altrimenti smaltire la quota annuale del credito acquistato? Non mi sembra corretto che il credito possa essere acquistato da qualsiasi partita IVA a compensazione delle proprie imposte, mentre un lavoratore dipendente si veda negata questa possibilità...
Una soluzione non troppo "ordinaria" che vorrebbe sottoporre al CAF sarebbe quella di presentare l'anno prossimo un Modello Redditi PF con indicazione di nr. 1 giorni di lavoro dipendente, invece dei 365 corretti. Si genererebbe così un debito per restituzione della detrazione lavoro dipendente riconosciuta durante l'anno, che riverserebbe tramite F24 con compensazione del credito acquistato. Successivamente farebbe una dichiarazione dei redditi correttiva, indicando il corretto numero di giorni di lavoro dipendente e indicando di aver già saldato il risultato della precedente dichiarazione, richiedendo a rimborso quanto dovuto.
Secondo voi sarebbe possibile un comportamento del genere? O come potrebbe altrimenti smaltire la quota annuale del credito acquistato? Non mi sembra corretto che il credito possa essere acquistato da qualsiasi partita IVA a compensazione delle proprie imposte, mentre un lavoratore dipendente si veda negata questa possibilità...