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Adeguamento Studi...voi Che Fate?

marianna

Utente
Qui è sempre una tragedia...non sappiamo più che consigliare ai clienti x l'adeguamento o meno...
Che si fa?
Meglio sborsare una salaccata ora o correre il rischio che ti chiamino x l'accertamento???
Che disperazione!!
 
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mariannina.. i clienti dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e pensare.. "ho fatto nero? ho dei costi cosi e cosà?" se si, meglio si adeguino (se la cifra è ragionevole) o al limite posizionarsi nella forbice tra min e max.. se invece non è così perchè dovrebbero adeguarsi? si ricorre se in contraddittorio va male..

il commercialista non fa i miracoli, i clienti dovrebbero capirlo e capire anche che il commercialista non è quello che "trova il modo per non pagare le tasse".. se c'è ed è legale ok, se no..
 
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Qui è sempre una tragedia...non sappiamo più che consigliare ai clienti x l'adeguamento o meno...
Che si fa?
Meglio sborsare una salaccata ora o correre il rischio che ti chiamino x l'accertamento???
Che disperazione!!

Bisognerebbe valutare caso per caso perché le variabili sono diverse, ad es.:
1) se l'importo dell'adeguamento è abbastanza basso lo fai adeguare e buona notte;
2) se il cliente rientra in una possibile situazione di marginalità economica (ad es. età avanzata, localizzazione territoriale dell'attività, beni ammortizzabili obsoleti, ecc.) glielo indichi nelle annotazioni e non lo fai adeguare aspettando l'eventuale contraddittorio;
3) se l'importo dell'adeguamento è elevato per via dell'applicazione degli indicatori di normalità economica idem come per il punto 2); non lo fai adeguare e comincia già a prepararti a far valere le tue tesi in contraddittorio.
Ricordo a tal proposito che l'applicazione degli indicatori dà luogo a presunzioni semplici e che sarà l'AE a dover provare lo scostamento in base ai ricavi dichiarati.
Come detto sopra, le variabili da considerare sono diverse per cui devi valutare caso per caso.
Ciao Marianna.
 
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Concordo con Alberto, alla fine è sempre il cliente che decide; il consulente non fa i miracoli, deve solo mettere a disposizione del proprio cliente il ventaglio di opzioni possibili cercando di trovare quella che meglio si adatterebbe alla sua situazione, ma alla fine è il cliente a dover scegliere.
Saluti.....buon lavoro, anche se mi rendo conto che è difficile lavorare con queste temperature.
 
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Boh. Io non ne posso più! Il cliente decide.... ma quando ci parliamo con i clienti che continuano ad uscire variazioni su variazioni, circolari, comunicati stampa e chi più ne ha più ne metta. Ieri (18/7/2007!!!!!!!!!!!!!!!!) è uscito l'aggiornamento di Gerico 2007!!!!!!!!!!!!!!!!! BASTA!!!!!!!!!!!!!! I dilettanti a casa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:mad:
 
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Emil concorgo alla GRANDEEEEEEEEEEEE:yes2:
 
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EMIL concordo anch'io!!
Il problema è che chiedono consiglio a noi...
Ma come si fa??
Si consiglia davvero male visto che ogni giorno dicono una cosa diversa e che non si prevede il futuro!!!
 
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Da questo punto di vista avete ragione ragazzi, non si riesce a fare una buona consulenza se oggi al cliente dici una cosa e domani esce un nuovo provvedimento per cui quello che gli avevi detto il giorno prima viene rimesso in discussione.
Il cliente deve capire che in questi casi la colpa non è nostra ma di chi ci governa e siccome è il cliente che alla fine deve pagare non sempre è disposto a capire(ci).
Ciao ragazzi.
 
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