marica
Utente
Riferimento: Cessione azienda
Solo i notai che invadono il nostro campo professionale agiscono come tu hai detto. Gli altri (e mi auguro che siano la maggioranza) agiscono diversamente e cioè ritengono il cessionario un imprenditore al momento in cui decorreranno gli effetti economici del contratto. Perché un conto è l’azienda (art. 2555 c.c) un altro è l’impresa (art. 2082 c.c.). Proprio l’anno scorso ho stipulato un contratto di cessione di azienda del tipo di cui si discute e non ho avuto problemi.
Dici che al notaio sarà piaciuta la mia musica?
non l’accendere se no ti bruci….come fa notare alberto, che saluto, il notaio rogante al 31/12 ritiene di aver davanti due imprenditori-cedente/cessionario-e ai fini di confermare il concetto di capacità di svolgere attività economica per l'acquirente, finalizzata alla produzione-cessione servizi/beni, tale status si formalizza con l'attribuzione della partita iva (nascita soggetto passivo d'imposta) e successiva iscrizione registro imprese. del resto anche il cedente pur dimostrando la volontà di cedere sarà ancora in possesso della partita iva al momento dell'atto, che cesserà sì con riferimento al 31/12, ma di fatto i primi di gennaio.
io l'accendo
Solo i notai che invadono il nostro campo professionale agiscono come tu hai detto. Gli altri (e mi auguro che siano la maggioranza) agiscono diversamente e cioè ritengono il cessionario un imprenditore al momento in cui decorreranno gli effetti economici del contratto. Perché un conto è l’azienda (art. 2555 c.c) un altro è l’impresa (art. 2082 c.c.). Proprio l’anno scorso ho stipulato un contratto di cessione di azienda del tipo di cui si discute e non ho avuto problemi.
Dici che al notaio sarà piaciuta la mia musica?