News Pubblicata il 17/07/2020

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Indennità Covid anche ai lavoratori frontalieri nel DL Rilancio convertito

Contributo in favore dei lavoratori frontalieri residenti in Italia, che svolgono la propria attività nei Paesi confinanti o limitrofi ai confini nazionali



Il decreto Rilancio - n. 34 2020  - è stato convertito in legge con l'approvazione del Senato il 16 luglio ed è ora in attesa di firma e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il nuovo articolo 103-bis introduce una nuova indennità di sostegno al reddito e in  particolare   riconosce un contributo , che non è stato ancora quantificato, in favore: 

  1. dei lavoratori frontalieri residenti in Italia, che svolgono la propria attività nei Paesi confinanti o limitrofi ai confini nazionali 
  2. dei lavoratori frontalieri operanti nei Paesi confinanti o limitrofi extra-UE regolamentati da appositi accordi bilaterali, 

con i seguenti requisiti :

  1. lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuative, 
  2. lavoratori subordinati, 
  3. titolari di partita IVA 
  4. che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro frontaliero a far data del 23 febbraio 2020 e siano privi dei requisiti per poter  godere  della NASPI o delle indennità previste dal Decreto Cura Italia  al decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 . 

(Per un quadro generale delle indennità si sostegno al reddito legate all'emergenza Coronavirus si puo leggere "Bonus 600 e 1000 euro tra conferme e novità"


La legge prevede che l'importo del nuovo bonus, i criteri attuativi e le modalità di richiesta vengano stabilite con un  decreto del Ministro del lavoro, d'intesa con il Ministro dell'economia, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. 

 Sono stanziati a questo fine 6 milioni di euro per il 2020.

Fonte: Parlamento Italiano



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