News Pubblicata il 17/04/2019

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Costi black list: possibile la definizione agevolata o la sanatoria

Sanatoria delle irregolarità fiscali possibile per la mancata indicazione in dichiarazione dei costi black list. Nuova risposta dell'Agenzia delle Entrate



Con la sanatoria delle irregolarità formali può essere definita anche la mancata indicazione nella dichiarazione dei redditi dei componenti negativi di reddito derivanti da operazioni con soggetti domiciliati nei paesi a fiscalità previlegiata, i cd. costi black list. A fornire questa indicazione è stata l'Agenzia delle Entrate con la risposta 101 del 9 aprile 2019 qui allegata.

In particolare, l’istante ha chiesto se le sanzioni emesse a seguito di violazioni dell’obbligo di separata indicazione in dichiarazione dei costi cd. black list siano definibili mediante la definizione agevolata delle irregolarità formali (cd. sanatoria). Nel rispondere l'Agenzia ha ricordato che con la definizione agevolata di cui all’articolo 9, commi da 1 a 8, del decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2019 (DL 119/2018) possono essere regolarizzate “le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti di natura formale che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018”. La regolarizzazione si perfeziona con il pagamento di 200 euro per ciascun periodo d’imposta e con la rimozione della violazione formale.

Attenzione va prestata al fatto che il comma 7 dell’articolo 9 stabilisce, inoltre, che: “Sono escluse dalla regolarizzazione le violazioni di cui al comma 1 già contestate in atti divenuti definitivi alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.

Pertanto, con la sanatoria possono essere definite, non solo le violazioni già contestate in processi verbali di constatazione, ma anche quelle oggetto di atti di contestazione e di irrogazione sanzione già notificati e non  diventati definitivi alla data del 19 dicembre 2018, data di entrata in vigore della legge di conversione. 
Inoltre, la risposta sottolinea come gli atti di irrogazione sanzione oggetto di definizione agevolata possono essere definiti alternativamente:

Fonte: Fisco e Tasse


1 FILE ALLEGATO:
Risposta interpello 101 del 9.4.2019

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