News Pubblicata il 28/07/2016

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Agevolazioni per le PMI al Sud dal MISE

Finanziamenti per ricerca e sviluppo nella piccole e medie imprese delle regioni meno sviluppate: 180 milioni di euro stanziati dal Mise



Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Decreto ministeriale 01 giugno 2016, al fine di sostenere la valorizzazione economica dell'innovazione attraverso la sperimentazione e l'adozione di soluzioni innovative nei territori delle regioni meno sviluppate e delle regioni in transizione, disciplina le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo di rilevanza strategica per il sistema produttivo e, in particolare, per la competitività delle piccole e medie imprese.

Per la concessione delle agevolazioni sono rese disponibili, a valere sull'Asse I, Azione 1.1.3. del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 FESR, le seguenti risorse finanziarie:

a) euro 150.000.000,00 per i progetti di ricerca e sviluppo realizzati nelle Regioni meno sviluppate;

b) euro 30.000.000,00 per i progetti di ricerca e sviluppo realizzati nelle Regioni in transizione.

Una quota pari al 60 per cento delle succitate risorse è riservata ai progetti di ricerca e sviluppo proposti, nell'ambito delle medesime regioni, da PMI e da reti di imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni i seguenti soggetti:

a) le imprese che esercitano le attività di cui all'art. 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;

b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell'art. 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);

d) centri di ricerca con personalità giuridica.

Limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con uno o più soggetti, possono beneficiare delle agevolazioni anche i seguenti soggetti:

a) organismi di ricerca;

b) liberi professionisti;

c) spin-off.

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Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti



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