Domanda e Risposta Pubblicata il 26/03/2018

Partecipazione qualificata e non qualificata: quali conseguenze?

Le partecipazioni qualificate e non qualificate comportano una diversa tassazione sia quando si percepiscono gli utili che quando si cedono



Sono partecipazioni qualificate quelle che - nel caso gli strumenti finanziari siano quotati su mercati regolamentati - consentono una percentuale di voto superiore al 2% o che siano relative a una partecipazione al capitale (patrimonio) superiore al 5%.
Se lo strumento finanziario non è quotato su mercati regolamentati le percentuali salgono, rispettivamente, al 20% (diritto di voto) e al 25% (patrimonio).
Partecipazioni non qualificate sono invece quelle che hanno uno soglia pari o inferiore alle percentuali previste per quelle qualificate.
La distinzione che trova la sua fonte nell'art. 67 tel Tuir è importante per i riflessi fiscali relativi alla tassazione degli utili ed anche alla tassazione della cessione delle partecipazioni.
Dal 1 gennaio 2018 la distinzione tra partecipazioni qualificate e non qualificate non ha piu' rilevanza ai fini della tassazione che sarà unica per tutti nella misura del 26%.
Per le modalità di applicazione e il regime transitorio di rimanda all'articolo Dividendi e distribuzioni utili 2018: come devono essere tassati

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Fonte: Fisco e Tasse


TAG: Redditi di Capitale La tassazione delle PMI