La proposta di incarico di servizi professionali ed il suo contenuto

Come accennato in precedenza, la proposta di incarico di servizi di revisione (di seguito “proposta di revisione”) viene redatta all’inizio dell’iter procedurale e sulla stessa l’organo di controllo è titolato ad esprimere un parere motivato.
Per la redazione e presentazione di una proposta di revisione è utile fare riferimento al contenuto del principio di revisione internazionale ISA n. 210 – Agreeing the Terms of Audit Engagements, e alla comunicazione Consob n. DAC/
RM/96003556 del 18 aprile 1996, ove si raccomanda uno schema di proposta di servizi professionali con criteri generali di riferimento dei possibili contenuti, da adattare alle peculiarità di ogni incarico.

La revisione delle società controllate

Se il revisore della società controllante è anche revisore della società controllata, delle fi liali e delle divisioni dotate di autonomia (dette anche “succursali” o “branch”), i fattori che infl uenzano la decisione di stipulare una lettera di incarico
separata per ogni società operativa riguardano:
– l’organo societario che nominerà il revisore;
– l’obbligo o meno di emettere una relazione di revisione specifi ca;
– le norme di legge nazionali;
– l’ampiezza di qualsiasi lavoro svolto da altri revisori;
– la percentuale di proprietà da parte della società controllante;
– il maggior o minor grado d’indipendenza della direzione dell’unità rispetto alla società controllante.

Il ruolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Consob e del Ministero della Giustizia

Con il d.lgs. 39/2010 cambiano i riferimenti degli organismi di primo livello nell’ambito del controllo – che precedentemente erano il Ministero della Giustizia, la Consob, l’ISVAP e la Banca d’Italia – e che ora passano dal Ministero della Giustizia a quello della Economia e delle Finanze.
La scelta è condivisibile e probabilmente porterà a decisioni più rapide ed efficaci che in passato, mentre Consob, ISVAP e Banca d’Italia restano come punto di riferimento per gli EIP, le imprese di assicurazione e gli istituti di credito, ma con alcuni aspetti di valenza inferiori alla normativa precedente

I principi di revisione di riferimento

Il revisore legale, consapevole dei limiti e della ampiezza del suo ruolo, deve conoscere approfonditamente e seguire:
– le norme sulla revisione legale previste dal codice civile e dal d.lgs. 39/2010;
– i principi di revisione nazionali emanati dalla Consob e dal CNDCEC1 fino a quando un apposito regolamento “traghetterà” l’Italia verso i principi di revisione internazionali (ISA – International Standards on Auditing);
– i principi di revisione internazionali emessi dall’apposito organismo internazionale (IAASB – International Auditing and Assurance Standards Board)
– le norme di comportamento del revisore unico, della società di revisione e del Collegio sindacale per la funzione di “controllo contabile”.

Il quadro di riferimento della revisione legale delle società

Per quanto riguarda l’evoluzione normativa in Italia della revisione legale dei conti, in questa sede si richiamano solo le norme della riforma del diritto societario attuata con il d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, in vigore dal 1° gennaio 2004, integrandole con le ulteriori novità emerse dal d.lgs. 39/2010, dalla cd. “Legge di stabilità” (legge 12 novembre 2011, n. 183) e dal cd. “decreto semplificazioni” (d.l. 9 febbraio 2012, n. 5).
Le attuali norme inerenti le società di capitali e le cooperative mantengono la separazione del controllo sull’amministrazione dell’impresa dalla revisione legale, affidando quest’ultima al Collegio sindacale (qualora sussistano determinate condizioni) o, in certi casi, ad un revisore legale o ad una società di revisione. È anche stata introdotta la figura del cd. “sindaco unico”.

Le principali caratteristiche del d.lgs. 39/2010

Riassumere le principali novità della riforma è impresa complessa poiché essa si presenta come una sorta di Testo Unico della revisione legale ed introduce, tra l’altro, una serie d’importanti novità con modifiche al codice civile, al d.lgs. 127/1991, al Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria (“TUIF” – d.lgs. 58/1998), al Testo Unico Bancario (“TUB” – d.lgs. 385/1993) e al Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. 209/2005).

Aspetti principali della normativa sulla revisione legale

Il termine usato in pratica per “revisione contabile”, “controllo legale dei conti” o “revisione legale dei conti” evoca una attività di osservazione critica effettuata a posteriori, con uno scopo di accertamento e di verifica di informazioni contabili.
In generale, per “revisione contabile” si intende quell’attività, condotta secondo statuiti principi di revisione1, pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli estensori del bilancio, ossia dagli amministratori di un’impresa.
Tale procedimento rappresenta la base per l’espressione del giudizio professionale sul bilancio da parte del revisore contabile.

La valutazione dell’incarico

Nella Linea R.10.20 viene approfondita una delle attività preliminari sopra evidenziate: la valutazione dell’incarico.
L’obiettivo di tale verifica consiste nel creare le condizioni affinché i candidati sindaci accettino l’incarico solo laddove ritengano di disporre collegialmente delle competenze, delle capacità e della disponibilità di risorse, organizzative e temporali, adeguate per svolgere l’incarico stesso.
Una tale valutazione, da un lato risulta propedeutica ad una quantificazione delle risorse e dei tempi necessari al corretto svolgimento dell’incarico, dall’altro, costituiscono un importante presidio per lo svolgimento in comune dell’attività di revisione.

Il Collegio sindacale incaricato della revisione legale dei conti

La revisione legale di conti, attualmente disciplinata dal d.lgs. n. 39 del 27 Gennaio 2010, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 Marzo 2010, consiste nella verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.
Essa deve constare di una serie di controlli e procedure atti ad identificare eventuali rischi di errori significativi in bilancio ed individuare gli opportuni criteri consoni alla loro valutazione.

Le attività preliminari all’accettazione dell’incarico

Le prime Linee Guida trattano la materia dell’inizio e della cessazione dell’incarico e nello specifico affrontano i seguenti temi:

• La linea Guida R.10.10 riguarda le attività preliminari all’accettazione dell’incarico;
• La linea Guida R.10.20 inerisce la valutazione dell’incarico;
• La linea Guida R.10.30 riguarda i termini dell’incarico;
• La linea Guida R.10.40 concerne la verifica dei requisiti d’indipendenza;
• La linea Guida R.10.50 riguarda le procedure e le carte di lavoro inerenti l’indipendenza;
• La linea Guida R.10.60 riguarda la proposta motivata di conferimento dell’incarico di revisione;
• La linea Guida R.10.70 analizza la cessazione dell’incarico.