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Elementi di diritto del lavoro si prefigge lo scopo di illustrare agli studenti ed agli operatori di settore, in maniera sistematica, il diritto del lavoro con un accento ed un focus specifico sulle nuove norme che in questi tempi hanno investito il panorama giuslavoristico italiano.
Oltre ai temi fondamentali legati alla subordinazione, all'eterodirezione, al procedimento disciplinare ed al licenziamento, sono presenti diversi approfondimenti su temi estremamente attuali come lo smart working, la sostenibilità, il welfare aziendale e le nuove norme sul licenziamento.
Verranno forniti, dunque, gli strumenti indispensabili per orientarsi in un diritto del lavoro in continuo movimento ed evoluzione, con un approccio rigoroso sul piano teorico ma attento alle esigenze operative, grazie alla consolidata esperienza professionale degli autori che hanno rapporti continui di consulenza con grandi aziende e sono riusciti a portare, all'interno del volume, le lore competenze pratiche.
Concludiamo, precisando che sono presenti utili schemi riepilogativi che permettono un immediato focus sull'istituto giuridico di studio ed un rapido ragionamento sul percorso mentale che è alla base della conoscenza del diritto.
Massimiliano Matteucci Docente a contratto dell'insegnamento "Innovazione digitale e relazioni industriali" presso l'Università Niccolò Cusano di Roma, Consulente del lavoro, membro del Centro studi del Cpo di Roma, relatore per enti e società private, autore di pubblicazioni per diversi editori. Cultore della materia in Diritto del lavoro presso l'Università La Sapienza di Roma e presso l'Università Niccolò Cusano di Roma. Docente a contratto nei Master universitari di Retail Management, Diritto e processo del lavoro e Start up d'impresa.
Claudia Cermelli Avvocato e docente a contratto dell'insegnamento di "Diritto del lavoro" presso l'Università Niccolò Cusano di Roma. Relatore per enti e società, autore di numerose pubblicazioni ed esperta sui temi del Volontariato e maternità.
Con la collaborazione di:
Caterina Lacava
Francesca Cornacchi
Martina Marinelli
Capitolo I – Le fonti del diritto
1. Quadro generale
2. Le fonti del diritto
3. La giurisprudenza e le regole interpretative
Capitolo II – Il lavoro subordinato e le altre forme di lavoro
1. La nozione di lavoro subordinato
2. La subordinazione
3. Il lavoro autonomo
4. Il lavoratore parasubordinato
5. Le nuove forme di lavoro
Capitolo III – Il contratto collettivo di lavoro
1. Concorso tra le norme e conflitti tra le fonti
2. L’efficacia oggettiva e soggettiva
3. Il contratto collettivo come contratto di diritto comune
Capitolo IV – Cenni di diritto sindacale
1. Il sindacato
2. Le relazioni sindacali in azienda
3. Lo sciopero
Capitolo V – Il contratto individuale
1. I soggetti contraenti
2. Gli elementi essenziali del contratto
Capitolo VI – I poteri del datore di lavoro e gli obblighi del lavoratore
1. I poteri del datore di lavoro
2. Gli obblighi del datore di lavoro
3. Obblighi e diritti del lavoratore
4. Focus sul procedimento disciplinare
Capitolo VII – Il luogo della prestazione, l’orario di lavoro e la retribuzione
1. La retribuzione
2. Il luogo di lavoro
3. L’orario di lavoro e i riposi
Capitolo VIII – Decentramento, somministrazione e appalto
1. La somministrazione di lavoro
2. L’appalto
3. Il distacco
4. Il trasferimento
Capitolo IX – Cessazione del rapporto
1. L’evoluzione normativa dell’estinzione del rapporto di lavoro
2. Il licenziamento in casi di inidoneità, eccessiva morbilità e scarso rendimento
3. Il licenziamento ad nutum
4. Il licenziamento disciplinare
5. Giusta causa
6. Giustificato motivo soggettivo
7. Giustificato motivo oggettivo
8. Dimissioni
9. Il licenziamento collettivo
10. Il licenziamento nullo
11. Il regime sanzionatorio
12. Il trattamento di fine rapporto
Capitolo X – Il lavoro gratuito
1. La prestazione gratuita di lavoro subordinato tra contratto e rapporto
2. Il lavoro gratuito subordinato come contratto atipico
3. La riconduzione ad ipotesi tipiche: donazione e comodato
4. L’elaborazione giurisprudenziale
Capitolo XI – Welfare aziendale, smart working e sostenibilità
Appendice
Tempo determinato
Smart working
Bibliografia
Il libro che stai per sfogliare si propone come strumento di studio e di ripasso sintetico, ma allo stesso tempo completo, sul Diritto penale.
Si rivolge principalmente ai partecipanti ai concorsi pubblici, agli studenti universitari, ma anche agli operatori del diritto, per aiutarli a memorizzare facilmente tutti gli argomenti e i principi fondamentali della materia (Legge penale: principi e applicazione, reato, imputabilità, dolo, colpa, circostanze, concorso di persone e di reati, pene, estinzione del reato e della pena, reati contro la P.A. e altri principali reati, riforma Cartabia).
Ogni capitolo contiene una selezione di mappe concettuali rappresentate inizialmente sotto forma di schemi generali, per poi essere "esplicate" con maggiori dettagli, mettendo in evidenza i collegamenti e le interconnessioni tra categorie, principi, e istituti di cui si compone la materia.
Alla fine di ciascun capitolo sono presenti test di verifica e quiz a risposta multipla, finalizzati a consolidare la memorizzazione degli argomenti e la preparazione in vista delle prove.
Il punto di forza del libro è il collegamento "smart" tra le mappe concettuali (generali ed esplicate) presenti sul testo cartaceo e le videolezioni curate dall'autore (20 lezioni per una durata totale di 12 ore).
Ogni videolezione è costruita sulle mappe concettuali che declinano tutte le parole chiave e tutti i concetti fondamentali della materia.
Le videolezioni sono facilmente raggiungibili grazie al codice QR-code riportato sulla pagina iniziale di ciascun capitolo. Le mappe, gli schemi e le videolezioni sono aggiornate alla recente Riforma Cartabia.
Luigi Tramontano Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di tecnica legislativa, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l'esame di abilitazione alla professione forense.
Presentazione
Capitolo 1 - La legge penale e i suoi principi
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Soluzioni
Capitolo 2 - Applicazione della legge penale
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 3 - Il reato: caratteri e struttura
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Soluzioni
Capitolo 4 - Esclusione dell’antigiuridicità. Le scriminanti
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 5 - La colpevolezza e l’imputabilità
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 6 - Il dolo e l’errore
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 7 - La colpa
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 8 - La responsabilità oggettiva e la preterintenzione.
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 9 - Le circostanze del reato
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 10 - Il tentativo
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Soluzioni
Capitolo 11 - Il concorso di persone nel reato
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 12 - Il concorso di reati
Verifica – Quiz
Soluzioni
Capitolo 13 - Le pene
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Soluzioni
Capitolo 14 - Commisurazione della pena e incidenza della colpevolezza
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Soluzioni
Capitolo 15 - Punibilità e cause estintive di reato e pena
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Soluzioni
Capitolo 16 - Le misure di sicurezza
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Soluzioni
Capitolo 17 - Le conseguenze civili del reato
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Soluzioni
Capitolo 18 - I reati contro la pubblica amministrazione
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Soluzioni
Capitolo 19 - Altre figure di reato
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Soluzioni
Capitolo 20 - Le ultime novità normative. Dal D.Lgs. 150/2022 (decreto attuativo della Riforma Cartabia) al D.L. 162/2022 (decreto Rave Party)
Verifica – Quiz
Soluzioni
L'art. 2086 del c.c., come modificato dalla recente riforma della crisi d'impresa, ha specificatamente introdotto l'obbligo per tutte le imprese, soprattutto per quelle sane, indipendentemente dalla loro dimensione e tipologia, di dotarsi di adeguati assetti e misure, ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell'assunzione di idonee iniziative.
La previsione normativa non è per niente banale e comporta un vero e proprio mutamento culturale per le realtà economiche italiane, introducendo l'obbligo di una visione strategica prospettica nella gestione dell'impresa, con particolare attenzione ai rischi assunti e la predisposizione di opportuni strumenti di monitoraggio e prevenzione della crisi.
Il libro si propone, attraverso contributi derivanti da competenze ed esperienze maturate in diversi percorsi professionali, di offrire una panoramica sulle principali tematiche che devono essere affrontate nella realizzazione di un sistema organizzativo, amministrativo e finanziario coerente con le dimensioni, l'attività e le prospettive dell'impresa, fornendo degli spunti che possono essere un utile strumento di approfondimento in questo ambito.
Marcella Caradonna, Dottore Commercialista e Revisore, Professore a contratto dell'Università Cattolica del Sacro cuore di Milano, e giornalista pubblicista autrice di numerosi libri e contributi editoriali su tematiche aziendalistiche e di diritto d'impresa. Nella professione svolge prevalentemente un'attività di consulenza strategica alle imprese sia in ambito aziendale che negoziale. Ha ruoli di amministratore indipendente, ODV e organo di controllo in diverse società anche quotate.
1 Il concetto di assetto organizzativo nell’impresa (a cura di Marcella Caradonna)
1.1 Assetto organizzativo
1.2 Caratteristiche dell’assetto amministrativo
1.3 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi
1.4 Sistema contabile, pianificazione, programmazione e controllo
2 L’assetto contabile e finanziario: gli attori e gli strumenti per l’adeguato assetto (a cura di Alessandro Mattavelli)
2.1 La pianificazione
2.2 La verifica dello stato di salute dell’impresa e dei dati prospettici
2.3 Il modulo andamentale
2.4 Gli indici della crisi secondo le indicazioni del Consiglio Nazionale
2.5 Il DSCR
2.6 Conclusione: la lezione per l’imprenditore e per il professionista
3 Il ruolo del collegio sindacale nella verifica del rispetto dell’art. 2086 c.c. (a cura di Maria Rita Astorina)
Premessa
3.1 Evoluzione del ruolo del collegio sindacale
3.2 I doveri del collegio sindacale
3.3 Assetto organizzativo adeguato dal punto di vista dimensionale
3.4 Adeguatezza assetto amministrativo contabile
3.5 Assetto organizzativo adeguato in caso di crisi
3.6 Perdita della continuità aziendale
3.7 Obbligo di segnalazione degli organi di controllo societari
3.8 Attività di vigilanza del collegio sindacale
4 La responsabilità civile in caso di mancato assetto organizzativo (a cura di Massimiliano Castagna)
4.1 Concetto generale di responsabilità civile
4.2 Modifiche introdotte dal codice della crisi per responsabilità degli amministratori
4.3 Principi generali sulla responsabilità civile degli amministratori
4.4 La responsabilità degli amministratori per gli adeguati assetti e bjr
4.5 Responsabilità dei revisori
4.6 Il giudice competente per l’esercizio dell’azione di responsabilità
5 Le responsabilità penali di amministratori e sindaci (a cura di Fabrizio Manganiello)
5.1 Introduzione
5.2 Le conseguenze della perdita di continuità aziendale
5.3 Le disposizioni penali del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
5.4 I singoli reati in relazione alla mala gestio degli organi sociali
6 Definizione di illiquidità ed insolvenza (a cura di Maria Lucetta Russotto)
Premessa
6.1 Il contesto economico
6.2 Le fasi di vita dell’impresa
6.3 L’impresa come sistema.
6.4 La crisi come concetto economico
6.5 La durata media della vita delle imprese
6.6 La ristrutturazione preventiva
6.7 La crisi e la sua valutazione economica. La “teoria di creazione del valore” o EVA - Economic Value Added
6.8 La crisi e l’insolvenza
6.9 L’insolvenza
6.10 Conclusioni
7 L’adeguato assetto e la continuità aziendale nella riforma della crisi di impresa (a cura di Antonio Bianchi)
7.1 Il principio degli assetti adeguati nella disciplina riformata
7.2 Ancora sulla adeguatezza dei sistemi organizzativi: la NIFO Rule (Nose in, fingers out)
7.3 Il principio di agire informato. Il dovere di informazione
7.4 I doveri dell’imprenditore funzionali alla tempestiva rilevazione della crisi.
7.5 La stima del prevedibile andamento di gestione: il forecast aziendale
7.6 La sostenibilità del debito
7.7 L’equilibrio finanziario e il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi: Debt/Equity
7.8 La continuità aziendale e il trigger event. I principi contabili OIC 11 e ISA 570
7.9 Ancora sulla continuità aziendale: l’action plan e il forward looking
7.10 Conclusioni
8 La negoziazione assistita ed il parere dell’esperto sull’adeguato assetto e la continuità aziendale (a cura di Felice Ruscetta e Paola Ruscetta)
Premessa
8.1 La composizione negoziata della crisi
8.2 La figura dell’esperto facilitatore e il suo parere sull’adeguato assetto
e sulla continuità aziendale
8.3 Conclusioni
9 Conclusioni
9.1 Gli assetti societari tra riformato codice della crisi e codice civile
Bibliografia
Gli Autori
L’intento dell’opera è di fornire un valido ausilio a quanti si occupano delle problematiche condominiali riguardanti l’impugnazione delle delibere assembleari.
Condòmini, amministratori e operatori del diritto potranno rinvenire, nelle pagine del volume, gli aspetti più significativi del fenomeno, analizzati alla luce della più recente giurisprudenza e, da ultimo, della riforma Cartabia, che ha innovato anche nel settore condominiale soprattutto con riferimento alla procedura di mediazione.
Il volume, grazie al supporto delle numerose pronunce richiamate e dell’analisi della normativa vigente, costituisce un valido supporto a quanti vogliano sapere cosa fare in caso di invalidità della deliberazione.
Per rendere ancora più semplice e intuitiva la lettura, nel lavoro sono presenti pratici facsimile che consentono anche a chi non ha mai preso parte a un’assemblea condominiale di rendersi facilmente conto della materia di cui si +sta trattando.
L’opera è così composta:
CONTENUTI AGGIUNTIVI
Mariano Acquaviva
avvocato del foro di Salerno, si occupa da diversi anni della materia condominiale. È autore di numerosi articoli per le testate telematiche La Legge per Tutti e Condominioweb.com, per il quale ha pubblicato i seguenti e-book: “Codice del Condominio e delle Locazioni” (sezione dedicata alle disp. att. cod. civ. e alla nozione di contratto e di locazione - 2021), “La responsabilità penale dell’amministratore di condominio” (2021) e “Verande e Gazebi” (2022).
Premessa
PARTE I – DALLA CONVOCAZIONE ALLA DELIBERAZIONE
CAPITOLO I – L’avviso di convocazione dell’assemblea
1.1 Il contenuto dell’avviso di convocazione
1.2 La comunicazione dell’avviso di convocazione
1.3 La tassatività delle forme dell’avviso di convocazione
1.4 L’annullabilità per vizi dell’avviso di convocazione
1.5 La legittimazione a comunicare l’avviso di convocazione
1.5.1 Facsimile avviso di convocazione assemblea
CAPITOLO II – Assemblea ordinaria e assemblea straordinaria
CAPITOLO III – I soggetti legittimati a partecipare all’assemblea
CAPITOLO IV – I poteri dell’assemblea
CAPITOLO V – Assemblea: quorum costitutivi e deliberativi
5.1 Tabella delle maggioranze nell’assemblea di condominio
5.2 Calcolo dei quorum e conflitto di interessi
CAPITOLO VI – Verbale assembleare: contenuto e aspetti essenziali
6.1 Chi redige il verbale assembleare?
6.2 I compiti del presidente nella redazione del verbale
6.3 Il contenuto necessario del verbale
6.4 Come si scrive la deliberazione
6.5 La chiusura del verbale
6.6 La modifica del verbale dopo la chiusura
6.7 La sottoscrizione del verbale
6.8 Il valore probatorio del verbale assembleare
6.9 La comunicazione del verbale ai condòmini assenti
CAPITOLO VII – Tipologie di deliberazioni assembleari
7.1 Le deliberazioni preparatorie
7.2 Le deliberazioni programmatiche
7.3 Le deliberazioni interlocutorie
CAPITOLO VIII – L’invalidità della deliberazione
8.1 L’evoluzione del contrasto giurisprudenziale in tema di nullità e annullabilità delle deliberazioni fino alla sentenza 7 marzo 2005, n. 4806, delle Sezioni Unite
8.2 L’annullabilità
8.3 La nullità
8.4 L’inesistenza
CAPITOLO IX – Facsimile di deliberazioni condominiali
9.1 Verbale di assemblea per conferimento incarico a tecnico di fiducia, danni per infiltrazioni e approvazione consuntivo
9.2 Verbale di assemblea per affidamento appalto di lavori Superbonus 110% e appalto per la pulizia delle parti comuni
9.3 Verbale di assemblea per approvazione rendiconto, conferimento incarico riscossione quote condominiali, affidamento in via urgente dei lavori di sistemazione della tettoia, rinuncia incarico amministratore
PARTE II – L’IMPUGNAZIONE DELLE DELIBERAZIONI
CAPITOLO I – L’art. 1337 c.c.
1.1 Il confronto con l’art. 1137 c.c. prima della riforma del 2012
CAPITOLO II – I soggetti legittimati all’impugnazione
2.1 Gli inquilini
2.2 I comproprietari
2.3 Gli usufruttuari
2.4 L’impugnazione in caso di delega
2.5 L’amministratore di condominio
CAPITOLO III – I termini per l’impugnazione
CAPITOLO IV – L’obbligo di mediazione
4.1 La ripartizione delle spese di mediazione
4.2 L’effetto interruttivo dell’istanza di mediazione
4.3 La mediazione dopo la riforma Cartabia
4.4 Facsimile istanza di mediazione
4.5 Facsimile procura a conciliare
CAPITOLO V – La forma dell’atto di impugnazione
5.1 La forma dell’atto di impugnazione dopo la riforma Cartabia
CAPITOLO VI – Il giudice competente delle impugnazioni delle deliberazioni assembleari
6.1 La determinazione del valore dell’impugnativa di una deliberazione
6.2 L’impugnativa della deliberazione avente ad oggetto immobili
6.3 Il cumulo delle domande nell’atto di citazione
6.4 L’impugnativa della deliberazione dal valore indeterminabile
6.5 L’annullamento della deliberazione che incide su tutti i condòmini
6.6 Le cause relative alla misura e alla modalità d’uso dei servizi condominiali
6.7 L’impugnativa senza avvocato
CAPITOLO VII – La sospensione dell’esecuzione della deliberazione
7.1 La sospensione dell’esecuzione delle deliberazioni dopo la riforma Cartabia
7.2 Le ragioni per chiedere la sospensione dell’esecuzione delle deliberazioni
CAPITOLO VIII – I motivi di impugnazione più comuni
8.1 Mancato rispetto del quorum costitutivo o deliberativo
8.1.1 Esempio deliberazione invalida per mancato rispetto del quorum deliberativo richiesto per l’approvazione del regolamento condominiale
8.2 Vizi riguardanti le deleghe
8.3 Comunicazione dell’avviso di convocazione dei condòmini
8.4 Contenuto generico dell’avviso di convocazione
8.5 Violazione dei criteri di ripartizione delle spese
8.6 Mancata costituzione del fondo speciale
8.7 Conflitto d’interessi in assemblea
8.8 Impugnazione del rendiconto consuntivo
8.9 Verbale che non riporta i nominativi dei partecipanti
8.10 Nomina dell’amministratore senza preventivo
8.11 Partecipazione all’assemblea di condòmini non risultanti nell’anagrafe
8.12 Vizi di legittimità del bilancio
CAPITOLO IX – La possibilità di far valere l’annullabilità in via riconvenzionale: le Sezioni Unite del 14 aprile 2021 n. 9839
CAPITOLO X – La sanatoria della deliberazione invalida
CAPITOLO XI – La revoca della deliberazione condominiale
CAPITOLO XII – La disapplicazione della deliberazione invalida
CAPITOLO XIII – Il ricorso all’arbitrato
CAPITOLO XIV – Facsimile atto di citazione per impugnazione deliberazione invalida
PARTE III – DOMANDE FREQUENTI
Domande frequenti
Conclusioni
La legge di bilancio 2023, reintroducendo il regime agevolato per l'assegnazione degli immobili e dei beni mobili registrati ai soci di società commerciali, offre nuovamente ai contribuenti la possibilità di ottenere la riduzione degli oneri fiscali, di solito molto ingenti, derivanti dalla fuoriuscita dei beni dalla sfera societaria.
I medesimi vantaggi possono essere ottenuti con la cessione ai soci, laddove vi siano elementi che la facciano preferire all'assegnazione, con la trasformazione della società commerciale in società semplice (e quindi con la fuoriuscita dei beni non dalla sfera societaria ma solo dal regime fiscale d'impresa) e con l'estromissione da parte dell'imprenditore individuale degli immobili dal regime d'impresa.
La normativa oggetto di analisi ha la finalità di ridurre il numero di società con scarsa operatività, che spesso finiscono per pagare (o, peggio, per evadere) imposte figurative mal digerite dai titolari (dovute alla disciplina delle società di comodo e della fiscalità dei beni in godimento ai soci), ma anche di ottimizzare la gestione di singoli beni o di favorire in alcuni casi il recesso di soci che per vari motivi vogliano uscire dalla compagine societaria, senza intralciare l'attività d'impresa, dal momento che l'agevolazione ha ad oggetto solo beni non strumentali.
La disciplina dell'assegnazione dei beni richiede, per la sua applicazione, che si affrontino temi non solo di diritto tributario, ma anche di diritto societario e di contabilità.
Gli scenari possibili sono innumerevoli, e nel corso della trattazione si contraddistingue l'impegno dell'autore nel fornire tutti gli strumenti necessari per affrontarli non tralasciando finanche l'aspetto più operativo, attraverso la messa a disposizione di una serie di verbali di assemblea utili per l'attuazione dell'assegnazione.
Francesco De Rosa Dottore commercialista, revisore legale e giornalista pubblicista, è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli dal 2004. Autore di numerosi articoli su riviste specializzate in ambito tributario e relatore a convegni e webinar, è specializzato in abuso del diritto ed operazioni straordinarie. Ha collaborato con la cattedra di diritto tributario dellUniversità degli studi di Napoli Parthenope.
1. Introduzione
2. I soggetti
2.1 Le società
2.1.1 I soggetti della trasformazione
2.2 I requisiti dei soci
2.2.1 Le altre regole relative ai soci
2.2.2 Operazioni straordinarie
2.2.3 Aspetti applicativi
3. Ambito oggettivo
3.1 Gli immobili strumentali per destinazione
3.2 I beni mobili registrati
3.3 Momento in cui verificare i requisiti dei beni
4. Le operazioni agevolate
4.1 Le assegnazioni
4.1.1 La par condicio tra i soci
4.1.2 Distribuzione di utili
4.1.3 Restituzione di riserve di capitale
4.1.4 Riduzione del capitale sociale
4.1.5 Liquidazione della società
4.1.6 Recesso o esclusione del socio
4.1.7 Restituzione di finanziamenti soci
4.2 Le cessioni
4.3 La trasformazione in società semplice
5. Le imposte dirette
5.1 Gli effetti per la società: il calcolo della plusvalenza
5.1.1 Scelta del valore di riferimento
5.1.2 Assegnazione e successiva alienazione fuori dal reddito d’impresa
5.1.3 Riflessi fiscali delle plusvalenze e delle minusvalenze derivanti dalla fuoriuscita del bene
5.1.4 Calcolo dell’imposta sostitutiva
5.2 Gli effetti sui soci
5.2.1 Regime delle società di persone
5.2.2 Regime ordinario delle società di capitali
5.2.3 Regime agevolato delle società di capitali
5.2.4 Sottozero
5.2.5 Recesso, esclusione, liquidazione
5.2.6 Par condicio tra i soci - Approfondimento
5.3 L’assegnazione di beni rivalutati
5.4 Le riserve in sospensione d’imposta
5.5 La fiscalità post trasformazione in società semplice
6. Le imposte indirette
6.1 L’Iva
6.1.1 Base imponibile
6.2 L’imposta di registro e le imposte ipocatastali
6.3 Riepilogo delle imposte indirette ed effetti della norma agevolativa
7. Il versamento dell’imposta sostitutiva, le sanzioni e la potenziale elusività
7.1 Il versamento dell’imposta sostitutiva
7.2 Le rettifiche dell’Agenzia delle entrate
7.3 Il regime agevolato e l’abuso del diritto
7.3.1 Cambio di destinazione dell’immobile
7.3.2 Assegnazione finalizzata alla successiva vendita del bene
8. L’estromissione dei beni immobili da parte dell’imprenditore individuale
9. I metodi per contabilizzare l’assegnazione
9.1 Introduzione
9.2 I soggetti interessati
9.3 Il valore di assegnazione
9.3.1 Valore attribuito dai soci e valore normale
9.4 Valore di assegnazione coincidente con il valore contabile
9.4.1 Metodo unico per le scritture
9.4.2 Restituzione di riserve di capitale
9.5 Valore di assegnazione superiore al valore contabile
9.5.1 Metodo del valore contabile
9.5.2 Metodo della riserva
9.5.3 Metodo della plusvalenza
9.6 Valore di assegnazione inferiore al valore contabile
9.6.1 Metodo del valore contabile
9.6.2 Metodo della riserva
9.6.3 Metodo della plusvalenza
9.7 Assegnazione di un bene merce
9.8 Confronti tra i metodi di contabilizzazione e criticità
9.8.1 Plusvalenza da assegnazione
9.8.2 Necessità di riserve capienti
9.8.3 Profili fiscali del metodo della plusvalenza
9.8.4 Metodo della riserva senza rivalutazione
10. L’attuazione dell’assegnazione: i verbali di assemblea
10.1 Introduzione
10.1.1 Assemblea dei soci
10.1.2 Cessioni di beni
10.1.3 Procedura
10.2 Assegnazione con distribuzione di dividendi in natura – Verbale
10.2.1 Commento
10.3 Assegnazione con distribuzione di dividendi ed accollo di un debito – Verbale e contratto
10.3.1 Commento
10.3.2 Accollo
10.3.3 Regime fiscale
10.4 Assegnazione con restituzione di versamenti - Verbale
10.4.1 Commento
10.5 Assegnazione con distribuzione di dividendi e restituzione di versamenti
10.5.1 Commento
10.6 Assegnazione con distribuzione di dividendi e versamento in favore della società – Verbale e corrispondenza
10.6.1 Analisi e commento
10.7 Assegnazione con rinuncia al finanziamento soci -Verbale e corrispondenza
10.7.1 Commento
10.8 Autorizzazione alla vendita al socio - Verbali
10.8.1 Commento
Appendice normativa
Circolare dell’Agenzia delle entrate n. 26/E del 1° giugno 2016
Circolare dell’Agenzia delle entrate n.37/E del 16 settembre 2016
Legge, 29/12/2022 n° 197
Il volume è un ottimo strumento di studio per la preparazione del Concorso per il reclutamento all'Ufficio per il processo presso il Ministero della Giustizia.
Il manuale presenta in maniera chiara e approfondita tutti gli argomenti con una sezione teorica di Diritto pubblico e Ordinamento giudiziario.
Segue una nutrita selezione di quesiti a risposta multipla di lingua inglese con risposta commentata.
Grazie al nutrito commento è possibile ripassare le regole grammaticali.
Nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni in fondo al libro, saranno disponibili gli aggiornamenti normativi, alcuni approfondimenti contenutistici e un simulatore di quiz per continuare ad esercitarsi in vista della prova.
Luigi Tramontano Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche ed esperto di Tecnica legislativa, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l'esame di abilitazione alla professione forense.
DESCRIZIONE BREVE:
› Diritto pubblico
› Ordinamento giudiziario
› Lingua inglese
Materiali online:
- Aggiornamenti normativi
- Approfondimenti
- Simulatore di quiz
LIBRO PRIMO DIRITTO PUBBLICO
PARTE PRIMA PRINCIPI GENERALI, ORGANIZZAZIONI SOVRANAZIONALI E FONTI DEL DIRITTO
Capitolo 1 Diritto e ordinamento giuridico
1.1 La nozione di diritto
1.2 L’ordinamento giuridico
1.2.1 Nozione di ordinamento giuridico
1.2.2 Pluralità degli ordinamenti giuridici
1.3 Le norme giuridiche
1.4 Diritto costituzionale e diritto pubblico-diritto privato
Capitolo 2 Lo Stato e le forme di Stato. L’Unione Europea (rinvio)
2.1 Lo Stato: definizione ed elementi costitutivi
2.2 Le forme di Stato: nozione, classificazione e crisi
2.2.1 Nozioni introduttive
2.2.2 Evoluzione storica delle forme di Stato
2.2.3 La crisi dello Stato moderno
2.3 Le integrazioni tra Stati: dalle comunità europee all’Unione europea. L’assetto istituzionale. Le fonti e le libertà fondamentali. La Brexit e la lotta alla pandemia da COVID-19
2.4 Le organizzazioni internazionali
2.4.1 Note introduttive
2.4.2 L’Organizzazione delle Nazioni Unite
2.4.2.1 Organi
2.4.2.2 Compiti
2.4.2.3 Agenzie
2.4.2.4 La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
2.4.3 L’Organizzazione mondiale del commercio
2.4.4 Il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale
2.4.5 Il Consiglio d’Europa
2.4.6 La NATO, il G8, il ritorno al G7 e il G20
2.4.7 La cooperazione internazionale per lo sviluppo
Capitolo 3 Le fonti del diritto
3.1 Note introduttive
3.2 I criteri disciplinanti i rapporti tra le fonti del diritto
3.3 La scala gerarchica delle fonti del diritto
3.4 Le fonti costituzionali
3.5 Le fonti primarie
3.6 Le fonti secondarie e terziarie
3.7 La Costituzione
3.8 Le leggi statali
3.8.1 Il potere legislativo
3.8.2 La potestà legislativa statale
3.8.3 La potestà legislativa concorrente
3.8.4 La potestà legislativa esclusiva residuale regionale
3.8.5 La riserva di legge e il principio di legalità
3.9 Il decreto legislativo delegato
3.9.1 La legge delega
3.9.2 I contenuti della legge delega
3.9.3 Il decreto legislativo delegato ed i suoi limiti
3.10 Il decreto legge
3.10.1 Il procedimento
3.10.2 I limiti
3.10.3 La mancata conversione ed il diniego di conversione del decreto legge
3.11 Gli statuti e le leggi regionali
3.12 I codici ed i testi unici
3.13 Le fonti secondarie: i tratti salienti
3.13.1 I regolamenti dell’esecutivo: definizione e distinzioni
3.13.2 Caratteristiche
3.13.3 Tipologie di regolamenti
3.14 Atti normativi secondari ed atti amministrativi generali
3.15 Le ordinanze di necessità ed urgenza
3.16 Atti necessitati e bandi militari
3.17 Altre fattispecie
3.18 Le norme interne
3.18.1 Nozione
3.18.2 Le circolari amministrative: definizione, classificazione e impugnazione
3.18.3 La prassi amministrativa e la consuetudine
3.19 Le fonti derivanti dal diritto sovranazionale
PARTE SECONDA DIRITTI, LIBERTÀ E ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA
Capitolo 4 Diritti e libertà
4.1 Libertà e forme di Stato
4.2 I meccanismi di tutela delle libertà
4.3 Il principio di eguaglianza
4.4 I diritti inviolabili e i doveri inderogabili
4.5 Le libertà individuali
4.5.1 Premessa
4.5.2 La libertà personale
4.5.3 La libertà di domicilio
4.5.4 La libertà e segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione
4.5.5 Il diritto alla privacy
4.5.6 La libertà di circolazione e soggiorno
4.6 Le libertà collettive
4.6.1 Premessa
4.6.2 La libertà di riunione
4.6.3 La libertà di associazione
4.6.4 La libertà religiosa
4.6.5 La libertà di manifestazione del pensiero
4.6.6 La compressione dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti a causa della pandemia da COVID-19
4.6.7 La tutela dell’ambiente
4.7 I diritti sociali
4.7.1 Premessa
4.7.2 La famiglia
4.7.3 La salute
4.7.4 La scuola ed il diritto allo studio
4.8 I diritti economici
4.8.1 Premessa
4.8.2 Il lavoro
4.8.3 La libertà sindacale
4.8.4 La libertà di iniziativa economica
4.8.5 La proprietà
Capitolo 5
Rappresentanza politica e partiti, democrazia diretta e indiretta
5.1 I partiti politici
5.2 Il corpo elettorale
5.3 I sistemi elettorali
5.4 Gli istituti di democrazia diretta
5.4.1 Petizione e iniziativa legislativa popolare
5.4.2 Il referendum
Capitolo 6 Le forme di governo
6.1 Nozione di forma di governo e separazione dei poteri
6.2 Dalla monarchia costituzionale alla forma di governo parlamentare
6.3 Altre forme di governo
Capitolo 7 Il Parlamento
7.1 Fonti del diritto parlamentare: regolamenti, consuetudini e convenzioni
7.2 Composizione delle Camere
7.3 L’organizzazione interna delle Camere
7.3.1 L’Ufficio di Presidenza e il Consiglio di Presidenza
7.3.2 I gruppi parlamentari
7.3.3 Le commissioni parlamentari
7.3.4 Le giunte parlamentari
7.4 Il Parlamento in seduta comune
7.5 Il funzionamento delle Camere
7.5.1 Durata in carica, proroga e prorogatio
7.5.2 Svolgimento dei lavori
7.6 Lo status dei parlamentari
7.7 Le funzioni del Parlamento
Capitolo 8 Il Governo (rinvio)
Rinvio
Capitolo 9 Il Presidente della Repubblica
9.1 Il ruolo costituzionale del Presidente
9.2 Elezione e cessazione dalla carica
9.2.1 La procedura di elezione
9.2.2 Requisiti per l’elezione e durata della carica
9.2.3 Impedimenti, supplenza e termine del mandato
9.3 La responsabilità giuridica del Presidente: alto tradimento e attentato alla Costituzione
9.4 Gli atti del Presidente della Repubblica e la controfirma ministeriale
9.5 Attribuzioni del Presidente riferite alla funzione legislativa
9.5.1 Lo scioglimento delle Camere (art. 88 Cost.)
9.5.2 Altre attribuzioni del Presidente riferite alla funzione legislativa
9.6 Attribuzioni del Presidente riferite alla funzione esecutiva
9.7 Attribuzioni del Presidente riferite alla funzione giurisdizionale e alla giustizia costituzionale
9.8 Emanazione di atti amministrativi che assumono la forma di decreto del Presidente della Repubblica
Capitolo 10 La Corte costituzionale
10.1 Le competenze e la composizione della Corte
10.1.1 Le competenze
10.1.2 La composizione
10.2 Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi
10.2.1 Finalità dell’istituto e atti ai quali è applicabile
10.2.2 L’accesso alla Corte
10.2.3 Il procedimento in via incidentale
10.2.4 Il procedimento in via principale
10.3 Le decisioni della Corte (ordinanze, sentenze e decreto del Presidente) e i loro effetti
10.4 La risoluzione dei conflitti di attribuzione
10.4.1 Finalità dell’istituto
10.4.2 I conflitti tra i poteri dello Stato
10.5 La messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica
10.6 Il giudizio di ammissibilità dei referendum
Capitolo 11 La magistratura
11.1 Ruolo e funzione degli organi giurisdizionali
11.2 Struttura dell’ordinamento giudiziario italiano
11.2.1 Quadro complessivo
11.2.2 I giudici ordinari
11.2.3 Il ruolo della Corte di Cassazione
11.2.4 Gli organi requirenti e il pubblico ministero
11.2.5 Le giurisdizioni speciali
11.3 Il CSM e l’indipendenza del potere giudiziario
11.4 Principi costituzionali relativi allo svolgimento dell’attività giurisdizionale
11.5 La riforma dell’ordinamento giudiziario del 2022
Capitolo 12 Gli enti locali nel Titolo V della Costituzione: evoluzione e natura giuridica
12.1 Gli enti locali e il principio di sussidiarietà
12.2 Il testo unico degli enti locali: D.Lgs. 267/2000
12.3 Definizione e fonti
12.4 L’autonomia degli enti locali
12.5 Gli elementi costitutivi degli enti locali
12.6 Dalla legge costituzionale n. 3/2001 alla legge n. 131/2003
12.6.1 La legge sul federalismo fiscale (L. 42/2009)
12.6.2 La legge Delrio (L. 56/2014)
12.6.3 La governance per l’attuazione del PNRR e i nuovi poteri sostitutivi (rinvio)
12.7 Gli organi periferici dello Stato
12.7.1 Il Prefetto e gli Uffici territoriali del Governo
12.7.2 Le funzioni in ambito provinciale del Prefetto
12.7.3 Il Prefetto e le funzioni in ambito regionale
12.7.4 Il Sindaco quale ufficiale di Governo
12.7.5 Le conferenze permanenti (rinvio)
Capitolo 13 Le regioni nel Titolo V della Costituzione: evoluzione e natura giuridica
13.1 Nozioni introduttive
13.2 Autonomia statutaria, legislativa e regolamentare delle regioni
13.2.1 Lo statuto
13.2.2 Gli statuti delle Regioni speciali
13.2.3 Le leggi statutarie
13.2.4 Autonomia statutaria
13.2.5 Contenuto degli statuti
13.2.6 Autonomia legislativa
13.2.7 La potestà legislativa delle Regioni a statuto speciale
13.2.8 La clausola di maggior favore
13.2.9 Il regionalismo differenziato
13.2.10 I limiti all’attività legislativa regionale
13.2.11 Procedimento di formazione delle leggi regionali
13.2.12 Autonomia regolamentare
13.2.13 Il controllo sugli atti amministrativi regionali
13.2.14 L’autonomia finanziaria
13.2.15 Le funzioni amministrative
13.2.16 I principi della sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza
13.3 Il sistema di governo regionale
13.3.1 Note introduttive
13.3.2 Il Consiglio regionale
13.3.3 Il Presidente del Consiglio e l’Ufficio di Presidenza
13.3.4 Lo status di consigliere regionale
13.3.5 Funzioni del Consiglio
13.3.6 La Giunta regionale
13.3.6.1 Funzioni
13.3.7 Il Presidente della Regione
13.3.7.1 Poteri e funzioni
13.3.7.2 Le ipotesi di cessazione dalla carica di Presidente
13.3.8 Il difensore civico regionale
13.3.9 Spending review e parametri ordinamentali delle regioni
13.4 Coordinamento, gestione e controllo
13.4.1 Il controllo dello Stato sulla funzionalità degli organi regionali
13.4.1.1 Segue: Gli istituti dello scioglimento sanzionatorio del Consiglio regionale e della rimozione del Presidente della Giunta regionale
13.4.1.2 Segue: Le altre ipotesi di scioglimento. La regola dell’«aut simul stabunt, aut simul cadent» e le sue conseguenze sulla forma di governo regionale
13.4.2 Le conferenze Stato-autonomie territoriali
13.4.3 La Commissione parlamentare per le questioni regionali
13.5 I poteri sostitutivi di Stato e Regioni
13.6 Il Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie
13.7 Il Consiglio delle autonomie locali
13.8 Sessione europea della Conferenza Stato-regioni
13.9 Sessione europea della Conferenza Stato-città ed autonomie locali
13.10 Le Regioni e il diritto internazionale
13.11 La costituzionalizzazione del potere estero delle Regioni con la L. cost. 3/2001
13.12 I rapporti tra le Regioni e l’Unione europea
13.13 La governance per l’attuazione del PNRR e i nuovi poteri sostitutivi (rinvio)
PARTE TERZA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – IN PARTICOLARE IL RAPPORTO DI PUBBLICO IMPIEGO
Capitolo 14 Il Governo. Pluralismo istituzionale, organi e competenze della P.A.
14.1 Quadro generale dell’organizzazione statale centrale
14.1.1 Lo Stato-amministrazione e le formule organizzatorie
14.1.2 Il Governo, i Ministeri e la Governance per il PNRR
14.1.2.1 Il ruolo del Governo nell’ordinamento italiano
14.1.2.2 Nomina, operatività e caduta del Governo
14.1.2.2.1 Il ruolo del Capo dello Stato nella procedura di nomina del Governo
14.1.2.2.2 Il voto di fiducia
14.1.2.2.3 La crisi del Governo: crisi parlamentare
14.1.2.2.4 La crisi del Governo: crisi extraparlamentare
14.1.2.3 La struttura del Governo: disciplina costituzionale e legislativa
14.1.2.4 Il Presidente del Consiglio
14.1.2.5 I Ministri ed i Ministeri
14.1.2.5.1 I Ministri
14.1.2.5.2 I sottosegretari di Stato e i vice Ministri
14.1.2.6 II Consiglio dei Ministri
14.1.2.7 Altri organi e strutture governative
14.1.2.8 La responsabilità degli organi di Governo
14.1.2.9 Governo e pubblica amministrazione
14.1.2.10 Gli organi ausiliari
14.1.2.11 La Governance per l’attuazione del PNRR
14.1.2.11.1 Cabina di regia per il Piano nazionale di ripresa e resilienza
14.1.2.11.2 Poteri sostitutivi e superamento del dissenso
14.1.3 Le società partecipate, l’affidamento in house e le società a partecipazione mista
14.2 L’organizzazione statale periferica
14.2.1 Premessa
14.2.2 Il Prefetto e gli Uffici territoriali di Governo (UTG)
14.3 Gli enti pubblici nel pluralismo istituzionale
14.3.1 Nozione e classificazione
14.3.2 I caratteri degli enti pubblici
14.3.3 Le Agenzie
14.4 Le Autorità amministrative indipendenti
14.5 L’influenza del diritto europeo
14.5.1 L’organismo di diritto pubblico
14.5.2 L’impresa pubblica
14.6 Enti territoriali – Amministrazione regionale e locale (rinvio)
14.7 Gli organi e gli uffici
14.7.1 Definizioni
14.7.2 La classificazione degli organi
14.7.3 Rapporto organico e rapporto di servizio
14.8 Attribuzione e competenza: definizioni e tipologie
14.9 Il trasferimento di competenza
14.9.1 Premessa
14.9.2 La delega
14.9.3 L’avocazione
14.9.4 La sostituzione
14.9.5 Il difetto di competenza
14.10 Le relazioni tra gli organi
14.10.1 La gerarchia
14.10.2 La direzione ed il coordinamento
14.11 Il controllo
14.11.1 Nozione e funzione di controllo
14.11.2 Il controllo sugli organi
14.11.3 Il controllo sugli atti
14.11.4 Il controllo sull’attività
14.11.5 I controlli interni sull’attività
Capitolo 15 Nozioni sul rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. Responsabilità, comportamento e sanzioni
15.1 Il sistema delle fonti del pubblico impiego
15.2 La micro e la macro organizzazione
15.3 La contrattazione collettiva
15.4 La contrattazione integrativa
15.5 L’accesso al pubblico impiego
15.5.1 II reclutamento: dal testo unico al decreto attuativo PNRR-bis (D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022)
15.5.1.1 Le procedure concorsuali semplificate di cui al D.L. 44/2021
15.5.1.2 Le nuove regole in materia di reclutamento di cui al D.L. 80/2021
15.5.1.3 Le nuove regole di cui al D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022
15.6 Lavoro a tempo parziale
15.7 Lavoro a tempo determinato (o a termine)
15.8 Contratto di somministrazione
15.9 Il lavoro agile (c.d. smart working)
15.10 L’attenzione al benessere organizzativo
15.11 Il regime delle progressioni
15.12 La modificazione soggettiva
15.12.1 La mobilità volontaria
15.12.2 La mobilità obbligatoria
15.12.3 La mobilità tra pubblico e privato
15.13 L’esercizio di mansioni superiori
15.14 II nuovo status del dipendente pubblico
15.15 La responsabilità dei dipendenti pubblici e le sanzioni disciplinari
15.16 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
15.16.1 I principi generali
15.16.2 Le singole fattispecie
15.16.3 I rapporti con il pubblico
15.16.4 Le disposizioni particolari per i dirigenti
15.16.5 Vigilanza, monitoraggio ed attività formative
15.16.6 La violazione dei doveri del codice e la responsabilità
15.16.7 Aggiornamento dei codici di comportamento e formazione in tema di etica pubblica
15.16.8 Organismo indipendente di valutazione
15.16.9 Merito e premi
15.16.9.1 Merito
15.16.9.2 Premi
15.17 La dirigenza e il management locale
15.17.1 II rapporto politica-amministrazione e le funzioni dirigenziali
15.17.2 La culpa in vigilando del dirigente
15.17.3 La delega di funzioni dirigenziali
15.18 Trasparenza e anticorruzione
15.19 Il Nucleo della concretezza e il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni
15.20 Piano integrato di attività e organizzazione
15.21 Cessazione del rapporto di lavoro presso le amministrazioni pubbliche
15.22 II riparto di giurisdizione in materia di pubblico impiego
Capitolo 16 L’esercizio della funzione amministrativa: attività discrezionale e provvedimentale
16.1 Discrezionalità amministrativa
16.2 Discrezionalità tecnica, accertamento tecnico e discrezionalità mista
16.3 Il merito
16.4 Le posizioni soggettive
16.4.1 Concetto di situazione giuridica soggettiva
16.4.2 Definizione e tipologie dell’interesse legittimo
16.4.3 La posizione giuridica di diritto soggettivo
16.5 Interessi diffusi e collettivi
16.6 La class action nei confronti della P.A
16.7 Gli atti e i provvedimenti amministrativi (rinvio)
16.7.1 Nozione
16.7.2 Gli elementi essenziali
16.7.3 Gli elementi accidentali
16.7.4 La struttura formale dell’atto
16.7.5 I caratteri
16.7.6 L’efficacia
16.7.7 L’esecutività e l’eseguibilità
16.8 L’autorizzazione e le figure affini
16.9 La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) (rinvio)
16.10 II silenzio assenso in luogo dell’autorizzazione espressa (rinvio)
16.11 La concessione
16.12 Il permesso di costruire e la CILA
16.13 I provvedimenti restrittivi: gli atti ablatori
16.14 Gli atti sanzionatori
16.15 L’espropriazione
16.16 I certificati
16.17 Le autocertificazioni
16.17.1 Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni
16.17.2 L’oggetto delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni
16.17.3 Le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà
16.18 L’informatizzazione e la digitalizzazione
16.18.1 II Codice dell’amministrazione digitale
16.18.1.1 I diritti dell’amministrazione digitale
16.18.2 La dematerializzazione dei documenti
16.18.2.1 Il documento informatico
16.18.2.2 Il fascicolo informatico
16.18.2.3 Il protocollo informatico
16.18.3 Firma digitale
16.18.4 Le copie di atti e documenti informatici
16.18.5 Il Sistema pubblico di connettività (SPC)
16.18.6 II Sistema pubblico di identità digitale (SPID)
16.18.7 Cybersecurity
16.18.8 I pagamenti alla P.A. con modalità informatiche
16.18.8.1 II sistema PagoPA
Capitolo 17 Procedimento e atti amministrativi. Trasparenza, accesso, anticorruzione e protezione dei dati personali
17.1 Nozione e funzione del procedimento amministrativo
17.2 Il procedimento amministrativo secondo la legge 241 del 1990. La trasparenza e i principi generali interni e di rilievo europeo
17.3 L’obbligo di provvedere
17.4 Il danno da ritardo e il suo risarcimento
17.5 La comparazione degli interessi. La Conferenza di servizi
17.6 Le fasi del procedimento. L’unità organizzativa e il responsabile del procedimento
17.6.1 Fasi del procedimento
17.6.2 Unità organizzativa e responsabile del procedimento
17.6.3 La comunicazione di avvio del procedimento
17.6.4 Il preavviso di rigetto
17.7 La semplificazione del procedimento amministrativo
17.8 Il silenzio della P.A.
17.9 Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
17.10 II diritto di accesso alla documentazione amministrativa
17.10.1 Le fonti interessate
17.10.2 La legittimazione attiva al diritto di accesso
17.10.3 La legittimazione passiva al diritto di accesso
17.10.4 Il documento amministrativo quale oggetto del diritto di accesso
17.10.5 Le ipotesi di esclusione
17.10.6 La richiesta di accesso
17.10.7 Rapporti tra diritto di accesso e tutela dei dati personali
17.10.8 L’accesso civico
17.10.9 Autocertificazioni (la riforma del 2020)
17.11 Protezione dei dati personali
17.11.1 Fonti in materia di trattamento dei dati
17.11.2 GDPR – Regolamento generale sulla protezione dei dati
17.11.2.1 Ambito di applicazione
17.11.2.2 Le principali definizioni
17.11.2.3 I principi generali in tema di trattamento dei dati personali
17.11.2.4 Trattamento di categorie particolari di dati personali
17.11.2.5 Diritti dell’interessato
17.11.2.6 Le figure fondamentali connesse alla protezione dei dati
17.11.2.7 Codici di condotta e certificazioni
17.11.2.8 Misure di sicurezza e accountability
17.11.3 Codice in materia di protezione dei dati personali
17.12 L’attività non autoritativa della pubblica amministrazione
17.12.1 Lineamenti generali
17.12.2 Tipologie di accordi
17.13 La partecipazione al procedimento
17.14 L’apporto collaborativo degli organi consultivi: pareri e valutazioni tecniche
17.15 Anticorruzione. Disciplina e strumenti di prevenzione
17.15.1 Note introduttive
17.15.2 I soggetti dell’anticorruzione
17.15.3 I Piani Anticorruzione e le misure di prevenzione
17.16 L’efficacia del provvedimento
17.16.1 Regole generali
17.16.2 Il riesame dei provvedimenti amministrativi
17.16.2.1 Note introduttive
17.16.2.2 Annullamento d’ufficio o autoannullamento
17.16.2.3 Revoca e decadenza
17.16.2.4 I provvedimenti ad effetto conservativo
17.16.2.5 Principio del giusto procedimento
17.16.2.6 Riemissione di provvedimenti annullati dal giudice per vizi inerenti ad atti endoprocedimentali
17.16.3 L’esecuzione d’ufficio
17.17 Gli atti e i provvedimenti amministrativi
17.17.1 Nozione di provvedimento amministrativo
17.17.2 Classificazione degli atti amministrativi
17.17.3 Atti di alta amministrazione e atti politici
17.17.4 Pareri
17.17.5 La concessione e l’autorizzazione
17.17.6 I provvedimenti ablativi
17.18 I caratteri del provvedimento amministrativo
17.19 Gli elementi essenziali del provvedimento
17.20 La motivazione
17.21 I requisiti del provvedimento amministrativo
17.22 Le patologie dell’azione amministrativa
17.22.1 L’invalidità in generale
17.22.2 I vizi di legittimità ed i vizi di merito. La legittimità e la liceità
17.22.3 La nullità, l’annullabilità e l’irregolarità del provvedimento
17.22.3.1 Nullità
17.22.3.2 Annullabilità
17.22.4 I vizi non invalidanti il provvedimento amministrativo
17.22.5 Classificazione dell’invalidità
17.22.6 L’illegittimità costituzionale dell’atto amministrativo
17.22.7 La non compatibilità del provvedimento amministrativo con il diritto UE
LIBRO SECONDO ORDINAMENTO GIUDIZIARIO
Capitolo 1 Disposizioni fondamentali e storiche
1.1 Cenni storici
1.2 Disposizioni generali e originarie (R.D. 12/1941)
1.3 Tabelle degli uffici giudicanti
1.4 Criteri per l’assegnazione degli affari e la sostituzione dei giudici impediti
1.5 Giuramento
1.6 Termine per l’assunzione delle funzioni
1.7 Esenzione da uffici e servizi pubblici e potestà
1.8 Incompatibilità
1.9 I trasferimenti
1.9.1 Trasferimenti ordinari e mobilità
1.9.2 Trasferimenti extra ordinem
1.9.3 Trasferimenti d’ufficio
1.10 Tribunali
1.10.1 Tribunale ordinario
1.10.2 Tribunale per i minorenni
1.11 Il magistrato di sorveglianza
1.12 Il tribunale di sorveglianza
1.13 Corte di appello
1.14 Corte di assise e Corte di assise di appello
1.15 Il funzionamento degli uffici giudiziari e la doppia dirigenza
1.16 Tribunale regionale delle acque pubbliche
1.17 Corte suprema di Cassazione
1.18 Pubblico ministero
1.18.1 Principi e regole generali
1.18.2 I rapporti fra il Procuratore della Repubblica ed i singoli sostituti procuratori
1.18.3 Il pubblico ministero e la polizia giudiziaria
1.19 Direzione distrettuale antimafia
1.20 Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo
1.21 Applicazione di magistrati del pubblico ministero in casi particolari
1.22 Applicazione di magistrati in materia di misure di prevenzione
1.23 Anno giudiziario
1.24 Assemblee generali
1.25 Supplenze
1.26 Applicazioni
1.27 Assegnazione delle sedi per tramutamento
1.28 Indennità di missione per i magistrati addetti al tribunale ordinario
1.29 Determinazione della sede ordinaria di servizio
1.30 Giudice di pace
1.31 Il Ministero della giustizia
1.32 Guarentigie della magistratura (R.D.Lgs. 511/1946)
1.32.1 Della inamovibilità
1.32.2 Dispensa dal servizio o collocamento in aspettativa di ufficio per debolezza di mente od infermità e il collocamento a riposo
1.32.3 Sorveglianza sui magistrati
1.33 Giudici ausiliari presso le corti di appello (D.L. 69/2013)
1.34 L’avvocatura
1.35 La riforma della giustizia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
1.36 Ufficio del processo, monitoraggio del personale e smaltimento dell’arretrato
1.37 Analisi delle nuove norme sull’ufficio per il processo di cui al D.Lgs. 151/2022
Capitolo 2 Riforma dell’ordinamento giudiziario
2.1 La nuova riforma dell’ordinamento giudiziario (L. n. 71/2022)
2.2 Modifica all’organico dei magistrati addetti alla Corte di Cassazione (D.Lgs. 24/2006)
2.3 Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e nuova disciplina dei consigli giudiziari (D.Lgs. 25/2006)
2.3.1 Istituzione e composizione del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione
2.3.2 Competenze del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione
2.3.3 Composizione, competenze e durata in carica dei Consigli Giudiziari
2.3.4 Competenze dei Consigli Giudiziari
2.4 Istituzione della Scuola superiore della magistratura tirocinio e formazione degli uditori giudiziari, aggiornamento professionale e formazione dei magistrati (D.Lgs. 26/2006)
2.4.1 Scuola superiore della magistratura
2.4.2 Magistrati ordinari in tirocinio degli uditori giudiziari
2.4.3 Aggiornamento professionale e formazione dei magistrati
2.5 Pubblicità degli incarichi extragiudiziari conferiti ai magistrati (D.Lgs. 35/2006)
2.6 Riorganizzazione dell’ufficio del pubblico ministero e delega per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari
2.6.1 Attribuzioni del procuratore della Repubblica (D.Lgs. 106/2006)
2.6.2 Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (L. 148/2011)
2.7 Disciplina degli illeciti disciplinari dei magistrati, delle relative sanzioni e della procedura per la loro applicabilità (D.Lgs. 109/2006)
2.8 Nuova disciplina dell’accesso in magistratura e funzioni dei magistrati (D.Lgs. 160/2006)
2.8.1 Disposizioni in tema di ammissione in magistratura e tirocinio
2.8.2 Funzioni e valutazione dei magistrati
2.8.3 Passaggio di funzioni
2.8.4 Magistrati fuori ruolo
2.9 Competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari (D.Lgs. 240/2006)
Capitolo 3 Riforma organica della magistratura onoraria e nuovi profili per i giudici di pace
3.1 Delega al Governo per la riforma organica della magistratura (L. 57/2016)
3.2 Nuove regole per i giudici di pace
3.2.1 Incompatibilità
3.2.2 Coordinamento dell’ufficio di giudice di pace
3.2.3 Formazione del giudice di pace, del giudice onorario di tribunale e del vice procuratore onorario
3.3 Sezione autonoma dei Consigli giudiziari per i magistrati onorari e disposizioni per la conferma nell’incarico dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari in servizio (D.Lgs. 92/2016) (rinvio)
3.4 Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio (D.Lgs. 116/2017 come modif. D.L. n. 80/2021, conv. in L. 113/2021, e ancora da L. 234/2021, D.Lgs. 149/2022 e D.Lgs. 151/2022)
3.4.1 Disposizioni generali
3.4.2 Conferimento dell’incarico di magistrato onorario, tirocinio e incompatibilità
3.4.3 Organizzazione dell’ufficio del giudice di pace e funzioni e dei compiti dei giudici onorari di pace
3.4.4 Funzioni e compiti dei vice procuratori onorari
3.4.5 Conferma nell’incarico
3.4.6 Astensione e ricusazione
3.4.7 Doveri del magistrato onorario, decadenza, dispensa e revoca
3.4.8 Riunioni periodiche e formazione permanente
3.4.9 Indennità e regime previdenziale e assistenziale
3.4.10 Ampliamento della competenza dell’ufficio del giudice di pace
3.4.11 Funzioni e compiti dei magistrati onorari in servizio
3.5 Le nuove regole di cui al D.L. 80/2021, conv. in L. 113/2021 (c.d. decreto reclutamento)
3.6 La Commissione Castelli per l’elaborazione di proposte di interventi in materia di magistratura onoraria
Capitolo 4 Consiglio superiore della magistratura e responsabilità dei magistrati
4.1 Il CSM e l’indipendenza del potere giudiziario
4.1.1 Composizione ed organizzazione del Consiglio superiore
4.1.2 Attribuzioni e funzionamento del Consiglio superiore
4.1.3 Costituzione, cessazione e scioglimento del Consiglio superiore
4.1.4 Posizione giuridica dei componenti del Consiglio superiore
4.2 La responsabilità dei magistrati
Capitolo 5 Magistratura costituzionale, amministrativa e speciale
5.1 Magistratura amministrativa
5.2 La Corte Costituzionale
5.3 Giurisdizioni speciali
5.3.1 Magistratura contabile
5.3.2 Magistratura militare
5.3.3 La magistratura delle acque pubbliche
5.3.4 Magistratura tributaria
LIBRO TERZO LINGUA INGLESE
Questionario n. 1 – Elementary
Risposte al questionario n. 1
Questionario n. 2 – Elementary
Risposte al questionario n. 2
Questionario n. 3 – Intermediate
Risposte al questionario n. 3
Questionario n. 4 – Intermediate
Risposte al questionario n. 4
Questionario n. 5 – Advanced
Risposte al questionario n. 5
Questionario n. 6 – Advanced
Risposte al questionario n. 6
Una panoramica agile, aggiornata agli ultimi sviluppi e al contempo approfondita sul nuovo fenomeno digitale e immersivo che sta cambiando e cambierà il modo in cui ci relazioniamo e interagiamo.
Gli autori ci guidano alla scoperta del Metaverso, ne descrivono le caratteristiche, le modalità di accesso e di fruizione.
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Domenico Di Rosa Dopo la qualifica professionale come Fashion Designer e in seguito a diverse esperienze lavorative nel settore approfondisce le sue competenze in Digital & Social Media Marketing. A fine 2020, nasce Fashioning, un'agenzia di fashion marketing e comunicazione per la moda, che offre servizi per raggiungere obiettivi di crescita, visibilità e vendita.
Francesca Rizzi È consulente manageriale e digital marketing specialist. Libera professionista, segue startup nel processo di sviluppo, aiuta imprenditori e aziende nella crescita con un approccio strategico e personalizzato. È ricercatrice presso l'Università degli Studi dell'Insubria.
Il testo fornisce una completa conoscenza del procedimento tecnico, della normativa e della giurisprudenza di settore necessaria per la redazione delle tabelle millesimali per gli edifici in condominio ed anche per i condomini costituiti da gruppi edifici (c.d. supercondomini).
Si tratta di un'opera dal taglio fortemente pratico che trova un prezioso supporto nell'analisi concreta di casi studio dettagliati, nei quali il lettore viene guidato alla comprensione dei meccanismi di realizzazione delle tabelle millesimali anche grazie al supporto di preziosi fogli in Excel personalizzabili, corredati da tutte le tabelle di calcolo necessarie e dai relativi documenti con le relazioni tecniche.
Il manuale è basato su uno studio, ineguagliabile per completezza, della disciplina codicistica e degli orientamenti dominanti dettati dalla giustizia di legittimità sulle tabelle millesimali, affrontandone anche la "gestione": dalla approvazione alla revisione e modifica, rappresentando dunque uno strumento operativo insostituibile sia per il tecnico e l'amministratore esperto che per chi si avvicina per la prima volta al compito di stilare le tabelle dei millesimi.
La completezza dell'opera è garantita anche dalla trattazione delle tabelle millesimali "particolari", che spesso vengono spiegate in maniera poco approfondita: dalle autorimesse al servizio di portierato, dalle coperture dei piani interrati agli edifici con più tipi di coperture.
Marco Barrani Geometra libero professionista, iscritto all'Albo Professionale dei Geometri della Provincia di Genova e Consulente Tecnico del Tribunale di Genova, si è specializzato nelle problematiche della normativa e del procedimento di redazione delle tabelle millesimali ed è oggi considerato uno dei più grandi esperti della materia; è autore di libri presso Maggioli Editore e di pubblicazioni su Il Sole 24ore.
PARTE I – LE TABELLE MILLESIMALI NEL CODICE CIVILE
CAPITOLO I – Comunione e condominio negli edifici – Definizione e normativa
1.1 Comunione e condominio negli edifici
1.2 Proprietà esclusiva e proprietà comune
1.3 Differenze tra comunione e condominio negli edifici
CAPITOLO II – Le tabelle millesimali
2.1 Millesimi di proprietà generale – Diversa utilità ed utilizzazione separata della
cosa comune – La Tabella A e le altre tabelle millesimali
2.1.1 Millesimi di proprietà generale – La Tabella A
2.1.2 Diversa utilità della cosa comune – La Tabella B e la Tabella C
2.1.3 Utilizzazione separata – Le Tabelle A1-A2..., B1-B2..., C1-C2
2.2 Classificazione delle tabelle millesimali – Tabelle legali (o regolamentari) e tabelle convenzionali (o derogatorie)
PARTE II - APPROVAZIONE, RETTIFICA E MODIFICA DELLE TABELLE MILLESIMALI
CAPITOLO I – Il regime giuridico di approvazione delle tabelle
1.1 Normativa e giurisprudenza
1.2 Quorum necessari per l’approvazione, la rettifica e la modifica delle tabelle millesimali
1.3 Gli errori e i mutamenti dell’edificio che possono dar luogo alla rettifica ed alla modifica delle tabelle millesimali
1.4 Linee guida generali per i tecnici redattori in applicazione della disciplina
di approvazione, rettifica e modifica delle tabelle millesimali
PARTE III - LA FORMAZIONE DELLE TABELLE MILLESIMALI
CAPITOLO I – Il metodo di valutazione – Criteri generali
CAPITOLO II – Impostazione dell’elaborato millesimale
2.1 Raccolta dei dati ed individuazione delle parti comuni e delle proprietà esclusive
2.2 La proprietà delle parti comuni dell’autorimessa
2.3 Identificazione delle unità immobiliari tra le quali ripartire i valori millesimali
2.3.1 Caso studio
2.4 Determinazione delle tabelle occorrenti e predisposizione dell’elaborato millesimale
2.4.1 Caso studio
2.5 Individuazione dei criteri legali o convenzionali cui attenersi nella predisposizione delle tabelle
2.5.1 Caso studio
2.6 Eventuale rappresentazione grafica delle parti comuni e indicazione delle tabelle corrispondenti
2.6.1 Caso studio
CAPITOLO III – Parametri di comparazione delle unità immobiliari: la superficie virtuale o il volume virtuale
CAPITOLO IV – Determinazione della superficie reale o del volume reale
4.1 Rilievo delle unità immobiliari
4.1.1 Caso studio
4.2 Scomposizione dell’unità immobiliare in singoli ambienti
4.2.1 Caso studio
4.2.2 Aree di corte e giardini di proprietà esclusiva da considerare nella formazione delle tabelle millesimali
4.3 Scelta del parametro tra superficie netta e volume netto e calcolo delle consistenze reali
4.3.1 Se le unità immobiliari possiedono altezze differenti - 1° METODO » 92
4.3.2 Se le unità immobiliari possiedono altezze differenti - 2° METODO » 93
4.3.3 Caso studio
4.4 La rappresentazione grafica delle unità immobiliari e l’indicazione delle relative consistenze reali
4.4.1 Caso studio.
CAPITOLO V – Le differenze qualitative tra le unità immobiliari e i coefficienti di riduzione
5.1 Le differenze qualitative
5.2 I coefficienti di riduzione
5.2.1 Coefficiente di luminosità
5.2.2 Coefficiente di orientamento
5.2.3 Coefficiente di prospetto (o di affaccio)
5.2.4 Coefficiente di piano
5.2.5 Coefficiente di destinazione
5.2.6 Coefficienti di riduzione facoltativi – Coefficiente di funzionalità globale e coefficiente di servitù
CAPITOLO VI – Calcolo della superficie virtuale o del volume virtuale di ogni unità immobiliare
6.1 Le tabelle di calcolo della superficie virtuale o del volume virtuale
6.1.1 Caso studio
CAPITOLO VII – Calcolo dei millesimi di proprietà generale – La Tabella A secondo i criteri legali di ripartizione
7.1 Normativa e giurisprudenza
7.2 Formula e calcolo
7.2.1 Caso studio
CAPITOLO VIII – Calcolo dei millesimi delle scale – La Tabella B secondo i criteri legali di ripartizione
8.1 Normativa e giurisprudenza
8.1.1 Cantine, palchi morti, soffitte, camere a tetto, lastrici solari
8.1.2 I box nei millesimi delle scale
8.1.3 Il lastrico solare di proprietà esclusiva o condominiale nei millesimi delle scale
8.1.4 Millesimi della Tabella B spettanti alle unità immobiliari ubicate al piano terra
8.1.5 Presenza di più scale nello stesso edificio
8.1.6 Androne e scala condominiale e spese di pulizia ed illuminazione
8.1.7 Schema di ripartizione dei millesimi delle scale secondo i criteri legali
8.2 Formule e calcolo
8.2.1 Caso studio
8.3 Esempio di tabella delle scale secondo un criterio derogatorio
CAPITOLO IX – Calcolo dei millesimi dell’ascensore – La Tabella C secondo i criteri legali di ripartizione
9.1 Normativa e giurisprudenza
9.1.1 Preesistenza dell’ascensore fin dalla costruzione dell’edificio
9.1.2 Installazione dell’ascensore in epoca successiva alla costruzione dell’edificio
9.1.3 L’installazione ex novo e la sostituzione dell’ascensore
9.1.4 Schema di ripartizione dei millesimi dell’ascensore secondo i criteri legali
9.2 Formula e calcolo
9.2.1 Caso studio
CAPITOLO X – Calcolo dei millesimi delle coperture secondo i criteri legali di ripartizione
10.1 L’importanza dei millesimi delle coperture e l’individuazione dei diversi corpi di tetto
10.2 Normativa e giurisprudenza
10.2.1 Edificio coperto interamente da tetto a falde o da lastrico solare di proprietà e uso condominiale
10.2.2 Edificio coperto interamente da lastrico solare di proprietà o uso esclusivo
10.2.3 Parti dell’edificio coperte da terrazze a livello
10.2.4 Terrazza a livello che copre parte di un solo piano o di una sola unità immobiliare
10.2.5 Edificio coperto da diversi corpi di tetto
10.3 La ripartizione millesimale di singole porzioni dell’unità immobiliare (metodo della scomposizione delle superfici o volumi virtuali)
10.3.1 Caso studio
10.4 Tabelle di coperture miste secondo criteri derogatori
CAPITOLO XI – La relazione tecnica e la presentazione dell’elaborato millesimale
11.1 Caso studio
CAPITOLO XII – Altre tabelle millesimali particolari
12.1 La tabella dell’autorimessa – Quando e come va calcolata
12.2 Cosa comune a un solo gruppo di condomini per titolo di proprietà – Ripartizione secondo criteri legali
12.3 Cosa comune a tutte le unità immobiliari – Ripartizione secondo criteri convenzionali per utilità differente della cosa comune
12.4 Coperture di piani interrati sulle quali insistono cortili e giardini condominiali o di proprietà esclusiva
12.5 Il servizio di portierato – Ripartizione secondo criteri legali
12.6 L’impianto di riscaldamento condominiale
12.7 Il metodo della scomposizione delle superfici o volumi virtuali per la riunione delle unità immobiliari principali alle pertinenze secondarie di stessa proprietà esclusiva
12.7.1 Caso studio 2
PARTE IV - LE TABELLE NEL SUPERCONDOMINIO
CAPITOLO I – Codice civile, giurisprudenza e costituzione del supercondominio
CAPITOLO II – Le tabelle millesimali nel supercondominio
2.1 Il procedimento di calcolo delle tabelle del supercondominio
CAPITOLO III – Le tabelle millesimali delle strade
APPENDICI
Appendice 1 – Circolare del Ministero dei lavori pubblici 26 marzo 1966, n. 12480
Appendice 2 – Circolare del Ministero dei lavori pubblici 26 luglio 1993, n. 2945
Appendice 3 – Caso studio interamente svolto – Elaborato millesimale completo
Appendice 4 – Caso studio 2 interamente svolto – Elaborato millesimale completo
Appendice 5 – I file on line
Indice delle tabelle
Indice delle figure
Quest'opera costituisce uno strumento operativo per la conoscenza e l'utilizzo delle modifiche normative introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo n. 36/2023) nei vari ambiti delle procedure relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
Anche per questo quaderno l'organizzazione del testo ha mantenuto l'impostazione di riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.
Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l'immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti più importanti.
Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico.pratici per il direttore dei lavori, nello specifico:
Marco Agliata Architetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza.Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale. È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.
1. LA STRUTTURA DEL CODICE E I PRINCIPI FONDANTI
1.1. La struttura del codice
1.2. I contenuti della norma
1.2.1. La prossima abrogazione degli allegati
1.3. I principi fondanti
1.4. L’ambito di applicazione
1.5. La digitalizzazione dei contratti
1.6. Alcune valutazioni preliminari sui contenuti del codice
1.7. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici
1.8. L’ANAC
1.9. La Cabina di regia per il coordinamento dell’attuazione del codice
2. IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
2.1. Nomina del RUP
2.2. Requisiti del RUP per appalti, concessioni di lavori e servizi di ingegneria e architettura
2.3. Requisiti del RUP per i contratti di servizi e forniture
2.4. Mansioni generali del RUP
2.5. Mansioni del RUP nella fase di affidamento
2.6. Funzioni del RUP per la fase dell’esecuzione
2.7. Mansioni del RUP negli acquisti aggregati, centralizzati e accordi tra amministrazioni
2.8. Gli incentivi per funzioni tecniche svolte dai dipendenti
2.8.1. Ripartizione dell’incentivo
2.8.2. Gli incentivi negli interventi di manutenzione
3. LA PROGRAMMAZIONE E LA PROGETTAZIONE
3.1. La programmazione dei lavori e degli acquisiti di beni e servizi
3.2. I documenti propedeutici alla progettazione
3.2.1. Quadro esigenziale
3.2.2. Documento di fattibilità delle alternative progettuali
3.2.3. Documento di indirizzo alla progettazione
3.3. Livelli della progettazione
3.4. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica
3.4.1. Gli elaborati del progetto di fattibilità tecnico-economica
3.5. Il progetto esecutivo
3.5.1. Gli elaborati del progetto esecutivo
4. LA VERIFICA, LA VALIDAZIONE, L’ITER AUTORIZZATIVO E L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO
4.1. La verifica del progetto
4.1.1. Cosa accerta la verifica
4.1.2. Soggetti per l’attività di verifica
4.1.3. Requisiti per la partecipazione alle gare di verifica
4.1.4. Gli Organismi accreditati per le attività di verifica
4.1.5. La verifica effettuata attraverso strutture tecniche interne o esterne alla stazione appaltante
4.2. Responsabilità per la verifica e polizza di garanzia
4.2.1. La polizza per la verifica
4.3. La verifica preventiva dell’interesse archeologico
4.4. La validazione
4.5. L’iter autorizzativo e la conferenza di servizi
4.6. Approvazione del progetto
5. LE STAZIONI APPALTANTI E GLI OPERATORI ECONOMICI
5.1. La qualificazione delle stazioni appaltanti
5.2. Gli operatori economici
5.3. Gli operatori economici per servizi di ingegneria e architettura
5.3.1. Criteri di affidamento e garanzie per i servizi di ingegneria e architettura
5.4. Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di operatori economici
6. CONTRATTI DI IMPORTO INFERIORE ALLE SOGLIE DI RILEVANZA EUROPEA
6.1. Le soglie di rilevanza europea e valore stimato degli appalti
6.1.1. Calcolo dell’importo stimato dell’appalto
6.2. Contratti sotto-soglia
6.2.1. Procedure per gli affidamenti sotto-soglia
6.2.2. Rotazione degli affidamenti
6.2.3. Suddivisione in lotti e frazionamento
6.2.4. La revisione prezzi e la compensazione dei prezzi
6.2.5. Controllo dei requisiti e commissione giudicatrice
6.2.6. Garanzie per l’offerta e garanzie definitive per le procedure sotto-soglia
6.2.7. Esclusione automatica delle offerte anomale negli affidamenti sotto-soglia
6.2.8. La stipulazione del contratto per le procedure sotto-soglia
7. PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE
7.1. Procedure di affidamento e presupposti
7.1.1. Procedura aperta
7.1.2. Procedura ristretta.
7.1.3. Procedura competitiva con negoziazione
7.1.4. Dialogo competitivo
7.1.5. Partenariato per l’innovazione
7.1.6. Procedura negoziata senza pubblicazione del bando
7.1.7. L’affidamento in house
7.2. Documenti di gara, bandi, avvisi, commissioni giudicatrici
7.2.1. Documenti di gara
7.2.2. Avvisi di pre-informazione
7.2.3. La copertura finanziaria differenziata degli appalti e la ripetizione dei lavori o servizi
7.2.4. Bandi e avvisi
7.2.5. Clausole sociali e criteri di sostenibilità energetica e ambientale
7.2.6. Pubblicazione dei bandi
7.2.7. La commissione giudicatrice
7.2.8. Cause di esclusione automatica e non automatica
7.2.9. Requisiti di partecipazione alla gara
7.2.10. Garanzie per la partecipazione alle procedure
7.2.11. Avvalimento
7.2.12. Subappalto
7.3. La selezione delle offerte
7.3.1. Criteri di aggiudicazione degli appalti
7.3.2. Offerte anormalmente basse
7.3.3. Termini delle procedure di appalto
7.3.4. Avvisi appalti aggiudicati
8. L’ESCUZIONE DELLE OPERE
8.1. Le garanzie definitive
8.2. La stipula del contratto
8.3. La direzione dei lavori
8.3.1. Compiti del direttore dei lavori
8.3.2. Il controllo tecnico e contabile
8.4. Il Collegio consultivo tecnico
8.4.1. I pareri obbligatori e le determinazioni
8.5. Anticipazione e pagamento del corrispettivo
8.6. Modifica dei contratti e varianti
8.7. La sospensione dei lavori
8.8. Risoluzione del contratto
8.9. Recesso dal contratto
8.10. Penali e premi di accelerazione.
8.11. Collaudo e verifica di conformità
9. IL CONTENZIOSO E GLI STRUMENTI
9.1. L’Accordo bonario per i lavori
9.2. L’Accordo bonario per i servizi e forniture
9.3. La transazione
9.4. L’Arbitrato
9.5. La Camera arbitrale
Il volume è un ottimo strumento di studio per la preparazione alla prova attitudinale del prossimo Concorso per Funzionari amministrativo tributari bandito dall'Agenzia delle Entrate. Nella prima parte il testo offre un'ampia panoramica delle tipologie di quiz di logica assegnate negli ultimi anni (serie numeriche, ragionamento astratto e capacità visiva, logica figurale, logica matematica, ragionamento critico numerico, problem solving, logica deduttiva, logica verbale, comprensione verbale, serie verbali, analogie verbali, ragionamento verbale, frasi da completare, grammatica, ragionamento critico verbale). Accanto ad ogni quiz è riportato il riferimento alla videolezione (in tutto sono oltre 400) in cui sono spiegati, schematizzati e illustrati i passaggi e le tecniche da adottare per arrivare alla risoluzione.
I quiz sono suddivisi in 17 simulazioni, permettendo al candidato di esercitarsi anche nella gestione del tempo e di verificare il proprio livello di preparazione.Dopo ogni simulazione sono fornite le spiegazioni di tutti i quiz.
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Un libro e un videocorso fusi in un unico prodotto editoriale, che ha avuto ottimi riscontri positivi per i precedenti concorsi di Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e altri enti pubblici, per offrire al candidato uno strumento completo che consenta di superare la prova attitudinale.
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AUTORE
Giuseppe Cotruvo È uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta un'esperienza ultradecennale nell'insegnamento della quizzistica di logica ed è autore di decine di manuali editi da Maggioli.
