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Guida sugli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits e ai rimborsi spese 2023, eBook in pdf di 190 pagine + allegati.
Aggiornato con il D.L. 4 maggio 2023, n. 48 (c.d. Decreto lavoro), convertito con la Legge 3 luglio 2023, n. 85.
Contiene le Tabelle Aci 2023.
Il lavoro si struttura in due sezioni fondamentali: l’una dedicata ai fringe benefits corrisposti a dipendenti e amministratori e l’altra ai rimborsi spese erogati a dipendenti e collaboratori di varia natura (amministratori, lavoratori autonomi anche occasionali, titolari di altri redditi di lavoro autonomo).
Nella prima sezione viene offerta una panoramica ricca ed esaustiva delle diverse tipologie di fringe benefits erogabili ai dipendenti e agli amministratori aziendali. Notevole risalto viene dato anche ai flexible benefits che stanno ricoprendo un ruolo sempre più strategico nell’ambito delle politiche aziendali di welfare finalizzate a migliorare il benessere dei dipendenti.
Il punto di osservazione adottato è duplice, quello del soggetto beneficiario e quello, contrapposto, del soggetto erogante.
Viene destinata un’attenzione puntuale agli aspetti di natura fiscale e previdenziale, oltre che ai documenti giustificativi richiesti con riferimento a ciascuna tipologia di benefit in natura.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, dalle tabelle ACI, da esempi applicativi articolati e, da ultimo, da un utile foglio di calcolo del fringe benefit spettante al dipendente o collaboratore per l’uso promiscuo dell’auto.
Nella seconda sezione una trattazione approfondita e a tutto tondo è riservata agli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese percepiti dai dipendenti e collaboratori, anche a titolo occasionale, di un’impresa o ente e di uno studio professionale, nonché dagli artisti e professionisti, dai soggetti titolari
di altri di reddito di lavoro autonomo e dagli sportivi dilettantistici.
Sono esaminate nello specifico le differenti modalità di erogazione dei rimborsi spese con numerosi e variegati esempi a supporto.
Un adeguato spazio è destinato ai documenti giustificativi da utilizzare a corredo delle spese oggetto di rimborso.
Allegati:
PRIMA PARTE: I FRINGE BENEFITS
1. Generalità sui fringe benefits
1.1 La definizione di fringe benefits
1.2 Il corretto inquadramento fiscale in capo al percettore
1.3 La quantificazione in denaro del fringe benefit
1.4 Il criterio generale del valore normale
1.5 Gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori e il fringe benefit
1.6 Le regole generali sulle auto aziendali
1.7 La franchigia di € 258,23
1.7.1 L’innalzamento della franchigia a € 516,46 per gli anni 2020 e 2021
1.7.2 L’innalzamento della franchigia a € 3.000,00 per gli anni 2022 e 2023
2. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per il dipendente
2.1 I sistemi di pagamento dei fringe benefits da parte del dipendente
2.2 I fringe benefits dal punto di vista del lavoratore
2.3 I fringe benefits dal punto di vista del datore di lavoro
3. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei fringe benefits per l’amministratore
3.1 Il sistema di pagamento dei fringe benefits da parte dell’amministratore
3.2 I fringe benefits dal punto di vista dell’amministratore
3.3 I fringe benefits dal punto vista della società o ente
4. I documenti giustificativi
5. Generalità sui flexible benefits
5.1 Il welfare aziendale e il welfare sostitutivo
5.2 I flexible benefits
5.3 L’accordo collettivo alla base del welfare
5.4 I soggetti beneficiari del welfare
5.5 I piani di welfare
5.6 Le modalità di erogazione dei benefits ai dipendenti
5.7 La sostituibilità dei premi di risultato con il welfare aziendale
6. Gli aspetti fiscali dei flexible benefits
6.1 L’imponibilità IRPEF/INPS dei flexible benefit per il lavoratore
6.2 La deducibilità IRPEF/IRES dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.3 La deducibilità IRAP dei flexible benefit per il datore di lavoro
6.4 La detraibilità dell’IVA sull’acquisto dei flexible benefits
7. I documenti giustificativi dei flexible benefits
Esemplificazioni
1. Auto aziendali
2. Prestiti
3. Fabbricati
4. Buoni pasto
5. Cellulare
6. Benefits sostitutivi del premio monetario (welfare aziendale)
Allegati
SECONDA PARTE: I RIMBORSI SPESE
1. Generalità sui rimborsi spese
1.1 La definizione di rimborso spese
1.2 La trasferta e l’ambito comunale
1.3 La residenza anagrafica
1.4 La sede di lavoro
1.5 I tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.6 Le caratteristiche dei tre sistemi di rimborso delle spese di trasferta
1.7 Le tabelle ACI
1.8 Il calcolo del rimborso chilometrico
1.9 L’utilizzo delle tabelle ACI in caso di auto aziendali concesse in uso promiscuo al lavoratore
1.10 La distinzione tra spese documentate e non documentate
2. Gli aspetti fiscali e previdenziali dei rimborsi spese
2.1 Il dipendente, il collaboratore a progetto e il co.co.co.
2.2 L’amministratore
2.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
2.4 Il lavoratore autonomo occasionale
2.5 Il professionista e l’artista
3. I documenti giustificativi
3.1 Il dipendente
3.2 L’amministratore
3.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
3.4 Il lavoratore autonomo occasionale
3.5 Il professionista e l’artista
4. La lettera di incarico
4.1 Il dipendente
4.2 L’amministratore
4.3 Il titolare di altri redditi di lavoro autonomo
4.4 Il lavoratore autonomo occasionale
4.5 Il professionista e l’artista
Esempi
Allegati
Con questo ebook in pdf di 57 pagine, si intende fornire una panoramica ampia ed esaustiva sui diritti di autore, ponendo attenzione anche alle casistiche specifiche che in concreto si possono verificare in relazione al tipo di prestazione e alle caratteristiche soggettive del prestatore.
Aggiornato alla L. 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di bilancio 2023)
Viene dedicata un’attenzione particolare agli aspetti di natura giuridica, civilistica, previdenziale e fiscale dei compensi erogati a titolo di diritto di autore e ai documenti giustificativi richiesti a supporto.
La trattazione è corredata da numerose tabelle esplicative e riassuntive, da articolati esempi applicativi e da una nutrita modulistica di immediato utilizzo.
In allegato fac-simile di contratto di cessione di diritti d'autore.
Sintesi
1. Le opere dell’ingegno
1.1 Le caratteristiche dell’opera dell’ingegno
1.2 Le opere dell’ingegno di carattere creativo
1.3 Le opere multimediali
1.4 Le opere interamente utilizzabili
1.5 Le opere realizzate su commissione o ideate dal dipendente
2. Il diritto di autore
2.1 La definizione di diritto d’autore
2.2 I diritti connessi al diritto d’autore
2.3 Le norme civilistiche sul diritto d’autore
2.4 Le leggi speciali sul diritto d’autore
2.5 Il trasferimento del diritto d’autore
2.6 L’estinzione del diritto d’autore
2.7 Gli organi che gestiscono il diritto d’autore
3. I COMPENSI PER L’UTILIZZO DELLE OPERE DELL’INGEGNO
3.1 Il c.d. equo compenso
3.2 Il compenso per la cessione del diritto di utilizzazione economica dell’opera
4. GLI ASPETTI PREVIDENZIALI E FISCALI DEI COMPENSI PER L’UTILIZZO DELLE OPERE DELL’INGEGNO
4.1 La contribuzione INPS sui compensi per diritti di autore
4.2 La nozione di diritto d’autore secondo i giudici tributari
4.3 La classificazione dei compensi ai fini delle imposte sui redditi
4.4 I compensi percepiti per la redazione di articoli ai fini delle imposte sui redditi
4.5 La ritenuta alla fonte IRPEF
4.6 La compilazione della dichiarazione dei redditi
4.7 La compilazione della certificazione unica
4.8 L’applicazione dell’IRAP
4.9 Il trattamento ai fini IVA
5. I documenti giustificativi
Esempi
Diritti di autore – Aspetti giuridici, fiscali e previdenziali
In Allegato fac-simile contratto di cessione di diritti d’autore
Pacchetto completo di 2 eBook in pdf sul contratto di Associazione in partecipazione e gli adempimenti civilistici, fiscali e contabili, nonchè sul recesso dell'associato dal contratto di associazione in partecipazione.
1. Il contratto di associazione in partecipazione
Il contratto di associazione in partecipazione, e-book in pdf di 78 pag. con esempi di scritture contabili e modelli.
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili del contratto di associazione in partecipazione, che ha subito dei cambiamenti di non poco conto nel corso degli ultimi anni in particolare grazie al Jobs act e alla riforma della tassazione dei redditi di capitale.
Trovano uno spazio adeguato le scritture contabili che devono redigere le imprese operanti, per obbligo o per opzione, in regime di contabilità ordinaria.
A corredo dell’opera, sono fornite alcune utili esemplificazioni e sono allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili su misura in base alle esigenze concrete dei soggetti interessati.
2. Recesso dell'associato in partecipazione (eBook)
Recesso dell'associato dal contratto di associazione in partecipazione: adempimenti civilistici, fiscali e contabili; Guida in pdf di 35 pagine
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili di una delle più diffuse forme di risoluzione del contratto di associazione in partecipazione. Il recesso dell’associato in partecipazione viene esaminato dal punto di vista degli adempimenti posti a carico dell’associante e da quello delle incombenze ricadenti sull’associato.
A corredo dell’opera, sono fornite alcune utili esemplificazioni di casi di recesso ed allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili su misura in base alle esigenze concrete.
In allegato:
1. Il contratto di associazione in partecipazione - Indice
1. La normativa civilistica.
1.1 Definizione.
1.2 Natura e caratteristiche del contratto
1.3 Pluralità di associazioni
1.4 Tipologie di parti contraenti
1.5 Forma del contratto.
1.6 Categorie di apporto.
1.7 Patto di non concorrenza.
1.8 Responsabilità e poteri dei contraenti
1.8.1 Obblighi e diritti dell’associante.
1.8.2. Obblighi e diritti dell’associato.
1.8.3 Obblighi e diritti dei soggetti terzi
1.9 Rendiconto della gestione.
1.10 Partecipazione agli utili e/o alle perdite.
1.11 Partecipazione a uno o piu’ affari
1.12 Scioglimento del contratto.
1.12.1 Restituzione dell’apporto.
1.13 Confronto tra l’associato con apporto di lavoro e il lavoratore subordinato.
1.14 Confronto tra l’associato con apporto di capitale e il socio di società.
1.15 Confronto tra l’associazione in partecipazione e la cointeressenza agli utili
2. La denuncia al Registro delle imprese presso la CCIAA.
3. L’iscrizione presso l’INPS.
3.1 Apporto di solo lavoro o misto.
3.2 Apporto di solo capitale.
4. L’iscrizione presso l’INAIL.
4.1 Apporto di solo lavoro o misto.
4.2 Apporto di solo capitale.
5. Gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro.
6. La rappresentazione in bilancio degli utili e delle perdite.
6.1 Redazione del bilancio dell’associante.
6.2 Redazione del bilancio dell’associato.
7. La registrazione del contratto.
7.1 Apporto di solo lavoro.
7.2 Apporto di solo capitale o misto.
8. La rilevanza degli apporti ai fini IVA.
8.1 Apporto di solo lavoro.
8.2 Apporto di capitale o misto.
9. Il trattamento fiscale degli utili in caso di apporto di solo lavoro.
9.1 Imposte sui redditi
9.1.1 Caso dell’associato imprenditore.
9.1.2 Caso dell’associato professionista.
9.1.3 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore e non professionista.
9.2 Irap.
9.2.1 Caso dell’associato imprenditore.
9.2.2 Caso dell’associato professionista.
9.2.3 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore e non professionista.
9.3 Iva.
10. Il trattamento fiscale degli utili in caso di apporto di solo capitale o misto.
10.1 Imposte sui redditi
10.1.1 Caso dell’associato imprenditore residente.
10.1.2 Caso dell’associato persona fisica non imprenditore residente.
10.1.3 Caso dell’associato non residente.
10.2 Irap.
10.3 Iva.
11. La risoluzione del rapporto contrattuale.
11.1 Cause di risoluzione del contratto.
11.2 Effetti della risoluzione del contratto.
12. Le scritture contabili dell'associante e dell'associato.
13. Le esemplificazioni
13.1 Associazione in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
14. Gli allegati
IL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE.
IL CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE PER IL COMPIMENTO DI UN DETERMINATO AFFARE
2. Recesso dell'associato in partecipazione (eBook) - Indice
1. Il recesso dell’associato
1.1 Generalità sulla risoluzione del rapporto contrattuale
2. Le regole civilistiche del recesso
3. Le regole fiscali del recesso
3.1 Il trattamento ai fini delle imposte sui redditi
3.1.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
3.1.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
3.2 Il trattamento IRAP
3.2.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
3.2.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
3.3 Il trattamento ai fini IVA
3.3.1 Il trattamento ai fini delle altre imposte indirette
4. Le scritture contabili del recesso
5. Le esemplificazioni
5.1 Recesso dell’associato in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
6. Gli allegati
L’opera esamina, con un taglio pratico e funzionale, gli aspetti civilistici, fiscali e contabili di una delle più diffuse forme di risoluzione del contratto di associazione in partecipazione.
Il recesso dell’associato in partecipazione viene esaminato dal punto di vista degli adempimenti posti a carico dell’associante e da quello delle incombenze ricadenti sull’associato.
Trovano uno spazio adeguato le scritture contabili che devono redigere le imprese operanti, per obbligo o per opzione, in regime di contabilità ordinaria.
A corredo dell’opera, sono fornite alcune utili esemplificazioni di casi di recesso ed allegati pratici documenti compilabili e personalizzabili su misura in base alle esigenze concrete.
In allegato:
1. Il recesso dell’associato
1.1 Generalità sulla risoluzione del rapporto contrattuale
2. Le regole civilistiche del recesso
3. Le regole fiscali del recesso
3.1 Il trattamento ai fini delle imposte sui redditi
3.1.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
3.1.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
3.2 Il trattamento IRAP
3.2.1 La deducibilità del costo in capo all’associante
3.2.2 L’imponibilità del reddito in capo all’associato
3.3 Il trattamento ai fini IVA
3.3.1 Il trattamento ai fini delle altre imposte indirette
4. Le scritture contabili del recesso
5. Le esemplificazioni
5.1 Recesso dell’associato in partecipazione – Aspetti civilistici, contabili e fiscali
6. Gli allegati
La mobilità internazionale dei lavoratori è un settore estremamente dinamico e dalle vaste opportunità. Il settore, negli ultimi anni, è stato protagonista di un costante trend di crescita che ha visto coinvolte non solo grandi realtà multinazionali, ma anche aziende di medie dimensioni. La dinamicità del mercato, unita alle esigenze di business, si sono rivelati come i principali trend di sviluppo del settore.
Lavorare nella mobilità internazionale, oggi, rappresenta una sfida di carattere tecnico, gestionale e relazionale. Approcciare al settore nel modo corretto consente e garantisce la crescita del lavoratore oltreché lo sviluppo dell’azienda.
Il testo fornisce una visione di insieme delle diverse tipologie di assegnazione internazionale, sui principali drivers e sulla struttura degli uffici di Global Mobility, concentrandosi infine sulla gestione dei principali adempimenti di natura amministrativa, previdenziale e fiscale.
1. People & Reasons: capire la mobilità internazionale
1.1 DRIVERS DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE
1.2 LAVORARE NELLA MOBILITÀ INTERNAZIONALE: FUNZIONE E COMPETENZE RICHIESTE
2. Le assegnazioni internazionali
2.1 DEFINIZIONE DI ASSIGNMENTS
2.2 LE VARIE TIPOLOGIE DI ASSIGNMENT
2.3 LE POLICY OPERATIVE
2.4 IL CICLO DI VITA DELL’ASSIGNMENT
3. Aspetti preliminari
3.1 POLITICHE DI COMPENSATION PER LAVORATORI IN ASSIGNMENT: LINEEGUIDA
3.2 PROIEZIONE DI COSTI
3.3 PIANI DI RIENTRO
4. Gli aspetti contrattuali
4.1 INTRODUZIONE
4.2 GLI INTERCOMPANY AGREEMENTS
4.2 LA LETTERA DI ASSEGNAZIONE
4.3 EFFETTI SUL CONTRATTO DI LAVORO
5. Profili di sicurezza sociale e tutela sanitaria
5.1 INTRODUZIONE
5.2 LA SICUREZZA SOCIALE DEI LAVORATORI IN PAESI CONVENZIONATI
5.3 LA SICUREZZA SOCIALE DEI DIPENDENTI IN PAESI NON CONVENZIONATI
5.4 LA SICUREZZA SOCIALE DEI DIPENDENTI IN PAESI PARZIALMENTE CONVENZIONATI
5.5 LA TUTELA SANITARIA
5.6 LA TUTELA DA INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
5.7 L’INVIO IN ITALIA DI LAVORATORI STRANIERI
6. Profili fiscali
6.1 INTRODUZIONE
6.2 IL CONCETTO DI REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E LA SUA TASSAZIONE
6.3 IL CONCETTO DI RESIDENZA
6.4 IL TRATTAMENTO FISCALE DEI LAVORATORI RESIDENTI IN ITALIA
6.5 I SOGGETTI NON FISCALMENTE RESIDENTI
6.6 IL TRATTAMENTO FISCALE DEGLI STRANIERI DISTACCATI IN ITALIA
6.7 LAVORATORI ITALIANI ALL’ESTERO: L’ISCRIZIONE ALL’AIRE
Glossario
Bibliografia essenziale
Con la circolare n. 11/E del 21 maggio 2014, l’Agenzia delle Entrate ha preso posizione sugli adempimenti fiscali che anche i condomini minimi sono tenuti a porre in essere per poter godere delle detrazioni fiscali previste dal testo unico delle imposte sui redditi per i lavori di ristrutturazione edilizia.
Successivamente, con la risoluzione n. 74/E del 27 agosto 2015, l’Amministrazione finanziaria ha reso ulteriori chiarimenti in merito alla procedura da seguire per poter fruire delle detrazioni nelle ipotesi in cui i condomini avessero operato in spregio di quanto disposto nel maggio 2014.
Infine, con la circolare n. 3/E del 2 marzo 2016, il Fisco ha rivisitato la propria posizione riportando in auge la prassi seguita fino al maggio 2014 ma, al contempo, ha fornito ulteriori chiarimenti in questa materia. Con la presente guida si intende offrire uno strumento di supporto per la eventuale costituzione di un condominio minimo e fornire alcuni suggerimenti sull’iter burocratico da seguire per poter godere delle agevolazioni previste dalla normativa tributaria, analizzando sia la procedura in vigore tra il maggio 2014 sia quella indicata a decorrere dal 2 marzo 2016.
Allegati e Normativa di riferimento.
Premessa
Parte I: profili teorici e generali
1. I profili civilistici del condominio
1.1 Definizione di condominio
1.2 La nascita del condominio
1.3 L’amministratore condominiale
1.4 Il condominio minimo
1.5 La ripartizione delle spese (in generale e nel condominio minimo)
2. La detrazione fiscale per recupero edilizio: le regole vigenti tra il 21 maggio 2014 e il 2 marzo 2016
2.1 L’art. 16-bis, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917
2.2 La circolare 11/E del 21 maggio 2014
2.3 La circolare n. 3/E del 2 marzo 2016
2.4 Il sistema delle ritenute a titolo d’acconto
2.5 Il modello 770 e i quadri AC Mod. Unico e K Mod. 730
2.5.1 Il modello 770
2.5.2 Il quadro AC del Mod. Unico
2.5.3 Il quadro K del Mod. 730
Parte II: profili pratici e applicativi
1. Guida pratica e adempimenti per la costituzione del condominio minimo (adempimenti necessari tra il 21 maggio 2014 e il 2 marzo 2016 e facoltativi dopo tale data)
1.1 La delibera assembleare di costituzione del condominio
1.2 Il rappresentante del condominio minimo
1.3 La richiesta e l’attribuzione del codice fiscale
1.4 La delibera di approvazione dei lavori
1.5 La ripartizione delle spese e il pagamento
1.6 La fattura
1.7 La documentazione necessaria per la detrazione fiscale
2. Procedura di rimedio per mancato rispetto della circolare n. 11/E del 2014 (valevole fino al 2 marzo 2016)
2.1 Cenni preliminari
2.2 La fattispecie e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
2.3 Adempimenti
3. Guida pratica e adempimenti per la fruizione delle detrazioni fiscali dopo la circolare 2 marzo 2016, n. 3/E
Allegati: normativa e modelli
Normativa
Prassi amministrativa
1. Modello di delibera assembleare di costituzione del condominio minimo
2. Modello di delibera assembleare di approvazione dei lavori
3. Modello di certificazione di pagamento
4. Modello di delega per il pagamento
5. Modello di fattura
6. Modello di bonifico con causale ex art. 16-bis, d.P.R. 917/1986
7. Modello lettera comunicazione per Agenzia Entrate
8. Modello di autocertificazione per la dichiarazione della natura dei lavori e dei dati catastali dell’immobile sul quale sono effettuati
Con la recente CM 26/2014, l’Agenzia pubblica una sorta di “vademecum fiscale” per l’evento Expo 2015; il documento di prassi, infatti, ripercorre le particolari regole fiscali stabilite dall’accordo fra il Governo e il Bureau International des Expositions (BIE) e si affianca a tutte le altre iniziative messe in campo dall’Agenzia, quali il desk dedicato, la sezione del sito riservata alle questioni fiscali e a Expo Milano 2015, e il punto di contatto presso il quale i partecipanti potranno rivolgersi per gli adempimenti fiscali.
Nel presente documento si ripercorrono gli ulteriori chiarimenti forniti dalle Entrate riguardo la territorialità IVA dei servizi relativi all’esposizione milanese. Secondo l’Agenzia, infatti, l’attività espositiva di Expo 2015 è riconducibile alle prestazioni relative a “fiere ed esposizioni” di cui all’art. 7-quinquies del DPR 633/72. Tale qualifica riguarda anche la messa a disposizione nei confronti dei partecipanti, da parte dell’ organizzatore, del lotto sul quale realizzare il proprio padiglione.
La presente guida si propone di fornire uno strumento di rapida consultazione per tutti coloro che intendano valutare la possibilità di avviare investimenti in Marocco. Questo paese, negli ultimi decenni, ha conosciuto importanti riforme, volte a migliorare la competitività delle proprie infrastrutture economiche, così da consentire alle imprese, anche straniere, di crescere sempre più velocemente e di creare il maggior numero possibile di posti di lavoro. In particolare, si evidenzia che il Marocco, paese non certo sconosciuto ai mercati internazionali, può oggi vedersi sotto una luce completamente differente. I principali istituti internazionali ed agenzie mondiali, infatti, lo collocano ai primi posti della classifica delle aree regionali del mondo in relativa costante crescita.
SOMMARIO
PREMESSA
1. INQUADRAMENTO GENERALE
2. PROFILO ECONOMICO
2.1. ANDAMENTO ECONOMICO
2.2. INFLAZIONE
2.3. OCCUPAZIONE
2.4. BILANCIA COMMERCIALE
2.5. ACCORDI COMMERCIALI
2.6. REGIME DOGANALE
3. PROFILO GIURIDICO
3.1. MODALITA’ DI INVESTIMENTO E INVESTIMENTI STRANIERI
3.2. SOCIETA’ COMMERCIALI
3.2.1. COSTITUZIONE DI UNA SOCIETA’
3.2.2. CESSAZIONE DI UNA SOCIETA’
3.3. REGIME FISCALE
3.4. ZONE FRANCHE
3.5. FONDO HASAN II
3.6. ESENZIONE E AGEVOLAZIONI FISCALI
4. SISTEMA GIUDIZIARIO
CONCLUSIONI
SITOGRAFIA PER APPROFONDIMENTI
La presente guida è stata redatta al fine di fornire una rapida panoramica in merito alle pratiche commerciali e fiscali vigenti in Colombia.
In termini di globalizzazione e secondo The Globalization Index 2011 di Ernst and Young, la Colombia si situa al terzo posto in America Latina, superando economie mondiali come il Giappone, il Brasile, la Russia e l’Indonesia. Allo stesso modo, la Banca Mondiale (Doing Business 2011) su 183 paesi presi in considerazione classifica la Colombia come il quinto paese al mondo ed il primo in America Latina per la protezione degli investitori.
Il Paese ha una posizione geografica strategica, si trova al centro di 5 zone orarie e condivide la zona oraria con importanti centri di business come New York, Toronto e Miami (quest’ultima città si trova a due ore e mezza di volo da Bogotà).
Sempre maggiore il flusso degli investimenti italiani nel Paese (superiore del 91,8% rispetto a quello registrato nel 2010), il che rappresenta una delle più interessanti occasioni di business per le aziende italiane interessate ai mercati internazionali.
La presente guida è stata redatta al fine di fornire una rapida panoramica in merito alle pratiche commerciali e fiscali vigenti in Brasile.
La “buona” situazione del Brasile nel contesto della crisi internazionale, il volume delle riserve e la relativa stabilità fiscale, mantengono salda la affidabilità delle Agenzie di Rating sulla solvibilità dell’economia.
Il Brasile un paese ricco in risorse, di grande potenzialità economiche, di ampiezza demografica e buona capacità imprenditoriale possiede tutti i requisiti per diventare lo Stato trainante dello sviluppo latinoamericano nel futuro. Il Brasile ospiterà la FIFA World Cup nel 2014 e i Giochi Olimpici nel 2016.
Il Paese vanta un clima favorevole agli investimenti esteri, le imprese italiane operanti sono circa 585 (filiali sul territorio, non include trading companies o imprese costituite in Brasile da italiani emigrati).
PREMESSA;
1. INQUADRAMENTO GENERALE
2. PROFILO ECONOMICO
2.1. ANDAMENTO ECONOMICO
2.2. INFLAZIONE
2.3. OCCUPAZIONE
2.4. BILANCIA COMMERCIALE
2.5. INVESTIMENTI STRANIERI
2.6. ACCORDI COMMERCIALI
3. PROFILO GIURIDICO
3.1. MODALITA’ DI INVESTIMENTO
3.2. SOCIETA’ COMMERCIALI
3.3. REGIME DOGANALE
3.3.1. REGIMI DI IMPORTAZIONE
3.3.2. IMPOSTA SULL’IMPORTAZIONE
3.4. REGIME FISCALE
4. IMPOSTE SUI REDDITI DELLE SOCIETA’
4.1. IMPOSTA SUI REDDITI
4.1.1. TIPO DI IMPOSTA
4.1.2. CALCOLO DELLA BASE IMPONIBILE
5. IMPOSTE SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE
CONCLUSIONI
SITOGRAFIA PER APPROFONDIMENTI