Il giorno 16 giugno è scaduto il termine per pagare l'acconto IMU 2023.
Per tutti coloro che non lo hanno versato, c'è la possibilità di ravvedersi e pagare in ritardo tramite l'istituto del ravvedimento operoso.
L’istituto del ravvedimento evita i provvedimenti forzosi da parte dell'ente impositore ma il contribuente oltre all’imposta dovuta, pagherà anche una maggiorazione a titolo di:
Per calcolare la somma dovuta con il ravvedimento è necessario considerare i giorni di ritardo rispetto alla data di scadenza del versamento. Naturalmente più si tarda il pagamento e maggiore sarà la somma da corrispondere.
In generale, per il mancato pagamento dell’acconto IMU 2023, se accertato a seguito dei controlli dell’Agenzia delle Entrate, si dovrà provvedere al versamento:
I contribuenti che intendono regolarizzare il ritardo con l’istituto del ravvedimento operoso hanno a disposizione diverse opzioni.
Sono diverse le tipologie previste e dipendono dal ritardo nel pagamento, ovvero dai giorni che separano il termine per il versamento dell’imposta e la data del versamento per la regolarizzazione.
Tenendo a riferimento il termine del versamento, possiamo distinguere:
Inoltre si può pagare oltre 1 anno dal termine fissato per il versamento ed entro 2 anni dal medesimo termine, con sanzioni ridotte al 4,29% (pari ad 1/7 del 30%), mentre oltre 2 anni dal termine con sanzioni ridotte al 5% (pari ad 1/6 del 30%).
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