Speciale Pubblicato il 18/04/2023

Tempo di lettura: 3 minuti

I lineamenti della riforma della riscossione

di Mogorovich Dott. Sergio

Analisi dell’attuale sistema di riscossione dei tributi, potenziamento ed evoluzione dell’attività di riscossione alla luce della Riforma fiscale



Il disegno di legge delega di riforma del sistema tributario prevede il riordino della procedura della riscossione incrementandone l’efficienza e snellendo le procedure in termini di semplificazione, di economicità, di imparzialità e di obiettivi di risultato. In questo articolo vedremo insieme una breve analisi dell’attuale sistema di riscossione dei tributi e cosa si prevede per il potenziamento e quindi l’evoluzione dell’attività di riscossione.

L'articolo continua dopo la pubblicità

I caratteri dell’attuale sistema di riscossione dei tributi

L’attuale sistema ha come cardine il ruolo dell’Agenzia delle entrate-Riscossione cui è attribuita la competenza della funzione riscossiva in surroga all’operato dell’Agenzia delle entrate limitatamente alla fase esecutiva. Più in particolare, la riscossione ha inizio con l’autoliquidazione spontanea dei tributi da parte del contribuente con i modelli F24 e F23 o con il versamento in conto corrente postale o con contrassegno.  

L’Agenzia delle entrate gestisce il controllo dell’adempimento:

L’inadempimento spontaneo, ovvero la decadenza dalla procedura di pagamento rateale, comporta l’affidamento del carico all’agente della riscossione, anche ai fini della procedura esecutiva conseguente all’iscrizione a ruolo di un elevato numero di pratiche, non di rado di dubbia riscossione.

I lineamenti evolutivi

Annualmente, con il Ministero delle Finanze verrà concordata la pianificazione delle procedure di recupero “secondo logiche di raggruppamento dei crediti per codice fiscale, in relazione al valore degli stessi”.

Automaticamente, entro il 31.12 del quinto anno successivo all’affidamento, verrà disposto il discarico automatico delle quote che non sono state riscosse:

Il diritto di credito deve essere salvaguardato notificando la cartella di pagamento non oltre il nono mese successivo a quello in cui è avvenuto l’affidamento del carico, nonché degli atti interruttivi.

L’accesso ai piani di pagamento rateale verrà modificato pervenendo ad una stabilizzazione fissando in 120 il numero massimo delle rate consentite.

Il potenziamento dell’attività di riscossione coattiva avverrà:

  1. superando lo strumento del ruolo e della cartella di pagamento mediante l’anticipazione dell’incasso delle somme dovute dal debitore e la riduzione dei tempi per l’avvio delle azioni cautelari ed esecutive anche per gli atti di accertamento esecutivo;
  2. estendendo il termine di efficacia degli atti di riscossione;
  3.  razionalizzando e automatizzando la procedura di pignoramento dei rapporti finanziari già nella fase di dichiarazione giudiziale del terzo.

Le suddette finalità passano attraverso l’individuazione di un nuovo modello organizzativo superando l’attuale dualismo con il trasferimento delle funzioni e delle attività, in tutto o in parte, svolte dall’Agenzia delle entrate-Riscossione all’Agenzia delle entrate.



TAG: Riforma fiscale 2023-2024 Accertamento e controlli