Speciale Pubblicato il 04/08/2022

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Le politiche di stimolo fiscale nella Repubblica Popolare Cinese

di Graf Dott. Stefano

La seconda economia mondiale, People's Republic of China (PRC), intende stimolare efficacemente la crescita attraverso la politica fiscale.



Il 2022 presenta numerose sfide anche per un’economia solida e sviluppata come quella cinese, una risposta perviene attraverso gli stimoli fiscali. Una situazione da analizzare per comprendere le misure e i relativi risultati futuri.

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Obiettivi

L'obiettivo ufficiale di crescita del PIL della Cina nel 2022 è 5,5%. Nel marzo di quest’anno, durante la sessione plenaria del Congresso nazionale del popolo è stato approvato l’aumento degli stimoli fiscali nel Paese. Le spese di bilancio dovrebbero aumentare dell'8% rispetto al 2021, mentre le entrate di bilancio dovrebbero registrare un incremento del 4% su base annua. Un ostacolo importante all'aumento delle entrate è la tassazione delle imprese in costante diminuzione, anche se è necessario ricordare che i tagli fiscali e gli sgravi sui pagamenti concessi durante la recessione di Covid del 2020 sono stati parzialmente estesi a quest'anno. La crescita è data dalle maggiori spese approvate già lo scorso anno e riportate anche al 2022. Le informazioni sull'aumento della spesa sono minime, ma il sostegno alle piccole e medie imprese dovrebbe aumentare nei prossimi mesi.

Ruolo della Banca Popolare Cinese

Sono previste anche misure di stimolo fuori bilancio, infatti, dall'inizio dell'anno i governi locali sono stati esortati ad aumentare i loro investimenti in infrastrutture, le quali si basano generalmente su finanziamenti fuori bilancio. La quota delle obbligazioni speciali non è stata aumentata rispetto allo scorso anno. La Banca Popolare Cinese (PBC, PBOC) ha reso disponibili per uso pubblico 1 trilione di yuan nelle sue riserve di profitto, insieme ad altri 650 miliardi di yuan in riserve di profitto accumulate durante gli anni precedenti da altre istituzioni finanziarie statali e monopoli di Stato. Tale misura non ha precedenti e dimostra la ferma volontà del governo cinese nel dare un impulso estremamente positivo all’economia. Le somme inserite nelle direttive pubbliche saranno utilizzate principalmente per finanziare progetti di investimento di capitale fuori bilancio, per tale motivo si stima che le misure totali dovrebbero aumentare lo stimolo fiscale del 3% rispetto al PIL registrato nel 2021.

Stime

Le politiche di stimolo fiscali sono in aumento ed hanno l’obiettivo di stimolare la crescita del PIL per perseguire i risultati di crescita economica prefissati. Secondo le stime più autorevoli, come quella del FMI, il disavanzo pubblico della Repubblica Popolare Cinese corrisponde al 16% del PIL dello scorso anno e, a causa di una lunga serie di disavanzi importanti, il debito pubblico ora ammonta a circa il 100% del PIL (BOFIT Weekly 6/2022). Questo dato si riflette direttamente sui singoli governi locali del Paese. Inoltre, come dato negativo vi è il declino nel settore immobiliare e delle costruzioni, iniziato lo scorso anno e attualmente persistente.

Sintesi

Nella sua sintesi del bilancio, il ministero delle finanze cinese ha osservato che i disavanzi presentati da alcune città e governi locali stavano ponendo una maggiore pressione sulla spesa pubblica di base, sui salari del settore pubblico e sulla capacità di coprire la spesa corrente da parte delle amministrazioni locali.

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TAG: Imprese e Lavoro nel Mondo Fiscalità Internazionale PMI