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VENDITA di 1/3 di proprieta

gifrankp

Utente
Salve a tutti,mi chiamo Giuliano scusate son nuovo su questo forum,mi sono iscritto da poco,perdonatemi gli errori che sicuramente faro,e la mia ignoranza in materia..Ho pure io (come o visto da molti utenti del forum)molte domande-curiosita -specialmente su una vendita all asta,tramite equitalia di una casa dove abitano 6 persone, madre+5figli.Anno sempre vissuto li,non anno seconde case,nessuno e sposato,ecc.Bene sulla vendita all asta,viene venduta 1/3 di proprieta la quota della madre-ma ci sono 5 comproprietari-figli-avuta in eredita dall decesso del papa,anni fa.Il valore dell intero immobile e 5 volte la quota di proprieta 1/3messa all asta al primo incanto,con sucessivi incanti -al ribasso- nell giro di un mese,alla fine si riduce veramente di tanto.Da centomilaeuro si va verso i quarantamila..naturalmente se tutte le 3 aste son deserte.Io gentilmente chiedevo apparte la non convenienza -"apparente"-di questa asta,ogettivamente sembra cosi..ma se una persona la dovesse aquistrare,questa quota..i proprietari residenti per diritto figli,come si possono tutelare..cioe come si puo dividere casa,terreno,garage,ecc un terzo a aquirente e due terzi dividere tra gli altri 5?Che diritto possono avvalersi i proprietari dell suddetto2/3?Grazie per le risposte,saluti
 

RICK48

Utente
Riferimento: VENDITA di 1/3 di proprieta

Quando un immobile ha più proprietari vige il regime della "comunione" regolato dal codice civile.
In sostanza le possibilità sono queste:
1) se il bene è strutturalmente divisibile, nel senso che le parti derivate hanno funzionalità autonoma esempio: un appartamento grande si divide in due piccoli che hanno ognuno ingresso e servizi autonomi, si procede alla divisione e si assegnano le parti derivate ai singoli comproprietari;
2) se ciò non è possibile si vende il bene e si divide il ricavato tra i comproprietari, oppure si fitta e si divide il fitto;
3) altrimenti si stabiliscono delle regole di utilizzo del bene tra tutti i comproprietari tipo la multiproprietà: un appartamento in residence viene utilizzato due settimane ogni anno per ciascuno dai comproprietari.
 

gifrankp

Utente
Riferimento: VENDITA di 1/3 di proprieta

Grazie per la risposta o capito,ma il discorso e un altro.. o meglio la domanda mia.E la casa strutturata in due piani,con annesso due entrate comunicanti,ci son 2 numeri civici,piu un terreno piu un capannone uso lavoro altro n.civico,intestato ad uno dei figli,quello che interessava sapere e..se anche un compratore aquistasse la quota dell1/3 in vendita alle varie aste,potrebbe avere lui il diritto di vendere il tutto insieme,quando i figli anno maggior quote2/3?E se si i figli possono opporsi?poi alla aste di equitalia i figli dell proprietario della bene in asta possono parteciparvi?Mi sembra poi che alle sudette aste chi compra non vede le foto dell bene ma solo i numeri mappali dell catasto,comprando cosi a scatola chiusa??un contatto con i residenti dell immobile secondo me sarebbe prima auspicabile..comunque leggendo altri messaggi di questo forum ho capito che praticamente equitalia puo far cio che vuole,che ci siano 2 o 10 proprietari..pensionati all interno dell immobile,diritti di abitazione ecc..loro vendono e stop..e poi chi compra a far altri mille balzelli per avere il bene comperato.Cosa serve poi prima mettere interessi sul debito fiscale assurdi,astronomici,(si sa gia da prima che non verranno mai saldati neanche se si dovesse vendere lintero immobile ad un buon prezzo) per poi svendere a 4 soldi in tutta fretta,-3 aste in un mese e mezzo!!-non essendo ancora sicuri di prenderne almeno la meta?Assurdita eque,grazie cordiali saluti.
 

RICK48

Utente
Riferimento: VENDITA di 1/3 di proprieta

In merito all'asta penso che i figli possono partecipare.
Per il resto vale quello che ho già detto altrimenti non ho capito nulla di quello che dici.
Chi è proprietario di 1/3 di un patrominio immobiliare può chiedere agli altri proprietari dei 2/3 (figli) di dividere il patrimonio per avere in proprietà esclusiva la sua parte.

Se la divisione non è possibile si vende e si divide il ricavato, se i figli si oppongono ci si può rivolgere al tribunale.

Altrimenti bisogna accordarsi su utilizzo e/o fitto degli immobili in rapporto alle quote di proprietà.
 
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