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Valutazione di opera ultrannuale

mirco c

Utente
Una società immobiliare sottoscrive nel 2005 un contratto col quale si impegna a costruire su un terreno di sua proprietà una casa che rivenderà a lavori ultimati.
Io ho considerato questa fattispecie come "opera ultrannuale eseguita su ordinazione" e come tale ho valutato le rimanenze (sia civilisticamente che fiscalmente) a fine esercizio in base al criterio della "percentuale di completamento".
Un mio collega sostiene che l'opera essendo eseguita su un terreno di proprietà della società non può essere considerata una commessa, e quindi le rimanenze devono essere valutate al costo. Per rientrare nella casistica prevista dall'art. 23 P.C.N e dall'art. 93 del TUIR è necessario lavorare in c/terzi.
Chi ha ragione?
 
Riferimento: Valutazione di opera ultrannuale

E' indubbio che lo stato avanzamento lavori sia da considerare "commessa", poiché prestazione di servizi eseguita su ordinazione.

ciao
 
Riferimento: Valutazione di opera ultrannuale

Quindi non conta niente a tuo avviso che l'opera venga o meno costruita su un bene di proprietà della società?

Grazie per l'attenzione, ciao.
 
Riferimento: Valutazione di opera ultrannuale

Una società immobiliare sottoscrive nel 2005 un contratto col quale si impegna a costruire su un terreno di sua proprietà una casa che rivenderà a lavori ultimati.
Io ho considerato questa fattispecie come "opera ultrannuale eseguita su ordinazione" e come tale ho valutato le rimanenze (sia civilisticamente che fiscalmente) a fine esercizio in base al criterio della "percentuale di completamento".
Un mio collega sostiene che l'opera essendo eseguita su un terreno di proprietà della società non può essere considerata una commessa, e quindi le rimanenze devono essere valutate al costo. Per rientrare nella casistica prevista dall'art. 23 P.C.N e dall'art. 93 del TUIR è necessario lavorare in c/terzi.
Chi ha ragione?


Sono anch’io del parere del tuo collega...
Per me questo tipo di impegno potrebbe essere assimilabile ad una compravendita di cosa futura. Il proprietario s’impegna a costruire e l’acquirente ad acquistare una casa che, al momento, è in corso di costruzione.

Io credo che possa considerarsi tra le rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e valutata al costo di produzione.
Ciao
T.
 
Riferimento: Valutazione di opera ultrannuale

In effetti non è peregrina l'ipotesi di Turi.

Tuttavia, la domanda di Mirco C è stata formulata sulla base di un preciso adempimento contrattuale mediante il quale un soggetto si è assunto l'incarico a costruire per conto di un altro un edificio pur su di un terreno attualmente di proprietà.

Se se cose stanno così (non abbiamo a disposizione il contratto per verificare), ci troviamo ad affrontare la fattispecie del mandato (art 1703 del c.c con particolare riferimento al 1706).

La differenza con la vendita di cosa futura (art 1472), in questo caso è molto sottile, ma essenziale. Attraverso il contratto di mandato il realizzatore si impegna a compiere un'opera. Se non dovesse andare a buon fine dovrebbe pagare i danni.
Allo stesso modo l'acquirente è tenuto all'acquisto ed a pagare l'avanzamento.

Nella vendita di cosa futura se il bene non dovesse venire ad esistenza le parti non sono tra loro obbligate.

Mirco C, che descrizione viene posta sulle fatture d'acconto?

ciao
 
Riferimento: Valutazione di opera ultrannuale

Non ho potuto rispondere prima..
Il contratto in questione è una vendita di cosa futura.
Grazie delle delucidazioni, ciao.
 
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