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Utile di impresa e reddito dei soci

cadavid

Utente
Buon giorno

essendo un po' poco pratico dell'argomento fiscalità e dovendo avviare una società chiedo a chi sicuramente è più esperto di me.

Nel caso di una snc con due soci al 50%, l'utile in che modo va a gravare sulla dichiarazione dei redditi dei due soci?
E' corretto dire che se la società esce con un utile di 100000 euro allora (qualora l'utile venga prelevato in toto dai soci) ognuno dei due soci dovrà caricare sulla sua dichiarazione dei redditi esattamente 50000 euro? Oppure ci sono altri passaggi intermedi tra utile e reddito derivante da impresa?

grazie
 

cadavid

Utente
Grazie mille

ok quindi a prescindere se prelevato o meno, i soci si fanno carico dell'utile in base alle percentuali.

In merito invece ai passaggi intermedi? Cioè se l'utile è 100000 euro, io (in quanto socio al 50%) andrò a mettere sulla mia dichiarazione dei redditi 50000 euro come reddito derivante da impresa?
 

cadavid

Utente
E quindi come funzionerebbe?
Mi spiegate semplicemente i passaggi? Cioè come si arriva all'utile dell'impresa e successivamente al reddito derivante da impresa che ogni socio deve inserire nella sua dichiarazione dei redditi?
 

Rocco

Utente
Il reddito d'impresa viene determinato dalla differenza tra ricavi e costi. Circa l'imputazione dei ricavi e dei costi, questa avviene in maniera diversa a seconda che la snc adotti il regime di contabilità semplificata (imputazione per cassa) ovvero il regime di contabilità ordinaria (imputazione per competenza).
La tassazione del reddito delle società di persone (tra cui rientra la snc) avviene in capo ai soci, i quali dovranno assoggettare a irpef il reddito loro attribuito dalla snc in proporzione alle rispettive quote di partecipazione, indipendentemente dalla loro effettiva percezione o meno. In pratica il socio tasserà ai fini irpef la quota di utile attribuito dalla snc mediante compilazione del quadro RH del mod. Redditi. In capo alla societò invece resta la tassazione ai fini irap.
Aggiungo che a partire dal 2017 è stato introdotto per le imprese individuali e per le società di persone in contabilità ordinaria il regime (opzionale) IRI, il quale prevede la tassazione al 24% da parte della società (anziché dei soci mediante assoggettamento a irpef) degli utili mantenuti in azienda mentre gli utili effettivamente prelevati rimangono assoggettati a tassazione in capo ai soci secondo il meccanismo sopra descritto.
Mi fermo qui, visto che Lei afferma che è poco pratico di fisco. Per maggiori dettagli potrà rivolgersi ad un commercialista che Le fornirà apposita consulenza in merito.
Saluti.
 

cadavid

Utente
Quindi per la snc:
dal bilancio di esercizio si passa (attraverso i costi deducibili e i ricavi tascabili) al reddito imponibile. Quest'ultimo a prescindere dalla effettiva percezione (tralasciando la possibilità del 24% percento lasciando gli utili alla società) va ripartito sui soci in base alla percentuale di partecipazione, e su questa somma il socio paga l'irpef.

La mia domanda é: la somma che il socio metterà nella sua dichiarazione dei redditi coincide con il "reddito derivante da impresa"?
Chiedo questo perché trovandomi nello stato di disoccupazione (Naspi) dovrò garantire all'Inps un reddito derivante da impresa sotto una certa soglia.
Quando si dice "l'utile va ripartito tra i soci in base alla percentuale di lartecipazione", si intende proprio quel reddito imponibile dell'impresa oppure é un'altra cosa?
 
il reddito derivante dalla imputazione al socio non è qualificato come reddito di impresa (reddito di impresa è solo quello della società), ma come reddito di partecipazione
ciao
 

cadavid

Utente
E quindi quando c'é da dichiarare all'Inps un "reddito derivante da impresa", che deve essere sotto una certa soglia per aver diritto alla Naspi cosa si intende?
Cioè l'Inps vuole che le venga assicurato che gli introiti derivanti da attività di impresa siano sotto 4800 euro.
Quali sono questi introiti?
 
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