una signora deceduta a luglio, in vita, aveva donato al figlio la nuda proprietà di due piccoli appartamenti e di un piccolo locale commerciale, mantenendone l'usufrutto. Gli appartamenti sono al 50% con il coniuge, che è ancora in vita, e l'atto di donazione al figlio dispone che l'altro coniuge ha un usufrutto vitalizio con diritto di accrescimento.
Il piccolo locale, invece era di proprietà solo della signora deceduta, quindi si dovrebbe riunire nuda proprietà e usufrutto a favore del figlio. Giusto?
Chiedo se il tutto avviene automaticamente, poichè già disposto nell'atto di donazione, o vanno fatti atti formali e quali affinchè:
1) l'usufrutto sugli appartamenti diventi al 100% del coniuge superstite e la nuda proprietà resti al figlio
2) l'usufrutto e la nuda proprietà del locale si riuniscano passando in proprietà al figlio.
Se si, tali atti vanno fatti da un notaio, entro quando, e con quali costi.
Grazie
Il piccolo locale, invece era di proprietà solo della signora deceduta, quindi si dovrebbe riunire nuda proprietà e usufrutto a favore del figlio. Giusto?
Chiedo se il tutto avviene automaticamente, poichè già disposto nell'atto di donazione, o vanno fatti atti formali e quali affinchè:
1) l'usufrutto sugli appartamenti diventi al 100% del coniuge superstite e la nuda proprietà resti al figlio
2) l'usufrutto e la nuda proprietà del locale si riuniscano passando in proprietà al figlio.
Se si, tali atti vanno fatti da un notaio, entro quando, e con quali costi.
Grazie