Buongiorno a tutti.
Gestisco la contabilità di un'azienda in contabilità ordinaria che si occupa di telefonia, i cui ricavi derivano da provvigioni realizzate a seguito della conclusione di contratti telefonici, con cui si vendono anche i cellulari.
Al fine di concludere i contratti di vendita con la clientela, spesso i cellulari, vengono ceduti ad un prezzo più basso rispetto al costo di acquisto e si verifica pertanto un margine negativo. Come va contabilizzato questo margine negativo?
La risoluzione AE n. 216/E del 2007 suggerisce di ammortizzarlo in base alla durata dei contratti di vendita e di contabilizzarlo tra le immobilizzazioni immateriali, ma nel mio caso credo sia corretto contabilizzare questo margine come costo d'esercizio, visto che il relativo ricavo delle provvigioni sono di competenza dell'anno di conclusione dei contratti. E' corretto il mio ragionamento?
Vi ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta
Gestisco la contabilità di un'azienda in contabilità ordinaria che si occupa di telefonia, i cui ricavi derivano da provvigioni realizzate a seguito della conclusione di contratti telefonici, con cui si vendono anche i cellulari.
Al fine di concludere i contratti di vendita con la clientela, spesso i cellulari, vengono ceduti ad un prezzo più basso rispetto al costo di acquisto e si verifica pertanto un margine negativo. Come va contabilizzato questo margine negativo?
La risoluzione AE n. 216/E del 2007 suggerisce di ammortizzarlo in base alla durata dei contratti di vendita e di contabilizzarlo tra le immobilizzazioni immateriali, ma nel mio caso credo sia corretto contabilizzare questo margine come costo d'esercizio, visto che il relativo ricavo delle provvigioni sono di competenza dell'anno di conclusione dei contratti. E' corretto il mio ragionamento?
Vi ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta