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trasferimento all'estero e reddito convenzionale

alex1963

Utente
Egr. Dott. Rodella,

nel 2014 dovrei essere trasferito in un paese della UE. Manterrò la residenza fiscale in Italia, il rapporto di lavoro è continuativo e soggiornerò all'estero per un periodo superiore a 183 giorni all'anno. La mia azienda non dispone di una organizzazione stabile nel paese in questione.
il mio reddito imponibile dovrebbe essere quindi determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali.
Attraverso un esempio vorrei capire come sarà composta la tassazione applicata.
Esempio: RAL = 72, indennità estero = 50, totale reddito = 122.
Per calcolare la retribuzione convenzionale si identifica, dalle relative tabelle definite annualmente dal Ministero, lo scaglione immediatamente superiore al valore mensile: 75/12 = 6,0. Sulla base di questo scaglione si calcola la retribuzione convenzionale e si applica la relativa tassazione Irpef.
supponiamo per semplicità che tale retribuzione convenzionale sia pari a 90; il datore di lavoro applicherà le ritenute d'imposta calcolate tenendo conto della base imponibile così determinata (90).
a questo punto, ammesso che il mio ragionamento sia stato corretto, le porgo la seguente domanda:
i redditi effettivamente percepiti ed eccedenti quelli convenzionali (122-90=32) sono soggetti ad una tassazione o invece sono esentati da imposta in Italia così come nel paese estero ?
La ringrazio della sua risposta.
 
Egr. Dott. Rodella,

nel 2014 dovrei essere trasferito in un paese della UE. Manterrò la residenza fiscale in Italia, il rapporto di lavoro è continuativo e soggiornerò all'estero per un periodo superiore a 183 giorni all'anno. La mia azienda non dispone di una organizzazione stabile nel paese in questione.
il mio reddito imponibile dovrebbe essere quindi determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali.
Attraverso un esempio vorrei capire come sarà composta la tassazione applicata.
Esempio: RAL = 72, indennità estero = 50, totale reddito = 122.
Per calcolare la retribuzione convenzionale si identifica, dalle relative tabelle definite annualmente dal Ministero, lo scaglione immediatamente superiore al valore mensile: 75/12 = 6,0. Sulla base di questo scaglione si calcola la retribuzione convenzionale e si applica la relativa tassazione Irpef.
supponiamo per semplicità che tale retribuzione convenzionale sia pari a 90; il datore di lavoro applicherà le ritenute d'imposta calcolate tenendo conto della base imponibile così determinata (90).
a questo punto, ammesso che il mio ragionamento sia stato corretto, le porgo la seguente domanda:
i redditi effettivamente percepiti ed eccedenti quelli convenzionali (122-90=32) sono soggetti ad una tassazione o invece sono esentati da imposta in Italia così come nel paese estero ?
La ringrazio della sua risposta.
Egregio signor Alex,

gli importi che superano il massimale, vengono esclusi in Italia dalla base imponibile fiscale.
All'estero, si deve applicare la normativa locale.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
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