Salve a tutti,
sono un programmatore che lavora da casa qui in Italia in telelavoro per una azienda americana che produce software.
Dato che l'azienda non ha una sede italiana, il contratto di "independent contractor" non ha valenza in Italia.
Fino all'anno 2009, dato che non ho la partita IVA, per la dichiarazione dei redditi il commercialista ha inserito il mio reddito nel quadro RL (RL15 per la precisione, cioè compensi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente). Per cui pagavo solo l'IRPEF (niente contributi INPS o INAIL, né altro).
Ora, vorrei capire bene se questo inquadramento sia corretto oppure mi convenga aprire una partita IVA per essere in regola al 100%.
Grazie per ogni suggerimento!
sono un programmatore che lavora da casa qui in Italia in telelavoro per una azienda americana che produce software.
Dato che l'azienda non ha una sede italiana, il contratto di "independent contractor" non ha valenza in Italia.
Fino all'anno 2009, dato che non ho la partita IVA, per la dichiarazione dei redditi il commercialista ha inserito il mio reddito nel quadro RL (RL15 per la precisione, cioè compensi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente). Per cui pagavo solo l'IRPEF (niente contributi INPS o INAIL, né altro).
Ora, vorrei capire bene se questo inquadramento sia corretto oppure mi convenga aprire una partita IVA per essere in regola al 100%.
Grazie per ogni suggerimento!