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telefoni cellulari

C

Claudio

Ospite
il titolare di una p.i. come consulente informatico ha il cellulare con scheda ricaricabile; le ricevute dell'avvenuta ricarica della lottomatica dalle quali si evince il n. di telefono, l'importo della ricarica, la data, ecc..., sono utilizzabili ai fini fiscali?
Grazie Claudio
 
Re: telefoni cellulari x alberto

Scusa Albero cosa intendi per spese extragestione?
 
Re: telefoni cellulari x alberto

Il trattamento fiscale applicabile alle cd.schede prepagate, e di conseguenza ai costi accessori ad esse, non è stato espressamente disciplinato dal legislatore. Considerato che l’art.67, co.10bis (nella numerazione del vecchio tuir) fa espresso riferimento alle “apparecchiature terminali per il servizio radiomobile terrestre soggette alla tassa di concessione governativa” parte della dottrina ha ritenuto non applicabili i citati limiti alle schede prepagate (che non sono soggette alla tcg) con conseguente affermazione della deducibilità integrale dei relativi oneri e dell’iva. Secondo un altro orientamento più prudenziale, le schede prepagate dovrebbero comunque essere soggette alla disciplina di di deducibilità parziale applicabile ai telefoni cellulari (deducibilità del costo e detraibilità dell’iva in misura pari al 50%)
 
Re: telefoni cellulari x franz

dunque: assodato che di questa cosa se ne è parlato in questi forum per giorni, (ci sono un sacco di post sull'argomento, motore di ricerca, tutti i forum, tutte le date, telefoni cellulari o prepagate)...

dato per scontato che per spese extragestione si intende (come si evince dalla parola stessa) spese fuori gestione, cioè spese nn inerenti...

detto questo:

sia per quanto riguarda l'iva che le imposte dirette la legge ammmette come presunzione legale la detrazione di iva e costo al 50% solo se si stipula un contratto utenza affari con relativa tassa concessione governativa

quindi, detto questo, si intende che se uno ha un contratto family e relativa tassa concessione family, le spese nn sono deducibili, in quanto si presume per legge la totalità dell'uso privato.

Le schede prepagate nn sono previste dalla normativa fiscale in quanto detta normativa è stata emanata quando dette ricaricard nn esistevano ancora.

quindi prassi nn ce n'è, giurisprudenza nn ce n'è.. mandai personalmente una mail al servizio agenzia entrate (nn interpello, semplice quesito).. mi fu risposto che dette schede SONO EQUIPARATE ALL'UTENZA FAMILY e per tanto NN DEDUCIBILI e pertanto EXTRAGESTIONE in quanto nn INERENTI.

Ripeto, ho letto anche io su riviste che alcuni commentatori propendono per la detrazione.. ma io nn sono d'accordo..

è come il telefono fisso.. se vuoi detrarti le spese devi fare un contratto affari, se tieni il telefono di casa family sei tu che gli dici in partenza che nn è per l'azienda..
Le spese oltre ad essere inerenti devono essere documentate debitamente, nn ci piove.

Se già con l'utenza affari il fisco mi dice che detratto il 50% delle spese del consumo telefonico del cellulare ed è una presunzione legale, con una ricaricard come mi comporto? per inerenza? lo dico io al fisco quanto detraggo ? e per 50 euro mensili ne vale la pena? secondo me detrarre tali spese incorri sicuramente a contenziosi, poi ognuno fa come crede, interpreta come vuole e agisce di conseguenza.

Io personalmente nn le detraggo e se uno è un gran parlatore consiglio il contratto affari...

a parte che cmq dove sta l'iva quando effettui una ricarica? quando la fai per esempio al bancomat? la scorpori? ma dai...

buon lavoro
 
Re: x Alberto

…convengo…in realtà faccio anch’io la stessa cosa…cioè imputo in contabilità solo le utenze affary che scontano la tassa di concessione governativa, che è indicata nella bolletta ricevuta dal cliente…è vero anche che non è facile interpretare le intenzioni del legislatore fiscale e considerato che il trattamento fiscale delle schede prepagate non siano espressamente disciplinato dalla normativa potrebbero indurre a pensare che le stesse non siano soggette alle limitazioni previste…saluti
 
Re: x Alberto

Vorrei farti un esempio a conferma di quanto appena detto: il diverso trattamento ai fini delle imposte dirette delle spese di ristoranti ed alberghi tra imprese e professionisti. L’art.54 espressamente dispone che le spese per ristoranti ed alberghi sono deducibili per un importo complessivamente non superiore al 2% dell’ammontare dei compensi percepiti nel periodo d’imposta. Nel capo relativo ai redditi d’impresa nulla è previsto e di conseguenza le spese di alberghi e ristoranti sostenute dall’imprenditore nello svolgimento della propria attività sono interamente deducibili se opportunamente documentate (resta la totale indetraibilità dell’iva), tant’è che l’art.109 (principio della competenza e dell’inerenza) dispone che i ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della presente sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell’esercizio di competenza. E’ quel “per i quali le precedenti norme della presente sezione non dispongono diversamente” che mi induce a pensare che una limitazione sia tale solo se espressamente prevista dal legislatore…. saluti
 
Re: x FRANZ

nn sono completamente d'accordo in quanto per le spese telefoniche da cellulari ci son ben due articoli di legge.. uno per l'iva e uno per le imposte dirette... detrai il 50% SE hai la tassa di cc.gg. affari...

il 50% è presunzione di legge tu poi puoi anche utilizzare il 100% del cell per i tuoi scopi personali... il fisco nn indagherà mai su questo..

l'agenzia locale delle entrate mi ha risposto che son considerate family e nn detraibili le schede ricaricabili in quanto occorre per potersi detrarre solo il 50% tale contratto affari...

le spese devono essere si inerenti, ma anche debitamente documentate, e per il cell a quanto pare, in assenza di prassi e giurisprudenza in merito, l'unica documentazione ammessa è il contratto...

il principio di inerenza è generale.. le spese dei ristoranti posson essere si detratte dall'imprenditore, ma in casi ben specifici se inerenti e se documentati..

la benzina: ci vuol la scheda carburante cosi come prevista, il sol buono carburante rilasciato dal distributore, o la ricevuta rilasciata al self service anche se integrata coi dati fiscali dell'acquirente nn vale..

poi io preferisco stare su una posizione diciamo di sicurezza...
vale la pena una ripresa fiscale per 50€ mensili di cellulare?
vale la pena un contenzioso?
o è meglio fare un contratto e star tranquilli..
insomma, se parlo molto.. faccio il contratto e detraggo iva e costo al 50%..
se parlo poco.. nn conviene per ovvi motivi il contratto, mi tengo la ricaricard e nn detraggo nulla...

oppure, detraggo la ricaricard per inerenza, al 50% ? mmmm il 50% è presunzione di legge se hai un contratto affari.. se nn ce l'hai.. beh, inerenza generale.. che facciamo..il tabulato delle telefonate? per vedere quali di lavoro e quali no? (l'iva nn si scorpora quindi nn si detrae, nn c'è..)
la finanza sulle fatture delle autostrade spunta i viaggi ad uno ad uno e recupera quelli di domenica (se nn comprovati da motivi di lavoro) ecc ecc

poi ognuno si regola come ritiene piu corretto..
ciao..
 
Re: x Alberto

Ok per un comportamento prudenziale…ma l’Agenzia delle Entrate, nel rispondere al tuo quesito, su quali riferimenti legislativi si è basata?
 
Re: x Alberto

su quelli esistenti.. in materia di spese cellulari soggette a tasse di concessione governativa.....
 
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