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telefoni cellulari

A

alberto

Ospite
Re: x Alberto

il senso è:

allo stato attuale delle cose il fisco nn vuol rimetterci la tassa di concessione governativa..

se ti vuoi detrarre il 50% di iva e costo, devi pagare tale tassa governativa che viene riscossa solo tramite la fattura degli operatori telefonici.

la ricaricard nn sconta tale tassa e pertanto è parificata ad una utenza family e pertanto nn detraibile..

questa fu la risposta che ritengo condivisibile (anche se poi in questo campo può succedere di tutto e di piu.. come sempre avviene, avvenuto e avverrà)..

la spesa oltre che inerente va documentata.. e l'unico modo di documentare per avere l'inerenza per legge al 50% è il contratto business.. nient'altro..
 
G

GIANNI

Ospite
Re: x Alberto

CARO ALBERTO COMPLIMENTI PER IL NUOVO SITO,
VOLEVO SAPERE PERCHE' AD ALCUNE MIE DOMANDE NN TROVO RISPOSTA?
C'E' UN LIMITE A QUANTE DOMANDE POSSO FARE?
NN CREDO!
PERO'... A VOLTE è COSI', VI SCOCCIANO ALCUNE DOMANDE....

P.S. VEDI es "SARESTE CORTESI"
 
A

alberto

Ospite
Re: x gianni

si, ma io che c'entro...
son un semplice partecipante al forum, mica è mio ci mancherebbe e lavorando, come tutti, il tempo da dedicare qui è quello che è ..

nn rispondo inoltre solo io, anzi, ma anche molti altri esperti e validi colleghi..

ciao, buon lavoro
 
F

Franz

Ospite
Re: x Alberto

...ecco svelato il motivo della tua preparazione...potevi dirci che sei l'autore di questo sito...
 
A

alberto

Ospite
Re: x Alberto

veramente io di informatica nn ne capisco un cavolo.. nn so ne come si gestisce ne come si costruisce un sito web.

Piuttosto visto il lavoro che faccio, spero e tendo a farlo al meglio..
ciao
 
A

alberto

Ospite
Re: x franz

io no, nn lo so proprio costruire ehehehhe

buona domenica
 
S

sabina

Ospite
Re: x Alberto

vorrei sapere se le spese ristoranti per un agente di commercio sono deducibili.
grazie.
 
F

Franz

Ospite
Re: x Sabina

Questa è una domanda che spesso mette in crisi anche me, in quanto l'argomento non è espressamente disciplinato dal legislatore fiscale.
L'attività svolta dall'agente di commercio - qualificata da consolidata dottrina e giurisprudenza come "intermediaria nella circolazione di beni e servizi", ex articolo 2195, comma 1, n. 2, - è produttiva di reddito di impresa, a norma dell'articolo 55, comma 1, Dpr 917/86.
Pertanto, gli elementi negativi concorreranno alla formazione del reddito sulla base dei criteri generali dettati dall'articolo 109, Dpr 917/86, nel rispetto dei seguenti requisiti: inerenza all'attività di impresa - e non specificamente ai ricavi - (Cassazione 10062/00); certezza e determinabilità; imputazione a conto economico. Per quanto attiene specificamente alle spese di vitto sostenute dall'agente di commercio, per la deducibilità delle stesse dal reddito complessivo, esse devono essere puntualmente documentate sulla base di fattura, ricevuta o scontrino fiscale "parlante" intestati all'agente medesimo, all'interno dell'area geografica in cui il soggetto svolge la propria attività e in giorni lavorativi.
Nella differente ipotesi in cui l'agente sostenga la spesa di vitto a favore di un cliente, questo costo è classificabile come spesa di rappresentanza, in quanto sostenuto per promuovere la propria attività e mantenere i rapporti con la clientela.(circolare ministeriale 148/E/98).
A norma dell'articolo 108, Dpr 917/86 questo costo potrà essere dedotto per un terzo del relativo importo, per quote costanti, nell'esercizio di competenza e nei quattro successivi.
In questa circostanza, quindi, parrebbe consigliabile che l'agente si facesse rilasciare due distinte ricevute con le caratteristiche già indicate: l'una relativa al pasto dallo stesso consumato, in base alla quale il costo in essa documentato potrà essere interamente dedotto, l'altra concernente il costo sostenuto per il cliente, per effettuare la deduzione secondo le modalità sopra descritte.
Tuttavia, parte della dottrina, secondo un orientamento più prudenziale, volge verso una totale indeducibilità di tali spese, in quanto si ritiene che la ristorazione dell’imprenditore sia relativa alla sfera personale dello stesso e poiché non vi sono norme specifiche che ne consentano la deducibilità, si deve concludere per la loro irrilevanza ai fini fiscali.
 
L

Lorena

Ospite
spese per vitto

Infatti anche io da più parti ho letto che non sarebbe deducibile nulla per i pasti consumati dal titolare fuori casa, perchè sostanzialmente mangiare bisogna, e se non si consumassero i pasti fuori, si mangerebbe comunque a casa. Inoltre i rappresentanti in semplificata godono di quella misera deduzione forfetaria in Unico...
Sarà... ma anche stando a dieta se mangiassi al bar (il ristorante neanche a guardarlo) tutti i giorni, a metà del mese sarei al verde. I pasti consumati fuori inglobano un servizio!
Inoltre qualcuno fa distinguo sul significato della parola "trasferta". Si dice, sostanzialmente, che una cosa è essere fuori sede, ed essere costretti a mangiare fuori, e altra cosa è mangiare fuori per comodità, quando si potrebbe benissimo tornare a casa per pranzo. In questo caso, nulla potrebbe essere dedotto. Cioè, detta con un'amara battuta, se io per poter lavorare le 10-12 ore al giorno che mi servono per produrre i ricavi richiesti dal mio studio di settore mi strozzo con un velocissimo tramezzino al bar, mi ce lo rimetto pure...

[%sig%]
 
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