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Tassazione avviamento

Una società in nome collettivo composta da 4 soci, esercente attività di ristorazione, intende cedere la sua attività. In questo caso come andrebbe tassato l’avviamento? Supponiamo che il prezzo di cessione sia € 400.000, di cui € 200.000 in beni strumentali, 20.000 in merce e € 180.000 avviamento.
Come procedere al calcolo della plusvalenza?
La plusvalenza non è tassata ai fini Irap, vero?
 

german

Utente
La plusvalenza viene determinata dalla differenza tra il prezzo di cessione degli elementi economici attivi (corrispettivo comprensivo dell'avviamento e al netto delle spese notarili, perizie tecniche ed estimative, provvigioni dovute ad intermediari, ecc.) ed il loro valore netto contabile (o meglio, ultimo costo fiscalmente riconosciuto).
Se la differenza è positiva, si ha plusvalenza.
Essendo il cedente una società, le possibilità di tassazione sono le seguenti:
- regime normale (la plusvalenza viene tassata come reddito di impresa interamente nell'anno in cui è avvenuta la cessione);
- rateazione (se l'azienda è posseduta da almeno 3 anni, il cedente può optare per la tassazione plusvalenza in quote costanti nell'esercizio in cui è stata realizzata e - al massimo - nei quattro successivi);
La plusvalenza infine non è tassata ai fini irap.
 
In questo caso, essendo una s.n.c., applicando il metodo della rateazione, la plusvalenza va ripartita in 5 anni, quindi significa che la s.n.c. non potrà cessare l'attività dopo la cessione di azienda e riversare tale plusvalenza in testa ai singoli soci per 5 anni.
 
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