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L'UOMO RAGNO

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  • Pensionato , 76 anni ,esercito ancora la libera professione di architetto.
    ho intendimento di chiudere la partita Iva ed esercitare una attività saltuaria
    Ho un problema che sottopongo
    1.Ho pendente la riscossione di una vecchia attività professionale (circa 20.000 €) non ho la certezza che mi pagherà il tutto,ma vorrei prima del 31 1. 2013 emettere la fattura definitiva e chiudere la mia posizione fiscale ,anche se riceverò durante l’anno 2013 acconti sino alla concorrenza del saldo.
    Come fare la fattura?
    Con la chiusura dell’IVA provvederò anche alla cancellazione dall’INARCASSA .
    2, Come dovrei operare nel caso delle attività future in essere senza partita IVA né iscrizione alla mia cassa previdenziale?
    Mi è stato detto che potrei emettere ricevute senza IVA in qualità di prestazione occasionale. E fino alla concorrenza di €.5000 di introito.E’ esatto?
    Mi è stato dettto,che qualora superassi tale importo dovrei iscrivermi all’INPS E’ esatto?
    ciao, ho visto che utilizzi spesso questo forum. io mi sono iscritto oggi. potresti gentilmente indicarmi la maniera corretta per inviare un messaggio? in pratica dovrei richiedere informazioni sulle spese viaggio-vitto-alloggio per ditte individuali. come faccio? ringranzio anticipatamente. Francesco
    Premetto che se l'associazione non ha debiti puoi chiuderla entro fino anno senza dare inizio ad una sorta di periodo di liquidazione.
    I compensi successivi alla cessazione dell'associazione possono essere percepiti sia dall'associato che continua a svolgere autonomamente l'attività professionale sia dall'associato che non la svolge più. Nel primo caso egli emetterà regolare fattura e il compenso percepito verrà assoggettato a tassazione ordinaria quale reddito di lavoro autonomo mentre nel secondo caso l'ex associato emetterà apposita ricevuta e il compenso percepito costituirà reddito diverso ex art. 67 c. 1 lett. l) del TUIR (vedi in proposito Dir. Reg. Emilia Romagna ris. n. 45090/2000).
    Spero di esserti stato di aiuto.
    Ti saluto.
    Salve, ho per caso letto i messaggi relativi all'inquadramento della agenzia di eventi matrimoniali (cod 823000). Considerato che ho gli stessi problemi legati all'impianto dell'attività, volevo avere dei consigli per non incappare in errori di fatturazione.
    grazie
    scusami, ma forse vi è un equivoco di fondo, al punto tre, come potrai verificare leggendo la mia risposta io ho inteso "contributi previdenziali" poichè hai inteso, nel tuo quesito riferirti a contributi a carico ed ora invece tu fai riferimento ai contributi come deduzioni. quindi mi pare ovvio che se ti riferisci alla stessa natura di deduzioni non vi è cumulabilità. ciao
    allora secondo te unm edico che ha lavorato per un asl come medico di emergenza e presso un'altra per servizio assistenziale, che quadri deve compilare in d.r. e poi deve aprire la p.iva?
    ciao: un caso che vedo per la prima volta magari a te è gia' capitato: una rosticceria (licenza del comune: somministrazione di alimenti e bevande) che vende pane, primi, secondi, bibite (appunto una rosticceria classica): opera però un pò con consumo al tavolo (ed allora somminitrazione classica 10%); per chi in pratica si prende la "roba" e non la consuma sul posto io credo che l'aliquota da applicare segue la natura del bene venduto (quindi 4-10 o 20): è corretto quello che dico oppure devo fare riferimento alla licenza e battere tutto al 10?
    Grazie. Fabio.
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