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Successione libretti postali impossibile da realizzare causa dispetti tra eredi

Salve,
volevo chiedere se esiste un metodo rapido per risolvere questa problematica:
Gli eredi del de cuius sono due fratelli e 8 nipoti figli di sorelle e fratelli del de cuius oggi deceduti.
Presso l'ufficio postale sono depositati su libretto postale circa 25mila euro.
A seguito di presentazione di regolare successione il direttore dell'ufficio postale ha preparato il tutto ed è pronto ad assegnare a ciascun erede la quota indicata in successione.
Fino ad oggi il direttore dell'ufficio postale ha già organizzato per ben due volte l'incontro con tutti gli eredi per definire la pratica ma ogni volta non è stato possibile prechè una volta non viene un nipote, un'altra volta non se ne presenta un altro.
Il direttore afferma di non poter procedere all'assegnazione delle quote se tutti gli eredi presenti in successione non si presentano tutti assieme nello stesso giorno.
Esiste un modo per ovviare a queste bambinate?
Grazie a tutti coloro che risponderanno al post.
 

luis2000

Utente
Leonida2022,
ritengo che quanto indicato dalla Cassazione sia applicabile anche al libretto postale.
È consigliabile sentire un Avvocato di fiducia per l'azione più opportuna al fine di superare la posizione rigida assunta dall'ufficio postale.
 

Salvato

Utente
Forse ho trovato la soluzione ma vorrei conferma: Cassazione civile, sez. VI-2, ordinanza 20/11/2017 n° 27417.
Esatto. La quale sentenza si rifa un'altra della Cassazione a Sezioni Unite (nr. 24657/2007).
Comunque la sentenza da te citata riporta, tra l'altro, "... in adesione a quanto statuito dalle Sezioni Unite, che ogni coerede può agire anche per l’adempimento del credito ereditario pro quota, e senza che la parte debitrice possa opporsi adducendo il mancato consenso degli altri coeredi, dovendo trovare risoluzione gli eventuali contrasti insorti tra gli stessi nell’ambito delle questioni da affrontare nell’eventuale giudizio di divisione. " Più chiara di cosi.
Quindi il direttore dell'ufficio ti deve corrispondere la tua quota.
Dovrai rivolgerti ad un Avv. solo dopo aver esperito tutte le azioni che autonomamento puoi intraprendere verso il direttore, altrimenti ti rimarrà ben poco della quota di eredità a te spettante.
 
L'unica azione pre-avvocato è solo quella di inoltrare richiesta scritta al direttore informandolo di questa sentenza ma probabilmente farà orecchie di mercante.
A quel punto però visto che la causa verrà sicurament vinta, se poste verrà condannata a pagare le spese, a quel punto, giusto per togliersi qualche sassolino esiste la possibilità di segnalare il tutto alla corte dei conti per danno erariale causato dall'operato del direttore? :mad:
 

Salvato

Utente
Io direi di non fasciarsi la testa prima di aversela rotta. Quindi "provare" a far ragionare il direttore in tutti i modi.
Però, prima di avventurarsi in un eventuale giudizio, tener presente che la causa verrà vinta ma occorrerano 5-10 anni per ottenere sentenza. Se poi vuoi esperire anche altre azioni giudiziarie allora di anni ne occorreranno molti di più data la lentezza del nostro sistema giudiziario. Come pure di esborsi, tensioni, preoccupazioni, ecc.
Insomma, bisogna valutare bene quanto è grosso il sassolino. Di certo la somma sul libretto dell'ereditando appare modesta in rapporto agli eredi.
 
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