Sembra che per le 398 oltre 65.000 euro di fatturato abbiano messo la regola secondo la quale sarà il committente a fare la fattura elettronica per conto dell'ente no profit. Una specie di reverse o di autofatturazione, ma in realtà è una emissione di fattura conto terzi. Ora, posto che un artigiano prima staccava un assegno all'associazione e poi l'associazione faceva fattura, ecc... mentre adesso l'artigiano dovrebbe oltre a staccare l'assegno anche poi andare a fare la fattura per conto dell'associazione, a questo punto il male minore, per una 398 sopra 65.000 euro sarebbe quello di fare la fattura elettronica direttamente. Ossia non avvalersi di questa disposizione che ribalta sul committente l'obbligo di fatturazione. La domanda è: ma l'ente 398 over 65.000 può comunque aderire alla fatturazione elettronica e fatture normalmente anche le sponsorizzazioni, oppure questa modalità ribaltata sul committente è obbligatoria?