italiaunoio
Utente
Ciao a tutti. Cercherò di spiegare questa situazione il meglio possibile: riguardo al sisma del centro italia, come certamente saprete, era stata istituita la busta paga pesante (sospensione dell'irpef in busta paga da gennaio a dicembre 2017). Nel primo decreto si parlava di residenza del sostituto d'imposta; in pratica se il sostituto risiedeva nel cratere, i lavoratori, anche se residenti fuori dal cratere avevano diritto alla sospensione mentre se un lavoratore risiedeva nel cratere ma il suo sostituto no allora niente. Vista la palese ingiustizia, a febbraio uscì un secondo decreto che modificava il tutto affermando che bisognava prendere a riferimento la residenza del lavoratore e non quella del sostituto. Ora il problema è questo: se un lavoratore residente fuori dal cratere ma che lavora da un sostituto residente nel cratere ha chiesto la sospensione prima dell'uscita del secondo decreto, il sostituto gliela ha concessa e poi a seguito del secondo decreto il lavoratore non ha revocato la scelta ed il sostituto ha continuato a sospendere l'irpef fino a dicembre come bisogna procedere? Nella cu del lavoratore è stato indicato che l'irpef è stata sospesa ma chiaramente il lavoratore non ne aveva diritto quindi cosa dovrebbe fare? Potrebbe ripagare l'irpef sospesa come gli altri che invece ne avevano diritto ma potrebbero uscire dei problemi? E se si, quali? Grazie.