Gentili signori,
con un amico, sto per registrare una società in Inghilterra (NO off-shore). Il tipo di società è LLP (Limited Liability Partnership). E' riconosciuta come società, ma in realtà è una partnership. Le leggi inglesi prevedono che si possa registrare una società da loro, pur non risiedendo nel Regno Unito. Nell'ultimo periodo abbiamo raccolto tutte le informazioni relative alle leggi fiscali inglesi ma, quello che ci manca, è avere risposte certe sulle leggi fiscali italiane. La società si occuperà di consulenza alla formazione per giovani e adulti. Abbiamo dei contratti di collaborazione con delle scuole e università per corsi di lingue all'estero, anni accademici, stages etc etc. I nostri guadagni arriveranno da vari paesi del mondo. I pagamenti andranno direttamente sul C/C in Inghilterra e io e il mio socio, ci "staccheremo", un assegno mensile. Le leggi inglesi dicono che se i guadagni non provengono da aziende inglesi, la società non deve pagare tasse in Inghilterra e i soci, dovranno pagare le tasse personali (e non societarie), nel paese di residenza.
Bene, la mia domanda è questa. In che forma noi possiamo pagare le tasse qui? Nessuno ci ha mai parlato di dover aprire la partita IVA, perché evidentemente non è necessaria (ma non lo sappiamo). in che modo le leggi italiane gestiscono questo tipo di situazioni?.
Come già accennato prima, è complicato trovare informazioni chiare, dettagliate e sicure dalle istituzioni italiane. Siamo stati anche all'Agenzia delle Entrate ma, l'unica cosa certa che abbiamo ricevuto è la copia della Convenzione del 5 novembre 1990 n° 329.
Spero vivamente che fra di voi ci sia qualcuno che ci possa dare le risposte che ancora ci mancano e, se necessitano altre informazioni, non esitate a contattarmi.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Buona giornata,
Andrea Zambianchi
con un amico, sto per registrare una società in Inghilterra (NO off-shore). Il tipo di società è LLP (Limited Liability Partnership). E' riconosciuta come società, ma in realtà è una partnership. Le leggi inglesi prevedono che si possa registrare una società da loro, pur non risiedendo nel Regno Unito. Nell'ultimo periodo abbiamo raccolto tutte le informazioni relative alle leggi fiscali inglesi ma, quello che ci manca, è avere risposte certe sulle leggi fiscali italiane. La società si occuperà di consulenza alla formazione per giovani e adulti. Abbiamo dei contratti di collaborazione con delle scuole e università per corsi di lingue all'estero, anni accademici, stages etc etc. I nostri guadagni arriveranno da vari paesi del mondo. I pagamenti andranno direttamente sul C/C in Inghilterra e io e il mio socio, ci "staccheremo", un assegno mensile. Le leggi inglesi dicono che se i guadagni non provengono da aziende inglesi, la società non deve pagare tasse in Inghilterra e i soci, dovranno pagare le tasse personali (e non societarie), nel paese di residenza.
Bene, la mia domanda è questa. In che forma noi possiamo pagare le tasse qui? Nessuno ci ha mai parlato di dover aprire la partita IVA, perché evidentemente non è necessaria (ma non lo sappiamo). in che modo le leggi italiane gestiscono questo tipo di situazioni?.
Come già accennato prima, è complicato trovare informazioni chiare, dettagliate e sicure dalle istituzioni italiane. Siamo stati anche all'Agenzia delle Entrate ma, l'unica cosa certa che abbiamo ricevuto è la copia della Convenzione del 5 novembre 1990 n° 329.
Spero vivamente che fra di voi ci sia qualcuno che ci possa dare le risposte che ancora ci mancano e, se necessitano altre informazioni, non esitate a contattarmi.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Buona giornata,
Andrea Zambianchi